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MAYDAY 2005 04/21/2005
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May Day? My Way!

Il conto alla rovescia è già iniziato, con azioni di protesta quasi quotidiane. Il prossimo appuntamento, a Roma, è per sabato 23 aprile, con una streetparade da San Lorenzo a Termini. Parliamo della "May Day", la giornata di agitazione che vuole dare visibilità ai conflitti e alle rivendicazioni del precariato.
La precarietà, infatti, non è più "atipica", visto che tocca 6 milioni di persone; ma per governo, sindacati confederali e imprenditori, reddito e diritti spettano solo al lavoro salariato tradizionale. Eppure, le lotte e le vertenze che nell'ultimo anni hanno agitato il mondo del lavoro dai canili alla ricerca universitaria dovrebbero costituire un segnale chiaro: la favola del "lavoro flessibile" non la beve più nessuno.
La MayDay quest'anno si moltiplica: 5 città in Italia (Milano, Viterbo, L'Aquila, Napoli e Palermo) e 14 città in Europa ospiteranno streetparade, cortei ed azioni. La flessibilità del lavoro non è infatti un fenomeno nazionale, ma riguarda tutto il continente. Direttive UE come la famigerata "Bolkenstein", d'altronde, intendono rilanciare l'economia abbassando ancora il costo del lavoro.
Molte persone, da Roma, raggiungeranno Milano in treno il 1 maggio. E la MayDay inizierà già alla Stazione Termini: l'appuntamento è per la sera del 30 aprile (ore 20) per reclamare treni per Milano al prezzo simbolico di 1 euro. Quest'anno, la questione è più delicata che mai: in assenza di un treno di passaggio dal sud, toccherà a Roma "conquistare" un treno speciale per Milano. La street parade di sabato 23 servirà proprio ad annunciare pubblicamente quest'obiettivo.
La richiesta di trasporti gratuiti o quasi non è isolata. La mobilità è infatti un diritto rivendicato da precari e precarie, che ne hanno bisogno per saltare da un contratto precario all'altro. Come la formazione ed il reddito, è un diritto che spetta a tutte e a tutti, indipendentemente dalla condizione lavorativa o di genere: un diritto di cittadinanza.

Treno per milano ore 22 stazione tiburtina
KAOS_RM DAL 6 AL 9 APRILE 05/04/2005
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il kaostour approda a roma

Il Kaos Tour torna a Roma!
Il tour di finanziamento dei server autogestiti autistici.org, inventati.org, ecn.org ed indivia.net arriva nella nostra citta' da mercoledi 6 a sabato 9 aprile 2005. Oltre che di finanziamento il kaos tour vuole discutere di questioni vecchie e nuove per le nostre orecchie, dal copyright all' anonimato in rete, dai servizi che i servers promuovono al loro ecologico utilizzo.
L'ascesa dei programmi free software e del sistema operativo GNU/Linux rischia di essere fermata da direttive europee antidemocratiche e portate avanti dalle multinazionali del software, se i brevetti europei, gia' bloccati una volta ma riproposti uguali dal consiglio europeo dei ministri, passeranno in settembre al parlamento europeo molte piccole aziende e programmatori indipendenti dovrenno sborsare soldi per poter utilizzare alcune tecnologie, o molto piu' probabilmente chiuderanno, alla faccia dello sviluppo tecnologico che tanto si proclama.
Tutto questo affinche' il monopolio della microsoft e delle grosse multinazionali del software continui.

6 aprile: Csa LaTorre
7 aprile: Csoa Forte Prenestino
8 aprile: Auro e Marco
9 aprile: Strike S.p.A.

Programma | Flyer | Spot

EMERGENZA SFRATTI 01/04/2005
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Casa, un diritto sotto sfratto

Il 31 marzo 2005 è scaduto il decreto governativo che ha finora sospeso gli sfratti nei confronti delle categorie piu' deboli. Solo a Roma, 16000 nuclei familiari rischiano cosi' di rimanere senza casa. Ne' il governo ne' l'amministrazione comunale intendono trovare una soluzione al problema della casa: il fondo per l'edilizia popolare, cioe' i soldi che il governo mette a disposizione per coloro che non riescono ad accedere ad un alloggio, e' stato tagliato in 5 anni da 390 a 240 milioni di euro.
Il problema della casa non scade come i decreti, percio' a Roma le occupazioni di spazi sfitti continuano. Il 23 marzo, 200 famiglie a rischio hanno trovato una sistemazione provvisoria in uno stabile del X municipio, che per il momento ha deciso di non eseguire gli sfratti nonostante la scadenza. E il 30 marzo, una manifestazione si e' svolta al III municipio per ottenere che un bisogno sociale elementare come quello della casa non sia "risolto" solo da provvedimenti giudiziari.
È andata diversamente il 31 marzo a CaSaPrecari@, in cui le istituzioni hanno risposto con i loro tradizionali strumenti: lo sgombero e la repressione. 16 persone sono state denunciate per occupazione e danneggiamento dopo una giornata passata in questura. Ma non hanno intenzione di smettere...
M19 - REPORT DEL CORTEO 20/03/2005
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Sensibili alla guerra

Il prefetto Achille Serra ne fa una questione di tatto: "i manifestanti hanno dimostrato di avere una scarsa sensibilità nei confronti dei romani" - è stato il suo commento al corteo contro la guerra di sabato. Una valutazione interessante, anche se qualcuno farebbe bene a ricordare al prefetto che era la giornata mondiale contro la guerra - a due anni dall'inizio dell'inferno iracheno - e con cortei in tutte le città del mondo. Evidentemente, parte del lavoro del prefetto Serra è avere più a cuore i turisti e lo shopping, che non le sorti dei civili iracheni... Questioni di tatto - o di civiltà.

Report della manifestazione:
- Sassolini nelle scarpe
- Goliardic Team
- Piazza Venezia e il blitz al Parlamento
- Solidarietà antifascista
- RomaAttiva: foto del corteo di Roma
- Precari e precarie di Palermo in corteo a Roma
- dal Corriere della Sera / "Pacifisti in corteo, città blindata"
- Rassegna sat-tv nazionale
- Uniboom: foto del corteo

Ultime feature su Indymedia dalle manifestazioni di Roma e Milano:
- Iraq: In bocca al lupo...
- Il processo ai compagni antifascisti di Milano
- Con Dax nel cuore

ESPROPRI PADRONALI 03/04/2005
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Precariato a giudizio

Il 12 marzo 05, il tribunale del riesame ha valutato la possibilità di arresti domiciliari preventivi per 9 attivist*, e qualche decina di obblighi di firma per i restanti 64. Le denunce riguardano le azioni del 6 novembre all'ipermercato Panorama e alla libreria Feltrinelli. E la risposta che Pisanu promise subito dopo le azioni - ribattezzate per l'occasione "espropri proletari" - che gli hanno fatto rispolverare qualche fantasma del passato.
La decisione e' giunta l'11 maggio, e prevede gli arresti domiciliari per cinque attivisti e attiviste e l'obbligo di firma per altre 14 persone. La decisione non sarà esecutiva, poiché occorre attendere l'esito del ricorso alla Corte di Cassazione da parte degli indagati.
La repressione non è un problema esclusivo de* precar*, ma di tutti coloro che in questa città (e non solo) praticano e vivono in prima persona le lotte sociali - dalla casa all'università, passando per i posti di lavoro. Le circa 7000 denunce - solo negli ultimi 10 anni - riguardanti i/le protagonist* delle lotte, spingono a una riflessione più ampia che faticosamente si sta cercando di fare nelle assemblee cittadine e nei dibattiti pubblici.

Aggiornamenti 2006:
22 giugno 06 - ore 12 conferenza stampa in via Cesare de Lollis 6
21 giugno 06 - Ore 11 presidio - presenza - conferenza stampa davanti al ministero di grazie e giustizia (largo cairoli) in contemporanea all'udienza della cassazione che deciderà le misure cautelari per gli imputati del 6 novembre.
La Cassazione di Roma si pronuncia in merito alle misure restrittive richieste per 15 attivist* che parteciparono alle azioni del 6 novembre 2004. Si tratta di 5 arresti domiciliari e 10 obblighi di firma.

21 giugno pomeriggio: Confermati gli arresti! // Rassegna stampa sugli arresti // Raccolta comunicati

Precedenti feature su Indymedia:
- "Fermi tutti - e una rapina?!?"


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