Zenone Sovilla: Bicicrazia. Pedalare per la libertà

bicicrazia… La bici è uno strumento meritevole di un posto in prima fila nella pianificazione urbanistica, come osservano anche vari studiosi onesti della materia. Ma è stata messa ai margini (e con lei il diritto alla mobilità sana) a causa dei tratti caratterizzanti della società dei motori: la narcosi mercantile, l’omologazione culturale nel mito del petrolio, l’introiezione collettiva dei feticci della velocità e di una competizione deregolamentata, l’idolatria produttivistica e consumista con il conseguente occultamento politico e mediatico dei costi sociali di questo sviluppo affidato ai fallibili dogmi del mercato.
[…] Il paradigma della bicicletta è un vero catalizzatore dell’assunzione di consapevolezza e di responsabilità individuale e collettiva. Corregge il rapporto con l’ecosistema e riattiva lo sguardo critico sui riflessi condizionati cui si affida il meccanismo del mercato per perpetuare se stesso e insediarsi nelle coscienze, ignare dei guasti e dei costi umani e monetari che ognuno è chiamato a pagare. Nel contesto attuale la bici può contribuire al disvelarsi della grande menzogna e all’attivarsi di processi riformistici di trasformazione progressiva ma radicale del quadro socioeconomico.

Sul sito www.bicicrazia.it e’ liberamente scaricabile la versione integrale in pdf del libro.