Non siamo noi che dobbiamo pagare i debiti, siete voi che ci dovete ridare i soldi!

Questa mattina precari/e e disoccupati/e sono entrati simbolicamente ad Equitalia e all’agenzia delle entrate a Lungotevere, a Roma. Lo abbiamo fatto perchè questi sono simboli di una quotidianità in cui viene spremuta la nostra energia per produrre ricchezza; sono i simboli di un problema di equità fiscale, in cui sono sempre le fasce più deboli a pagare; perchè in questo luogo c’è l’espiazione della colpa del debito italiano, che non abbiamo accumulato noi, ma che siamo costretti a pagare. Oggi siamo entrati in questi luoghi per comunicare la stanchezza e la rabbia di intere generazioni costrette a lavori umilianti, in condizione di sfruttamento e senza garanzie. Non siamo più disponibili ad aspettare improbabili, quanto lontane, riforme mentre continuiamo a pagare. Oggi abbiamo detto, una volta di più, che è ora che vengano redistribuiti i frutti di quella ricchezza sociale, è ora di un reddito per tutti/e noi, perchè voglaimo uscire dal ricatto del presente fatto di precarietà e austerity. Questo è l’inizio del nostro avvicinamento al corteo del 19 ottobre, perchè scenderemo in piazza come precari e precarie che vogliono organizzarsi insieme ad altri per riprenderderci ciò che ci spetta. Oggi abbiamo scelto un simbolo, la maschera di V per Vendetta, la vendetta dei precari. Invitiamo tutti/e a seguirla, da qui al 19 ottobre ma, soprattutto, dopo!

Il 19 ottobre partiremo da Piazza San Giovanni alle 14 per andare sotto il Ministero dell’Economia e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti passando per la Cassa Depositi e Prestiti dove è custodita la più grande liquidità monetaria del nostro paese che prima serviva a finanziare i progetti sociali degli enti locali ed ora garantisce solo tassi agevolati a banche e costruttori. Questi soldi, invece, dovrebbero essere utilizzati per redistribuire la ricchezza attraverso un reddito di esistenza per tutti.
Tenetevi liberi il 19 ma anche il 20 e il 21 perché da lì non ce ne andremo…

Assemblea cittadina per lo spezzone della cultura indipendente il 19 Ottobre

4 OTTOBRE 2013 ORE 19.00
CINE TEATRO VOLTURNO OCCUPATO
ASSEMBLEA PER CREARE UNO SPEZZONE PERFORMATIVO DELLA CULTURA
INDIPENDENTE ALL INTERNO DEL CORTEO DEL 19 OTTOBRE

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ELABORIAMO INSIEME LA PARTECIPAZIONE A QUESTA SETTIMANA DI MOBILITAZIONI CON IL NOSTRO METODO DI LOTTA..LA CULTURA INDIPENDENTE E RESISTENTE…

L’APPELLO è RIVOLTO A TUTTE QUELLE PERSONE CHE HANNO VOGLIA DI MANIFESTARE IL LORO DISSENSO ATTRAVERSO LE PRATICHE QUOTIDIANE DELLA PROPRIA ARTE; A CHI HA FATTO O DECIDE DI FARE DELLA PROPRIA ARTE UN MEZZO DI LOTTA PER COMUNICARE IN UNA FORMA DIRETTA E ISTANTANEA LA CONTESTAZIONE CONTRO LO STATO DI CRISI CHE OGNI GIORNO CI INVESTE E LE DEVASTAZIONI TERRITORIALI CHE PROLIFERANO ATTORNO A NOI, PORTANDOSI DIETRO LO SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE E LA SPECULAZIONE ECONOMICA.
| IL COLLETTIVO DEL TEATRO DE MERODE E DEL CINE TEATRO VOLTURNO OCCUPATO |
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DI SEGUITO INFO SULLA SETTIMANA DI MOBILITAZIONI DEL 12-19 OTTOBRE….

Ogni giorno, migliaia di persone lottano in questo paese: per arrivare a fine mese, difendere il diritto ad un tetto, affermare la propria dignità, difendere territori e beni comuni da devastazioni e saccheggi. Si tratta, il più delle volte, di percorsi separati che non riescono a tradursi in un discorso generale. Intendiamo rovesciare l’isolamento delle singole lotte e la precarietà delle nostre esistenze, per dare vita a una giornata di lotta che rilanci un autunno di conflitto nel nostro paese, contro l’austerity e la precarietà impostaci dall’alto da una governance europea e mondiale sempre più asservita agli interessi feroci della finanza, delle banche, dei potenti.
Il 19 ottobre vogliamo dare vita ad una sollevazione generale.
Una giornata di lotta aperta, che si generalizzi incrociando i percorsi, mettendo fianco a fianco giovani precari ed esodati, sfrattati, occupanti, senza casa, migranti, studenti e rifugiati, no tav e cassintegrati, chiunque si batte per affermare i propri diritti e per la difesa dei territori. Uniti contro le prospettive di impoverimento e sfruttamento imbastite dalla troika e dall’obbedienza di un governo che, tra decreti del “Fare” e “Service Tax”, favorisce i ricchi per togliere ancora di più ai poveri: barattando l’Imu con nuovi tagli alla spesa ed una nuova aggressione al diritto alla casa e all’abitare; favorendo la speculazione edilizia, il consumo di suolo e i processi di valorizzazione utili alla rendita, mentre vi sono centinaia di migliaia di case sfitte; delegando i servizi e il welfare ad una governance locale che, per far quadrare i conti aumenterà le tasse e produrrà ancora tagli e privatizzazioni. Tutto questo mentre preparano una nuova guerra “umanitaria” dalle conseguenze incalcolabili.
Contro questo orizzonte di miseria, intendiamo costruire una grande manifestazione che ponga con forza la questione del reddito e del diritto all’abitare, per questo vogliamo l’immediato blocco degli sfratti, il recupero del patrimonio pubblico e la tutela della ricchezza collettiva e comune, anche per combattere la precarietà e la precarizzazione generale delle condizioni di vita e del lavoro che ci stanno sempre più imponendo.
La manifestazione del 19 ottobre giungerà al culmine di una settimana di mobilitazioni, dentro e fuori il paese: il 12 ottobre, con  una giornata di lotta a difesa dei territori, contro le privatizzazione dei servizi pubblici e la distruzione dei beni comuni e mobilitazioni diffuse per il diritto all’abitare; il 15, con azione dislocate nelle città per uno sciopero sociale indetto dall’agenda dei movimenti trans-nazionali; il 18 con una manifestazione congiunta dei sindacati di base  e conflittuali.
Vogliamo rovesciare il ricatto della precarietà e dell’austerity in processo di riappropriazione collettiva. Per rilanciare un movimento che affermi l’unica grande opera che ci interessa: casa, reddito e dignità per tutt*!