Firenze - Come accogliere un mafioso di Stato
riceviamo e diffondiamo:
Giovedì 15 marzo il vicesindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato di sviluppo economico del territorio presso il circolo ricreativo "La Loggetta" di Via Aretina.
Saputo dai giornali che qualcuno, la notte prima, aveva deciso di accoglierlo con scritte e manifesti, ci siamo fatti un giro in zona.
Di fronte al circolo, per terra, campeggiavano due scritte enormi:
"NO TAV NO SPECULAZIONE LO SVILUPPO E' MISERIA" e "DAL TAV AGLI SFRATTI LA GIUNTA RENZI MANGIA LA NOSTRA VITA"
Erano inoltre ancora ben visibili diversi manifesti come questo (tratto da Repubblica Firenze on line):
Ecco il testo del manifesto:
"QUEST'UOMO E' UN MAFIOSO
Non sappiamo se sia un Mammasantissima, un Uomo d'Onore, un Framassone, un Camorrista, uno 'Ndranghetista o quant'altro, se sia, insomma, un esponente in senso stretto dell'Onorata Società. Sappiamo che è il numero 2 di una Giunta – quella presieduta da Matteo Renzi - che sta svendendo la città a un pugno di speculatori, affaristi e multinazionali, intenti a mettere tutto – ma proprio tutto – sul mercato, dalla locale Azienda dei trasporti ai palazzi storici, dai monumenti restaurati dagli sponsor all'acqua, dalle piazze alle nostre stesse vite.
Nelle mani di un'unica Holding che si chiamerà – udite udite – Firenze S. p.a.
Dario Nardella è uno di quelli che ci rendono l'esistenza impossibile. Uno di quelli per cui “decoro” significa riempire le strade di poliziotti – e pazienza se qualche immigrato viene ammazzato di botte in questura. Uno di quelli che svendono palazzi storici per rifare i vari “salotti (Torna)buoni” della città – e pazienza se i soldi per tutto il resto non si trovano mai. Uno di quelli che vogliono trasformare San Salvi e le Cascine in quartieri residenziali, che “riqualificano” interi quartieri infischiandosene, anzi premendo per l'aumento degli affitti – e pazienza per gli artigiani sfrattati e le famiglie sgomberate.
Dario Nardella è uno dei sostenitori del progetto TAV, il treno dei ricchi che - da Napoli a Torino, passando per il Mugello – sta provocando da una parte la distruzione irreversibile di corsi d'acqua, fonti, montagne, dall'altra la soppressione dei treni per pendolari e l'aumento vertiginoso di tutte le tariffe, dall'altra ancora la militarizzazione dei territori, come vediamo in questi giorni in Valsusa. Coerentemente con gli interessi che servono, Renzi, Rossi, Nardella & Soci hanno scelto per Firenze il progetto più faraonico e costoso – la Stazione interrata Foster che da sola costerà circa tre miliardi di euro, più un sottoattraversamento di circa 7 km che comporterà il crollo ad alta velocità di mezza Firenze, con dieci anni di cantieri e dispersione di polveri sottili – e pazienza per chi perderà la casa o si ammalerà di cancro.
Dario Nardella – come tutti gli esponenti di Giunta, come ogni genere di impresa e di politicante – è un mafioso perché mafiosa in sé è l'ideologia dei farabutti come lui, quella di uno Sviluppo che realizza denaro sul denaro, che costruisce, scava, smaltisce, ridipinge, riqualifica senza alcun senso se non far girare soldi che finiscono immancabilmente nelle loro tasche. Che riduce tutta la nostra vita a merce, come un funesto Re Mida che rende merda a pagamento tutto ciò che tocca. Nardella è un mafioso perché mafioso è il Capitale, mafioso è lo Stato.
Dario Nardella parlerà delle “ragioni” dello Sviluppo giovedì 15 marzo all'Arci di via Aretina, a due passi da quel parco di San Salvi che la sua giunta intende svendere. Se lo incontrate
TRATTATELO COME MERITA"
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