Piazza dell’indignazione precaria

Domenica 19 a Roma abbiamo dato vita alla piazza dell’Indignazione precaria che ha avuto il suo riflesso e connessione con diverse città che, da Milano a Bari, hanno dato appuntamento ai precari e alle precarie prendendo parola e dando finalmente in questo paese visibilità e protagonismo alla condizione diffusa e generalizzata della precarietà, lavorativa e sociale.

La piazza di Roma, viva e partecipata, ha coinvolto ieri più di cinquecento persone facendo incontrare precari e precarie, singoli citaddini ma anche tantissime esperienze di lotta, collettivi di precari, movimenti per il diritto all’abitare, centri sociali, sindacati di base, associazioni e reti nate sul web che si erano date appuntamento in questa scommessa collettiva dell’indignazione precaria, accogliendo l’appello europeo alla mobilitazione lanciato dalle piazze della Spagna e della Grecia in rivolta da settimane.
Già da sabato i precari della scuola erano in presidio permanente e la cooperazione nella lotta aveva permesso un primo incontro tra alcune vertenze significative come quella dei precari In-dipendenti per la PA protagonisti della contestazione a Brunetta insieme ai lavoratori precari dello spettacolo, anche loro da giorni in mobilitazione permanente con l’occupazione del Teatro Valle. Congiuntamente si è deciso di rilanciare la mobilitazione facendo diventare lo spazio politico comune di ieri una nuova sfida collettiva, quella di mantenere il presidio permanente davanti a Montecitorio fino al 22 promuovendo con ogni mezzo necessario una manifestazione della rabbia precaria contro questo governo. Indiciamo quindi una mobilitazione diffusa e popolare per una due giorni di lotta. Già da domani la camera dei deputati sarà chiamata a votare l’approvazione del decreto sviluppo sul quale il governo ha posto la fiducia e noi saremo lì per manifestare la nostra indignazione, chiedendo il ritiro immediato del provvedimento. Anche per il giorno seguente mercoledì 22 l’assemblea ha deciso di lanciare da subito la mobilitazione davanti al Parlamento dove è previsto il voto di fiducia al governo relativamente alla verifica richiesta dal capo dello Stato dopo l’allargamento della maggioranza ai così detti Responsabili.

Noi saremo lì per sfiduciare questo Governo con un moto dal basso, sociale, costituente, per aprire una nuova stagione politica, che sia implicitamente anche una sfiducia anticipata a qualsiasi ipotesi di governo tecnico o di alternativa che sia, che voglia seguire le politiche di austerity imposte dalla Commissione europea che obbliga i singoli Stati a mettere in ginocchio i propri cittadini caricando sui precari, sui lavoratori dipendenti, sull’esercito delle partite IVA e sui pensionati il costo materiale della crisi provocata dalla speculazione finanziaria nel nome del neoliberismo della guerra e della precarietà. Che sia quindi una sfiducia all’intera classe politica corrotta e venduta alle sorti del mercato.

Chiediamo a tutti precari di esprimere la propria rabbia e indignazione per una due giorni di lotta che non dovrà più essere dimenticata.

Piazza romana x l’Indignazione precaria.

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Appello GENERAZIONE P. – laboratorio di comunic/azione metropolitana

http://www.facebook.com/notes/generazione-p-precaria/21-e-22-giugno-assediamo-montecitorio-sfiduciamoli/235648169780638

21 e 22 GIUGNO – ASSEDIAMO MONTECITORIO, SFIDUCIAMOLI

A partire dal presidio permanente promosso dai lavoratori precari dell’istruzione, in questi giorni davanti montecitorio abbiamo visto animarsi una piazza permanente nella quale si stanno iniziando ad incontrare precari e precari di tutta roma e di tutta italia – come è accaduto nella assemblea di domenica 19 all’interno di una giornata internazionale di mobilitazione, promossa dagli ormai famosi “contestatori di brunetta” e cui hanno partecipato quasi duecento persone.

E’ il segno del bel vento che tira in questo paese, il vento che la sera della vittoria del referendum ha riempito di gioia le piazza di tutta italia – dalle metropoli ai piccoli comuni – ed ha visto brindare assieme persone che forse mai avrebbero avuto occasione di incontrarsi.

E’ un vento di partecipazione, di indignazione, di rivolta costituente in grado, dalla val di susa ai referendum, di resistere all’italia delle speculazioni e dello sfruttamento, e praticare una via di fuga.

E’ il vento che sta tirando in tutto l’euromediterraneo, e che rappresenta l’alternativa viva alla decadenza di una classe dirigente e di una organizzazione sociale sempre piu’ inadeguata.L’Italia dei palazzi, nel frattempo, vive di un dibattito autistico ed autoreferenziale, senza piu’ un pubblico ad assistere.

Non sappiamo bene come e perchè, ma pare che domani il governo Berlusoni avrà ancora la fiducia – chissà dopo quale mercanteggiamento o quale dichiarazione ambigua di leader di verde vestiti, o dopo quale accordo implicito od esplicito con quella che viene definita “opposizione”.

Sappiamo però che questo governo e tutta la classe politica, al di là di quello che possono fare nel chiuso delle aule, non hanno la nostra fiducia, non hanno la fiducia del corpo vivo del paese, non hanno la fiducia dei milioni di persone che hanno votato per i referendum, non hanno la fiducia degli studenti e dei giovani che riempiono da mesi le piazze e le strade di questa città.

Non hanno la fiducia della c.d. “generazione precaria”, la generazione che non avrà pensione, la generazione che al contratto ha rinunciato, la generazione che lo sciopero non sa neanche cosa sia e della quale i sindacati si dimenticano spesso, la generazione che nei politici non ha mai creduto piu’ di tanto, la generazione che era stata cresciuta per essere rassegnata e passiva ed invece, in italia ed in tutto il mondo, si sta rivoltando.

La generazione precaria che già il 14 ed il 22 dicembre ha espresso con chiarezza cosa pensa di questa classe politica, e continua a farlo ogni giorno.

Crediamo che la verifica parlamentare in corso oggi e domani 22 giugno possa essere un’altra occasione per incontrarci e riconoscerci, e per affermare ancora che quello che accade in quel palazzo ormai quasi non ci riguarda piu’ – che il paese reale siamo noi, e che noi siamo stufi di tutti loro.

Per questo invitiamo tutti i precari e le precarie a partecipare e sostenere il presidio permanente in corso di fronte a Montecitorio che sta raccogliendo la partecipazione di associazioni di precari, universitari, singoli ed in particolare:

STASERA, DALLE 19.00 ALLE 24.00

aperitivo, musica, foto, teatro

invitiamo tutti a portare il proprio contributo, la propria chitarra, una foto, uno striscione

SPETTACOLO TEATRALE CON ULDERICO PESCE E MUSICA CON ANDREA RIVERA

MERCOLEDI’ 22 GIUGNO

dalle ore 9.00 colazione e comunicazione

ore 15.00 AZIONI DI COMUNICAZIONE

invitiamo tutti e tutte a raccogliere l’invito di brunetta e portare una cassa di frutta e verdura, per dare vita ad un flashmob collettivo

Siamo la parte peggiore dell’Italia ma se ci fermiamo noi si ferma il paese!

Mailinglist: indignazioneprecaria06@inventati.org
Fb: indignazione precaria
www.scioperoprecario.org

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