Venerdì 21 ottobre dalle ore 15 - Piazza della Montagnola, Bologna
UN MONDO DI GABBIE
Ne siamo circondati ma non le vediamo: occultate ai nostri occhi o più
semplicemente talmente abituati non ci facciamo più caso … eppure sono
intorno a noi, ovunque.
Umani che ingabbiano altri umani in nome di una supposta sicurezza,
umani che ingabbiano animali per profitto, umani che ingabbiano la Terra
nella logica del progresso.
Allevamenti, Centri di Identificazione ed Espulsione, carcere … cambiano
il nome ma la sostanza è la stessa: GABBIE. Gabbie in cui rinchiudere.
Gabbie in cui si è privati della propria libertà perché si è diversi,
perché non si hanno fogli in carta bollata, perché non si rispecchiano
gli standard di normalità (fisica e mentale) produttiva o perché non si
sono rispettate le regole di un gioco che sono state imposte in modo
tale che la tranquillità di un mondo basato sulla merce e sul denaro
resti sovrana.
Gabbie in cui, magari, direttamente non ci troviamo imprigionati ma che
nello stesso tempo ci bloccano quotidianamente stringendo i confini in
cui viviamo in nome di un principio di sicurezza che ha fatto del
capitale il bene supremo da proteggere.
Ogni gabbia è costruita per uno scopo preciso; ognuna di esse è
funzionale alla continuazione di ciò che le ha determinate: imprigionare
per poter continuare ad imprigionare.
Un mondo che imprigiona non ha nulla da offrire se non la miseria in cui ci troviamo e le occasioni per attaccarlo.
DI UN MONDO CHE INGABBIA
LA LIBERTA’ E’ NEMICA
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