Vicenza - Comunicato del Fronte di Liberazione Animale su "evasione" visoni

Segue comunicato anonimo del Fronte di Liberazione Animale pervenuto alla rivista La Nemesi, per altre notizie interessanti rimandiamo al sito finoallafine.info

Abbiamo deciso di svolgere un referendum popolare tra i prigionieri dell'allevameno di visoni SAVI a Conco (VI). Tra le due possibilità offerte dalla legge, allevamento a terra o in gabbia, i visoni hanno votato all'unanimità per una terza opzione che la legge non offriva: la libertà.
I proprietari di questo immenso lager in cui si trovavano ingabbiati migliaia di visoni, pensavano di dormire sonni tranquilli grazie ai numerosi allarmi messi sulle reti e dentro ai capanni, ma si sono trovati un'amara sorpresa.
Con un attento sopralluogo si può capire come sono posizionati gli allarmi e agire di conseguenza. In questo caso c'erano dei fili elettrici che correvano per tutto il perimetro e che se tagliati avrebbero fatto scattare l'allarme, ciò non ci ha impedito di tagliare 150 metri di varchi tra i due fili per far fuggire gli animali.
Quello che dà più sicurezza all'allevatore sono gli allarmi dentro ai capanni in prossimità delle entrate, che impediscono l'accesso per poter aprire le gabbie: ma avvicinandosi dal lato esterno dei capanni alle gabbie gli allarmi non scattano! Si procede tagliando dei buchi nel retro di ogni singola gabbia; con tre ore di lavoro e tanta forza di volontà siamo riusciti a svuotare 7 capanni per un totale di 1400 gabbie rotte (quindi da sostituire). Due capanni inoltre erano privi di allarme e sono stati aperti velocemente alla fine dell'opera, così circa 5.500 visoni hanno avuto la possibilità di fuggire nei boschi limitrofi. Purtroppo i capanni erano una trentina e molti visoni non siamo riusciti a liberarli.
Mentre tagliavamo le gabbie alcuni visoni saltavano fuori immediatamente ed erano impazienti, altri più timidi si sporgevano già col muso, in breve tempo il posto era un tappeto di visoni che toccavano il terreno, l'erba, l'acqua per la prima volta, e mentre ce ne andavamo moltissimi erano già lontani.
Con questa azione vogliamo chiarire che non c'è legge che tenga se non quella della natura e della libertà, le stesse che spingono gli animali a saltare fuori dalle gabbie e noi ad aprirle.
Dedicato a chiunque si trovi incarcerato per avere inseguito questo stesso istinto selvatico.

Fronte di Liberazione Animale

Yuppi!!

Gio, 02/10/2008 – 23:52
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