Cile - Il tribunale assolve Héctor Llaitul Carillanca

fonte: Azkintuwe

giovedì, 12 giugno 2008

Dopo sette udienze ed oltre un anno di carcere l'assistente sociale e leader della Coordinadora Arauco-Malleco (CAM), Héctor Llaitul Carillanca, è stato assolto dalle accuse di incendio, detenzione illegale di armi e ricettazione dai tre giudici del Tribunal Oral di Temuco. I magistrati hanno inoltre disposto la sua liberazione immediata, mentre Roberto Painemil Parra è stato riconosciuto colpevole di porto e detenzione illegale di armi.

Il leader, assieme a Painemil, era accusato di aver capeggiato un gruppo di 8 persone che la notte del 25 dicembre 2006 bruciò un camion di una forestal, un deposito di legname ed un macchinario nel fondo "Las Praderas", di Cholchol. Il pubblico ministero aveva chiesto 10 anni di carcere per entrambi, per questo la sentenza di assoluzione per Llaitul è stata accolta da grida di appoggio da parte dei familiari e degli amici, presenti nel tribunale.

I giudici, rispetto alle accuse di incendio e porto e detenzione illegale di armi, hanno sottolineato che le prove apportate non erano sufficienti per stabilire la partecipazione di Llaitul oltre ogni ragionevole dubbio.

Durante il processo, l'ex-giudice Juan Guzmán, che guidava la difesa di Llaitul ha espresso la sua convinzione di innocenza per il cliente ed ha denunciato una "montatura" per incolparlo. Egli ha persino qualificato come "autoattentati" alcuni incendi attribuiti ai mapuche della zona.

Ha aggiunto che il giorno del delitto il suo difeso era con due dei suoi cinque figli, in casa di amici in località Labranza, a 35 km. di distanza dal luogo dell'attentato; cosa che Llaitul -secondo l'accusa- non aveva dichiarato al momento dell'arresto. Tuttavia diversi testimoni hanno confermato il suo alibi, mettendo in evidenza l'irregolarità dell'accusa. Pamela Pessoa, moglie di Llaitul, ha espresso che il lavoro dell'ex-giudice è stato vitale per l'ottenimento dell'assoluzione.

Pablo Ortega, altro difensore di Llaitul, ha sottolineato a radio Bio-Bio che "c'è una grande soddisfazione per due ragioni. In primo luogo perché un innocente viene rimesso in libertà dopo oltre un anno di prigione. E poi perché, malgrado le pressioni, il tribunale ha valutato la prova nel suo merito ed ha sentenziato a favore del mio assistito.. Ciò rafforza la tesi della difesa secondo la quale da queste parti la giustizia è stata utilizzata per implementare una persecuzione politica contro il popolo mapuche". L'avvocato ha aggiunto che non si è nemmeno riusciti a stabilire le cause dell'incendio in questione.

Héctor Llaitul, che ha lasciato il carcere di Temuco alle 13.15, era stato arrestato dalla Policía de Investigaciones a Concepción il 22 febbraio 2007, in base alle indagini portate avanti dalla procura di Nueva Imperial, sulla base della testimonianza ottenuta sotto tortura da parte di Roberto Painemil. Di professione assistente sociale presso l'università di Concepción e padre di cinque figli, Llaitul al momento dell'arresto si trovava in clandestinità per la persecuzione giudiziaria contro la CAM, della quale è il leader principale. La lettura della sentenza definitiva per Painemil sarà effettuata il 19 giugno.

Ven, 13/06/2008 – 12:32
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