Sul Sit-in a Roma davanti al parlamento in piazza montecitorio

Ieri, martedì 28 novembre, alcune decine di persone,
provenienti da tutta Italia, e convocate da AVae-m e CLcttec

si sono ritrovate a manifestare
sotto la Camera dei Deputati in solidarietà con l'eroico
sciopero della fame di Paolo Dorigo e contro la tortura
tecnologica. Alcune di loro hanno dovuto affrontare viaggi
di oltre 6 ore per essere presenti a Roma.

Come è stata definita da un'altra Vttima, questa
manifestazione ha rappresentato un momento storico per
l'Italia. Per quanto potranno continuare a ignorare le
nostre rivendicazioni di VERITA' e LIBERTA', da oggi il
mondo della politica non potrà più dire di non sapere.

Ci siamo trovati davanti a Montecitorio con cartelli e
slogan come "LIBERTA' PER PAOLO DORIGO, NO ALLA TORTURA
IMPERIALISTA", "DIRITTO ALL'ESPATRIO PER PAOLO DORIGO",
"CARCERE = MORTE. NO AL 41BIS", "BASTA CON LA TORTURA
SULLE DONNE TRANSESSUALI", "VOGLIAMO LA VERITA' SULLA
TORTURA TECNOLOGICA", COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA TORTURA
IN ITALIA SUBITO" ecc, ecc.

Soprattutto molte delle Vittime presenti hanno portato
documentazioni personali, scansioni di lastre, documenti in
cui riassumevano le proprie vicende e la storia breve ma
intensa della AVae-m. Documentazioni che sono state
visionate, nelle oltre tre ore di presidio, da centinaia di
persone, tra cui decine di politici e giornalisti.

Un fitto volantinaggio è stato fatto nelle zone limitrofe
al Parlamento, all'ingresso principale della Camera e in
tutta la Piazza Montecitorio. Ingente lo schieramento di
forze dell'ordine che silenziosamente ha osservato la nostra
pacifica iniziativa.

Mentre, nelle stesse ore, a Perugia veniva svolto un
volantinaggio in solidarietà con Dorigo da parte di
alcuni/e compagne/i che non erano riusciti a raggiungere la
Capitale.

Segno che la nostre denuncie stanno ormai uscendo allo
scoperto è stato la partecipazione di una decina di
compagni/e non appartenenti ne all'Allassociazione Vittime
armi elettroniche-mentali, ne al Coordinamento di Lotta
contro le torture tecnologiche e carcerarie, personere al di
fuori dei gruppi politici organizzati, ma che semplicemente
sono venute al presidio dopo aver letto comunicati in
internet o ascoltato la propaganda di Radio Onda Rossa.
Il loro interesse come quello di molti passanti si è
concentrato sull'incredibile vicenda giudiziaria e
torturatoria di Dorigo, ma anche sulle storie personali
delle Vittime presenti. C'è stato da parte delle Vittime e
dei compagni/e solidali un continuo dialogo con il pubblico
durante tutta la durata del presidio.

Un ringraziamento inoltre al movimento anarchico, autonomo e
comunista del Lazio e dell'Umbria, che ha dato un
indispensabile supporto organizzativo e militante alla
manifestazione.

Un intervento di una delle Compagne e compagni di Perugia

aderenti al comitato per la liberazione di Paolo Dorigo

e sua nota mail:

una trentina di compagni-e e Vittime (Eleonora Cavagnuolo, Maurizio Bassetti,

P.G., T.G, M.G.), e l'autore del libro La tortura nel Bel Paese,

hanno partecipato oggi al presidio,

hanno fatto un volantinaggio massiccio

(alcune migliaia di volantini), esposto cartelli, avvicinato passanti.

I parlamentari non si sono fatti vedere ma in compenso sono venute apposta alcune persone,

che avevano letto della manifestazione su internet.

A Perugia è stato fatto un volantinaggio fuori dell'ospedale.

Un saluto è pervenuto a Paolo anche da Angelo Quattrocchi, autore di libri

sul movimento del 68 parigino, cui partecipò, ed editore de La tortura nel Bel Paese

Mer, 29/11/2006 – 23:56
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