[Bo] Presidio al CIE
MARTEDI’ 26.05.09 BOLOGNA DALLE 17.30
AL C.I.E. DI VIA MATTEI (BUS 14A)
PRESIDIO PER PORTARE SOLIDARIETA’ AGLI IMMIGRATI RINCHIUSI ED
ESPRIMERE IL NOSTRO ODIO VERSO QUESTI CENTRI DI RECLUSIONE E CHI LI
GESTISCE.
SENZA TREGUA CONTRO I NUOVI LAGER
Dal Centro d’ Identficazione ed Espulsione di Bologna continuano ad
uscire disperate richieste d’aiuto e racconti di abusi quotidiani. Per
chiunque ritenga che questa situazione sia insostenibile, l’indignazione
non basta: c’è da tenersi continuamene informati e da reagire
quotidianamente, ciascuno a modo suo. L’importante è non lasciarli soli,
non rassegnarsi a diventare complici passivi di chi rinchiude.
Qualche aggiornamento successivo al pestaggio di Raya:
-SABATO 9 MAGGIO: episodi di autolesionismo: un recluso si taglia sul corpo
con delle lamette, un’altro le ingoia. Il primo, ferito, verrà sbattuto
in isolamento e sorvegliato a vista dalla polizia il secondo verrà
scortato dalla polizia all’ospedale per poi essere riportato nel Cie.
Operatori della misericordia e medici non paiono molto turbati dalla cosa.
In centro alcuni solidali danno il via ad un presidio itinerante con
megafono volantini e striscioni per far circolare la notizia.
-GIOVEDI’ 14 MAGGIO: più di una cinquantina di persone al presidio
contro il Cie ed in solidarietà con Raya. Dalle 16.00 viene allestita una
mostra sui Cie sotto le 2 torri, s‘improvvisa un’assemblea in piazza:
varie idee su come continuare la lotta. Più tardi la gente si sposta
sotto il Cie: striscioni in strada, musica, petardi e fuochi
d’artificio: dentro la presenza solidale viene molto apprezzata e si
viene a sapere che tutti i telefoni cellulari sono stati confiscati e che
in mattinata c’è stata un’intimidazione della celere in vista
dell’iniziativa del pomeriggio.
-SABATO 16 MAGGIO: l’Ansa pubblica la notizia di un attentato incendiario
contro la sede della Misericordia di Modena (l’ente che gestisce il Cie
di Modena e Bologna), avvenuto la notte precedente. La onlus, presieduta da
Daniele Giovanardi, per l’attività con i Cpt ha ricevuto minacce ed in
passato anche un pacco bomba.
-MARTEDI’ 19 MAGGIO: gli immigrati rinchiusi nel Cie telefonano fuori
facendo sapere che un detenuto è stato portato nel carcere della Dozza
dopo aver ingerito delle pile, e che il ragazzo che si era tagliato con le
lamette è stato trasferito nel Cie di Torino con la scusa di essere
portato a fare richiesta d’asilo. Un altro che necessitava di una
visita in ospedale non vi è stato portato perchè si è rifiutato di farsi
ammanettare. In risposta a ciò una decina di solidali fanno un saluto
notturno al Cie con megafono petardi e fuochi d’artificio da dentro la
risposta è molto calorosa con battiture delle sbarre e manifestazioni di
solidarietà che si intensificano quando i manifestanti vengono fermati e
trattenuti per 1 ora dalla polizia.
Epilogo analogo aveva avuto un altro saluto notturno venerdì 8 maggio,
dopo il quale, stando al Carlino, sarebbero scattate le denunce per una
decina di anarchici che, sempre secondo il giornale, si sarebbero
arrampicati sulla recinzione colpendola con una spranga.
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