Brescia - Jeep dei vigili in fiamme, arrestati due anarchici

fonte il Giorno

L’azione compiuta da due anarchici subito arrestati
LE FIAMME SI SONO sprigionate nell’abitacolo dell’auto della polizia provinciale, che è stato distrutto dal fuoco. Erano le 23.30.

2008-11-20
di ITALIA BRONTESI — MARCHENO —

LE FIAMME SI SONO sprigionate nell’abitacolo dell’auto della polizia provinciale, che è stato distrutto dal fuoco. Erano le 23.30. Due agenti avevano appena lasciato l’auto nel parcheggio della sede del distaccamento a Marcheno ed erano entrati negli uffici per sbrigare le ultime pratiche prima si staccare, per la fine del servizio a mezzanotte quando hanno visto le fiamme e sono intervenuti. E con altrettanta rapidità la Digos della Questura ha arrestato gli autori.

I DUE SCAVALCATA la recinzione del parcheggio della polizia provinciale stavano risalendo su una Smart. «Siamo anarchici ribelli» hanno dichiarato, Alberto Turrini, 32 anni, di Gardone Valtrompia, operaio alla Beretta, la fabbrica d’armi e Gianpietro Moretti, 30 anni, di Villa Carcina, anche lui operaio. In tasca avevano un paio di guanti e il «Mephisto», il cappuccio che lascia scoperti solo gli occhi. Sono in carcere, arrestati per incendio doloso. Sono entrati nel parcheggio allo stesso modo in cui ne sono usciti per cadere nelle mani della Digos, scavalcando la recinzione.

HANNO PRESO di mira una delle quattro auto in dotazione alla polizia provinciale. Hanno spaccato un finestrino e gettato nell’abitacolo un fumogeno che ha provocato l’incendio.
«L’abbiamo deciso chiacchierando al bar», avrebbero raccontato i due, dopo la dichiarazione di rivendicazione politica. Le indagini continuano dopo l’arresto dei due operai accusati di incendio doloso. I due erano già «monitorati» dalla Digos. Ma non solo loro. Ad accendere non da oggi l’attenzione degli investigatori della Digos e della Procura di Brescia sulla Valtrompia sono stati gli attentati alla sede della Lega nord di Marcheno il 23 luglio del 2007 e alla Cgil di Gardone Valtrompia il 20 settembre dell’anno scorso, ma anche una serie di altri episodi: bacheche rotte, volantini firmati da siglie anarchiche. «Un attacco contro le istituzioni, certamente non contro la polizia provinciale» ha detto il presidente della Provincia Alberto Cavalli che ieri nel pomeriggio insieme all’assessore provinciale alla sicurezza Guido Bonomelli ha portato la solidarietà dell’ente alla polizia provinciale nella sede del Corpo a Brescia.

«UN ATTACCO - ha aggiunto Cavalli - espressione forse anche di una situazione economica e finanziaria non facile. E sotto questo profilo la Valtrompia per il sistema economico può essere interpretata come una parte del tessuto sociale più debole». L’attacco dell’altra notte per l’assessore Bonomelli «non scalfisce la serenità e l’impegno della polizia provinciale».

Gio, 20/11/2008 – 12:24
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione