Saputo delle mobilitazioni in corso nel Cpt di Bari una cinquantina di
antirazzisti pugliesi si radunano di fronte al Centro alla ricerca del
punto giusto lungo il perimetro per poter comunicare agevolmente con i
reclusi in lotta: il Centro è costruito come un carcere, non si vede
niente e anche urla e musica fanno fatica a sentirsi. Da dentro,
intanto, continuano a giungere le solite, tragiche, notizie: i tre che
si sono cuciti le labbra per protesta hanno ancora le bocche chiuse e
sono in infermeria, provati e dimagriti. In molti dentro continuano lo
sciopero della fame, che oramai dura da più di una settimana. Il mondo
fuori, da parte sua, continua a tacere e nessuno parla della lotta di
Bari.
Ascolta la diretta dal presidio raccolta da Radio Blackout:
http://www.autistici.org/macerie/?p=13805
Finito il presidio, i solidali si trasferiscono in centro città per
informare i baresi di quello che sta succedendo dentro alle gabbie. Lì
però vengono raggiunti dai Vigili urbani che intimano loro di tenere
cucita la bocca, di stare zitti. Ne nasce un battibecco, e poi un
parapiglia. Dopo un quarto d’ora cinque compagni vengono portati in
questura. Due saranno rilasciati in serata, gli altri tre arrestati.
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