[Co] Presidio al carcere Bassone

24/03/2012 - 09:00
24/03/2012 - 12:00

Sabato 24 marzo 2012 presidio al carcere Bassone di Como (Via al Piano 11 Albate) in solidarietà a tutti i detenuti, a tutte le detenute ed alle lotte che stanno portando avanti.
Dalle 9 alle 12 musica ed interventi.


Domenica 26 febbraio, il collettivo Dintorni Reattivi di Como, organizzava il consueto presidio (come ogni mese da ormai più di 2 anni) fuori dalle mura del carcere Bassone ad Albate. Poco prima dell'inizio si avvicinava un uomo, qualificatosi poi come secondino, che con fare arrogante e
minaccioso ha da subito iniziato ad insultare ed a denigrare il nostro impegno in solidarietà ai detenuti ed alle detenute. Sosteneva che le “sciocchezze” (eufemismo), che comunichiamo tramite il microfono, non vengono sentite oltre le mura dai prigionieri, lasciandoci poi intendere che in compenso danno fastidio a loro, i carcerieri. Come se non bastasse concludeva minacciando che, se non avessimo desistito dal promuovere questo genere di iniziative, sarebbero usciti in 50 e più con caschi e manganelli, e ci avrebbero malmenato (anche in questo caso le parole utilizzate non sono state queste...).
Riteniamo che questo avvenimento sia estremamente grave e ci aspettiamo altre provocazioni anche più pesanti.
Volendo comunque trarne una chiave di lettura positiva, l'accaduto ci conferma l'esatto contrario di quanto affermato dalla guardia. Sappiamo infatti, grazie a contatti diretti con i prigionieri, che i nostri presidi sono da sempre molto apprezzati e sentiti dai detenuti e, cosa ancora più importante, danno forza e sostengono le loro istanze di lotta risultando efficaci per contrastare l'isolamento a cui sono sottoposti, che è alla base dell'esistenza e del funzionamento del sistema carcerario stesso. Non è un caso che queste minacce farneticanti arrivino dopo più di due anni di iniziative, grazie alle quali abbiamo ottenuto riscontri positivi sempre maggiori sia con i familiari che con i prigionieri stessi, fatto evidentemente non gradito dai carcerieri.
Le minacce ricevute non ci intimoriscono, anzi riconfermano che il nostro agire è giusto e che potrà essere foriero di risultati importanti e non abbiamo assolutamente intenzione di indietreggiare davanti a simili provocazioni.

Collettivo Dintorni Reattivi Como

Ven, 23/03/2012 – 12:34
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