Francia - Bloccata l'estradizione per Marina Petrella

fonte: RaiNews24

E' ufficiale, il presidente francese Nicolas Sarkozy ha rinunciato a fare applicare l'estradizione verso l'Italia per l'ex membro delle Brigate Rosse, Marina Petrella. Lo ha confermato il suo avvocato, Irene Terrel. La decisione è stata giustificata da "ragioni umanitarie".

Un decreto del governo francese dello scorso 3 giugno, autorizzava l'estradizione di Marina Petrella verso l'Italia, dove una sentenza del 1992 la condanna all'ergastolo per omicidio.

Un comitato di sostenitori dell'ex brigatista di 54 anni aveva domandato al presidente francese Sarkozy l'applicazione della "clausola umanitaria" prevista dalla convenzione
sull'estradizione franco-italiana del 1957.

Marina Petrella aveva depositato un ricorso al Consiglio di Stato contro il decreto che autorizza la sua estradizione. Il ricorso sara' esaminato mercoledi' alle 14:00 dalla seconda e
settima sotto-sezione riunite.

Ex dirigente della 'colonna romana' delle Br, si è rifugiata in Francia dal 1993, ed e' stata arrestata nell'agosto del 2007 a Val-d'Oise, dove lavorava come assistente sociale.
Il suo stato fisico e mentale non ha cessato di peggiorare per un anno e l'ex brigatista e' restata in carcere fino a quando la Corte d'appello di Versailles ha autorizzato da agosto la
liberta' sotto controllo giudiziario per permetterle di ricevere delle cure senza essere detenuta. Marina Petrella e' ricoverata presso l'ospedale parigino Sainte-Anne, dove e' nutrita
attraverso un sondino che consente "la sua sopravvivenza con un'alimentazione minima", secondo la Lega dei Diritti dell'Uomo.

Petrella ha ricevuto ieri sera tardi la notizia dall'avvocato Irene Terrel, in ospedale "Lo stato francese - ha detto la Terrel - ha capito che non poteva dare seguito a questa estradizione. E' una decisione umana, necessaria e legittima".

Dom, 12/10/2008 – 10:47
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