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CANPRECARIO 01/12/2005
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Dalle gabbie alle strade, autogestione dei servizi sociali

L'11 gennaio 2005 i precari e le precarie dei canili hanno presentato un libro bianco dove documentano la condizione di un servizio sociale gestito dal Comune di Roma, creando un danno d'immagine a chi vuole fare facili campagne elettorali con l'animalismo e il servizio di cura agli animali.
Durante diversi mesi di mobilitazione i precari e le precarie dei canili comunali di Roma hanno sperimentato forme di lotta e comunicazione sociale, conseguendo vittorie importanti. Dal punto di vista della vertenza sindacale, l'accordo del 22 giugno del 2004 sancisce un impegno del comune di Roma a regolarizzare con un contratto a tempo indeterminato, la condizione lavorativa di 106 precari: accordo firmato ma mai rispettato. Di fronte ad una proposta contrattuale che aumentava di 2 ore il carico di lavoro, imponeva la rinuncia a 100\120 euro di salario mensile e sanciva di fatto la trasformazione di una onlus animalista in una azienda, i precari e le precarie hanno cominciato a sperimentare assemblee pubbliche che ponevano al centro non solo la questione degli animali, ma una discussione complessiva sull'intero servizio che si svolge nei canili comunali.

Nonostante mesi di ritardi nei pagamenti degli stipendi, il mutismo da parte delle istituzioni e dell'onlus, i precari hanno continuato ad esprimere un servizio di qualità, consapevoli del fatto che la responsabilità della cattiva gestione non poteva scaricarsi sugli utenti, i cani. La conseguenza diretta di questa situazione è la stata la sperimentazione di blocchi stradali che hanno posto a tutta la metropoli il problema della gestione dei servizi sociali.
Inoltre attraverso la pratica dell'autogestione del lavoro si è dimostrato che sono la cooperazione e la relazionalità tra i precari/e a garantire quotidianamente i servizi sociali. Attualmente, nonostante la mobilitazione, non si hanno notizie sulla condizione contrattuale dei precari/e dei canili.

A partire dalla propria esperienza di lotta I precari/e dei canili lanciano un'appello affinchè nasca uno spazio pubblico di confronto cittadino dove narrare le diverse esperienze e le molte solitudini per connetterle in un percorso comune contro la precarietà e per i servizi sociali pubblici e gratuiti.

ODIO IL CARCERE 12/12/2004
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Il 31 dicembre sotto Rebibbia

Il carcere peggiora...

La protesta ripresa il 18 ottobre segnala il disagio di uomini e donne privati della libertà e dei servizi più elementari. E come ogni anno un cartello variegato ed eterogeneo di associazioni, centri sociali e gruppi d'opinione si ritrova il 31 dicembre sotto Rebibbia dalle ore 11.00.

Per costruire un momento di socialità e confronto mentre suoni e musica attraversano le sbarre, per attivare una comunicazione con il mondo segregato e lontano dai nostri occhi, per fare dell'ultimo giorno dell'anno una giornata di mobilitazione nazionale contro le galere...

Foto della giornata: 1 | 2 | 3 | 4 |5

>>> vai alla feature permanente sul carcere

FINANZIAMENTO PER ONDAROSSA 12/02/2004
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Reclama cOmunicazione paRtecipazione

Anche questo anno parte la campagna di finanziamento per Radiondarossa [87.900 in fm]. Emittente romana ormai da 27 anni, la Radio è una frequenza certa per tantissime persone (impossibile tenerne il conto) che la hanno ascoltata, scritta, costruita, disegnata, inventata, telefonata.

E altrettante persone l'hanno attraversata e mantenuta accesa a dispetto di Ministeri e mercati liberisti che la vorrebbero spenta e senza voce. Una radio senza padroni né pubblicità sentiamo scandire spesso dai suoi microfoni: nel mondo dei network pubblicitari, ROR ha trasmesso per 27 anni senza uno spot. Un dito in un occhio, un paradosso.

Ma per poter continuare a tenerla viva, ROR ha bisogno del sostegno economico di tutte e tutti noi. Diverse quindi le tappe di questa campagna di finanziamento che inizierà sabato 4 dicembre con un concerto al csoa ex-Snia Viscosa, in occasione dell'uscita di Scarceranda 2005.

Reclama cOmunicazione paRtecipazione - Programma | Calendario 2005 | Un po' di storia

ROMA 30-31 OTTOBRE - ODIOILCARCERE @ L.O.A. ACROBAX 26/10/2004

È possibile superare il carcere? È questa la domanda alla base della due giorni organizzata per lo scorso fine settimana - 30 e 31 ottobre - a Roma e che ha visto l'incontro (dopo troppo tempo) delle diverse realtà che contestano la logica penalista. Perché mettere in discussione il carcere è non solo possibile, ma necessario; perché non si deve partecipare alla segregazione consapevole cui la "società civile" sa di adeguarsi ogni giorno. Ogni volta che ignora le voci che provengono dal carcere. Ad ogni deportazione di migranti che decolla. Ogni volta che chiunque, ovunque, invoca il carcere per qualcuno.

È possibile superare il carcere, allora? Forse. Ma di sicuro è necessario impegno - l'impegno concreto di tutt*, se è vero che "un altro mondo è possibile".

Precedenti feature su Indymedia:
- Rivolta a Regina Coeli
- "La libertà è rivoluzionaria ed è infinitamente conoscibile"
- Detenuti che scompaiono...

Collegamenti: Papillon Rebibbia | il Due | Ristretti Orizzonti | Odio il carcere | Filiarmonici | Liberiamoci | Oltre le sbarre

>>> segui le proteste dei detenuti

SAPERE DI GUERRA 25/10/2004
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Accademia Militare "La Sapienza"

Il 27 aprile all'università "La Sapienza" doveva svolgersi un convegno organizzato da Progetto Sapienza (organizzazione legata a Forza Italia e all'estrema destra universitaria) sulla costituzione dell'esercito europeo. Tra gli invitati figuravano Augusto Sinagra, piduista (tessera 946) e candidato per Alternativa Sociale alle europee, e il generale Carlo Jean, recente protagonista della gestione delle scorie nucleari e di altri misteri italiani in ambito militare. Le proteste rumorose ma non violente degli studenti, contro un'università che non trova aule per le lezioni ma ospita le riunioni dei generali, interruppero il convegno (ascolta il racconto di quella giornata). La polizia intervenne con la forza ma la manifestazione non cedette: furono le guardie ad abbandonare il campo, non prima di aver malmenato studenti e studentesse.

Le conseguenze penali non si fecero attendere, dopo la brutta figura dei tutori dell'ordine. Cinque studenti sono stati denunciati per violenza privata, aggressione e resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e lesioni, danneggiamento di beni pubblici e istigazione a delinquere. Ma l'università, ancor prima che ogni responsabilità penale fosse accertata, non ha voluto essere da meno, e nella prossima riunione del senato accademico deciderà sull'espulsione degli studenti denunciati. Si tratterebbe del primo episodio del genere dopo la Pantera del 1990.

Il convegno sull'esercito militare si svolgeva nella facoltà di Scienze Politiche della Sapienza, che già viene appaltata all'esercito per i suoi master in "Geopolitica e sicurezza globale" (ma anche a Roma III si svolgono master in "peacekeeping and security studies", mentre le aule dedicate alla didattica e per l'aggregazione sociale degli studenti sono in via d'estinzione. Per capire di cosa si tratta, basta pensare che ai master della Sapienza insegnano altri gradi dell'esercito e delle polizie nazionali e internazionali, come Vittorfranco Pisano, colonnello della polizia militare dell'esercito americano, e autore di un bel saggio sui movimenti. Non è l'unica facoltà che preferisce investire sui saperi di guerra. Soprattutto in campo scientifico, l'applicazione militare è spesso l'obiettivo diretto o indiretto della ricerca, nonostante gli sforzi di pochissimi scienziati per sensibilizzare gli stessi ricercatori sui risultati delle loro ricerche. Molte ricerche e tesi di laurea nelle facoltà di ingegneria e di informatica sono commissionate direttamente da aziende militari, e una parte importante della ricerca di base in un gran numero di discipline è finanziata da organismi nazionali ed internazionali di difesa militare, come la NATO.

- Saperi di guerra: la militarizzazione del sapere a Perugia...


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