Bari - 81enne morta al Policlinico: la legavano al letto?

Bari – “Costretta a letto e forzatamente legata allo stesso”. E’ la denuncia del coordinatore del Partito Pensionai e invalidi di Bari in merito alla morte di una 81enne tarantina, E. S.
Ricoverata nel reparto di psichiatria del padiglione “Bini” del Policlinico la donna, stando al referto medico, sarebbe morta il 30 gennaio scorso per una “broncopatia ostruttiva”.
Nella denuncia, però, si sottolinea come non si tratti di una malattia “di tale gravità da causare la morte”. Si rileva, inoltre, che l’anziana signora sarebbe stata “legata al letto”. Come è noto, nelle patologie respiratorie è assolutamente sconsigliata la postura supina.
La Procura di Bari ha quindi aperto un’inchiesta nella quale accerterà eventuali responsabilità. Acquisita la cartella clinica, il pm incaricato dell’indagine dovrà ascoltare possibili testimoni e parenti della vittima (anche se sembrerebbe che non ne avesse).
La denuncia è stata presentata il 3 aprile scorso. Al momento la Procura indaga contro ignoti senza aver ancora ipotizzato alcun tipo di reato.
I.M.

Fonte:
Puglia – Quotidiano di vita regionale
Mercoledì 16 aprile 2008 – pag. 19


Anziana morì in psichiatria, il PM apre un’inchiesta

La procura della Repubblica ipotizza il reato di omicidio colposo, nell’ambito di un’inchiesta avviata dopo la morte di una donna di 81 anni, deceduta il 31 gennaio scorso nel reparto di psichiatria del padiglione «Bini» del Policlinico.
L’indagine è affidata al pubblico ministero Angela Maria Morea, che ha ricevuto un esposto da rappresentanti del «Partito pensionati, invalidi, ammalati e categorie sociali deboli», il quale nella denuncia scrive di avere saputo da altre persone che la donna, al momento della morte, era legata al letto.
La anziana paziente, E. S., tarantina – secondo quanto si afferma nell’esposto – che è tutto da verificare – era affetta da «broncopatia ostruttiva», malattia, questa, che le provocava gravi problemi respiratori.
Non ci sono, al momento, persone iscritte nel registro degli indagati della Procura.
Gli accertamenti del magistrato inquirente puntano essenzialmente ad accertare se la posizione nella quale era tenuta la paziente – sempre che sia confermato che venisse tenuta legata alla struttura del letto di degenza – possa avere reso molto difficile la respirazione e in definitiva possa averne accelerato la fine. Nell’esposto si rileva, infatti, che per i pazienti affetti da patologie bronchiali la posizione supina rende la respirazione sensibilmente più faticosa.
Non è escluso che il sostituto procuratore Morea disponga una consulenza tecnica, finalizzata a raccogliere elementi utili all’inchiesta, e che decida di sentire «persone informate su fatti», cioè potenziali testimoni.
[c. strag.]

Fonte:
Gazzetta del Mezzogiorno
Mercoledì 16 aprile 2008 – pag. 5

Mar, 22/04/2008 – 15:58
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