Una storia di ordinaria repressione

I pericolosi siete voi!

Questo vuole essere un atto di denuncia, una dura condanna e una chiara presa di posizione di fronte alla grave iniziativa intrapresa dalla Questura di Roma nei confronti di un attivista del Laboratorio Acrobax da tempo impegnato a fianco delle lotte sociali dei precari e dei disoccupati, per la difesa dei beni comuni sul territorio e per il diritto all’abitare a fianco dei movimenti di lotta per la casa.

Ci riferiamo alla disposizione per l’articolo 1 della legge 1423 varata dal famigerato governo Tambroni nel lontano 1956 sulla pericolosità sociale, che dal novembre dello scorso anno ha colpito Rafael con il provvedimento della durata di tre anni e che da ieri è stato confermato e reso esecutivo dal Questore di Roma, respingendo formalmente il ricorso legale. Vi include per di più la minaccia di ricorrere ad ulteriori misure di prevenzione come la sorveglianza speciale prevista dagli articoli che seguono nell’infame dispositivo di legge nei “confronti delle persone pericolose per la sicurezza e per la pubblica moralità” qualora vi siano ulteriori deferimenti o segnalazioni di violazione delle disposizioni inerenti la legge stessa.

Gli vengono contestati i carichi pendenti relativi a processi in corso per i quali gli viene attribuita la supposta pericolosità sociale e che rappresentano secondo la Questura le sufficienti motivazioni per “configurare un profilo del soggetto in linea con le categorie previste dall’art. 1 e conforme al concetto di condotta e pericolosità sociale, espresso nell’art. 4 della citata legge”. Non solo, il provvedimento prosegue aggravando l’ipotesi, poichè si valuta addirittura che “l’asserito e spiccato interesse per le forme di partecipazione politica di base che pone all’attenzione pubblica temi di interesse generale, non esclude la commissione di reati specifici per i quali l’istante si è reso già responsabile”. Nel pieno della devastante crisi globale, siamo alla pantomima del peggiore processo alle intenzioni o nella migliore delle ipotesi, dentro il set di minority report. Invece è purtroppo un decreto ufficiale del questore di Roma.

Riteniamo poi gravissimo l’accostamento dello spiccato interesse alla partecipazione della vita politica di base con le ipotesi di reiterazioni di reati già contestati, peraltro di lieve entità e tutti legati alle lotte sociali che non possono e non devono subire in silenzio la demonizzazione giudiziaria o, come spesso accade, il linciaggio mediatico, dentro quel generale “laboratorio della repressione” che vede nella penalizzazione della partecipazione politica alla vita sociale e all’autorganizzazione uno degli strumenti più usati dal potere. Spazi di democrazia diretta e di autogoverno che vogliamo difendere fino all’ultimo respiro, per la difesa della democrazia e della partecipazione politica dal basso di tutti i cittadini e per l’agibilità democratica che giorno dopo giorno la svolta autoritaria in corso da anni nel nostro paese ci vorrebbe progressivamente sottrarre.

Chiediamo l’immediata revoca del provvedimento sulla pericolosità sociale per il nostro compagno e rivendichiamo il diritto alla partecipazione democratica della vita politica nella nostra città e che continueremo a lottare per la libertà e la dignità di tutte e tutti oltre i limiti imposti da queste leggi ridicole e fuori dai tempi della storia che vogliamo costruire per il nostro futuro.

Per questo insieme ad un gruppo di attivisti delle lotte sociali sparsi per l’Italia e a diverse realtà impegnate sul carcere,abbiamo iniziato a lavorare ad un’inchiesta/libro bianco sulla repressione e il controllo, dal titolo provvisorio di “Sorvegliati e puniti”. Un percorso che coinvolga singoli attivisti, collettivi autorganizzati, sindacati di base, reti che si muovono per i diritti e la libertà, ma anche studi legali, giuristi, intellettuali.

Per manifestare il proprio sdegno e segnalare la propria solidarietà inoltre chiediamo di sottoscrivere questo appello che verrà inoltrato alla questura di Roma insieme al nuovo ricorso per la sospensione immediata del decreto.

Laboratorio Acrobax

Coordinamento cittadino di lotta x la casa

Rete degli Indipendenti

Per sottoscrivere l’appello libertadimovimento@inventati.org

Rave Art ::: techno minimal night

Acrobax Expo è lieta di invitarti a partecipare alla presentazione di RAVE ART

raveart1La Rave Art sarà un azione artistica organizzata da Acrobax Expo in uno dei tanti spazi abbandonati nella metropoli roma che noi andremo a riqualificare, questa volta a modo nostro, con interventi artistici di tutti i tipi: fotografia, stencil, pittura, scultura, ecc.
Rivendicheremo la città come spazio comune di tutti e tutte contro la politica securitaria che criminalizza gli artisti di strada e privatizza gli spazi.
Durante la serata di venerdi inizieranno le iscrizzioni al progetto RAVE ART.
Dalle 19:00 aperitivo e vernissage con mostre fotografiche, videoproiezioni, pittura e performance  con il tema: acqua bene comune in preparazione della manifestazione del 20 marzo contro la privatizzazione dell’ acqua a Roma.
Dalle 23:00 dj set Techno minimal con dj kumm e ospiti
Per partecipare con la propria arte alla serata scrivi una mail a
acrobax.expo@gmail.com
partamevia@yahoo.it
www.myspace.com/acrobaxexpo
Venerdi 19 Marzo 2010 LOA Acrobax – ex cinodromo della capitale – via della vasca navale 6. METRO B S.Paolo

ACROBAX EXPO – LABORATORIO ARTISTICO-MUSICALE

Acrobax Expo è un progetto che nasce all’ ex cinidomo della capitale, laboratorio del precariato metropolitano L.O.A. Acrobax Project.
Da questo spazio liberato, nella metropoli Roma, attraverso l’ autogestione, l’ autodeterminazione e la collaborazione attiva, Acrobax Expo intende dar vita a nuovi luoghi  d’ espressione artistica che sappiano valorizzare l’ arte slegata da parametri commerciali e convenzionali.
Acrobax Expo cresce e si ramifica, si sottrae e produce nella metropoli, con la metropoli e contro un certo tipo di metropoli, contro la politica securitaria che criminalizza gli artisti di strada e che privatizza gli spazi comuni.
Acrobax Expo sorge negli spazi metropolitani abbandonati e in disuso con la volontà di reclamare la città e rivendicarla come spazio di tutti e tutte.
Questo spazio non si pone limiti sulle metodologie d’ epsressione: fotografia, pittura, scultura, videoarte, istallazioni…, né pone limiti di selezione o valutazione personale.
Oltre ad uno spazio espositivo Acobax Expo è un laboratorio artistico dove produrre fisicamente e collettivamente la propria arte, interagendo con lo spazio stesso.