Francia - Cronologia delle rivolte in corso nei CPT di Parigi e altrove | Traduzione

Dal 20 dicembre 2007 a ora, il CRA (Centro di Ritenzione) di Vincennes, vicino Parigi, è in rivolta permanente. Anche a Mesnil-Amelot e a Nantes, in altri CRA ci sono state proteste eclatanti. Proponiamo qui una breve cronologia di queste rivolte in corso, oggi tradotta in Italiano (leggi la versione in francese)

CHRONOLOGIE DES DERNIERS EVENEMENTS DANS LES CENTRES DE RETENTION

20 décembre 2007 :...Dei sans-papiers detenuti nel centro di retenzione di Mesnil-Amelot (Seine-et-Marne) danno vita a un movimento di protesta: denuce scritte (anche: cahier de doleance), rivendicazioni scritte sui vestiti

27 décembre 2007 : Alcuni detenuti cominciano uno sciopero della fame, spiegando, tra le altre cose: "Ci hanno arrestato per certe questioni di controllo di documenti al commissariato, per altre questioni amministrative, per molte volte a causa di retate anitimmigrati. Noi rifiutiamo di essere trattati come dei sottoumani e invitiamo tutti quelli che ancora riescono a pensare che noi siamo esserei umani a dire “Basta” a questa politica razzista".
Abou, considerato dalla polizia come uno dei conduttori del movimento è trasferito al CRA di Vincennes. Lo stesso giorno, i detenuti di Vincennes iniziano a loro volta uno sciopero della fame e rifiutano di rientrare nelle loro camere. Abou, processato in tribunale viene liberato

Durante la notte del 28 e 29 dicembre, 150 celerini (CRS) fanno irruzione nel Centro di Vincennes per indurre manu militari i detenuti a rientrare nelle loro stanze.

29 décembre 2007 : Il movimento si estende nei due Centri di Vincennes in cui numerosi sans-papiers si uniscono allo sciopero della fame e rifiutano di rientrare nelle loro stanze. I polizioti in tenuta anti-sommossa (CRS) entrano di nuovo per sedare la rivolta. Alcuni prigionieri sono messi in isolamento ma gli scioperanti continuano a esprimere la loro determinazione a non cedere. Chiedono l’arresto della politica dei numeri delle retate e delle espulsioni. Non è un “miglioramento di condizioni di ritenzione” che chiedono, ma la chiusura dei centri stessi, perché essi non possono essere umanizzati.

30 décembre 2007 :Testimonianza nel CRA di Vincennes:
“Circa un mese fa, un sans papier è evaso dal centro di retenzione di Vincennes. Da allora, i poliziotti sono particolarmente nervosi e violenti verso i “retenuti”. Per esempio, entrano nelle camere per fare delle perquisizioni a qualunque ora della notte, fanno tra 8 e 10 ronde ogni 24 ore, invece delle tre ronde abituali. Dopo questa evasione, i poliziotti hanno avuto ordine di contare, ogni sera, i sans paiers per verificare che non ci siano state fughe. L’altro ieri, i retenuti non hanno accettato di farsi contare come bestie e hanno rifiutato di rientrare nelle loro stanze. I poliziotti hanno chiamato i rinforzi, cioè i CRS, che hanno trascorso una parte della notte a Vincennes. Ieir sera, come da routine. I poliziotti eseguono la loro azione di sorveglianza e accusano un uomo che sta fumando di aver fatto entrare un accendino nelle camere. Poi li ammanettano per portarli in isolamento. Gli altri sans papiers contenstano questo atto ingiustificato e interpellano a loro volta i poliziotti per chiedere loro di rilasciarli. Fanno valere i loro diritti e il loro rifiuto del gesto arbitrario. Movimento di massa, violenza poliziesca, alla fine, tre feriti non gravi fra i ritenuti. Hanno visto un medico, apparentemente non ci sono gambe rotte. I CRS sono tornati con i rinforzi e sono rimasti fino alle quattro del mattino”

31 décembre 2007 : Poco dopo mezzanotte un fuoco d’artificio è stato tirato sopra i tetti del Centro di retenzione di Vincennes.

02 janvier 2008 : I Sans-papiers detenuti a Mesnil-Amelot comunicano che proseguono lo sciopero della fame.

03 janvier 2008 : Una manifestazione raduna 200 persone davanti al centro di retenzione di Vincennes. La mobilitazione aumenta di ampiezza. Tutti i giorni dei raduni si svolgono davanti il Centro.

04 janvier 2008 : La prefettura organizza una visita guidata per i giornalisti per dimostrare che non succede niente all’interno e che le condizioni di detenzione non sono inumane, i ciglioni riportano compiacenti, accondiscendenti. Lo stesso giorno, Paul Wem, prigioniero del Mesnil-Amelot ugualmente considerato dagli sbirri come un leader, è espulso verso il Gabon mentre il tribunale amministrativo di Melun non si era ancora pronunciato sul ricorso in appello presentato il giorno prima contro il suo APRF (arresto di riconduzione alla frontiera) . Ora, lui non è gabonese, ma camerunese. A questo titolo, l’accesso al territorio gabonese gli è proibito e lui rimane fermo, in zona di attesa almeno diciannove giorni.

05 janvier 2008 : Una manifestazione riunisce un migliaio di persone davanti il CRA di Vincennes. Parole selvagge, canti e scambi di slogans con i detenuti; fuoco d’artificio a partire dal parking. I poliziotti caricano e colpiscono, una persona viene arrestata, sarà rilasciata l’indomani.

09 janvier 2008 : I detenuti ci raccontano che il sabato 5 gennaio, la polizia è venuta a vederli a ha chiesto loro di fermarsi in cambio di una prossima liberazione. Lo sciopero della fame è cessato, nessuno è stato liberato e le pressioni dei poliziotti continuano: le perquisizioni quotidiane più volte al giorno, le difficoltà di vedere un medico…La loro impressione è che le autorità del centro vogliono dividerle. Questo fa dire ad alcuni che se niente cambia da qui a domani, riprenderanno lo sciopero della fame.

10 janvier 2008 : Ieri alle diciannove, non vedendo alcuna liberazione, i detenuti hanno rifiutato di essere contati e di scendere al refettorio. Ci dicono che restano solidali e prendono le decisioni insieme.

11 janvier 2008 : Continuano a riunirsi e denunciano la maniera in cui la polizia gli attribuisce arbitrariamente una nazionalità, come i detenuti subsahariani senza passaporto sono presentati alle ambasciate della Guinea, del Mali o del Senegal che deliberano di lasciare passare senza la prova della loro nazionalità

13 janvier 2008 : Un detenuto testimonia di quello a cui può assomigliare una giornata al centro di retenzione di Vincennes:
"Tutte le mattine ci perquisiscono. Scendiamo al refettorio verso le 9h. Questo pomeriggio ci hanno dato dei fagiolini bianchi scaduti dal 5 gennaio. Quando lo abbiamo segnalato, ci hanno risposto che loro non erano lì per guardare le date. Che non ne volevano sapere niente. Quando riposavamo, i poliziotti sono venuti a perquisire le camerate. La notte, sono nel corridoio. Quando dobbiamo andare in bagno, ci seguono e lasciano la porta aperta. Ci provocano. Ci disturbano durante la notte mettendo l’allarme tra mezzanotte e l’una, perché non riusciamo a dormire. Malgrado tutto, dobbiamo riunirci per comunicare. Non dobbiamo mollare. Occorre ch tutti siamo d’accordo per rilanciare la lotta."

14 janvier 2008 : Continuiamo a telefonare quotidianamente al centro di retenzione di Vincennes. Ci hanno confermato che in un padiglione, una ventina di persone hanno rifiutato di alimentarsi durante un arco di tempo di almeno tre giorni.

15 janvier 2008 : Notizie dal CRA di Vincennes: “Continuiamo a discutere tra di noi. Facciamo riunioni tra i due padiglioni: una persona si rende disponibile per andare al cancello per raccontare agli altri ciò che succede nell’altro padiglione e vice-versa.”

16 janvier 2008 : “Abbiamo fatto una riunione. Abbiamo parlato per rilanciare il movimento . Molti non hanno il morale alto. Non dobbiamo farci cadere le braccia”.

19 janvier 2008 : Nell’arco della giornata ci azione contro I centri di retenzione e contro la direttiva europea che prevede di allungare la durata di retenzione, 4000 persone manifestano fino al centro di retenzione di Vincennes.
“Circa 400-500 persone rientrano sul parcheggio. I poliziotti tentano di impedirglielo. Grossi petardi che esplodono, pietre lanciate, tubi di scarico, peazzi di legno e lattine cominciano a volare sulle carabinieri e gli sbirri. Dall’altra parte, lontano dietro le diverse linee di gardes mobiles, e dietro i barbelés del centro, i ritenuti sono qui. Urlano “Libertà”, cantano, agitano delle lenzuola bianche e anche banderuole. Non sembrano lasciarsi scoraggiare e hanno l’aria sempre molto determinata. Nessun arresto, un fuoco d’artificio lanciato, una macchina di sbirri o di un borghese ha visto una delle sue ruote scoppiare…La sera stessa, la polizia è entrata nelle camerate per perquisire e rivoltare i materassi”.
Manifestazioni anche in alter città contro I centri di retenzione: Angers, Nimes, Lyon Toulouse, Rennes…

Martedì 22 gennaio 2008: Dal mattino, 20 sans-papiers (sui 30 presenti) retenuti al CRA di Palaiseau sono in scioperod ella fame per ottenere la liberazione. A mezzanotte, a Vincennes, i detenuti hanno rifiutato di essere contati e di rientrare nelle loro camerate. Hanno provato a dormire fuori. I CRS sono intervenuti per obbligarli a raggiungere le loro camerate. Tutti gridavano L-I-B-E-R-T-A’

23 gennaio 2008 A Vincennes, detenuti hanno dato fuoco alle loro camerate, bruciando carte. La polizia e i pompieri sono intervenuti. Clima estremamente teso.
6 persone ins ciopero della fame al centro di retenzione di Nantes. Un ‘assemblea è proclamata il giorno stesso davanti il centro.

24 gennaio 2008 : Alcuni detenuti di Vincennes hanno rifiutato di mangiare e hanno gettato per terra le pietanze.

25 gennaio 2008 : A partire dalle 18,30, i sans-papiers del centro di retenzione di Vincennes si battono contro la polizia. Dalle nostre fonti sul posto, hanno cominciato per rifutare di andare al refettorio per protestare contro il trattamento indegno che gli viene inflitto tutti i giorni. Di fronte alla repressione, sono subito venuti alle mani. Una stanza è stata incendiata dopo che hanno infiammato un materasso. Sul posto, si parla di sommossa.

27 gennaio 2008 : La tensione non smette di salire da ieri sera al centro di retenzione di Vincennes. Le famiglie hanno atteso invano di poter far visita ai loro parenti. Gli scontri diretti tra sans-papiers e poliziotti sono ripresi questo pomeriggio. Due inizi di incendio hanno nuovamente richiestol’intervento dei pompieri. Un sans-papier che dve uscire presto diceva di farsi piccolo, restare nel suo angolo per non farsi vedere: “si direbbe che c’è la guerra qui!”
A questo si è aggiunta una presenza poliziesca massiccia e impressionante davanti il C.r.a. [...]

Lun, 03/03/2008 – 17:02
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