12 Giugno 2012

LE DIRETTIVE sulla trasformazione

Ecco la direttive quella veneta e quella di Bolzano. A tutti coloro che, intenzionati ad aprire un mercato di vendita diretta nel proprio territorio, sono interessati […]
30 Maggio 2012

Un video di GC a Molfetta

Il maggio di GENUINO CLANDESTINO a Molfetta
15 Maggio 2012

APRE GENUINO CLANDESTINO puglia! 23 maggio

16 Aprile 2012

21 aprile dalle 14 alle 19 al Valle Occupato verso +RIO20 Genuino Clandestino

  21 aprile scenario futuro
16 Aprile 2012

21 aprile dalle 14 alle 19 al Valle Occupato verso +RIO20 Genuino Clandestino

  21 aprile scenario futuro
10 Aprile 2012

genuino clandestino al parco della resistenza di Monte Sole, BO, 25 aprile


CERTIFICAZIONE PARTECIPATA

CERTIFICAZIONE PARTECIPATA

Partendo dalle contraddizioni delle certificazioni ufficiali che innescano spesso dei conflitti di interessi tra certificatori e certificati, si prova a fare un percorso in qualche modo autogestito. Si tratta per ora di visite ai produttori che fanno richiesta di entrare nel mercato o di produttori che già ne fanno parte.
MERCATI CONTADINI

MERCATI CONTADINI

La sperimentazione di un modello di economia che impegna reciprocamente produttori, artigiani e consumatori per sovvertire le catene di distribuzione, ridurre la distanza alimentare, valorizzare le relazioni sociali, sensoriali e gustative. Per noi realizzare la sovranità alimentare nelle città significa difendere la piccola agricoltura contadina nelle campagne creando una relazione diretta tra chi produce e chi consuma.
TERRA BENE COMUNE

TERRA BENE COMUNE

Di fronte all’ ennesimo tentativo di imporre le logiche del mercato e del profitto sulla gestione collettiva dei beni comuni, la rete Genuino Clandestino lancia la campagna TERRA BENE COMUNE, contro lo sfruttamento, la devastazione ed il saccheggio di tutte le terre, private o demaniali che siano, in difesa delle comunità locali, a fianco di coloro che difendono la sovranità alimentare. Leggi sulla campagna TerraBeneComune
CUCINE

CUCINE

La sfida vera che poniamo come rete è scatenare processi politici e allargare l’autogestione a ogni aspetto della vita, proprio a partire da un bisogno come “un buon pasto”, e dalla organizzazione di questo bisogno. Insistiamo sulla necessità di moltiplicare e diffondere esperienze di questo tipo nelle città, creando una vera e propria mappa diffusa sul territorio, perché crediamo strategico, nella crisi, la creazione di reti cittadine attorno a nodi e bisogni centrali per una “buona vita”.