L’Aquila e le altre contro il G8

la versione finale del documento prodotto a L’Aquila il 1 giugno.

L’Aquila e le altre contro il G8

Siamo contrari al G8 e siamo in particolare contrari al G8 all’Aquila. Questo territorio si appresta a vivere la fase più drammatica del dopo terremoto, dove la militarizzazione è sempre più sofferta dagli sfollati che vivono in situazioni drammatiche nei campi e in generale sul tutto il territorio abruzzese, azzerando sul nascere ogni tentativo di partecipazione, dove vengono proibite libere assemblee nelle tendopoli, dove la tragedia si trasforma in occasione per il piano di speculazione edilizia che il governo Berlusconi aveva già pronto nel cassetto. Ma questa emergenza non esclude nessuno: la pratica autoritaria avallata dal Decreto 39/2009 rappresenta un allarme democratico che riguarda il futuro di tutto il nostro paese.
I territori, le comunità e le organizzazioni sociali in resistenza contro la crisi, il carovita, la precarietà, la disoccupazione, la devastazione ambientale, la mercificazione dei beni comuni, la militarizzazione, si uniscono nella solidarietà attiva e partecipe alle cittadine e ai cittadini dell’aquilano. Da Vicenza a Chiaiano passando per tutti i presidi di partecipazione e democrazia che r-Esistono in Italia condannano la scelta dello spostamento del G8 all’Aquila.
Dal 2 al 10 Luglio chiamiamo alla mobilitazione diffusa in tutte le città; diverse manifestazioni sono già promosse da associazioni e realtà territoriali in Sardegna e il 4 luglio a Vicenza contro la base militare Dal Molin.
Le mobilitazioni saranno rivolte contro i responsabili della crisi e caratterizzate dalle questioni della ricostruzione sociale del territorio abruzzese.
Invitiamo tutte le realtà sociali e di movimento ad assumere questa proposta e a generalizzarla esprimendo un’indignazione e una radicalità diffusa, che già nei prossimi giorni vedranno momenti di confronto e di iniziative territoriali.
L’Aquila, che rappresenta l’imposizione di un nuovo modello di gestione dell’emergenza e della crisi attraverso la militarizzazione del territorio e la centralizzazione delle decisioni, sostiene le mobilitazioni nazionali, organizzerà una giornata di forum sui temi della crisi e della ricostruzione sociale e politica dell’aquilano che l’assemblea di oggi assume come responsabilità e condivisione comune.
Per quanto riguarda l’iniziativa da realizzare nel territorio aquilano – che tutti gli interventi dell’assemblea di oggi hanno ritenuto centrale – forme e modalità saranno stabilite nei prossimi giorni dalle soggettività attive sul territorio regionale e dalle popolazioni terremotate.
Il prossimo incontro nazionale si terrà a L’Aquila il 21 giugno, in occasione del quale verrà effettuato un sopralluogo nella località atta ad ospitare la giornata di forum.

No G8 – Appello delle Comunità Resistenti delle Marche

Le Comunità Resistenti delle Marche fanno proprio l’appello contro il
G8 lanciato dall’assemblea nazionale del 1° giugno tenutasi nel
capoluogo abruzzese colpito dal sisma.

“L’Aquila e le altre, oltre il g8” coglie il segno della rinnovata
forza e intelligenza collettiva dei movimenti nell’interpretare e
misurare la trasformazione del presente al tempo della crisi.

Sono i bisogni e i desideri reali che attraversano i territori ad
alimentare nuove forme del conflitto, a dar vita a movimenti che
provano a ricomporre dal basso il legame sociale e cooperante delle
nostre comunita’. Comunità in resistenza che con i colori
dell’autonomia e dell’indipendenza disegnano nuove istituzioni del
comune.

E’ questo segno che ritroviamo nell’itinerario tracciato dalla
contestazione ai G8 tematici, nella centralità riconosciuta al
protagonismo dei migranti, dei precari della formazione e della
ricerca, delle soggettività attive sul terreno di rivendicazione del
diritto al reddito e alla casa, di quanti si oppongono ai nuovi
dispositivi securitari.

Lo stesso segno della dignità testimoniata dalla straordinaria
reattività delle comunità abruzzesi, che senza piegarsi all’emergenza,
tentano di rovesciarla contro chi ne vuole fare un esperimento
autoritario.

E’al loro fianco che condivideremo la battaglia per la ricostruzione
sociale e sosterremo le iniziative che realtà sociali abruzzesi e le
popolazioni sfollate autonomamente individueranno le per le giornate
del vertice.

Anche dalle Marche rilanciamo l’appello a una mobilitazione diffusa
che attraversi tutte le città italiane ed europee, le capitali degli
otto grandi.

Le porte d’oriente del nostro territorio soffrono di una ferita
aperta, che non si rimargina, che giorno dopo giorno gronda il sangue
delle centinaia di migranti e richiedenti asilo che incontrano la
morte sulle sponde dell’Adriatico.

I movimenti sociali marchigiani, le esperienze di autogestione,
l’associazionismo per la cooperazione e i diritti di cittadinanza, le
reti contro la devastazione e la speculazione, lanciano una grande
giornata di iniziativa al porto di Ancona per il fine settimana in
concomitanza con le date del summit.

Una Giornata Senza Frontiere: un giorno per recuperare alla città di
Ancona lo spazio negato del porto, per liberarlo dalle barriere e
dalle gabbie dove si infrangono i desideri di libertà di centinaia di
esseri umani: uomini e donne che affermano, col sacrificio della loro
vita, la nuova cittadinanza globale e solidale.

Una Giornata Senza Frontiere nel segno dell’autonomia e
dell’indipendenza dentro e contro la crisi dell’impero,
quell’indipendenza che sabato 4 luglio a Vicenza decreteremo insieme
al popolo No Dal Molin per liberare la terra dalle basi di guerra e
restituirla alla dignità del comune.

Comunità Resistenti delle Marche contro il G8

Respingimenti, Libia, pacchetto sicurezza

Respingimenti nel mediterraneo, rinnovo degli accordi con la Libia, approvazione del pacchetto sicurezza: basta con la politica della paura e del razzismo.

Comunicato della Rete contro il pacchetto sicurezza.

Il ddl 733 (Pacchetto sicurezza) è in corso di approvazione al Senato.
Nonostante le proteste e le mobilitazioni organizzate in questi mesi
dalle/dai migranti, dalle/dagli occupanti di casa, dalle femministe e dalle
lesbiche, dalle/dagli studenti, dalle associazioni di medici, insegnanti e
avvocati, e partecipate da tutte e tutti coloro che non accettano più la
cultura della paura e del controllo, molte delle norme restrittive della
proposta di legge restano in piedi.

In primo luogo il reato di clandestinità, che comporta l’obbligo di
denuncia da parte di tutti gli ufficiali pubblici (medici e insegnanti
compresi) per chi non è in possesso del permesso di soggiorno; poi
l’aumento del periodo di residenza e di vita coniugale per chi vuole
ottenere la cittadinanza italiana; l’aumento (fino a 200 euro) per la
richiesta o il rinnovo del permesso di soggiorno; la cancellazione
anagrafica dopo sei mesi dalla scadenza del permesso; la cancellazione del
registro dei senza fissa dimora; l’estensione del periodo di detenzione nei
CIE fino a sei mesi; l’aumento dei dispositivi di controllo video nelle
città; l’istituzione delle ronde e la reintroduzione del reato di
oltraggio a pubblico ufficiale. Queste norme, oltre a limitare a libertà
di tutte e tutti, individuano una serie di soggetti da indicare come
potenziali criminali: dal “clandestino”, al giovane adolescente, a chi
sceglie di opporsi al razzismo, alla xenofobia e allo sfruttamento del
lavoro; alla mercificazione della cultura e allo svuotamento dei centri
delle città, trasformati in vetrina.

Tutto questo mentre il governo italiano rinnova l’amicizia con il Primo
Ministro libico, Gheddafi, che ha firmato l’accordo per il controllo delle
acque del Mediterraneo e per l’intensificazione delle misure repressive
della migrazione in Libia.

Nei mesi precedenti alla prima votazione del pacchetto sicurezza, a Roma si
è costituita una rete di collettivi, realtà territoriali, attiviste e
attivisti, singole e singoli, che hanno costruito, in linea con altre
mobilitazioni nazionali, una manifestazione contro il pacchetto sicurezza.

Pensiamo che quel percorso debba proseguire, anche volgendo lo sguardo a
chi è reclusa o recluso nei CIE italiani, come quello di Ponte Galeria a
Roma, dove sono quotidiane le notizie di torture, violenze e soprusi nei
confronti di chi ha cercato in questo paese un futuro diverso per sé o per
la propria famiglia. Per questo riteniamo che sia importante organizzare
una mobilitazione nei giorni dell’approvazione definitiva del disegno di
legge.

Per costruire insieme le mobilitazioni, invitiamo tutte e tutti a
un’assemblea pubblica che si terrà il 19 giugno prossimo, alle 18.00,
presso l’ex cinema Volturno, in via Volturno 37 (vicino stazione termini).

RETE CONTRO IL PACCHETTO SICUREZZA
http://nopacchettosicurezza.noblogs.org
pacchettosicurezza@anche.no

Comunicato della rete NoG8 di RomaRed NoG8 de RomaRome NoG8 network

La rete NoG8 di Roma raccoglie l’appello “L’Aquila e le altre, oltre il G8” lanciato dall’assemblea nazionale nel capoluogo abruzzese terremotato il 1° giugno.
La Rete aderisce perciò alla proposta di «una mobilitazione diffusa» dalla prima settimana di luglio ai giorni di svolgimento del summit dei capi di Stato e di governo dedicato alla crisi globale a Coppito, passando per la già convocata manifestazione del 4 luglio a Vicenza contro il raddoppio della base militare Usa.
La Rete NoG8 di Roma condivide l’approccio alla mobilitazione come passaggio nel quale intensificare e rilanciare in durata ed efficacia i conflitti e le pratiche sociali che quotidianamente i movimenti di lotta esprimono in ogni territorio.
La Rete intende nelle giornate di luglio mettere a valore il cammino già percorso con le mobilitazioni del 28 marzo contro il G8 dei ministri dell’Economia e del 28, 29 e 30 maggio contro quello dei ministri di Giustizia e degli Interni: un cammino che ha segnato l’affermazione di un metodo di convergenza fattiva tra movimenti, improntato all’orizzontalità e alla condivisione.
La Rete NoG8 di Roma assume in questo senso l’impegno a dare continuità alla campagna contro le politiche securitarie e segregazioniste e in particolare contro il Ddl razzista sulla “sicurezza” del governo Berlusconi, convocando una protesta sotto le finestre del Senato nei giorni della discussione finale sul testo di legge e annunciando sin d’ora nuove iniziative per la chiusura del lager-Cie di Ponte Galeria.
La Rete aderisce inoltre alla mobilitazione delle comunità terremorate dissidenti dell’Abruzzo il 16 giugno nella capitale, contro le politiche d’inganno e di speculazione del governo sull’emergenza e sulla ricostruzione.
La Rete NoG8 di Roma rilancia il principio di «diffusione» delle iniziative indicato dall’appello dell’Aquila: e propone a sua volta di costruire una “Mappa della Crisi” dinamica e partecipabile con azioni per gruppi d’affinità, com’è stata quella sperimentata a Londra in occasione del G20 e quale in realtà anche le altre mobilitazioni internazionali e le ribellioni sociali in varie parti d’Europa hanno cominciato a disegnare da tempo a questa parte.
La Rete fa quindi appello a che “Mappe della Crisi” vengano apertamente costruite e praticate nelle giornate NoG8 di luglio da tutti i movimenti, le reti, i collettivi disponibili in quante più città d’Italia, d’Europa e del “Club dei Grandi”.
In questa dimensione dislocata e territoriale della mobilitazione, e assumendo l’impegno a garantire tutela legale ai partecipanti e la piattaforma necessaria alla comunicazione indipendente, la Rete NoG8 di Roma indice per il 7 luglio, in occasione della presenza nella capitale delle delegazioni internazionali in transito verso il G8 di Coppito, una “Giornata dell’Accoglienza ai Potenti della Terra”, con iniziative diffuse e “piazze sociali anti-crisi”, al grido di: «La vostra crisi non la paghiamo, noi la crisi ve la creiamo».
La Rete propone infine che la “Mappa della Crisi”, ovunque possibile in Italia, in Europa e nel “Club dei Grandi”, si riempia di luci e gesti di liberazione nelle giornate di svolgimento del summit dei potenti della Terra, dall’8 al 10 luglio, fatte salve le decisioni che saranno prese dal nuovo incontro nazionale all’Aquila il 21 giugno riguardo le iniziative di mobilitazione nel territorio aquilano per quei giorni.La Red NoG8 de Roma recoge la demanda “L’Aquila e le altre, oltre il G-8 “(L’Aquila y las otras, además del G-8) impulsada desde la Asamblea Nacional del 1 de Junio que tuvo lugar en la capital de la région de Abbruzzo.

Esta red se une a la propuesta de “una amplia movilización” desde la primera semana de Julio hasta los días en los que los jefes de estado y de gobierno se reunirán en Coppito (Aquila) para una cumbre dedicada a la crisis global. Además, la Red NoG8 se adhiere a la manifestación de Vicenza convocada por el dia 4 de Julio en contra de la ampliación de la base militar de los EEUU.

La Red NoG8 de Roma comparte el enfoque de la “movilización” como un momento en el cual intensificar y aumentar, en duración y eficacia, los conflictos sociales que los movimientos de lucha expresan día a día en sus territorios.

La Red NoG8 en estos días de Julio quiere dar continuidad y consistencia a las movilizaciones del 28 de Marzo en contra del G8 de los ministros de Economía y del 28-29-30 de Mayo en contra de la cumbre de los ministros de Interior y de Justicia. Un camino de lucha que ha marcado un método de convergencia eficaz entre los movimientos, caracterizado por la horizontalidad y el intercambio.

La Red de Roma quiere de esta manera dar continuidad a la campaña en contra de las políticas de seguridad y segregacionistas, especialmente contra el proyecto de ley
racista sobre la “seguridad pública” (pacchetto sicurezza) del gobierno Berlusconi. Por lo tanto, se convoca una concentración frente al Senado en los días de debate definitivo de la ley, así como, desde ahora se anuncian nuevas iniciativas para el cierre de los centros de detención de inmigrantes como el de Ponte Galeria, en Roma.

La Red además apoya la movilización del 16 de Junio, día en el cual las comunidades afectadas por el terremoto de Abruzzo estarán en Roma para protestar contra las políticas de engaño sobre la reconstrucción y en contra de la especulación en materia de emergencias.

Como se ha indicado en el documento de la Asamblea de Aquila, la Red NoG8 de Roma, quiere impulsar el principio de “propagación” de las movilizaciones y, a su vez, se propone construir un “Mapa de Crisis” con acciones que se realizaran cada uno con sus grupos de afinidad como ya se experimentó en Londres en el G20 y como ya, en varias parte de Europa, se está haciendo desde hace algunos meses.

La Red por lo tanto, hace un llamamiento a todos los movimientos de lucha, colectivos y redes disponibles para que, en los mencionados días de Julio, se construyan y se practiquen “Mapas de Crisis” con acciones descentralizadas en el mayor número de ciudades de Italia, de Europa y del “Club de los Grandes”.

Con este enfoque de acciones decentralizadas, la Red NoG8 de Roma convoca para el día de la llegada de las delegaciones internacionales (7 de Julio) en su camino hacia
el G8 en Aquila, un día de “Bienvenida a los potentes de la Tierra” bajo el lema: Vuestra crisis no la pagamos, nosotros crearemos la crisis”. La Red además se compromete a proporcionar asistencia legal a quien participe, así como acceso a los medios técnicos de comunicación independiente.

La Red propone que los “Mapas de Crisis” se llenen de luz y de actos de liberación en los días de la cumbre del 8 al 10 de Julio, dejando de momento una ventana abierta para las decisiones que se tomaran el día 21 de Junio en la Asamblea nacional a Aquila.
The NoG8 Network of the city of Rome endorses the call “L’Aquila and the others, beyond the G8” that was agreed upon during the national meeting held on the 1st of June in L’Aquila.

The roman network supports the call to “spread out the mobilizations” from the first week of July and up until the days of the summit of the heads of State and government, which will be held in Coppito and will discuss the global crisis. These spread-out mobilizations will include the national demonstration already scheduled for the 4th of July in Vicenza against the expansion of the US military base ‘Dal Molin’.

Rome’s NoG8 network shares the approach to such mobilizations as an opportunity to intensify and enhance in time and efficiency the conflicts and the social practices expressed daily by the struggles and the movements at the local level.

During the days of July the network wishes to continue the work already undertaken with the mobilization of the 28th of March against the G8 of the Ministers of Finance and with that of the 28th, 29th and 30th of May against the G8 of the Ministers of Justice and Internal Affairs: a work which was characterized by a method of concrete convergence of different movements, on the basis of horizontal relations and shared decisions.

For this reason, the NoG8 Network of Rome will contribute to giving continuity to the campaign against securitarian and discriminatory policies, and in particular against the racist Bill on ‘security’ that Berlusconi’s government is about to pass. We therefore call for a protest under the Senate during the days of the final vote on the Bill, and we announce already from now that we’ll be organizing initiatives aimed at shutting down the lager/migrants’ detention centre of Ponte Galeria, Rome.

The roman network supports the mobilization of the dissident communities of the earthquake victims, a mobilization which will take place on the 16th of June in Rome to protest against the sham and speculative policy of the government on emergency and reconstruction.

The NoG8 Network of Rome endorses the principle of “spreading out” the initiatives proposed by the national call, and proposes to take such a method further by creating a dynamic ‘Map of the Crisis’ that everyone can contribute to by organizing actions by groups of affinity, in a manner similar to that experimented in London during the G20 – a map which, as a matter of fact, the social struggles and the international mobilizations ongoing in Europe have already started drawing since a while.

The network thus calls for many ‘Maps of the Crisis’ to be openly put in practice during the NoG8 days of July by all movements, networks and collectives wishing to do so in as many towns and cities as possible in Italy, Europe and in the countries of the ‘Club of the Big Ones’.

Within such a delocalized approach, and ensuring since now legal support to the participants and the creation of a platform for independent communication, the NoG8 Network of Rome calls for a ‘Welcoming Day to the Powers of Earth’ to be held on the 7th of July, when the international delegations will transit through Rome on their way to Coppito. Such a ‘Welcoming Day’ will take the form of spread out initiatives and ‘anti-crisis social squares’, under the banner “We won’t pay for your crisis, we’ll be your crisis”.

Finally, subject to the decisions that will be taken by the next national meeting of the 21st of June in L’Aquila regarding the initiatives to be held in the territory of L’Aquila during those days, the roman network calls for the ’Map of the Crisis’ to be filled, anywhere possible in Italy, in Europe and within the ‘Club of the Big Ones’, with colors and acts of liberation during the days of the summit of the powers of the Earth, from the 8th till the 10th of July.

Repubblica su assemblea a l’Aquila del 21 giugno

G8, la strategia dei No global
“Cortei, blitz e azioni di disturbo”

Ma gli aquilani si dissociano: non aderiamo

di GIUSEPPE CAPORALE

L’AQUILA – Partirà dalla stazione di Paganica la marcia dei comitati No global contro il G8. La manifestazione di protesta si terrà all’Aquila il 10 luglio. Toccherà i luoghi simbolo del terremoto. Passerà vicino alle tendopoli di Onna, Tempera, San Gregorio, Sant’Elia, per proseguire verso Bazzano, accanto al primo cantiere del “piano di ricostruzione” voluto dal Governo, per concludersi all’ingresso del centro storico. E non è escluso che alla manifestazione aquilana partecipino anche esponenti del “Block G8 2009” provenenti da diversi parti dell’Europa.

Questo è stato deciso, ieri, durante l’assemblea nazionale della Rete dei Comitati “NoG8” che si è svolta all’Aquila. Ma la “zona rossa” (l’area posta a difesa del summit internazionale) non sarà comunque violata – almeno a quanto deciso fino a ieri – anche perché non sarà solo la città terremotata la protagonista dei “tre giorni dell’ira” della rete internazionale anti-G8. La mobilitazione sarà diffusa su tutto il territorio italiano e avrà inizio il 4 luglio, a Vicenza, in solidarietà con il comitato “No Dal Molin” e contro la base americana. La notte del 6 luglio, poi, alle 3.32 (la stessa della scossa che ha martoriato parte dell’Abruzzo) si terrà una fiaccolata in memoria delle vittime del terremoto.

Il 7 luglio, invece, un “comitato d’accoglienza” aspetterà i grandi della Terra agli aeroporti di Roma. E qui forse si rischiano i maggiori momenti di tensione. A seguire, l’8 e 9 luglio, saranno organizzate azioni di disturbo e forum disseminati sul territorio nazionale e abruzzese. Infine, il 10 luglio, si terrà la manifestazione conclusiva, dove parteciperanno quasi tutti i comitati della rete “NoG8”. A quest’ultimo evento non saranno presenti, invece, alcuni movimenti aquilani.

Ieri, durante l’assemblea, la discussione sull’opportunità della marcia, si è animata fino a raggiungere momenti di tensione. Contrari alcuni comitati abruzzesi e soprattutto il movimento 3e32, promotore della azione di protesta a Roma (davanti Montecitorio), contro il decreto del governo per la ricostruzione.

“Una massiccia manifestazione nazionale contro il G8 all’Aquila rischia di essere strumentalizzata da chi vuole bloccare le giuste ragioni di protesta dei terremotati – spiega Mattia Lolli del movimento 3e32 – Non aderiremo, ma comunque rispettiamo la volontà degli altri comitati, che intendono comunque portare avanti battaglie giuste che sono alla base del “No al G8″”.

Di segno opposto la replica dei comitati (tra cui Rete Campana, Cobas, Socialismo Rivoluzionario, Patto di Base, Medicina Democratica, Presidio Italiano, Rete dei Comunisti, Unione Universitari, Avvocati Democratici). “Non dobbiamo cadere nella trappola di non protestare contro questo summit, solo perché si svolge all’Aquila – spiega Vincenzo Miliucci dei Cobas – dobbiamo tenere assieme le ragioni dei terremotati con il diritto di manifestare contro quei pochi che decidono sulle nostre teste e sulla nostra pelle. Una manifestazione unitaria finale è necessaria e basilare”.
(22 giugno 2009)

Delusione no global (Il Manifesto)

«Noi non ci saremo» La delusione no global

di Paolo Gerbaudo – LONDRA

Dall’estero nessuna mobilitazione. È la prima volta dal 1984
Non si preoccupino il ministro Maroni e il capo della polizia Manganelli. Nessuna “orda no-global” si appresta a valicare i patri confini in vista del G8 dell’Aquila. E certo non perché gli att ivisti anti-globalizzazione d’oltralpe e d’oltremare siano terrorizzati dai controlli frontalieri rimessi in piedi grazie alla sospensione del trattato di Schengen che scatterà nei prossimi giorni.
«Sarà un anti-G8 tutto italiano»: questa l’impressione che rimbalza da Parigi, a Berlino, a Londra tra quei gruppi di attivisti che in passato hanno partecipato in massa alle mobilitazioni contro il G8 e altri vertici internazionali. Anche dopo l’annuncio del calendario di protesta uscito dall’assemblea di domenica scorsa, in pochi sembrano intenzionati ad unirsi alle proteste a Roma e in Abruzzo, e chi vorrebbe partecipare è preoccupato per la mancanza di informazioni e turbato dalle polemiche e dal nervosismo che serpeggia in quel che resta del movimento no-global in Italia.
A due settimane dall’arrivo in Italia delle delegazioni dei potenti della terra le proteste contro il G8 sono invisibili all’estero e non solo su quotidiani e televisioni ma pure su indymedia (network nato proprio sull’onda delle proteste globali, a partire da Seattle nel ’99) e altri siti di informazione alternativa, dove in altre occasioni l’avrebbero fatta da padrone per mesi. «In che giorni ci saranno le manifestazioni?», chiede confusa Liza, un’attivista tedesca che due anni fa ha partecipato alla mobilitazione contro il G8 a Rostock in Germania. «Qua non se ne parla proprio. Non credo che verranno in molti».
I grandi gruppi organizzati che negli anni passati avevano organizzato pullman e treni per portare i sostenitori alle proteste hanno già dato tutti forfait. Dal Nouveau Parti Anticapitaliste di Besancenot al Socialist Workers Party inglese, i trotzkisti non si metteranno in viaggio per l’Aquila. «Siamo concentrati su altre cose», afferma Chris Bambery, direttore di Socialist Workers, organo ufficiale del Swp, «lo spostamento del vertice all’ultimo minuto sembra aver mandato tutto all’aria». «Siamo stremati dopo la campagna per le europee», si giustificano invece dall’Npa, che pure invierà una delegazione simbolica alle proteste.
A tenersi alla larga dalle proteste contro il G8 saranno pure i contingenti nazionali di Attac, che dal 1998 in poi non avevano mancato una protesta globale sul continente europeo. «Purtroppo non possiamo aderire a proteste organizzate ad appena due settimane dall’evento ed i cui contenuti non ci sono noti», afferma Nicolas Berthonneau di Attac France. «È un po’ un peccato che vada così. Anche perché sarà il primo G8 dal 1984 per il quale non viene organizzato un controvertice».
Simile sembra essere il clima tra autonomi e anarchici. «Alcuni gruppetti sparuti andranno, ma sarà ben poca cosa rispetto a 8 anni fa», afferma Hannah Jobst di Gipfelsoli, un’organizzazione che ha sostenuto le mobilitazioni contro il G8 negli ul timi anni. «Sappiamo bene che il movimento italiano sta facendo del suo meglio in una situazione difficile e dichiariamo la nostra solidarietà». Solidarietà che sarà espressa in Germania con due manifestazioni anti-G8: una il 4 luglio a Berlino e un’altra l’11 luglio a Friburgo subito dopo la conclusione del vertice.
Per i piccoli gruppi e individui che nonostante l’incertezza che impera sulle proteste vogliono manifestare all’Aquila, l’impressione è quella di non essere i benvenuti. «Ci sono campeggi di protesta o centri sociali dove è possibile dormire?» chiedono invano gli attivisti stranieri sulle tante mailing list rimaste in piedi dagli anni delle grandi proteste no-global. «Non è chiaro quali siano i piani per la protesta e penso che molti internazionali non verranno per questo motivo», afferma Shimri, un refusenik israeliano che dopo aver partecipato a diverse proteste globali negli anni sco rsi si sta preparando per venire in Italia con alcuni amici. «Non so quali siano le ragioni di tutta questa confusione, per cui al momento non voglio emettere giudizi».
Ma dietro la prudenza e il rispetto per le decisioni prese nelle assemblee degli ultimi giorni si avverte l’incredulità per quanto poco sia rimasto del movimento anti-globalizzazione ad appena otto anni di distanza da Genova, se non le lacerazioni aperte tra le diverse anime del movimento in Italia e le ferite mai rimarginate di quegli attivisti internazionali che, passati per la “macelleria” della Diaz e di Bolzaneto, si sono ripromessi di non rimettere mai più piede in Italia.

fonte:
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20090624/pagina/07/pezzo/253166/

No-Global & Black Block a L’Aquila per il G8

Articolo di Abruzzo 24 ore.
Nessuno tra i cittadini aquilani, almeno tra quelli rimasti nel
capoluogo di regione, permetterà abusi da nessuno. Questo il pensiero
di una comunità provata da circa 90 giorni di continui terremoti e
disaggi dovuti alla perdita di beni, amici o parenti. Il riferimento,
chiaro, è ai No-Global, ai Black Blok ed agli altri manifestanti che
dall’11 all’8 Luglio si sono dati appuntamento qui a L’Aquila per
contestare le scelte di Obama e company.
I ragazzi che incontriamo lungo Corso Federico II, nell’apposito
corridoio metallico che conduce fin su a piazza Duomo, vanno anche
oltre.
“Nessuno deve permettersi di venire qui per fare danni, ce ne sono
già abbastanza. Le manifestazioni spontanee – ci dice Gianni – sono
ben accette, ma poi tutti a casa“.
Gli fa eco Michele – “qui la gente è stanca, stressata e pronta a
tutto, non so come potrebbe reagire a atti di vandalismo come quelli
di Genova“.
In un bar nei pressi dello Stadio Fattori un simpatico signore dice
che “È meglio che qui non si presenti nessuno. Li caccieremo a calci“.
Insomma riassumendo i No-Global e i Black Blok qui non sono ben visti
in quanto associati al vandalismo e, pare, che anche il mondo ultras
aquilano si stia organizzando per controbattere a eventuali
manifestazioni di violenza nei giorni del Summit…
Intanto i dintorni della città continuano ad essere battuti al
tappeto, controlli in ogni dove e i posti di blocco delle forze
dell’odine continua a farsi sempre più serrati soprattutto dopo le 18
e nei quartieri di Coppito, Pettino e Cansatessa.

fonte:
http://www.abruzzo24ore.tv/news.php?id=11619

Il “decreto anticrisi”

ROMA – Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge anti-crisi: la cosiddetta «manovrina» che prevede misure per circa 2 miliardi di euro tra tagli e nuovi prelievi. Tra queste la detassazione degli utili reinvestiti e i rimborsi per i piccoli azionisti e obbligazionisti Alitalia. «Abbiamo approvato tutto» ha detto il ministro Giorgia Meloni uscendo da Palazzo Chigi.
TREMONTI TER – Nel decreto è stata inserito anche il provvedimento che prevede la detassazione per le aziende degli utili reinvestiti, la cosiddetta norma «Tremonti ter».
CASSA INTEGRAZIONE – Arrivano anche i progetti di formazione per i lavoratori che altrimenti sarebbero costretti a stare in cassa integrazione. «Al fine di incentivare la conservazione e la valorizzazione del capitale umano nelle imprese nell’eccezionale periodo di crisi – si legge nel testo – in via sperimentale per gli anni 2009-2010 i lavoratori già destinatari di trattamenti di sostegno al reddito di rapporto di lavoro, possono essere utilizzati dall’impresa di appartenenza in progetti di formazione o riqualificazione che possono includere attività produttiva connessa all’apprendimento». Il provvedimento stabilisce anche che «al lavoratore spetta a titolo retributivo la differenza tra trattamento di sostegno a reddito e retribuzione».
GAS – Deliberata una «riduzione del costo dell’energia per imprese e famiglie».
CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ – Stanziati 190 milioni di euro per aumentare gli assegni legati ai contratti di solidarietà. «In via sperimentale per gli anni 2009-2010 – si legge – l’ammontare del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà è aumentato nella misura del 20% del trattamento perso a seguito della riduzione di orario nel limite massimo di 40 milioni di euro per l’anno 2009 e 150 milioni di euro per l’anno 2010».
RIMBORSI ALITALIA BOND – I rimborsi per le obbligazioni Alitalia in mano ai piccoli azionisti salgono «al 70,97% del valore nominale». Rimborsi in arrivo anche per gli obbligazionisti.
AIUTI PER START-UP – Aiuti per aprire un’attività, destinati ai lavoratori che altrimenti a causa della crisi sarebbero destinatari di trattamenti di sostegno a reddito. A questi lavoratori vengono estesi gli incentivi già previsti dalla legge per le imprese che assumono lavoratori licenziati o in cassa integrazione. L’incentivo «è erogato al lavoratore destinatario del trattamento di sostegno al reddito – si legge nella bozza del decreto – nel caso in cui il medesimo ne faccia richiesta per intraprendere un’attività autonoma, avviare una microimpresa o per associarsi in cooperativa».
PROCEDURA D’URGENZA – Decisa una procedura per sbloccare gli investimenti privati e per realizzare opere infrastrutturali urgenti. Al pari di quanto accade per calamità naturali, catastrofi o grandi eventi il governo potrà dichiarare «lo stato d’emergenza» e nominare un «commissario delegato» che sarà incaricato di sovraintendere alla realizzazione delle infrastrutture. Agli eventi eccezionali si aggiungono dunque gli «interventi infrastrutturali, grandi opere, reti e altri investimenti, anche realizzati con capitale prevalentemente o interamente privato, per i quali ricorrano particolari ragioni di urgenza in riferimento allo sviluppo socio-economico del territorio e devono essere effettuati con mezzi e poteri straordinari».
PAGAMENTI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – Una norma velocizza i pagamenti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese per evitare che gli enti continuino ad accumulare debiti nei confronti dei privati. La norma stabilisce anche una responsabilità del funzionario che decide gli impegni di spesa.
BANCHE DATI – Integrazione tra le banche dati dei ministeri dell’Economia e del Lavoro. «I sistemi informativi del ministero dell’Economia e delle Finanze, del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, nonché dei soggetti ad essi collegati o da essi vigilati o controllati, sono senza oneri aggiuntivi utilizzabili in modo coordinato e integrato al fine di poter disporre di una base unitaria di dati funzionale ad analisi e studi mirati alla elaborazione delle politiche economiche e sociali».
COMMISSIONE MASSIMO SCOPERTO – Il decreto prevede anche nuove normative relativamente alla commissione di massimo scoperto. «Sono nulle tutte le clausole contrattuali aventi ad oggetto la commissione di massimo scoperto e ogni altra clausola avente il medesimo scopo o finalità». Nell’articolo dedicato al «contenimento del costo delle commissioni bancarie», c’è anche una norma secondo la quale «per tutti gli assegni bancari versati in conto corrente la data di valuta e di disponibilità per il beneficiario non può superare i tre giorni lavorativi successivi alla data di versamento. Per tutti gli assegni circolari e i bonifici la data di valuta e di disponibilità non può superare un giorno. È nulla ogni pattuizione contraria».
STIPENDI – In arrivo anche una norma «di contenimento per stipendi e consulenze nelle società pubbliche. In pratica dovranno adeguarsi ai limiti che vengono posti in generale alle amministrazioni pubbliche.
ABRUZZESI E TASSE – I terremotati dell’Abruzzo riprenderanno a pagare le tasse ma a rate e da gennaio 2010. La ripresa della riscossione, sospesa con un’ordinanza dello scorso 6 giugno, avverrà «senza sanzioni e interessi» e attraverso 24 rate mensili. Gli adempimenti diversi dai versamenti dovranno essere effettuati entro marzo 2010. Sarà l’Agenzia delle Entrate a comunicare le modalità di versamenti e adempimenti.
ARRIVANO ALTRI 1250 MILITARI – Arrivano 1.250 militari in più a pattugliare le strade delle città. Il piano per le città sicure viene inoltre prorogato dal 4 agosto fino al 31 dicembre. Il personale sarà a disposizione dei Prefetti delle province «per l’impiego nei comuni dove si rende maggiormente necessario».
PARADISI FISCALI – Arrivano anche le misure per rafforzare la lotta ai paradisi fiscali. L’articolo 1 del decreto riguarda proprio il contrasto ai paradisi fiscali ed è prevista anche una norma sugli arbitraggi fiscali internazionali.

L’appello dei sindacati di base: il 10 luglio a l’Aquila

IL 10 LUGLIO IN MARCIA VERSO L’AQUILA PER LA RICOSTRUZIONE SOCIALE E SOLIDALE, CONTRO IL VERTICE G8 RESPONSABILE DELLA CRISI GLOBALE.

Siamo contrari al G8 e lo abbiamo dimostrato in questi mesi, a partire dalla manifestazione nazionale del 28 marzo a Roma, e poi con quelle di Siracusa, Torino, ancora Roma e Lecce,  protestando contro i G8 tematici gestiti da coloro che hanno provocato la crisi globale e che vorrebbero continuare a guidare il mondo sulla stessa catastrofica china.

E’questo dominio incontrastato del profitto e della mercificazione totale – che il movimento noglobal contesta  da almeno un decennio – il responsabile di una crisi mondiale che non è solo economica e finanziaria, ma anche ambientale, climatica, energetica, alimentare e bellica. Abbiamo detto in questi mesi che non vogliamo essere noi – popoli del mondo – a pagare la crisi causata dai padroni del globo: e abbiamo messo in campo, da Belem ad Atene, da Londra a Strasburgo, fino alle città italiane antiG8 , un programma alternativo di uscita dalla crisi, egualitario, solidale, pacifico, ecologico, a favore dei popoli, dei lavoratori, dei più deboli e indifesi.

Siamo in particolare contrari al G8 a L’Aquila . Al meschino tentativo del governo Berlusconi di usare il terremoto e le disgrazie della popolazione aquilana per tentare di impedire le legittime proteste contro il G8 e contro la gigantesca truffa della ricostruzione affaristica , imposta con la gestione proconsolare e militare delle tendopoli da parte della Protezione Civile.

Il governo cerca di trasformare la tragedia degli aquilani in una gigantesca speculazione edilizia-vedi il decreto capestro sul terremoto 39/2009 trasformato in legge rigettando ogni emendamento- che ridisegni il territorio a favore di lorsignori, che cerchi di mascherare la più generale crisi economica della provincia e della regione, imponendo condizioni di vita drammatiche agli sfollati, azzerando ogni tentativo di partecipazione e ricostruzione dal basso, sociale e solidale, impedendo persino assemblee – riunioni nei campi e la diffusione di materiale informativo.

Berlusconi vuole usare il G8 per deprimere la crescente protesta degli aquilani – manifestatasi in modo cristallino nelle due manifestazioni cittadine e in quella del 16 giugno a Roma davanti al Parlamento – che si sta unendo e rafforzando intorno alla CAMPAGNA 100%.
Ovvero : 100% DI RICOSTRUZIONE con contributi che coprano la totalità dei danni subiti da tutte le case e da tutte le attività; 100% DI PARTECIPAZIONE perché città e paesi vanno ricostruiti dagli abitanti; 100% DI TRASPARENZA, perché ogni euro impiegato va reso pubblico; 100% DI AQUILANI A L’AQUILA perché tutti/e devono tornare nelle loro case , e a settembre in particolare tutti gli studenti devono potere essere a scuola e nelle Università del loro territorio.

Nel quadro del programma condiviso dalle Assemblee nazionali svoltesi a L’Aquila il 1 e il 21 giugno, della mobilitazione antiG8 diffusa su tutto il territorio nazionale, oltre a varie altre forme di protesta che ci vedranno impegnati/e in tante città italiane dal 2 al 7 luglio – in particolare a Roma il 7 luglio nella “ giornata dell’accoglienza” – promuoviamo una iniziativa nazionale che possa consentire a tutti/e  di portare più vicino possibile ai luoghi del disastro e del vertice G8 la nostra indignazione contro i responsabili della crisi globale e gli sciacalli speculatori del terremoto.

Convochiamo per venerdi’ 10 luglio la “ marcia della rinascita” partenza ore 14 dalla stazione fs di paganica a l’Aquila a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto e della ricostruzione sociale-solidale proposta dalla campagna 100% contro il vertice g8 responsabile della crisi globale.

Per info:
cub.nazionale@tiscali.it        cobas@cobas.it             segreterianazionale@sdlintercategoriale.it

Come ti blocco una città

Viabilità durante il G8

Il Prefetto della Provincia dell’Aquila

Viste le note Cat. A.4/Gab/G8/33/2009 del 30/05/2009 e Cat. A.4/Gab./G8/048/2009 del 17/06/2009 della Questura dell’Aquila con le quali sono state proposte misure interdittive alla circolazione stradale da attuarsi in occasione del Vertice Internazionale G8 previsto in L’Aquila dall’8 al 10 luglio p.v.;
Ritenuto che per motivi di sicurezza pubblica e per motivi inerenti alla sicurezza della circolazione si rende necessario sospendere temporaneamente la circolazione sulle strade di seguito indicate;
Visto l’articolo 6 del Codice della Strada;
O R D I N A
per motivi di ordine e sicurezza pubblica, dalle ore 7,00 del 5 luglio 2009 alle ore 12.00 dell’11 luglio 2009, le sotto indicate sospensioni temporanee della circolazione:
A. interdizione della circolazione veicolare, compresi i mezzi pesanti (7,5 t.), nonché della circolazione pedonale lungo:

1. Viale delle Fiamme Gialle, intero tratto;
2. Nuovo raccordo di collegamento tra l’Aeroporto di Preturo e Viale delle Fiamme Gialle;
3. Tutte le strade interpoderali adducenti al perimetro dell’Aeroporto di Preturo;
4. Via del Colatoio Seconda e relativi accessi sterrati adducenti a Viale delle Fiamme Gialle;
5. Via del Poppleto (tratto adducente al centro abitato di Coppito e tratto opposto in direzione S.S. 80);
6. Via Cerritola, intero tratto;
7. Via Cagnano, intero tratto;
8. Via Borgorose, intero tratto, fino all’intersezione con la S. R. 80 DIR Via Amiternina di Preturo;
9. Via San Vittorino, intero tratto;
10. Strade interpoderali che da Viale delle Fiamme Gialle adducono ad alcune abitazioni private;
11. Via del Campo, intero tratto;
12. Via Fontecchio, intero tratto;
13. Via Capitignano.

Sarà consentita la circolazione pedonale (ma non veicolare) esclusivamente a coloro che a vario titolo saranno muniti di apposito “badge” rilasciato dalla Struttura di Missione G8 nonchè ai residenti preventivamente censiti, muniti anch’essi dell’ apposito “badge” rilasciato dalla Struttura di Missione G8.
Detta circolazione avverrà lungo appositi corridoi di transito con accesso all’altezza della nuova rotonda posta all’intersezione della S.S.80 con Via Borsellino e Via Fermi.
Sarà altresì consentito, ai soli residenti muniti dell’anzidetto “badge” ed al personale dell’organizzazione, l’accesso a mezzo di apposito servizio di navette, ad orari prestabiliti e sotto il controllo delle Forze di Polizia, con partenza dall’ingresso di Viale delle Fiamme Gialle.
Sarà altresì consentito l’accesso veicolare a coloro che devono assicurare servizi inderogabili di pubblica utilità (preventivamente censiti a cura delle Forze di Polizia e muniti di Passi Identificativo rilasciato dal Gruppo Operativo Interforze G8), al personale e mezzi delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e di Soccorso Pubblico, ai mezzi del Dipartimento della Protezione Civile, la cui targa rechi la sigla DPC, nonché ai mezzi addetti al trasferimento delle delegazioni.
***
B. interdizione della circolazione veicolare, compresi i mezzi pesanti (7,5 t.), nonché della circolazione pedonale lungo:

1. S.S. 80, tratto compreso tra l’intersezione con la S.R. 80 DIR e l’intersezione con le Via E. Fermi e Borsellino (Centro Commerciale “Amiternum”);
2. S.P. 33 – Via Dell’Aringo – Via Preturo, tratto delimitato ad Ovest dall’incrocio con la S.R. 80 DIR e ad Est con l’inizio dell’abitato di Coppito all’altezza di Via Montagnino;
3. Via Borsellino, fino alla confluenza con la Via Vetoio.
4.
Sarà consentito il transito di navette della Società A.M.A. all’uopo predisposte.
Sarà consentito l’accesso pedonale (ma non veicolare), esclusivamente nei tratti immediatamente prospicienti le suddette vie, ai residenti, ai domiciliati, ai dimoranti di fatto ed agli esercenti attività lavorative preventivamente censiti a cura delle Forze di Polizia e muniti di Passi Identificativo rilasciato dal Gruppo Operativo Interforze G8 nonché a coloro che devono assolvere a compiti di assistenza purché anch’essi preventivamente censiti a cura delle Forze di Polizia e muniti dell’anzidetto Passi Identificativo.
Sarà altresì consentito l’accesso veicolare e pedonale a coloro che devono assicurare servizi inderogabili di pubblica utilità (preventivamente censiti a cura delle Forze di Polizia e muniti di Passi Identificativo rilasciato dal Gruppo Operativo Interforze G8) ed a coloro che, a qualunque titolo, saranno muniti del “badge” della Struttura di Missione G8 per l’accesso all’area dei lavori ed al personale e mezzi delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e di Soccorso Pubblico, ai mezzi del Dipartimento della Protezione Civile, la cui targa rechi la sigla DPC, nonché ai mezzi addetti al trasferimento delle delegazioni.
C. interdizione della circolazione veicolare, compresi i mezzi pesanti (7,5 t.), lungo:

1. S.S. 80, tratto compreso tra l’intersezione con le Vie Enrico Fermi e Borsellino e la confluenza con l’uscita autostradale L’Aquila Ovest.
Sarà consentito il transito di navette della Società A.M.A. all’uopo predisposte.
Sarà, altresì, consentito l’accesso veicolare a coloro che devono assicurare servizi inderogabili di pubblica utilità, preventivamente censiti a cura delle Forze di Polizia e muniti di Passi Identificativo rilasciato dal Gruppo Operativo Interforze G8, a coloro che, a qualunque titolo, saranno muniti di apposito “badge” rilasciato dalla Struttura di Missione G8 per l’accesso all’area dei lavori ed al personale e mezzi delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e di Soccorso Pubblico, ai mezzi del Dipartimento della Protezione Civile, la cui targa rechi la sigla DPC, nonché ai mezzi addetti al trasferimento delle delegazioni.
D. interdizione della circolazione veicolare e pedonale, in concomitanza con l’arrivo e le partenze delle delegazioni, lungo:

1. SR 80 Dir – Via Amiternina, nel tratto compreso a nord della confluenza con la S.S. 80 e a sud di quella con la S.P. 33 – Via del Laringo – Via Preturo;

E. interdizione della circolazione di mezzi pesanti (7,5 t.) lungo:
1. Via Antica Arischia;
2. Via Enrico Fermi;
3. Via Giovanni Falcone;
4. Strada Provinciale di Preturo;
5. Via Borsellino, fino all’incrocio con la S.S. 80;
Sarà consentito l’accesso veicolare esclusivamente ai mezzi pesanti dell’Organizzazione del Vertice G8 muniti di “badge” ed ai mezzi pesanti delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e di Soccorso Pubblico.
F. interdizione della circolazione delle greggi di animali lungo:
1. S.P. 33 – Via Del Laringo – Via Preturo, nel tratto compreso tra la S.R. 80 DIR ed il limite dell’abitato di Coppito – altezza Via Montagnino;
2. Viale delle Fiamme Gialle e strade ad essa adducenti.

G. circolazione delle betoniere addette al trasporto di materiali cementizi per il Progetto C.A.S.E..
Sarà, inoltre, consentito il traffico veicolare dei mezzi, anche pesanti, adibiti al trasporto di materiali cementizi per le realizzazioni del Progetto C.A.S.E. lungo il seguente itinerario:
Via Borsellino – Via Falcone in entrambi i sensi di marcia.

Tale facoltà è consentita a condizione che i predetti veicoli e i relativi conducenti siano muniti di Passi Identificativo rilasciato dal Gruppo Operativo Interforze G8.
Le Forze di polizia sono incaricate di effettuare mirati servizi di controllo sui trasporti effettuati da tali veicoli.
***
Nell’intero arco delle 24 ore del periodo in questione (dalle ore 7,00 del 5 luglio 2009 alle ore 12.00 dell’11 luglio 2009), sarà predisposto, lungo le vie di seguito indicate, un servizio di navette scortate da equipaggi delle Forze di Polizia, per il trasporto dei residenti e degli esercenti interessati a raggiungere le località sottoposte alle interdizioni veicolari:
1. S.S. 80, intero tratto;
2. S.P. 33 – Via dell’Aringo – Via Preturo;
3. Viale delle Fiamme Gialle e strade adducenti.
Il Questore dell’Aquila è incaricato di sovrintendere all’esecuzione del presente provvedimento avvalendosi, per l’attuazione dei necessari interventi e servizi, del Corpo della Polizia Municipale dell’Aquila, nonché dei Corpi e Servizi di polizia locale di altri Enti locali che prestano la loro attività nella Provincia ai sensi delle vigenti disposizioni.
L’Aquila, 23 giugno 2009
Il Prefetto
(Gabrielli )