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1944-2004 60 ANNI DOPO 21/03/2004
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Fosse Ardeatine, 60 anni dopo, Roma non dimentica

Il 24 marzo 1944 in un’azione di guerra a Roma in via Rasella, un gruppo di partigiani dei Gap uccideva 33 soldati del battaglione Bozen e ne feriva 38 facendo scoppiare una carica esplosiva e attaccando la colonna nemica con armi automatiche e il lancio di bombe da mortaio leggere. Accuratamente preparata, l’azione colpiva uno dei battaglioni specializzati in azioni di rappresaglia e faceva seguito a una serie di massacri perpetrati nei mesi precedenti dai tedeschi nelle zone intorno alla capitale ai danni di persone innocenti, spesso donne, vecchi e bambini: 18 vittime a Canale Monterano, 32 a Saturnia, 14 a Blera, 40 a San Martino, 14 a Velletri ecc.
In seguito all’azione partigiana Hitler comunicò che Roma doveva essere interamente distrutta e tutta la popolazione deportata, ma subito dopo rettificò che per la vendetta sarebbe stato sufficiente radere al suolo l’intero quartiere nel quale si era svolta l’azione. Infine Kesselring e il comandante della piazza di Roma, Kurt Maeltzer, stabilirono le modalità della rappresaglia: dieci italiani per ogni soldato tedesco ucciso. L'eccidio avvenne immediatamente e fu affidato al colonnello Herbert Kappler, coadiuvato dal capitano Priebke: il giorno dopo l’azione partigiana, 335 uomini furono uccisi alle fosse Ardeatine, ciascuno con un colpo alla nuca. La maggior parte delle vittime venne prelevata dal carcere di Regina Coeli e dal comando di via Tasso, cinquanta furono scelte e consegnate dal questore fascista Caruso.
60 anni dopo nonostante c'è chi chiede la grazia per il boia Priebke, accanto alle iniziative istituzionali del comune di roma e/o della provincia, ci sarà un corteo itinerante per le vie del pigneto organizzato dal csoa ex-snia.

Appuntamento alle ore 17 all'isola pedonale del Pigneto

CASILINO 900 29/02/04
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Stato di polizia

Ancora violenza a Casilino 900.
Domenica 22 febbraio, alle 14.30 circa, sei volanti della polizia entrano nel campo rom di Casilino 900, alla periferia est di Roma, per inseguire una macchina rubata. I poliziotti sparano dei colpi in aria e la gente inizia ad uscire dalle baracche e a protestare. A questo punto le volanti si bloccano, la macchina inseguita fugge via, ed inizia un pestaggio a donne e uomini, con manganelli e calci della pistola, che dura cinque minuti. I bambini assistono alla scena terrorizzati. I pestaggi si spingono fin dentro le baracche, dove viene distrutto e buttato all'aria ciò che capita.
Ben presto arriva un'ambulanza con alcune volanti di carabinieri. Questi ultimi si mostrano disponibili a ricevere eventuali denunce contro i poliziotti, ma molte tra vittime e testimoni non hanno il permesso di soggiorno e così non osano nemmeno avvicinarsi. L'intenzione generale è quella di denunciare i fatti alla stampa.
Diverse donne sono costrette a recarsi al pronto soccorso, ma quasi tutte rifiutano il ricovero per paura. Le uniche due che lo accettano, vengono arrestate poco dopo dagli stessi poliziotti che le hanno picchiate, e portate in questura. Oltre al danno anche la beffa: l'accusa è violenza, aggressione e resistenza a pubblico ufficiale. Il giorno successivo vengono scarcerate ma rinviate a giudizio.
VIALE MANZONI 05/03/2004
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Una nuova occupazione a Manzoni

Il 28 febbraio è stato occupato un grosso stabile al centro di roma (viale Manzoni) da migranti e giovani autorganizzati, per rispondere alla totale mancanza di spazi di socialità nella capitale e alla crescente repressione e militarizzazione della città.
Lo stabile è di proprietà della Provincia di Roma, in disuso da 23 anni. Dopo le diverse richieste di assegnazione da parte dei migranti, richieste cadute nel vuoto senza alcuna motivazione, si è deciso di occupare lo stabile.
Questa occupazione si propone di restituirlo agli abitanti e ai giovani della città facendone un luogo dove non solo si possano incontrare e confrontare gli immigrati, i giovani, gli abitanti tutti anche organizzando ogni genere di servizio utile (dagli sportelli legali agli archivi) connesso alla casa, alla scuola, al lavoro. Ma un luogo che possa essere anche e soprattutto un luogo di socialità diversa e non commercializzata, un luogo di iniziativa fra tutti quelli che, pur condividendo il territorio metropolitano e i problemi quotidiani, sono divisi e frammentati o persino ostili. Un luogo di conoscenza e confronto tra culture (dai corsi di lingua a quelli di storia) e vissuti personali rendendo possibile incrociarsi in modo libero.
Lo stabile è nel quartiere Esquilino, storicamente quartiere ricco di diversità, grazie alla forte presenza di immigrati. Nello stesso quartiere qualche tempo fa è stato occupato dai fascisti un altro stabile, l'ormai famoso CasaPound, con le loro provacazioni e il loro tentativo di riscrivere la storia del quartiere attaccando gli immigrati (anche con attacchi violenti ai loro negozi). Nonostante questo Casa Pound esiste indisurbata mentre su questa nuova occupazione grava ancora la minaccia di sgombero da parte della Provincia (che si è detta disposta ad incontare le/gli occupanti solo a condizione che lascino il posto). Sgombero che confermerebbe la tendenza che si va affermando in questa città di eliminare qualsiasi forma di lotta esca fuori da una vaga quanto strumentale legalità. Proprio per questo è necessario un sostegno totale e una solidarietà pratica a questa occupazione la cui fine rappresenterebbe una perdita per tutta la città.

:: aggiornamenti ::

fascisti davanti allo stabile occupato || si aggiunge anche la polizia || contributi audio da Radio Onda Rossa

assemblea alle 20 allo stabile occupato di viale manzoni

5 marzo aggiornamenti
Assemblea | termina l'occupazione [ 1 | 2 ]
ORA VOGLIONO PRIEBKE LIBERO!!! 05/03/2004
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Marzo 1944 Marzo 2004

"Il luogo del martirio attuale era un'estesa cava di pozzolana ad appena 2 km. dalla Porta di San Sebastiano. Durante i mesi del terrore - ed in particolare dai primi giorni dell'aprile 44 - tra i romani si era diffusa la voce che nelle profonde gallerie di quella cava i tedeschi avessero sepolto un numero imprecisato di cadaveri di cittadini improvvisamente "spariti" negli ultimi giorni del marzo, pressappoco in coincidenza con l'attentato dei Gruppi di Azione Patriottica in via Rasella. Di questo avvenimento l'unica notizia diffusa era stata pubblicata su Il Messaggero del 25 marzo 44; un enigmatico comunicato informava che l'attentato aveva causato la morte di 32 uomini della polizia tedesca e concludeva così: Il Comando tedesco ha perciò ordinato che per ogni tedesco ammazzato dieci criminali comunisti-badogliani saranno fucilati. Quest'ordine è già stato eseguito."

Sono passati 60 anni dalla strage delle fosse ardeatine che ha portato all'uccisione di 336 cittadini romani.
Il 6 Marzo si svolgerà a Roma una manifestazione molto particolare.
Loschi personaggi organizzano un dibattito pubblico sul caso Priebke, tra questi: Carlo Taormina, l'avvocato difensore del neofascista Carlo Maria Maggi (capo di "Ordine Nuovo" nel Triveneto e condannato all’ergastolo per la strage di Piazza Fontana) di Craxi, Muccioli e Andreotti, attualmente deputato di Forza Italia ed ex sottosegretario agli Interni, l'avvocato che nel 1999 con i deputati di AN Francesco Storace, Alberto Simeone e Vincenzo Fragalà, al parlamentare europeo di Forza Italia Ernesto Caccavale e a Paolo Giachini vicino a FN, accoglie a braccia all'aeroporto il defunto leader di Forza Nuova Massimo Morsello; a fianco delll'avvocato il deputato di Alleanza Nazionale Antonio Serena membro della Commissione Difesa della Camera (la stessa di Filippo Ascierto, l'uomo di AN a Genova) e il Generale di Corpo d'Armata Franz Uhle-Wettler ).
Lo si può leggere sul sito internet intestato al solito Paolo Giachini presidente dell'associazione "Uomo e Libertà", tanto vicino a Priebke (ora agli arresti domiciliari a Roma) durante il processo, da ospitarlo in casa. La stessa associazione nel 1991 organizzò la difesa di “Misha” Michael Siefert, il nazista condannato all’ergastolo in Italia per aver torturato a morte decine di persone nel campo di transito di Bolzano.
Antonio Serena, ex leghista, si è già distinto in parlamento per l'invio a tutti i deputati di AN di un video con l'autobiografia del Capitano delle SS Erich Priebke (in servizio insieme ad Hass e Kappler nella prigione di Via Tasso, un vero e proprio mattatoio per la resistenza antifascista romana) costatogli l'allontanamento dal gruppo di AN. Sempre Serena, nell'aprile 2002, per una interrogazione su Priebke al Ministro della Giustizia, chiedeva come mai fosse stata archiviata una denuncia dello stesso Priebke contro i facinorosi che avevano bloccato l'uscita del tribunale dopo la prima scandalosa sentenza di assoluzione.

CONFERENZA STAMPA VENERDI 5 MARZO ORE 11.30 A PIAZZA SS APOSTOLI
OCCUPAZIONE COLORATA E SONORA DI PIAZZA SS APOSTOLI DALLE ORE 14 DI SABATO 6 MARZO.


Venerdi 5 marzo: Taormina rinuncia | vietate le manifestazioni [ 1 | 2 ]

Rassegna stampa [ 1 | 2 | 3 | 4 ]

GIUSTO O SBAGLIATO NON PUO' ESSERE REATO 19/02/2004
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Chi semina raccoglie

Approvato lo scorso ottobre al Consiglio dei Ministri, il DDL Fini sulle droghe non è ancora stato calendarizzato in parlamento. Eppure una forte opposizione sta attraversando l’Italia coinvolgendo differenti settori della società, tanto che sono centinaia le iniziative di sensibilizzazione e controinformazione organizzate in questi mesi. Così, la rete di Mdma - Movimento di Massa Antiproibizionista – già attiva da tempo sulla questione sostanze, ha promosso un incontro per discutere del disegno di legge e per lanciare una mobilitazione a carattere nazionale.
Dalla prima riunione contro il DDL Fini sulle droghe che si è svolta al centro sociale romano Forte Prenestino, è nato il cartello ConFiniZero: ne fanno parte associazioni di malati e centri sociali, operatori dei Sert, comunità, partiti, insegnanti e amministratori comunali.
Un fronte eterogeneo che si batte contro la criminalizzazione del consumo e per rivendicare il diritto alla libera scelta individuale.
All'appello di ConFiniZero hanno aderito in tantissim*, così come quello rivolto agli artisti e ai municipi.

Martedi 17 febbraio Conferenza stampa | rassegna stampa [ 1|2 |3 | 4 ]

Sabato 21 febbraio a Roma - ore 15.00 p.zzle dei Partigiani
dalle 18.00 Concerto spettacolo alla Bocca della Verità


Treni e pullman | Spot [ 1 | 2 ] | banner ]

Aggiornamenti dal corteo: [ 1- 2- 3- 4- 5 ]
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24 febbraio Caserta

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