Trento - Alcuni testi dall'Assillo Occupato | Iniziative

 

SETTIMANA ANTIMILITARISTA

 

La guerra è qui. Anche se la rimuoviamo. Anche se non vogliamo vederla.

A fianco a noi sono i laboratori in cui si progettano e sperimentano le nuove tecnologie belliche. A fianco a noi sono le banche che finanziano il mercato degli armamenti. A fianco a noi governo e Provincia di Trento vorrebbero costruire una cittadella militare in grado di ospitare 1600 soldati di professione.

Ma a fianco a noi è anche la possibilità di togliere l’elmetto alle nostre coscienze.

A fianco a noi è la possibilità di inceppare tutto questo.

 

 

MARTEDI’ 6 OTTOBRE, ORE 21,00

Proiezione del film War at distance (55’) di Harun Farocky

sul rapporto tra guerra e produzione industriale

 

 

GIOVEDI’ 8 OTTOBRE, ORE 21,00

Incontro/dibattito

Militari nelle strade. Note sul rapporto NATO “Operazioni urbane nel 2020”

a cura di “nonostante milano”

 

 

VENERDI’ 9 OTTOBRE, ORE 21,00

Presentazione del libro

A chi sente il ticchettio. Materiali dal convegno antimilitarista del 2 maggio 2009 a Trento

a cura di “Rompere le righe” (romperelerighe.noblogs.org)

 

 

SABATO 10 OTTOBRE, ORE 16,00, IN PIAZZA DUOMO

Presidio con mostra e interventi

Fuori le truppe italiane dall’Afghanistan”

 

 

DOMENICA 11 OTTOBRE

ORE 18,00: proiezione del film-documentario

Delta oil’s dirty business

A seguire buffet

Ore 21,00: presentazione del libro

Delta in rivolta. Pirateria e guerriglia contro le multinazionali del petrolio

 

Tutti gli incontri si svolgeranno all’Assillo occupato, a Trento, in via Manzoni 6.

In caso di sgombero si terranno presso la facoltà di Sociologia

 

Assillo occupato

 


 

La casa è di chi l’abita…

Sull’occupazione di via Manzoni

Quando abbiamo aperto lo stabile di via Manzoni trasformandolo in uno spazio autogestito, questo era vuoto e inutilizzato da parecchi anni. Sappiamo che l’immobile è di proprietà dell’associazione S. Martino, ma sappiamo anche che prima che questo ente realizzi il suo progetto sull’area passeranno, per ammissione stessa dei suoi promotori, diversi anni. Non solo: l’immobile dovrà essere abbattuto.

In questa situazione, l’accanimento del presidente dell’associazione nel pretendere il nostro sgombero è davvero sopra le righe. Nell’affermare che lo stabile, con il nostro sgombero, tornerebbe al quartiere, costui falsifica deliberatamente la realtà. Solo ora, infatti, dopo anni di inutilizzo e di degrado, l’ex Diapason è aperto al quartiere, con diverse persone che entrano incuriosite. Prima era chiuso e vuoto; l’intervento della polizia lo renderebbe di nuovo chiuso e vuoto, per anni.

Ancora più assurdo è che il suddetto presidente si lamenti del fatto che le pareti esterne sono state dipinte o che alcune porte e finestre sono state modificate. Egli vorrebbe l’immobile grigio e inabitato fino alla sua demolizione: si chiama rispetto della legalità.

Gli garantiamo, tra l’altro, che i danni veri alla struttura li fanno poliziotti e carabinieri durante le operazioni di sgombero al fine di impedire che gli edifici vengano occupati di nuovo.

Questa vicenda rivela la funzione della proprietà capitalista: essa non consiste né nell’uso attuale di un bene né nella sua disponibilità d’uso per il futuro, bensì in un valore astratto e antisociale. Proprietà privata agli altri, a chi non ha né capitali né potere.

I mass media vorrebbero far intendere alla cosiddetta opinione pubblica che noi, non rispettando la proprietà privata, entriamo nelle case della gente… Sono riusciti ad inventarsi che ce ne stiamo chiusi nell’Assillo senza comunicare con l’esterno, pronti ad insultare chiunque non la pensi esattamente come noi.

La partecipazione alle varie iniziative che si ripetono senza tregua è la più bella risposta a queste squallide operazioni da becchini dell’intelligenza.

Il motivo per cui i giornalisti ci attaccano è semplice: vogliamo sovvertire l’ordine sociale di cui sono i fedeli servitori.

D’altronde, abbiamo occupato per questo.

Trento, 1 ottobre 2009

Assillo occupato

 


ASSILLO OCCUPATO E AUTOGESTITO

12 giorni dopo

 

Dopo dodici giorni, vorremmo fare un piccolo bilancio.

In questo periodo, oltre a rendere abitabile lo stabile di via Manzoni 6, vuoto da anni, abbiamo organizzato numerose iniziative (assemblee aperte, un incontro/dibattito contro il “pacchetto sicurezza”, cene, proiezioni, concerti e uno spettacolo con il fuoco per bambini e non solo).

Siamo rimasti positivamente colpiti sia dalla partecipazione ai vari momenti di autogestione da parte di giovani e meno giovani sia dalla risposta del quartiere. Qui abbiamo trovato curiosità e solidarietà da parte di parecchi immigrati ma anche di italiani. Non sono poche le persone che ci hanno detto di essere contente che un edificio lasciato vuoto per anni sia tornato a vivere; qualcuno è entrato anche solo per rivedere i luoghi di quello che fu il suo asilo...

Il 29 settembre, i fascisti di Fiamma Tricolore volevano organizzare un presidio nei pressi dell’Assillo per chiederne lo sgombero. Benché la notizia fosse trapelata solo in mattinata, la sera un centinaio di persone erano davanti allo spazio occupato per impedire ai fascisti di entrare nel quartiere. La Questura ha vietato il presidio della Fiamma, e i fascisti hanno desistito. Purtroppo.

Il nostro appello non era rivolto alla difesa dell’Assillo quanto a una chiara opposizione a questi incitatori all’odio razziale e sprangatori al soldo del Potere, ovunque si organizzino. La risposta è stata incoraggiante. Nella successiva assemblea si è sottolineata l’importanza di mantenere una rete solidale per situazioni simili.

L’Assillo è da giorni in pericolo permanente di sgombero.

Continuano le uscite nel quartiere e in città.

Stiamo organizzando una settimana antimilitarista per rilanciare la lotta contro la base di Mattarello, contro la guerra e il mondo che la produce. Guerra esterna/guerra interna: questo è il terreno principale su cui vogliamo intervenire. L’occupazione è nata come un momento in tal senso.

A chi vorrebbe sgomberare i nostri spazi e i nostri desideri di libertà, diciamo: Resistenza!

A chi sta trasformando questo mondo in un inferno climatizzato, diciamo: Rivoluzione!

 

Trento, 1 ottobre

Assillo occupato

Mer, 07/10/2009 – 11:36
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