Rovereto e Trento - Repressione in pillole
riceviamo e diffondiamo:
Rovereto-Trento: repressione in pillole
Il 27 settembre, il tribunale di Rovereto ha condannato un compagno anarchico a 10 mesi con l’accusa di aver aggredito, nel febbraio del 2010, un fascista candidato sindaco per Fiamma Tricolore. In realtà, una compagna era stata colpita in faccia con una bottiglia da un fascista, dopo di che i camerati avevano avuto la peggio e, come sempre, erano andati a piagnucolare dai loro amici sbirri. Come al solito, vengono poi condannati i compagni. Fascisti-polizia-magistratura. Nulla di nuovo.
Il 28 settembre, il tribunale di Trento ha condannato 27 anarchici a due mesi per l’occupazione, nel settembre del 2009, di una palazzina in centro contro il pacchetto sicurezza e in solidarietà con gli immigrati.
Juan, arrestato in Valsusa il 1° settembre, si trova ora ai domiciliari.
Continua l’accanimento dei carabinieri nei confronti di Luca, ai domiciliari da quasi cinque mesi per aver lanciato vernice contro due ufficiali dell’Arma e un professore di diritto durante una conferenza a Sociologia sulle “missioni di pace”. Singolari le restrizioni a cui è sottoposto: non può vedere… “persone di riconosciuta appartenenza all’area anarchico-insurrezionalista” (individualisti, primitivisti, anarcosindacalisti sì…?). Si dà il caso che i suoi coinquilini siano insurrezionalisti. Se non comunica un’altra soluzione in 7 giorni, torna in carcere.
A dispetto delle “aree” della repressione, in città è rimasto qualcuno che non è anarchico insurrezionalista e che è disposto ad ospitare il nostro amico e compagno...
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