20/01 Trasporto pubblico per tutt*

reclaim+ bici + mezzi pubblici – auto

In bicicletta a fianco di autisti e macchinisti dell’Atac il 20 gennaio 2014 ore 14 a piazza dell’Esquilino

La libera circolazione delle persone è un diritto sancito dalla Costituzione italiana e dalla carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Diritto sancito sulla carta e calpestato ieri come oggi, nei modelli urbanistici e nella vita delle nostre città. In Italia il dominio delle strade, delle piazze e dei marciapiedi da parte delle automobili è totale. Nella mentalità comune i mezzi pubblici, i pedoni e i ciclisti intralciano le autovetture, così come è pericoloso circolare al di fuori delle macchine. Economia e politica tessono l’elogio della velocità e del privato, che consumano le nostre vite, la terra e l’aria a colpi di tubi di scappamento, occupazione di suolo pubblico, grandi opere. Il TAV, che devasta il territorio inutilmente mentre i treni regionali vengono smantellati, è l’altra faccia della stessa medaglia: il diritto del più forte a scapito di tutti gli altri, il privato che strangola il pubblico, ecco i primi corollari dell’ideologia sociale dell’automobile.

Il collasso di ATAC S.p.A è un tassello di questo mosaico, il tassello che si chiama trasporto pubblico. Ciò si traduce, per i cittadini, in negazione del diritto alla mobilità: lunghe attese, assenza di intermodalità, biglietti costosi, autobus strapieni. Mentre per i lavoratori significa negazione dei diritti del lavoro: ricorso ai lavoratori interinali, straordinari non pagati, licenziamenti, ecc. Questa non è la città che vogliamo.

Vogliamo poterci muovere in bici, a piedi o con i mezzi pubblici. Vogliamo usare le strade come più ci piace, vogliamo farlo liberamente e gratuitamente, di giorno come di notte. E non chiediamo nè piste ciclabili nè interventi strutturali. Vogliamo semplicemente che l’uso della macchina sia disincentivato, che i mezzi pubblici siano rafforzati e gestiti dal pubblico, che l’intermodalità bici + bus venga resa possibile in tutte le fasce orarie.

Il diritto alla mobilità in Italia è ancora da conquistare, per questo oggi scendiamo in piazza a fianco dei lavoratori dell’ATAC, per reclamare il diritto alla libera circolazione delle persone e il rispetto dei diritti dei lavoratori. La strada, la terra e l’aria sono nostre, ci permettono di respirare, mangiare e incontrarci. Reclamale ogni giorno. Butta la macchina, usa la bici e i mezzi pubblici.