Manifestació dels estudiants contra el Pla bolonyaManifestazione di studenti contro il Piano Bolonya

Comunicat de L’Assemblea de Barri Sants
Manifestació dels estudiants contra el Pla bolonya

Des dels moviments socials de Sants (assemblea de barri, col•lectius, centres socials okupats, associacions de veïns, ateneus, casals, cooperatives de consum i treball, mitjans de contrainformació), us volem donar la benvinguda als col•lectius universitaris que esteu lluitant, des de fa mesos, contra la imposició dels plans neoliberals a la Universitat. Us saludem a totes aquelles i aquells que lluiteu contra el Pla Bolonya, i us volem dir que estem amb vosaltres, i que els barris són casa vostra.

De la mateixa forma, us volem dir també que sentim la vostra lluita com la nostra lluita. La privatització de la Universitat és una de les mil formes amb que ens estan robant la vida, que ens estant robant els nostres somnis, les nostres maneres de construir un present i un futur més enllà de la misèria quotidiana que ens imposa el capitalisme.

La mercantilització de la Universitat és un aspecte més de la mercantilització general de la vida. Així, la violència immobiliària i urbanística que pateix la gent dels barris els agermana amb les violències que viviu vosaltres. La violència viscuda en un mercat laboral precaritzat agermana a la resta de precaris amb les violències que viviu vosaltres. Les violències que viuen els migrants sense papers ens agermanen amb les violències que viviu vosaltres. Estem aquí per a dir-vos que la vostra lluita és la lluita de tots, que no esteu sols i que no estem soles, i que avui el conflicte estudiantil és un més dels mil colors d’un conflicte social i global que hem de articular en comú i globalment. Tota la ràbia, tota l’energia que tenim a dintre, és necessari exterioritzar-la en un front comú, que coordini i que potencii les singularitats, per a aturar les múltiples cares del domini i l’explotació. És necessari que conspirem junts.

Però no només ens agermanen les violències compartides. També volem compartir amb vosaltres les formes de lluita, la desobediència al poder, la resistència. La vostra tenacitat i determinació, la vostra capacitat d’autoorganització col•lectiva, la vostra força en l’ocupació de les facultats, la vostra capacitat d’autogestionar els temps i els espais d’una vida que us heu reapropiat, les vostres assemblees per a decidir horitzontalment quina vida voleu viure, la creativitat de la vostra lluita. Volem que siguin exemple per a la resta de la societat, exemple per a tots nosaltres, i que la reapropiació de la vida sigui practicada, dia a dia, per tothom.

També estem aquí per a defensar-nos junts de la brutalitat amb què el poder polític i econòmic, a través dels seus mercenaris ultraviolents, vol acabar amb tot pensament crític i amb tota capacitat de generar alternatives. La repressió policíaca de la setmana passada, la criminalització i distorsió mediàtica, els jocs partidistes per a guanyar miserables quotes de poder, l’únic que ens indica és que el seu món està podrit, i que únicament podrà mantenir-se exercint la violència desmesurada cap a la dissidència social. I, de la mateixa manera que els altres dies vàrem resistir juntes als atacs policíacs, i diem fort que afrontarem la seva brutalitat sempre que sigui necessari, amb tots els mitjans per a defensar la nostra gent, avui us volem felicitar per no haver caigut en la trampa que tots els poder polítics, econòmic, mediàtics i policíacs desitjaven amb una obsessió morbosa.

Avui volien destruir el moviment estudiantil, distreure el debat sobre Bolonya cap el fals debat de la violència i la repressió, i volien destruir, també, totes les aliances que esteu trenant amb la resta de la societat, totes les complicitats que esteu teixint amb els treballadors de les fàbriques reestructurades, amb els aturats i precaris, amb els sense papers, amb la gent dels barris en lluita.

No podran amb nosaltres, si el nosaltres el construïm junts. Ara és el moment de passar a construir el nou món, sense els seus partits polítics miserables, les seves policies assassines, els seus empresaris cobdiciosos, els seus mitjans de comunicació sistemàticament mentiders. Portem un nou món en els nostres cors, i avui és el millor dia per a continuar parint-lo.

A les universitats, als barris, a les fàbriques, a la vida. Amunt tots els que lluiten!

Tothom a la mani del 28 de Març contra la crisi

Assemblea de Barri de Sants, 26 de març del 2009

Comunicato dell’Assemblea de Barri Sants
Corteo dei collettivi universitari contro il “Piano Bolonya”

Dai movimenti sociali di Sants (Assemblea de Barrio, collettivi politici,
centri sociali occupati, associazioni di inquilini, atenei, casali
indipendentisti, cooperative di consumo e di lavoro, mezzi di
comuncazione), vogliamo dare il benvenuto ai collettivi universitari che
stanno lottando da diversi mesi contro l’applicazione della politica
neoliberale nelle Universitá. Salutiamo tutte quelle persone che lottano
contro il “Piano Bolonya” ricordandovi che stiamo con voi e che il
“Barrio de Sants” è casa vostra.

Nello stesso modo, vi vogliamo dire che sentiamo la vostra lotta come la
nostra lotta. La privatizzazione dell’università è una delle mille
forme con cui ci stanno rubando la vita, con cui ci stanno rubando i nostri
sogni, le nostre forme di costruire un presente e un futuro più in lá
della miseria quotidiana che ci viene imposta dal capitalismo.

La mercificazione dell’Universitá è un ulteriore aspetto della
mercificazione generale della vita. La violenza immobiliaria e
urbanistica che soffre la gente del barrio, la violenza subita in un
mercato del lavoro completamente precarizzato, le violenza che subiscono i
migranti senza permesso di soggiorno sono uguali alle violenze che state vivendo voi.

Stiamo qua per dirvi che la vostra lotta è una lotta di tutti, che non
siete soli e che non stiamo soli. Oggi, il conflitto universitario è uno
dei mille colori di un conflitto sociale e globale e, come tale, deve
essere articolato comunemente e globalmente. E` necessario focalizzare e
esternare tutta la rabbia e tutta l’energia che abbiamo dentro in un
fronte comune che, coordinando e potenziando le differenti singolaritá,
sia capace di fermare le multiple facce del dominio e dell’esplotazione.

…..E` necessario cospirare insieme…..

Peró non solo ci accumunano le violenze subite. Vogliamo condividere con
voi anche le differenti forma di lotta,  di dissobedienza al potere e di
resistenza. La vostra tenacia e la vostra determinazione, la vostra
capacitá di auto-oganizzazione collettiva, la vostra forza nelle
occupazioni delle facoltá, la vostra capacitá di autogestire i tempi e
gli spazi di una vita di cui vi siete riappropiati, le vostre assemblee per
decidere orizzontalmente che vita volete vivere, la creativitá della
vostra lotta. Vorremmo che tutto questo sia un esempio per il resto della
societá, un esempio per tutti noi. Vorremmo che la riappropiazione della
vita si pratichi giorno dopo giorno.

Inoltre stiamo qui per difenderci insieme contro la brutalitá con cui il
potere politico ed economico attraverso i suoi violenti mercenari, vuole
stroncare tutti i pensieri critici e tutta la capacitá di generare
alternative. Crediamo che la repressione della settimana passata, la
criminalizzazione e la distorsione mediatica, i giochi partitistici per
guadagnare miserabili quote di potere, evidenzia esplicitamente che questo
mondo è marcio e che l’unico modo che gli rimane per continuare è
seguire esercitando una violenza smisurata verso la dissidenza sociale. E
nello stesso modo con cui l’altra settimana abbiamo resistito insieme
all’attacco della polizia, vogliamo gridare forte che sempre affronteremo
la loro brutalitá con tutti i mezzi necessari per difendere la nostra
gente e le nostre idee.

Allo stesso tempo vogliamo farvi i complimenti per la grande capacitá
politica dimostrata nel non essere caduti nella trappola che poteri
economici, politici, mediatici e di polizia stavano architettando e
desiderando morbosamente per questo corteo. Oggi avrebbero voluto
distruggere il movimento universitario, distruggere il dibattito politico
del “Piano Bolonya” con il becero e solito discorso della violenza di
strada. Oggi avrebbero voluto distruggere tutte quelle alleanze che state
intessendo con il resto della societá, tutte le complicitá che state
promuovendo con i lavoratori delle fabbriche, con i disoccupati, con i
precari, con i migranti e con le gente dei quarieri in lotta.

Non potranno con noi, se noi staremo uniti.
Ora è il momento di passare a costruire qualcosa di nuovo. Un mondo senza
i suoi partiti poltici miserabili, le sue polizie assasine, i suoi datori
di lavoro codardi e i suoi mezzi di comunicazione sistematicamente falsi.
Portiamo un mondo nuovo nei nostri pensieri, e oggi è il giorno di
continuare a concretizzarlo.

Alle universitá, ai quartieri, alle fabbriche, alla vita. Avanti a tutto
ció che lotta!

Tutti al corteo del 28 Marzo contro la crisi!

Assemblea de Barri de Sants, 26 marzo 2009

Riprendiamoci le strade

Riprendiamoci le strade della nostra città
Contro il G14 giornata di mobilit/azione europea

Dal 18 al 21 marzo si è svolto a Roma l’Independence days, festival della cospirazione degli Indipendenti. In questa occasione sono state affrontati i temi che caratterizzano l’attuale crisi economica e sociale e tracciati i percorsi e le campagne che gli Indipendenti costruiranno nei prossimi mesi.

Ci siamo incontrati all’università di RomaTre per discutere di beni comuni, dall’acqua alla conoscenza, dai territori al diritto all’abitare, delle loro privatizzazioni e delle possibili strategie per difenderli; abbiamo discusso, al Volturno occupato, della proprietà intellettuale come petrolio del ventunesimo secolo, approfondendo le alternative per la libera circolazione dei saperi; ci siamo incontrati con le reti contro il pacchetto sicurezza per delineare i percorsi contro le derive neoautoritarie e denunciare quello che accade quotidianamente nei confini del nostro paese e all’interno delle gabbie dei centri di identificazione ed espulsione; ci siamo incontrati, ad Acrobax, per confrontarci sulla devastazione del mercato del lavoro ed analizzare l’attuale contesto di crisi in diversi paesi europei.

Ma Independence day voleva essere ed è stato qualcosa di più…
Independence days è stato un passaggio costituente delle lotte, trans-metropolitano ed europeo ed è stato nel contempo anche spazio di riflessione per i territori, le specificità, per i frammenti e le tante esperienze e storie di lotta vissute. E’ stato un momento di confronto e di analisi collettiva scandito e tracciato dai percorsi e dai conflitti che da tempo animano le metropoli europee, a Roma come a Londra, a Barcellona come a Berlino, ad Atene come a Parigi.

Con Independence days abbiamo messo in comunicazione le diverse
mobilitazioni attraverso l’analisi e l’elaborazione collettiva per costruire un alfabeto comune, per sedimentare la nostra narrazione contro la crisi e i suoi responsabili.

Abbiamo comunemente affermato il filo rosso che unisce le giornate internazionali di mobilitazioni contro la crisi che inizieranno il 28 marzo e che proseguiranno fino ai primi di aprile con il controvertice organizzato a Londra durante il G20 e con la manifestazione organizzata a Strasburgo per la celebrazione dei 60 anni della NATO.

Per questo abbiamo costruito insieme a tante altre realtà sociali e del sindacalismo di base il comitato romano contro il G8 che promuoverà le
prossime mobilitazioni a partire da domani 28 marzo dove saremo in piazza a Roma per rivendicare all’interno di un nuovo e necessario Welfare l’introduzione immediata di un reddito garantito per tutti/e i precari/e e di disoccupati/e che quotidianamente subiscono e pagano la crisi del sistema liberista.

Domani quindi insieme alle altre realtà del comitato faremo anche noi la nostra parte e affermeremo il diritto di manifestare violando il protocollo siglato dal comune, la prefettura, il sindacalismo confederale e i partiti dell’opposizione, e per questo diamo appuntamento a tutte e tutti gli-le Indipendenti alle 13.30 presso Porta Pia per confluire nel corteo nazionale che partirà alle 15 da Piazza della Repubblica.

Ma quali ammortizzatori sociali, dovete darci tutto il nostro denaro e poi ne riparliamo!

You are the crisis…la neutralità è prevista dal sistema, o sei la soluzione o sei parte del problema!

Indipendenti_laboratorio delle cospirazioni

Dal tavolo “Beni comuni: che vita sarebbe senza profitto”

Cosa hanno in comune una devastazione ambientale, una speculazione edilizia, la privazione del diritto all’acqua (cioè al 70% di se stessi), la privatizzazione della cultura, l’aziendalizzazione della formazione e delle università, il ritorno al nucleare, la sottrazione dei diritti fondamentali dell’individuo?

Almeno tre cose, secondo questo tavolo/workshop tenutosi all’università di RomaTre, facoltà di ingegneria, nella giornata di apertura di Independence Days, festival dell’indipendenza e della cospirazione:

1. La prima è la legge del profitto. Il principio di massimizzazione dei profitti è l’unica regola che ordina, trasforma e governa i nostri territori e le nostre vite.

2. La seconda è un conflitto di decisione. In altre parole: chi decide sullo sviluppo di un territorio e sulle vite che in esso si svolgono? Chi ha diritto di fare e disfare? Migliaia di speculazioni e migliaia di comitati di lotta e resistenza a tutto ciò. Per la legge dei grandi numeri, non è più dunque questione di partecipazione o di informare i cittadini. E’ un modello di gestione. Sempre più spesso le decisioni, le opere, le trasformazioni vengono imposte, ma non solo: vengono ostacolate e represse le esperienze di autorganizzazione e di autogoverno dei territori. Motivo? Vedi al punto 1.

3. La terza è la precarizzazione della vita nella sua complessità e in tutti i suoi aspetti.

Conclusioni

Se la vita intera è precaria, altrettanto eterogenea dovrà essere la risposta a questo status, e fornire una rappresentazione adeguata della molteplicità di conflitti e resistenze che si muovono contro la sottrazione dei beni comuni.

Per questo ci è piaciuto lo slogan “Che vita sarebbe senza profitto”, perchè traccia una prima, comune, risposta. Perchè identifica un problema centrale dei nostri tempi, tanto più attuale durante la crisi.

Da questo slogan può emergere una campagna comunicativa per rafforzare tutte le parti in una identità molteplice. Non si tratta di fondere le varie esperienze, lotte, collettivi, in un soggetto unico. Tutt’altro: significa trovare una voce collettiva per l’eterogeneità dei toni e dei timbri individuali. Per aumentare la capacità di tutti di essere ascoltati e di essere credibili in quanto parte di un’analisi comune e inizio di possibili soluzioni, seppure ancora esse si limitano ad un livello di comunicazione sociale, di agitazione, di immaginario. Un passo alla volta, è pur sempre un fare comune.

Proposte.

Si è deciso dunque di utilizzare lo slogan per declinare la diversità delle questioni/conflitti attorno ai beni comuni, legando a livello comunicativo la questione della precarietà della vita e del profitto al singolo ambito: cultura, formazione, ambiente e salute, abitare. Si prepareranno immagini per ogni ambito che verranno distribuite durante la manifestazione contro il G14 dei ministri del Welfare in programma a Roma il 28 Marzo. Occasione in più per ribadire che, ancora una volta, i grandi si riuniscono per decidere sopra le nostre vite come rilanciare l’economia dei profitti.

Infine, abbiamo deciso di rivederci e di allargare questa rete ad altre realtà che vogliano unire la loro voce a questo coro.

Presto pubblicheremo le immagini di “propaganda” e quelle del corteo.

Per partecipare alla campagna “Che vita sarebbe senza profitto”, scrivi a indipendenti@autistici.org

Barcellona: verso il 28 marzo

Da BCN:

Contrariamente a quello che volevano polizia e politici…il corteo degli
studenti universitari per lanciare la manifestazione del 28 e contro la repression policial de la semana pasada, è andato molto bene. All’ultima ora il corteo non autorizzato di 10.000 persone ha deciso di deviare e evitare il centro, evitando in questo modo la trappola di 1000 mossos d’esquadra che aspettavano ansiosi all’inizio de las ramblas. I collettivi studenteschi all’ultima ora ci hanno chiesto di poter arrivare fino a plaça de Sants….

fumogeni, striscioni e petardi gli hanno dato il benvienidos al barri…

http://www.lavanguardia.es/ciudadanos/noticias/20090326/53668498643/la-manifestacion-anti-bolonia-cambia-el-recorrido-previsto-a-ultima-hora-y-termina-en-sants-barcelon.html

Questo invece il video dove viene letto il comunicato
dell’assemblea de Barri sants in solidarietà con la lucha universitaria e
per lanciare il corteo di sabato.

http://vilaweb.tv/?video=5620

Occupata la sede ABI

Oggi alle 12 centinaia di precari, studenti, migranti, senza casa hanno occupato la sede dell’Associazione bancaria italiana, tappa d avvicinamento alla manifestazione nazionale del 28 marzo contro il G8 di Roma. Due ore di blocco della mobilità e di assedio ai primi responsabili della crisi economica globale.

Una delegazione ha poi incontrato la direzione dell’Abi e ha strappato un tavolo di confronto per lunedì prossimo alle 17,30 che discuterà delle seguenti proposte presentate dai movimenti: moratoria dei mutui per la casa, blocco dei pignoramenti, utilizzo dei «fondi dormienti», istituzione di un «fondo sociale» in convenzione con la Regione Lazio come contributo alla legge sul reddito minimo garantito.

All’incontro parteciperà il resonsabile «mutui retail» dell’Abi dottor Messina. Successivamente saranno invitati il prefetto, il Comune di Roma e la Regione Lazio. Di seguito il comunicato stampa e il volantino distrbuito durante l’iniziativa.
————-

MORATORIA DEI MUTUI PER LA CASA
REDDITO PER PRECARIE E DISOCCUPATI!

Nei prossimi giorni, la nostra città ospiterà il vertice del G8 che discuterà di «lavoro e ammortizzatori sociali», mentre in Europa e nel mondo una crisi economica devastante mostra il fallimento di venti anni di politiche liberiste.

Il governo italiano intende far pagare i costi della crisi ai lavoratori, alle precarie, agli studenti, alle famiglie monoreddito, ai migranti senza diritti. Si regalano miliardi di euro alle banche, alle grandi imprese e agli speculatori che in questi anni hanno fatto profitti sulla pelle dei cittadini.

Mentre si colpiscono i diritti del lavoro, si privatizzano i servizi pubblici, si tagliano le risorse per la formazione pubblica, la rendita continua a saccheggiare le città, negando il diritto alla casa a milioni di persone attraverso affitti impossibili e mutui che valgono uno stipendio.

Per gestire questa crisi, governo, sindaci e sindacati concertativi sottoscrivono protocolli che negano di fatto la libertà di espressione e il diritto al dissenso, tentando di trasformare le nostre città in enormi «Zone rosse».

NOI NON CI STIAMO!

Le grandi banche italiane rappresentano il problema e non la soluzione della crisi. Chiediamo all’ABI un tavolo di trattativa che discuta il blocco dei mutui per i cittadini e le cittadine in sofferenza, mentre al governo italiano impegnato nel G8 di Roma chiediamo lo stop al finanziamento degli speculatori e un reddito sociale per precari e disoccupati (l’Italia insieme alla Grecia è l’unico paese europeo che non garantisce una continuità di reddito ai cttadini).

SABATO 28 MARZO ORE 15 PIAZZA DELLA REPUBBLICA

MANIFESTAZIONE NAZIONALE
CONTRO IL G8 DI ROMA

Ore 13,30  concentramenti a piazzale Aldo Moro, stazione  Tiburtina, piazzale Porta Pia, via De Lollis 6

Comitato romano contro il G8

Agenzie stampa occupazione ABIAgenzie stampa occupazione ABIAgenzie stampa occupazione ABI

Omniroma-ABI, ALEMANNO: «QUESTURA SGOMBERI CORTEO NON AUTORIZZATO» (OMNIROMA)

Roma, 26 mar – «Mi auguro che la questura si comporti di conseguenza e sgomberi immediatamente i manifestanti: non solo queste manifestazioni non sono autorizzate ma avvengono in violazione del protocollo sui cortei che abbiamo appena firmato». Così, a margine di una conferenza in Campidoglio, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha commentato la manifestazione di lotta per la casa che si sta svolgendo a piazza del Gesù. Alemanno è tornato a dire che «tutte le associazioni sindacali e i partiti devono dare un segnale chiaro: questo protocollo deve essere rispettato e dobbiamo fare in modo che il diritto a manifestare sia in contrasto con il diritto dei cittadini di vivere dentro la città. È un errore anche da parte di chi vuole manifestare – ha aggiunto – pensare di poter scaricare i propri problemi sui cittadini. Credo che chi oggi ha bloccato il traffico si sia soltanto attratto l’odio da parte dei cittadini bloccati nel traffico». gdr —— 261331 mar 09

CORTEI ROMA: CGIL, SU CORTEO COBAS EVITARE FORZATURE (ANSA) – ROMA, 26 MAR – «Il nostro consiglio alle forze dell’ordine e a tutte le sedi istituzionali è quello di mantenere lo stesso equilibrio e di evitare forzature anche per le manifestazioni che non rientrano nel protocollo». Lo ha detto il segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, interpellato a margine della presentazione dell’indagine congiunturale sulle «Piccole imprese di Roma dentro la crisi» sul corteo dei Cobas che si svolgerà sabato nella capitale. Riferendosi agli ultimi scontri avvenuti con gli studenti de La Sapienza, Di Berardino ha esortato all’equilibrio, ricordando che «il protocollo stabilisce che per le grandi manifestazioni nazionali non ci sia un percorso prefissato e che credo che l’ iniziativa di sabato dei Cobas rientri in questa categoria». (ANSA). YJ4-TZ/LP 26-MAR-09 13:36 NNN

CRISI: MUTUI CASA; PROTESTA DAVANTI SEDE ABI A ROMA (ANSA) – ROMA, 26 MAR – Una moratoria dei mutui per la casa, reddito per precari e disoccupati e contrarietà al G8. Per questi motivi, alcuni manifestanti, tra i 100 e i 200, hanno protestato sotto la sede dell’Abi in piazza del Gesù a Roma. Tra i manifestanti c’è il Comitato romano contro il G8 e altri comitati di protesta. I manifestanti hanno tentato l’irruzione nella sede dell’Associazione bancaria pensando di aprire il portone attraverso lanci di bottiglie d’acqua, ma subito sono arrivati i poliziotti in tenuta antisommossa. Una trentina di persone è quindi riuscita a occupare in modo pacifico e per qualche minuto la sede dell’Abi, prima di radunarsi in un sit-in nella piazza con striscioni e cartelli contro la crisi finanziaria. La richiesta dei manifestanti è di un tavolo di trattativa con l’Abi per discutere il blocco dei mutui «per i cittadini e le cittadine in sofferenza», mentre al governo viene chiesto «lo stop al finanziamento degli speculatori e un reddito sociale per precari e disoccupati». Nel frattempo le vie adiacenti sono state bloccate al traffico. (ANSA). Y99-KWQ/SAF 26-MAR-09 13:08 NNN

Omniroma-ABI, DELEGAZIONE MANIFESTANTI RICEVUTA DA DIRIGENTI (OMNIROMA)

Roma, 26 mar – «Una nostra delegazione sta salendo per incontrare alcuni dirigenti dell’Abi sulla nostra richiesta di moratoria per 2 anni per i mutui sulla casa». Lo dice un’attivista delle «Rete contro il G8» che questa mattina ha manifestato sotto la sede dell’Abi. Per diversi minuti i manifestanti hanno bloccato il traffico che è andato in tilt tra via del Plebiscito e Largo Argentina. La polizia era schierata in assetto antisommossa. Dopo che la delegazione è stata ricevuta i manifestanti hanno tolto il blocco del traffico. gca 261242 mar 09

Omniroma-RPT-ABI, 200 ATTIVISTI «RETE CONTRO G8» MANIFESTANO DAVANTI SEDE (OMNIROMA)

Roma, 26 mar – (RIPETIZIONE CON TESTO E TITOLO CORRETTI) Circa 200 attivisti della «rete contro il G8» e in preparazione del corteo del 28 marzo contro il G14 stanno manifestando davanti la sede dell’Abi in piazza del Gesù. «Chiediamo alle banche una moratoria generalizzata di tutti i mutui casa – ha detto una delle attiviste – ribadiamo ancora una volta che noi la crisi non la paghiamo». gca 261228 mar 09

Omniroma-ABI, 200 ATTIVISTI «RETE CONTRO G8» OCCUPANO SEDE (OMNIROMA)

Roma, 26 mar – Occupata pochi minuti fa la sede dell’Abi di piazza del Gesù da circa 200 attivisti della rete contro il G8 e in preparazione del corteo del 28 marzo contro il G14. «Chiediamo alle banche una moratoria generalizzata di tutti i mutui casa – ha detto una delle attiviste – ribadiamo ancora una volta che noi la crisi non la paghiamo». gca 261204 mar 09ABI, ALEMANNO: «QUESTURA SGOMBERI CORTEO NON AUTORIZZATO»
OMR0000 4 POL TXT Omniroma-ABI, ALEMANNO: «QUESTURA SGOMBERI CORTEO NON AUTORIZZATO» (OMNIROMA) Roma, 26 mar – «Mi auguro che la questura si comporti di conseguenza e sgomberi immediatamente i manifestanti: non solo queste manifestazioni non sono autorizzate ma avvengono in violazione del protocollo sui cortei che abbiamo appena firmato». Così, a margine di una conferenza in Campidoglio, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha commentato la manifestazione di lotta per la casa che si sta svolgendo a piazza del Gesù. Alemanno è tornato a dire che «tutte le associazioni sindacali e i partiti devono dare un segnale chiaro: questo protocollo deve essere rispettato e dobbiamo fare in modo che il diritto a manifestare sia in contrasto con il diritto dei cittadini di vivere dentro la città. È un errore anche da parte di chi vuole manifestare – ha aggiunto – pensare di poter scaricare i propri problemi sui cittadini. Credo che chi oggi ha bloccato il traffico si sia soltanto attratto l’odio da parte dei cittadini bloccati nel traffico». gdr —— 261331 mar 09
FINE DISPACCIO

CORTEI ROMA: CGIL, SU CORTEO COBAS EVITARE FORZATURE
CRO S43 QBXL CORTEI ROMA: CGIL, SU CORTEO COBAS EVITARE FORZATURE (ANSA) – ROMA, 26 MAR – «Il nostro consiglio alle forze dell’ordine e a tutte le sedi istituzionali è quello di mantenere lo stesso equilibrio e di evitare forzature anche per le manifestazioni che non rientrano nel protocollo». Lo ha detto il segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, interpellato a margine della presentazione dell’indagine congiunturale sulle «Piccole imprese di Roma dentro la crisi» sul corteo dei Cobas che si svolgerà sabato nella capitale. Riferendosi agli ultimi scontri avvenuti con gli studenti de La Sapienza, Di Berardino ha esortato all’equilibrio, ricordando che «il protocollo stabilisce che per le grandi manifestazioni nazionali non ci sia un percorso prefissato e che credo che l’ iniziativa di sabato dei Cobas rientri in questa categoria». (ANSA). YJ4-TZ/LP 26-MAR-09 13:36 NNN
FINE DISPACCIO

CRISI: MUTUI CASA; PROTESTA DAVANTI SEDE ABI A ROMA
POL S0A S41 QBXL CRISI: MUTUI CASA; PROTESTA DAVANTI SEDE ABI A ROMA (ANSA) – ROMA, 26 MAR – Una moratoria dei mutui per la casa, reddito per precari e disoccupati e contrarietà al G8. Per questi motivi, alcuni manifestanti, tra i 100 e i 200, hanno protestato sotto la sede dell’Abi in piazza del Gesù a Roma. Tra i manifestanti c’è il Comitato romano contro il G8 e altri comitati di protesta. I manifestanti hanno tentato l’irruzione nella sede dell’Associazione bancaria pensando di aprire il portone attraverso lanci di bottiglie d’acqua, ma subito sono arrivati i poliziotti in tenuta antisommossa. Una trentina di persone è quindi riuscita a occupare in modo pacifico e per qualche minuto la sede dell’Abi, prima di radunarsi in un sit-in nella piazza con striscioni e cartelli contro la crisi finanziaria. La richiesta dei manifestanti è di un tavolo di trattativa con l’Abi per discutere il blocco dei mutui «per i cittadini e le cittadine in sofferenza», mentre al governo viene chiesto «lo stop al finanziamento degli speculatori e un reddito sociale per precari e disoccupati». Nel frattempo le vie adiacenti sono state bloccate al traffico. (ANSA). Y99-KWQ/SAF 26-MAR-09 13:08 NNN
FINE DISPACCIO

ABI, DELEGAZIONE MANIFESTANTI RICEVUTA DA DIRIGENTI
OMR0000 4 CRO TXT Omniroma-ABI, DELEGAZIONE MANIFESTANTI RICEVUTA DA DIRIGENTI (OMNIROMA) Roma, 26 mar – «Una nostra delegazione sta salendo per incontrare alcuni dirigenti dell’Abi sulla nostra richiesta di moratoria per 2 anni per i mutui sulla casa». Lo dice un’attivista delle «Rete contro il G8» che questa mattina ha manifestato sotto la sede dell’Abi. Per diversi minuti i manifestanti hanno bloccato il traffico che è andato in tilt tra via del Plebiscito e Largo Argentina. La polizia era schierata in assetto antisommossa. Dopo che la delegazione è stata ricevuta i manifestanti hanno tolto il blocco del traffico. gca 261242 mar 09
FINE DISPACCIO

RPT-ABI, 200 ATTIVISTI «RETE CONTRO G8» MANIFESTANO DAVANTI SEDE
OMR0000 4 CRO TXT Omniroma-RPT-ABI, 200 ATTIVISTI «RETE CONTRO G8» MANIFESTANO DAVANTI SEDE (OMNIROMA) Roma, 26 mar – (RIPETIZIONE CON TESTO E TITOLO CORRETTI) Circa 200 attivisti della «rete contro il G8» e in preparazione del corteo del 28 marzo contro il G14 stanno manifestando davanti la sede dell’Abi in piazza del Gesù. «Chiediamo alle banche una moratoria generalizzata di tutti i mutui casa – ha detto una delle attiviste – ribadiamo ancora una volta che noi la crisi non la paghiamo». gca 261228 mar 09
FINE DISPACCIO

ABI, 200 ATTIVISTI «RETE CONTRO G8» OCCUPANO SEDE
OMR0000 4 CRO TXT Omniroma-ABI, 200 ATTIVISTI «RETE CONTRO G8» OCCUPANO SEDE (OMNIROMA) Roma, 26 mar – Occupata pochi minuti fa la sede dell’Abi di piazza del Gesù da circa 200 attivisti della rete contro il G8 e in preparazione del corteo del 28 marzo contro il G14. «Chiediamo alle banche una moratoria generalizzata di tutti i mutui casa – ha detto una delle attiviste – ribadiamo ancora una volta che noi la crisi non la paghiamo». gca 261204 mar 09
FINE DISPACCIOABI, ALEMANNO: «QUESTURA SGOMBERI CORTEO NON AUTORIZZATO»
OMR0000 4 POL TXT Omniroma-ABI, ALEMANNO: «QUESTURA SGOMBERI CORTEO NON AUTORIZZATO» (OMNIROMA) Roma, 26 mar – «Mi auguro che la questura si comporti di conseguenza e sgomberi immediatamente i manifestanti: non solo queste manifestazioni non sono autorizzate ma avvengono in violazione del protocollo sui cortei che abbiamo appena firmato». Così, a margine di una conferenza in Campidoglio, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha commentato la manifestazione di lotta per la casa che si sta svolgendo a piazza del Gesù. Alemanno è tornato a dire che «tutte le associazioni sindacali e i partiti devono dare un segnale chiaro: questo protocollo deve essere rispettato e dobbiamo fare in modo che il diritto a manifestare sia in contrasto con il diritto dei cittadini di vivere dentro la città. È un errore anche da parte di chi vuole manifestare – ha aggiunto – pensare di poter scaricare i propri problemi sui cittadini. Credo che chi oggi ha bloccato il traffico si sia soltanto attratto l’odio da parte dei cittadini bloccati nel traffico». gdr —— 261331 mar 09
FINE DISPACCIO

CORTEI ROMA: CGIL, SU CORTEO COBAS EVITARE FORZATURE
CRO S43 QBXL CORTEI ROMA: CGIL, SU CORTEO COBAS EVITARE FORZATURE (ANSA) – ROMA, 26 MAR – «Il nostro consiglio alle forze dell’ordine e a tutte le sedi istituzionali è quello di mantenere lo stesso equilibrio e di evitare forzature anche per le manifestazioni che non rientrano nel protocollo». Lo ha detto il segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, interpellato a margine della presentazione dell’indagine congiunturale sulle «Piccole imprese di Roma dentro la crisi» sul corteo dei Cobas che si svolgerà sabato nella capitale. Riferendosi agli ultimi scontri avvenuti con gli studenti de La Sapienza, Di Berardino ha esortato all’equilibrio, ricordando che «il protocollo stabilisce che per le grandi manifestazioni nazionali non ci sia un percorso prefissato e che credo che l’ iniziativa di sabato dei Cobas rientri in questa categoria». (ANSA). YJ4-TZ/LP 26-MAR-09 13:36 NNN
FINE DISPACCIO

CRISI: MUTUI CASA; PROTESTA DAVANTI SEDE ABI A ROMA
POL S0A S41 QBXL CRISI: MUTUI CASA; PROTESTA DAVANTI SEDE ABI A ROMA (ANSA) – ROMA, 26 MAR – Una moratoria dei mutui per la casa, reddito per precari e disoccupati e contrarietà al G8. Per questi motivi, alcuni manifestanti, tra i 100 e i 200, hanno protestato sotto la sede dell’Abi in piazza del Gesù a Roma. Tra i manifestanti c’è il Comitato romano contro il G8 e altri comitati di protesta. I manifestanti hanno tentato l’irruzione nella sede dell’Associazione bancaria pensando di aprire il portone attraverso lanci di bottiglie d’acqua, ma subito sono arrivati i poliziotti in tenuta antisommossa. Una trentina di persone è quindi riuscita a occupare in modo pacifico e per qualche minuto la sede dell’Abi, prima di radunarsi in un sit-in nella piazza con striscioni e cartelli contro la crisi finanziaria. La richiesta dei manifestanti è di un tavolo di trattativa con l’Abi per discutere il blocco dei mutui «per i cittadini e le cittadine in sofferenza», mentre al governo viene chiesto «lo stop al finanziamento degli speculatori e un reddito sociale per precari e disoccupati». Nel frattempo le vie adiacenti sono state bloccate al traffico. (ANSA). Y99-KWQ/SAF 26-MAR-09 13:08 NNN
FINE DISPACCIO

ABI, DELEGAZIONE MANIFESTANTI RICEVUTA DA DIRIGENTI
OMR0000 4 CRO TXT Omniroma-ABI, DELEGAZIONE MANIFESTANTI RICEVUTA DA DIRIGENTI (OMNIROMA) Roma, 26 mar – «Una nostra delegazione sta salendo per incontrare alcuni dirigenti dell’Abi sulla nostra richiesta di moratoria per 2 anni per i mutui sulla casa». Lo dice un’attivista delle «Rete contro il G8» che questa mattina ha manifestato sotto la sede dell’Abi. Per diversi minuti i manifestanti hanno bloccato il traffico che è andato in tilt tra via del Plebiscito e Largo Argentina. La polizia era schierata in assetto antisommossa. Dopo che la delegazione è stata ricevuta i manifestanti hanno tolto il blocco del traffico. gca 261242 mar 09
FINE DISPACCIO

RPT-ABI, 200 ATTIVISTI «RETE CONTRO G8» MANIFESTANO DAVANTI SEDE
OMR0000 4 CRO TXT Omniroma-RPT-ABI, 200 ATTIVISTI «RETE CONTRO G8» MANIFESTANO DAVANTI SEDE (OMNIROMA) Roma, 26 mar – (RIPETIZIONE CON TESTO E TITOLO CORRETTI) Circa 200 attivisti della «rete contro il G8» e in preparazione del corteo del 28 marzo contro il G14 stanno manifestando davanti la sede dell’Abi in piazza del Gesù. «Chiediamo alle banche una moratoria generalizzata di tutti i mutui casa – ha detto una delle attiviste – ribadiamo ancora una volta che noi la crisi non la paghiamo». gca 261228 mar 09
FINE DISPACCIO

ABI, 200 ATTIVISTI «RETE CONTRO G8» OCCUPANO SEDE
OMR0000 4 CRO TXT Omniroma-ABI, 200 ATTIVISTI «RETE CONTRO G8» OCCUPANO SEDE (OMNIROMA) Roma, 26 mar – Occupata pochi minuti fa la sede dell’Abi di piazza del Gesù da circa 200 attivisti della rete contro il G8 e in preparazione del corteo del 28 marzo contro il G14. «Chiediamo alle banche una moratoria generalizzata di tutti i mutui casa – ha detto una delle attiviste – ribadiamo ancora una volta che noi la crisi non la paghiamo». gca 261204 mar 09
FINE DISPACCIO

Dal workshop: “E’ ora dell’indipendenza?”

* la domanda che ci eravamo posti come titolo del workshop introduce
anzitutto a una valutazione temporale, sul tempo, sul momento, sul presente.

* il presente è dominato dalla crisi: la questione è quindi capire e
cercare una relazione fra la crisi e l’indipendenza.

* il giudizio sulla crisi può essere duplice: o è una congiuntura, un
affollamento di problemi che si sono stretti in un imbuto, allargando il
quale – con una serie di interventi, anche casuali finché non si
azzeccano quelli giusti – il ciclo riprenderà lentamente; oppure, la
crisi è radicale, e investe non solo aspetti del ciclo economico, la
finanza, la circolazione, la produzione, la redistribuzione, le materie
prime, il commercio, gli enti regolatori internazionali, ma il diritto,
le forme della sovranità, il patto tra i cittadini, la proprietà, la
produzione di ricchezza, insomma l’epoca. l’epoca è più del capitalismo,
del socialismo, del novecento. l’epoca è uno dei grandi passaggi
dell’umanità organizzata in società.

Prossimo incontro: Giovedi 2 Aprile

Dove: VolturnOccupato, via volturno 37 ore 18

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Dal workshop “la proprietà intellettuale è il petrolio del 21esimo secolo”Dal workshop “la proprietà intellettuale è il petrolio del 21esimo secolo”Dal workshop “la proprietà intellettuale è il petrolio del 21esimo secolo”

La proprietà intellettuale è il petrolio del 21 secolo
Workshop su diritto d’autore e forme di distribuzione alternativa con Lorenzo de Tomasi, dello Sportello Liberius.

Il workshop è partito dalla spiegazione del concetto di diritto d’autore per arrivare a parlare di libertà digitali. Per parlare di libertà digitali bisogna prima capire quali sono le restrizioni imposte sulla legge sul diritto d’autore e quali sono i diritti sia degli autori che dei fruitori. In effetti parlare di diritto d’autore senza parlare di libera circolazione dei sapere e di copyleft sarebbe come pensare la cultura divisa a compartimenti stagni, ma soprattutto pensarla come spazi privati.
La restrizione della libertà digitali parte dal presupposto che si possa privatizzare un’idea. La proprietà intellettuale(termine contestato da Stallman e non solo) è quindi non altro che l’ennesimo recinto che si vuole chiudere sulle idee.
Ma in una comunità globale che si connette quotidianamente, che si scambia idee, informazioni, film, cultura di ogni genere, come si fa a capire chi è l’autore e chi è il fruitore?Come si possono restringere le libertà digitali di una comunità in continua espansione?
Lorenzo de Tomasi ha illustrato bene lo scenario sia globale che italiano, facendo esempi di casi legali clamorosi e spiegando approfonditamente le Creative Commons, una valida alternativa legale alle limitazioni imposte dal diritto d’autore.La proprietà intellettuale è il petrolio del 21 secolo
Workshop su diritto d’autore e forme di distribuzione alternativa con Lorenzo de Tomasi, dello Sportello Liberius.

Il workshop è partito dalla spiegazione del concetto di diritto d’autore per arrivare a parlare di libertà digitali. Per parlare di libertà digitali bisogna prima capire quali sono le restrizioni imposte sulla legge sul diritto d’autore e quali sono i diritti sia degli autori che dei fruitori. In effetti parlare di diritto d’autore senza parlare di libera circolazione dei sapere e di copyleft sarebbe come pensare la cultura divisa a compartimenti stagni, ma soprattutto pensarla come spazi privati.
La restrizione della libertà digitali parte dal presupposto che si possa privatizzare un’idea. La proprietà intellettuale(termine contestato da Stallman e non solo) è quindi non altro che l’ennesimo recinto che si vuole chiudere sulle idee.
Ma in una comunità globale che si connette quotidianamente, che si scambia idee, informazioni, film, cultura di ogni genere, come si fa a capire chi è l’autore e chi è il fruitore?Come si possono restringere le libertà digitali di una comunità in continua espansione?
Lorenzo de Tomasi ha illustrato bene lo scenario sia globale che italiano, facendo esempi di casi legali clamorosi e spiegando approfonditamente le Creative Commons, una valida alternativa legale alle limitazioni imposte dal diritto d’autore.La proprietà intellettuale è il petrolio del 21 secolo
Workshop su diritto d’autore e forme di distribuzione alternativa con Lorenzo de Tomasi, dello Sportello Liberius.

Il workshop è partito dalla spiegazione del concetto di diritto d’autore per arrivare a parlare di libertà digitali. Per parlare di libertà digitali bisogna prima capire quali sono le restrizioni imposte sulla legge sul diritto d’autore e quali sono i diritti sia degli autori che dei fruitori. In effetti parlare di diritto d’autore senza parlare di libera circolazione dei sapere e di copyleft sarebbe come pensare la cultura divisa a compartimenti stagni, ma soprattutto pensarla come spazi privati.
La restrizione della libertà digitali parte dal presupposto che si possa privatizzare un’idea. La proprietà intellettuale(termine contestato da Stallman e non solo) è quindi non altro che l’ennesimo recinto che si vuole chiudere sulle idee.
Ma in una comunità globale che si connette quotidianamente, che si scambia idee, informazioni, film, cultura di ogni genere, come si fa a capire chi è l’autore e chi è il fruitore?Come si possono restringere le libertà digitali di una comunità in continua espansione?
Lorenzo de Tomasi ha illustrato bene lo scenario sia globale che italiano, facendo esempi di casi legali clamorosi e spiegando approfonditamente le Creative Commons, una valida alternativa legale alle limitazioni imposte dal diritto d’autore.

Independence Days 2009

INDEPENDENCE_DAYS
18-19-20-21 MARZO 2009

Non è l’inizio e non può essere la fine!

La crisi, ormai, è un modello strutturale con cui l’attuale sistema capitalistico si riproduce all’infinito. E’ avvenuto in Asia, in Latino-america, negli Stati uniti, in Europa. E’ una crisi globale perché è il risultato di differenti tipi di crisi economica, finanziaria, sociale, energetica, ma anche climatica ed alimentare. È dunque una crisi di civilizzazione che porta con se disoccupazione e licenziamenti, esclusione sociale, razzismo e fanatismo religioso. La questione non è come fronteggiare la crisi; la questione è come affrontare i mutamenti sociali che la crisi di questo capitalismo avanzato genera.

INDEPENDENCE_DAYS
18-19-20-21 MARZO 2009

Non è l’inizio e non può essere la fine!

La crisi, ormai, è un modello strutturale con cui l’attuale sistema capitalistico si riproduce all’infinito. E’ avvenuto in Asia, in Latino-america, negli Stati uniti, in Europa. E’ una crisi globale perché è il risultato di differenti tipi di crisi economica, finanziaria, sociale, energetica, ma anche climatica ed alimentare. È dunque una crisi di civilizzazione che porta con se disoccupazione e licenziamenti, esclusione sociale, razzismo e fanatismo religioso. La questione non è come fronteggiare la crisi; la questione è come affrontare i mutamenti sociali che la crisi di questo capitalismo avanzato genera.

INDEPENDENCE_DAYS
18-19-20-21 MARZO 2009

Non è l’inizio e non può essere la fine!

La crisi, ormai, è un modello strutturale con cui l’attuale sistema capitalistico si riproduce all’infinito. E’ avvenuto in Asia, in Latino-america, negli Stati uniti, in Europa. E’ una crisi globale perché è il risultato di differenti tipi di crisi economica, finanziaria, sociale, energetica, ma anche climatica ed alimentare. È dunque una crisi di civilizzazione che porta con se disoccupazione e licenziamenti, esclusione sociale, razzismo e fanatismo religioso. La questione non è come fronteggiare la crisi; la questione è come affrontare i mutamenti sociali che la crisi di questo capitalismo avanzato genera. Continua a leggere