[To] Udienza Processo Marco Martorana
Udienza Marco Martorana
NoTav Norepressione!
Prossima udienza
Giovedì Sei Marzo 2008
ore 13:’00
ingresso 20
Aula 52
Sempre al Palazzo di giustizia di Torino
Andiamo a sentire l’udienza ed a portare la nostra Solidarietà a Marco!
Palagiustizia di Torino.
C.so Vittorio Emanuele,300 Angolo Via Falcone Borsellino.
mezzi che passano in zona:
Bus 55, 56, 68.
Tram 9 e 16
Metrò Fermata Principi D’acajaIl Sei Marzo 2008- al palaingiustizia di
Torino, si terrà l’ultima udienza del processo no tav, che vede come imputato Marco, arrestato, il 22 dicembre 2005, con l’accusa di aver aggredito un agente d.i.g.o.s. durante il corteo serale del 6 dicembre 2005 tenutosi a Torino; la notte precedente la polizia aveva selvaggiamente sgomberato il presidio permanente di Venaus.
L’accusa contro Marco non regge, è palesemente inventata e lo si può benissimo notare dalle molteplici incongruenze che si trovano nei verbali della digos e nelle dichiarazioni fatte dagli stessi durante il processo.
L’accusa è basata solo sul riconoscimento di tre digossini; due di essi, all’inizio, nei verbali definivano “kefia” la sciarpa di seta indiana indossata da Marco quel giorno, sciarpa che è ben visibile nelle foto scattate durante la giornata, la stessa sciarpa che Marco indossava quando è stato arrestato, sciarpa che ora è sotto sequestro in questura. Strano questo duplice errore. Questa sciarpa avrebbe occultato il volto di Marco durante l’aggressione e che, secondo i digos, gli sarebbe caduta per un attimo rendendo possibile il riconoscimento. Peccato che la digos però non si sia messa d’accordo sul momento: infatti uno dice che la sciarpa gli sarebbe caduta nella corsa, prima dell’aggressione, l’altro dice che gli sarebbe caduta un attimo prima dell’aggressione e poi si sarebbe nuovamente coperto per sferrare il colpo, l’altro ancora dichiara che gli sarebbe caduta durante, cioè mentre dava il colpo!? Ma quanta volte gli sarà caduta ‘sta cazzo di sciarpa?
Poi c’è un altro piccolo ed insignificante particolare: Marco non aveva nessuna sciarpa quella sera, infatti l’aveva prestata all’inizio del corteo ad un’amica, la digos non poteva certo saperlo. Non si spiega neanche come mai la digos, avendo riconosciuto senza ombra di dubbio Marco, non abbia proceduto all’arresto quella sera stessa allo scioglimento del corteo, quando in piazza rimasero quattro persone, oppure il giorno dopo quando fu fermato dalla digos in via Garibaldi con alcuni amici.
La risposta non può che essere una sola, dovevano ancora inventarsi tutto. Niente di nuovo, un bell’arresto deciso a tavolino di un anarchico pericoloso e violento del mondo squatter torinese (definizione dei giornalisti che come al solito non si sono risparmiati nelle infamie e nelle menzogne, premio menzogne Massimo Numa, il numero uno indiscusso, lui e i suoi molteplici pseudonimi), così si poteva testare la repressione verso il movimento no tav, criminalizzare i cattivi nel movimento, vedere le reazioni e poi non dimentichiamo che iniziavano le proficue olimpiadi!
Siamo alla fine del processo, l’invito è di partecipare numerosi dalla valle alla città portiamo solidarietà NO TAV!
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