Isole pedonali

La liberazione dall’opulenza comincia nelle isole pedonali dove ora i ricchi s’incontrano tra loro […]. Questa solitudine dell’abbondanza potrebbe cominciare a rompersi se a poco a poco le isole pedonali si espandessero e la gente riprendese a usare l’innata facoltà di muoversi intorno al luogo in cui vive. L’ambiente impoverito dell’isola pedonale potrebbe così incarnare l’inizio della ricostruzione sociale, e le persone che oggi si dicono ricche potrebbero sottrarsi alla servitù del trasporto superpotente il giorno in cui arrivassero ad amare l’orizzonte delle loro isole pedonali, ormai giunte a pieno sviluppo, e ad aver paura di allontanarsi troppo spesso dalla propria dimora.

Ivan Illich: Elogio della bicicletta, Bollati boringhieri, 2006, p. 68