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((i)) Indymedia Napoli
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          REPRESSIONE A BENEVENTO | 
          19/11/2006 | 
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            Vietato stampare
		
		La repressione, nelle sue molteplici forme, colpisce un po' come  
puo`. Quando non si puo` organizzare una montatura, c'e` sempre la  
possibilita` di sfruttare leggi pensate ad hoc per tappare la bocca.  
Succede cosi`, a Benevento, che si venga fermati, prelevati e portati  
in questura, per due ore senza la possibilità di chiamare un avvocato, per la semplice detenzione di volantini.  Non  
importa di che volantini si tratti, basta che siano privi "delle  
indicazioni prescritte dalla legge in materia di stampa  
clandestina".   Per rispondere all'ennesima provocazione poliziesca, e`  
stato indetto un presidio per Martedi` 21 Novembre, ore 11:00, Piazza  
Risorgimento, Benevento. 
AGGIORNAMENTO 
Seconda denuncia
 
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          ACERRA RESISTE | 
          22/10/2006 | 
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            La monnezza vien di notte
		
		Con una decisione tra il grottesco e il surreale il nuovo "Commissario  
straordinario di governo per l' emergenza rifiuti in Campania" 
Guido  
Bertolaso ha deciso che un'area del territorio di Acerra doveva essere  
utilizzata come sito di stoccaggio per il rifiuto tal quale, quella  
stessa area che una sentenza del TAR ha dichiarato non idonea come  
deposito per le ecoballe.
Nella notte tra sabato 14 ottobre e domenica 15 sono riprese le mobilitazioni popolari che hanno provato a bloccare e respingere decine e decine di  
camion che trasportavano spazzatura per riempire la nuova discarica a cielo  
aperto. La stessa discarica sorge a poche centinaia di metri dal cantiere  
dell'inceneritore, al quale da anni l'intera comunità acerrana si  oppone. 
La scena si è riproposta più volte negli ultimi giorni con centinaia di persone in strada durante la notte ad affrontare i camion e determinate nel considerare l'approvazione di un nuovo piano regionale dei rifiuti e  lo stanziamento di un forte investimento nella raccolta differenziata come l'unico strumento valido per uscire dall'emergenza rifiuti che da anni,  complici anche gli interessi economici della criminalità organizzata,  affligge la regione Campania. 
APPROFONDIMENTI: 
[ Video ] - 
[ Cartografia delle aree contaminate ] -  [La "Carta di Salerno"]  
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          CARABINIERI AD OFFICINA 99 | 
          15/07/2006 | 
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            Furto con scasso
		
		:::Iniziative::: 
Presidio a piazza Monteoliveto ore 18 venerdì 21 luglio || Report || Foto
Venerdì 12
luglio intorno alle 9.00 i
carabinieri in
compagnia dei vigili urbani hanno compiuto un vero e proprio blitz contro
il centro sociale Officina 99.
 
 Dopo aver sfondato la porta d' ingresso, hanno fatto lo stesso con
tutte le altre dei vari locali situati al piano superiore, dove sono
presenti una sala di registrazione
autogestita, la regie di Radiolina e InsuTV, l'hacklab. 
E' stato rubato il pannello elettrico e
sono stati portati via diversi attrezzi da lavoro presenti nello stabile
come flex, trapano ed altro. Fortunatamente non è riuscito il tentativo di danneggiare i trasmettitori di radio e tv. 
Una perquisizione dell'intero stabile avvenuta in un tempo molto
breve e testimonianze raccolte in zona riferiscono di aver visto
portare via da Officina le piante di canapa poste sul terrazzo e
pubblicamente note, piantate nell' ambito della campagna
antiproibizionista che da anni, insieme a molte altre forze ed
associazioni, Officina porta avanti. 
Prima di andare via, apponendo nuovi
catenacci all'ingresso, i carabinieri hanno anche chiamato una
compiacente troup di una televisione locale allo scopo di
pubblicizzare il proprio furto con scasso. 
Comunicato
di Officina99 
GUARDA LE Foto  
Ascolta
la corrispondenza di Radio OndsRossa 
INTERROGAZIONE
PARLAMENTARE 
Rassegna Stampa 
15 luglio 
Comunicati di solidarietà 
Tanalab || Forte Prenestino || Tempo Rosso
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          COSA SPORCA LA BANDIERA D'ISRAELE? | 
          15/06/2006 | 
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            L'odore del sangue
		
		Non sarà mai l’antisemitismo a far sporcare ad uno studente dell’Orientale la bandiera d’Israele o che farà decidere ad un adolescente palestinese di diventare un miliziano nella resistenza. La nausea contro un’occupazione militare per una catastrofe che si ripete dal 1948 è la medesima nausea per le deportazioni, l’emarginazione, i pogrom, i campi di sterminio, l’annientamento.  
Gli aerei, le navi, i blindati che con la stella di David hanno ucciso civili e cittadini palestinesi in queste ore hanno il vessillo dello stato ebraico. Quella bandiera non è rappresentativa della questione ebraica.  La professoressa Gabriella Moscati Steindler che della bandiera sporcata di rosso ne ha fatto una questione di stato, il rettorato dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli, l’ambasciatore uscente Ehud Gol, e i deputati Furio Colombo e Emanuele Fiano che chiedono una indagine parlamentare, sono povere vittime del  rincoglionimento e impoverimento mediatico e dialettico 
post 11 settembre. Oggi Davide è palestinese e Golia israeliano. 
Quelle bandiere sporche di sangue ---  Il comunicato di RadioAzioni
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          ALTRO SGOMBERO. ANCORA REPRESSIONE. | 
          24/05/2006 | 
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            Repressioni e...marionette
		
		Lo scorso
17 maggio, alle ore 05.00, si è consumata l'ennesima azione
repressiva della Provincia di Napoli a danno del Comitato popolare
quart. S. Giuseppe-Porto: 80 poliziotti, agenti della Digos, una squadra
di muratori al soldo dell'istituzione provinciale hanno sgombrato e
murato lo stabile in via Gradini della Piazzetta n°2, occupato dal
Comitato per farne una Casa del Popolo e restituire al quartiere ed alla
città tutta un luogo di autorganizzazione sociale.
Dopo mesi di ristrutturazione ed a lavori ormai ultimati, lo stabile
occupato si presentava di fatto come punto di riaggregazione politica
dei soggetti sociali di quel territorio. Ma, a fronte del recupero di
liberi spazi di socialità e socializzazione, la Provincia, d'accordo coi
privati appaltatori, ha risposto con l'ennesimo atto di privilegio di
interessi speculativi estranei alle esigenze popolari.
il triangolo dello sgombero 
Gli occupanti, che avevano già resistito ad un tentativo di sgombero lo
scorso 21
aprile, si sono trovati così a subire l'azione di forza di
Istituzioni sorde alle istanze popolari. Poiché evidentemente, data la
collocazione dello stabile a ridosso della stazione metropolitana di
Piazza Borsa in procinto di apertura, speculazioni economiche e
finanziarie risultano prioritarie per una Provincia più attenta agli
interessi di privati.  Nell'area che va da Piazza Borsa a Piazza 
Matteotti passando per Via Monteliveto è attualmente impossibile 
inaugurare una nuova esperienza di lotta sociale. I ripetuti sgomberi 
ai tentativi di occupazione di uno studentato su via Monteoliveto fino 
alla chiusura nel maggio 2004 del decennale spazio sociale Cerriglio dimostrano che la 
politica delle istituzioni locali è stata fondamentalmente repressiva 
verso le lotte sociali intraprese nel centro storico di Napoli. Non una 
linea di tutele verso le realtà sociali cittadine nella loro 
complessità e molteplicità sul territorio, non un dialogo. Oggi, a 
Napoli, tra interessi di camorra, di istituzioni, di commercianti non 
si possono liberare nuovi spazi nel centro storico.    
 Corrispondenza di RadioLina 
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          MAY DAY MAY DAY | 
          29/04/2006 | 
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            In piazza contro la precarietà
		
		Napoli, capitale del lavoro nero e della disocuppazione, anche
quest'anno, il 1°
Maggio, sarà attraversata dalla Mayday Parade.
Per il secondo
anno consecutivo, in piazza provenienti da tutta la regione ci
saranno precari, intermittenti, interinali, a tempo determinato,
studenti, disoccupati. Tutti vogliono gettare le basi per un nuovo welfare e una società più orizzontale e democratica, dove il lavoro immateriale e flessibile non sia più privato di valore e sottoposto allo sfruttamento e al ricatto della precarietà, che comporta l'impossibilità di esprimersi e di 
vivere una vita "normale".  
Corteo/Parade
Concentramento ora 15,00 Piazza Mancini 
Guarda gli spot 1 || 2 di Insutv 
 
Iniziative di
preparazione 
San
Precario appare al centro direzionale. 
L'Adecco
chiude per un giorno 
Info 
Partenza
da Salerno 
:::Guarda le foto della Mayday::: 1 || 2 || 3  
Ascolta le corrispondenze audio di
Radiolina 
:::MAY DAY IS MAGIC::: 
Il gioco ha inizio
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          INCENDIATO IL VZR | 
          12/04/2006 | 
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            Incendiato lo S.p.a Vesuvio Zona Rossa
		
		Verso le 22.30 di martedì 12 Aprile è stato appicato un incendio, con due focolai, nell'ex macello di Sant'Anastasia, recuperato e autogestito da circa un anno. Fortunatamente all'interno della struttura al momento dell'incendio non c'era nessuno.
L'incendio è evidentemente doloso, i focolai sono stati due, lontani e distinti, nella sala assemblee e nella casetta all'ingresso. E' andato in fumo praticamente tutto, poltrone, sedie, computers. 
I vigili del fuoco, avvertiti dai ragazzi del ristorante adiacente, hanno spento l'incendio, mentre tutti i ragazzi del collettivo attraverso un veloce passaparola si sono ritrovati tutti li. I carabinieri hanno immediatamente posto lo stabile sotto sequestro. Gli occupanti sono riusciti giusto a recuperare ciò che non era andato velocemente in fumo.
 
:::INIZIATIVE::: 
MARTEDÌ 25 APRILE ore 10,00 CORTEO - leggi l'appello 
- [  Foto dall'esterno del Vzr ] -   
- [  Corrispondenza con Rodu ] -
 
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          LA MEMORIA E' UN INGRANAGGIO COLLETTIVO | 
          03/05/2006 | 
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            Marzo 2006, ancora NoGlobal Forum!
		
		Tutti noi rocordiamo bene il 17 marzo del 2001, 30.000 persone  
invasero Napoli per manifestare contro il Terzo Global Forum.  
Il corteo di quel sabato finì con un pestaggio indiscriminato da  
parte delle forze dell'ordine. 
Dopo oramai 5 anni il movimento continua a pagare per la violenza  
degli apparati di repressione dello stato. Come per Genova, anche a Napoli sono  
diversi i processi che vedono il movimento partecipare come inquisito  
o come parte lesa. 
Da piu' di un anno va avanti, anche se molto a rilento, il processo  
che vede 31 poliziotti accusati delle violenze che ebbero luogo nella  
caserma  
Raniero che furono rinviati a giudizio nell'estate del 2004,  
mentre proprio il 17 marzo (che sia una semplice coincidenza?)  
riprendera' il processo che vede 10 compagni accusati di essere tra i  
responsabili degli scontri che ebbero luogo in piazza Municipio.
  
Napoli come Genova, laboratorio di repressione per le grandi  
manifestazioni contro la globalizzazione, e quel sottile filo che  
lega queste due citta' di mare continua anche nelle aule di  
tribunale, basti pensare che un poliziotto accusato dei pestaggi  
all'interno della caserma Raniero di Napoli e' sotto processo anche  
per la mattanza della Diaz a Genova.
  
A chiudere il triangolo ideato dalle varie procure italiane, per  
farci tenere sempre bene a mente chi e' che comanda, c'e' il processo che si sta svolgendo a Cosenza dove  
13 attivisti sparsi tra il nord e il sud Italia, sono accusati di  
essere i promotori/organizzatori delle manifestazioni di Genova e  
Napoli, un assurdo teorema inquisitorio ideato dal PM  
Fiordalisi.
  
:: Approfondimenti :: 
Libro  
bianco Napoli - Marzo 2001 
SupportoLegale - informazioni  
sui processi 
  Zona Rossa - le quattro giornate di Napoli 
  AlmanaccoGE - insuTV 
  IntervalloNA - insuTV
  
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          PROCESSI AL MOVIMENTO | 
          05/03/06 | 
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            Carovita? ...e io pago!
		
		Il prossimo 7 Marzo, a Napoli, 8 compagni saranno processati dal Tribunale con il reato di estorsione aggravata. 
I compagni, assieme ad altre centinaia di disoccupati, precari e lavoratori, furono protagonisti, nell’autunno del 2004, di un episodio di lotta al carovita e di autoriduzione dei prezzi nell’ Ipercoop di Afragola. 
In quella giornata di mobilitazione - svolta nell’ambito di una campagna nazionale contro l’aumento dei prezzi e delle tariffe e per il diritto al Reddito/Salario che culminò in una grande manifestazione nazionale a Roma - i movimenti strapparono alla direzione dell’Ipercoop una grossa donazione gratuita di generi alimentari di prima necessità che furono distribuiti a Piazza Matteotti in un presidio di disoccupati.  
Questo risultato, ottenuto senza alcuna violenza, ma, esclusivamente, sulla base della contrattazione sociale con la direzione dell’Ipercoop è stato ritenuto, dalla Procura della Repubblica, una estorsione aggravata per cui si richiede un processo ed una eventuale condanna penale per alcuni compagni.  
L’assurdità di questa tesi della Magistratura è dimostrata dai fatti accaduti successivamente che hanno visto questi stessi compagni e numerosi altri organismi di lotta, centri sociali e sindacati di base aprire con la Ipercoop e con altri centri della grande distribuzione una Vertenza Prezzi attraverso i numerosi Carovita Day e la formalizzazione di un tavolo di confronto e trattativa con i Comitati della Quarta Settimana.  
Questo processo è il primo di una serie che, a Napoli come altrove, riguardano episodi di lotta e di mobilitazione che hanno visto esplodere una questione sociale che attiene alle condizioni di vita di larghissimi strati della popolazione penalizzati dalle politiche finanziarie ed economiche del governo.
  
Martedì 7 Marzo, alle ore 9, presidio presso il Tribunale di Napoli, al Centro Direzionale
  
:: Approfondimenti :: 
  San precario va a fare la spesa
  
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