il babau è un mostro bianco per chi di vivere è ormai stanco il babau è un mostro nero finisci dritto al cimitero il babau è tutto rosso corri corri a più non posso il babau è tutto giallo tocca pure al maresciallo il babau è anche blu occhio il prossimo sei tu il babau è di tutti i color se lo incontri sicuro muori
 

Reati

Pubblicato il 29.01.2009 in home page, lessico || Nessun Commento

L’addomesticamento del senso comune e la colonizzazione dell’immaginario passano soprattutto  attraverso la ridefinizione di alcuni termini-chiave, come in pochi abbiamo cercato di mostrare, anni e anni prima che, con la forza del numeri, un’indagine di “Demos & Pi”, e dell’Osservatorio di Pavia “Media Research” riconducesse il senso di insicurezza diffuso all’azione di mercanti della paura (ministri, sceriffi, giornalisti), tanto che, “dopo le elezioni (…) i fatti di criminalità comune e l’immigrazione hanno perduto enfasi ed evidenza anche – forse soprattutto – perché non hanno trovato amplificatori politici e mediatici altrettanto recettivi del passato recente. “ (p. 3 del rapporto). Da una parte alcuni spiritosi sconfessano quanto hanno scritto fino all’altro ieri, dando a intendere che loro “ce lo sapevano già”, dall’altra qualche servo sprovveduto non ha compreso i contrordini, e continua nel suo sporco lavoro. Leggi il resto »

Come costruire il nemico perfetto

Pubblicato il 27.01.2009 in cronache, home page || Nessun Commento

Riprendiamo da Indymedia Napoli un articolo sul processo di Ponticelli.

La settimana scorsa si è concluso il primo grado del processo ad A.V., la ragazza quindicenne accusata di aver tentato di “rubare” una neonata nel quartiere di Ponticelli a Napoli lo scorso maggio, vicenda che, amplificata e distorta a dovere dai media per alimentare un’atmosfera di tensione politicamente conveniente, ha scatenato pogrom contro i vicini campi rom e diversi episodi di violenza razzista in tutta Italia. Leggi il resto »

Don Rigoldi: si inventano emergenze per avere consenso

Pubblicato il 26.01.2009 in cronache || 1 Commento

leggiamo sul corriere della sera on line e riportiamo una intervista con Gino Rigoldi, cappellano del carcere Beccaria di Milano.

26 gennaio 2009

«Tanti anni fa aveva anche un nome: strategia della tensione. E oggi la rivedo uguale, solo più in piccolo»

«Come dire: mi sembra tutto molto, e purtroppo sempre più, scientificamente premeditato».
Premeditato cosa?
«Oggi i centri sociali, ieri i rom, un giorno gli islamici, domani chissà: ogni volta la creazione di un’emergenza per provocare una reazione che giustifichi una risposta forte. È l’unica cosa che chi comanda oggi, a Milano e in Italia, sa fare».
Un’accusa grave.
«Tanti anni fa aveva anche un nome: strategia della tensione. E oggi la rivedo uguale, solo più in piccolo. Per ora». L’analisi è di don Gino Rigoldi, cappellano del Beccaria nonché presidente di Comunità nuova.
Il Cox andava ripulito, dicono.
«Mi facciano il piacere. Se il problema era impedirne l’usucapione bastava una raccomandata. È stato solo un pretesto, ripeto, per provocare la reazione di due teste calde e poterla additare come l’ennesimo nemico dell’ordine pubblico da affrontare».
I vandalismi restano tali.
«E nessuno li giustifica, che ovvietà. Ma un altro conto è buttare un’esca in acqua e poi stupirsi che qualcuno abbocchi».
Ma perché buttarla?
«Perché, in mancanza d’altro, la repressione di chi fa casino è comunque la più solida garanzia di consenso e voti per chi comanda».
È il suo ritratto di Milano?
«No: di chi la governa e non ha una politica vera sui giovani. Certo, ci sono i concerti dell’assessore Terzi. Ma su lavoro, cultura, aggregazione, la radio è spenta. Li stiamo facendo crescere in una città con grandi interessi economici e di facciata ma per loro zero».
Parole. Ma una ricetta ce l’ha?
«Di più, ho una ragione di ottimismo nonostante tutto. E si chiama società civile. Milano, intendo la gente di Milano, non è quella che il potere ci vuol far credere. Saprà ritrovare il modo per dialogare con tutte le sue anime e ricostruire la sua scala di valori e priorità. In cima alla quale non sta certo lo sgombero di un centro sociale».

Paolo Foschini
26 gennaio 2009

Contributi fiorentini (II parte)

Pubblicato il 21.01.2009 in home page, letture || Nessun Commento

Qui di seguito ci sono gli appunti sbobinati dall’intervento di Giuseppe Campesi (universita’ di Bologna) durante un’iniziativa sulla paura/sorveglianza/controllo all’universita’ di Firenze. Di Campesi potete trovare on line un’interessantissima tesi dal titolo “Il controllo delle ‘nuove classi pericolose’ – Sotto-sistema penale di polizia ed immigrati“. La tesi contiene in realta’ un’ampia introduzione sulle teorie del controllo sociale. Dello stesso autore leggete anche “Genealogia della pubblica sicurezza. Teoria e storia del moderno dispositivo poliziesco”

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Firenze. Un sabato senza paura

Pubblicato il 20.01.2009 in home page, iniziative || Nessun Commento

Sabato 17 gennaio abbiamo passato il pomeriggio di fronte all’occupazione di Viale Matteotti. Un freddo cane, tantissima musica, cibo a profusione, mentre a bocca aperta ammiravamo il nostro writer preferito insieme al suo esperto aiutante che si riprendevano un muro troppo grigio di un affollato viale di questa citta’.

Il nostro modo di salutare l’inizio della discussione in parlamento sull’ennesimo pacchetto sicurezza terrificantemente razzista.

Pochi isolati piu’ in la’ quattro rancorosi di an volantinavano di fronte a un supermercato “contro le occupazioni”, sputacchiando ansia e xenofobia.

Una questione di stile.

Processo di Ponticelli: primo grado

Pubblicato il 20.01.2009 in cronache, home page || Nessun Commento

13 gennaio 2009

Comunicato Stampa di Soccorso Legale Napoli

Ieri si è chiuso il primo grado del processo a carico di A.V., la quindicenne rom accusata di aver tentato di “rubare” una neonata a Ponticelli (Napoli) lo scorso maggio, avvenimento che ha scatenato il pogrom contro il campo rom. L’accusa è stata formulata dalla madre della neonata, unica testimone dell’avvenimento, che ha fornito una versione dei fatti oggettivamente poco verosimile. Secondo il racconto della madre, infatti, A. V. sarebbe riuscita ad introdursi nella sua abitazione e, approfittando che la donna si era recata in camera da letto per riporre dei vestiti lasciando la figlia neonata da sola nella stanza accanto, sarebbe riuscita a “prendere” la neonata, slacciandola dal suo seggiolone, e ad uscire dall’appartamento, il tutto in pochissimi secondi, senza produrre il minimo rumore e senza provocare il pianto della bambina. Sempre secondo le dichiarazioni della accusatrice, quest’ultima, che fino a quel momento non si era accorta assolutamente di nulla, solo per diretta volontà divina apriva la porta di casa e vedeva finalmente la quindicenne rom sul pianerottolo in procinto di allontanarsi con la neonata in braccio; riusciva, dunque, a strappare la figlia dalle braccia della rapitrice, a bloccarla e a farla arrestare, coinvolgendo una folla che si è subito scagliata violentemente contro la piccola rom. Leggi il resto »

Contributi fiorentini ( I parte )

Pubblicato il 19.01.2009 in babau, home page, letture || Nessun Commento

Quelli che seguono sono degli appunti riassuntivi di un intervento tenuto presso l’universita’ di Firenze nell’ambito di una serie di iniziative sul tema sicurezza, paura, controllo. A parlare e’ la professoressa Gabriella Paolucci (sociologa).
Nei prossimi giorni aggiungeremo anche i riassunti degli interventi di Giuseppe Campesi (universita’ di Bologna) e quello dell’avvocato Luca Santini di Roma (intervenuto presso lo stabile occupato di viale Matteotti a Firenze in particolare sulle norme riguardanti i migranti del nuovo pacchetto sicurezza).

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Torino. Un fazzoletto rosso contro le retate

Pubblicato il 19.01.2009 in home page, iniziative || Comments Off

Tratto da Tuttosquat A Torino negli ultimi anni le retate di polizia a caccia di stranieri senza documenti sono diventate un triste rito quotidiano, specie in certi quartieri, dove vivono e lavorano tanti immigrati. Tra loro non sono pochi i clandestini. Gli antirazzisti che fanno riferimento all’Assemblea Antirazzista di Torino cercano di contrastare le retate, mettendosi in mezzo, avvertendo la gente della presenza della polizia, facendo giri di sms per chiamare altri. Qualche risultato c’è ma è solo una goccia nel mare. Non tutti riescono, di fronte a pattuglie schierate, uomini in armi e alla minaccia di una denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a gridare la propria indignazione o a segnalare agli stranieri del quartiere che è in corso un controllo. Leggi il resto »

Appello della Rete contro il Pacchetto Sicurezza

Pubblicato il 12.01.2009 in home page, iniziative || 2 Commenti

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Appello per la cotruzione di una mobilitazione contro il ddl 733: Lunedì 19 Gennaio Sit – in sotto il Senato e Sabato 31 Gennaio Manifestazione a Roma

Il 19 gennaio prossimo è prevista in Senato la discussione del “Pacchetto sicurezza” (DdL 733), che provocherà una grande trasformazione del quadro normativo italiano, già fortemente repressivo e discrezionale nel suo impianto. Le norme contenute nel Pacchetto, infatti, prevedono una politica esplicitamente fondata su misure segregazioniste e razziste per le persone migranti, con o senza permesso di soggiorno, le prime a essere additate come figure pericolose e causa di “allarme sociale”, e su nuove e ancora più drastiche misure repressive contro chiunque produca conflitto e non rientri dentro le strette maglie del controllo.
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Volantini in lingua – Multilanguage Leaflets – Spot Radio

Pubblicato il 12.01.2009 in home page, propaganda || Nessun Commento

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