Arresti al Testaccio, alcuni comunicati

Comunicato Indipendenti

Italiano

Dopo la giornata di mobilitazione in molti atenei italiani a seguito dei 21 arresti eseguiti in tutta Italia per le manifestazioni contro il G8 dell’universita’, nella giornata di oggi la faccia repressiva di questo governo ha voluto colpire nuovamente chi nella citta’ di Roma continua a denunciare i veri responsabili di questa crisi globale.

Verso le 10 del mattino mentre un corteo spontaneo di aderenti all’appello “V-Strategy”, partito dal padiglione occupato dell’universita’ Roma Tre, attraversava le strade di Testaccio nella “giornata di accoglienza ai grandi della terra” andando verso Piramide per prendere la metropolitana e raggiungere il corteo che sarebbe partito dalla citta’ universitaria, le cosiddette forze dell’ordine hanno pesantemente caricato i manifestanti. Una reazione spropositata, una caccia all’uomo durata almeno un’ora per le strade del quartiere che ha portato al fermo di 34 persone, di cui ad oggi 8 tramutati in arresti. Tra questi ci sono diversi nostri compagni e compagne insieme ad attiviste/i giunti in citta’ per le contestazioni al G8.

In questa giornata l’ondata repressiva ha invaso la scena mediatica spostando l’attenzione di tutti dal G8 della crisi, in cui emergono tutte le debolezze del premier e del suo governo: e’ per cercare di coprirle che si sceglie di reprimere ogni forma di dissenso, in particolare nei confronti di chi tutti i giorni anima i percorsi di lotta e conflitto nei territori.

Il nostro pensiero va ai nostri compagni e compagne, a coloro che ad oggi sono privati della loro liberta’ personale. Non vediamo l’ora di riaverli al nostro fianco e per questo saremo domani, 8 luglio, dalle ore 17.00 sotto le finestre del carcere di Regina Coeli.

Tutte libere! Tutti liberi!

Rete delle/degli Indipendenti

English

After the day of actions in many italian universities, bloomed as a reaction to the arrests of 21 italian activists for protests against university g8, yesterday the repressive face of italian government hit again those who are active against the responsibles of this new global crisis.

Around 10 am a demonstration, following the “V-Strategy” call, inside the “Welcome Days to G8s”, started from the occupied building of university Roma3 and blocked the streets of Testaccio neighbourhood trying to reach subway station Piramide to join the other demonstration starting from La Sapienza. Police hardly attacked activists and started a 1 hour man-hunt through the neighbourhood with 34 people caught, 8 of whom got arrested and are now in jail waiting for confirmation. many of the others are still halted and will undergo on trial, assisted by a legal team. there’s no date for hearing yet. among the arrested there are many of our activists and people who had arrived from abroad to demostrate against G8.

Repression has caught media attention, moving it from the G8 of the Crisis, where the weakness of Berlusconi and the government emerges: they try to cover it repriming dissent, particularly against people active daily on social struggles.

Our mind goes to the comrades and to the people deprived of personal freedom. We are looking forward to have them back by our side. We’ll be today, 8 july, from 5 pm under Regina Coeli jail, Trastevere, centre Rome.

Tutte libere! Tutti liberi!
Freedom for all!

Rete delle/degli Indipendenti

Comunicato studenti e studentesse RomaTre

Che vantaggi porta il G8 a Testaccio? La Polizia!

Il 7 luglio, durante la “giornata dell’accoglienza ai grandi otto”, l’ Info Point messo a disposizione degli attivisti che volevano partecipare alla contestazione del summit G8 rispondendo all’appello della “V-strategy”  è stato sgomberato a seguito della smisurata repressione di polizia e guardia di finanza e degli arresti che ne sono seguiti.
Oggi 9 luglio si riparte proprio dall’ex Info Point presso lo stabile di Roma Tre al Mattatoio per continuare un percorso di collaborazione e protesta che ha visto come prima tappa la liberazione di uno spazio abbandonato per farlo vivere di contenuti e relazioni all’interno delle contestazioni al G8; un momento di condivisione tra studenti e attivisti locali e internazionali. E’ un percorso questo che vuole maturare attraverso esperimenti sociali portati avanti sinergicamente da realtà che condividono pratiche e interessi, diventando così più efficace. Non scoraggiati dalla forte repressione subita, rivendichiamo oggi il diritto di scendere in piazza e manifestare le nostre idee. Un diritto negato a chi l’altro ieri è stato privato della libertà personale e si trova ora in carcere esclusivamente perché stava manifestando il proprio dissenso contro chi dissenso non vuole per continuare a gestire e regolare indisturbati le nostre vite difendendo gli interessi personali degli otto grandi e della governance economica di cui sono servi, e non i diritti delle persone per cui stavamo manifestando.
Ragione che è stata evidentemente capita dagli abitanti del quartiere di Testaccio, che ha espresso solidarietà agli studenti e agli altri manifestanti inseguiti; è infatti importante mantenere una coesione dal basso, perché la crisi in atto non è fatta delle chiacchiere da salotto dei potenti ma presenta conseguenze che si stanno abbattendo e che si abbatteranno sempre più pesantemente sui ceti popolari e precari.
La crisi pesa e a farne le spese è doppiamente chi ne subisce le conseguenze economiche e che, consapevole di questo, manifesta il proprio dissenso.
Quella di oggi sarà un’iniziativa colorata e fantasiosa ma che punterà l’accento sulle tematiche gravi che colpiscono studenti e precari: una sfilata incentrata sulle tematiche della crisi, affrontate in maniera seria e declinata ognuno coi propri contenuti e peculiarità.

Metti in crisi il G8! Via la polizia da Testaccio!LIBERI/E TUTTI/E

Liberi tutti e libere tutteLibertà per gli studenti arrestati

Laura Libera

Studenti e studentesse di Roma Tre in lotta contro il G8

Comunicato di Acrobax Project, 9 luglio

Simona, Rafael e Laura liberi.

Liberare tutti e tutte

Questa è la nostra battitura per i nostri compagni e compagne tenuti in arresto in carcere.

E’, insieme a tutte le cose che stiamo facendo, un grido in più per chiedere la loro liberazione e per dire che li vogliamo liberi insieme a noi. Come la lettera aperta che abbiamo aiutato a costruire (petizionearrestig8.noblogs.org), come le mobilitazioni che continuiamo a vivere, come le lotte che continuiamo ad animare in questi giorni.

Il 7 Luglio siamo partiti insieme dall’infopoint occupato vicino ad Architettura di roma3 per andare verso Piramide in un corteo spontaneo di contestazione al G8.

La polizia ci ha caricato e, fino a qui, niente di nuovo; la polizia ci ha caricato senza giustificazione alcuna, con brutalità e mettendo in atto ancora una volta un’eccezione del diritto, come a Genova, come ogni qualvolta il potere è nudo e debole. E qui la novità è che, in Italia, sta diventando pericolosamente normale, attuale, quotidiano: la sospensione del diritto a contestare e ad esprimere il proprio dissenso.

E’ per questo che abbiamo deciso di manifestare Martedi mattina e in questi giorni. E’ per questo che domani saremo a L’Aquila: per dire che si riunisce un vertice illegittimo, la massima rappresentazione di chi decide le politiche economiche, sociali e culturali del capitalismo neoliberista. Gli stessi che sono in cerca delle soluzioni per farci pagare la crisi e continuare a subire precarietà, cassaintegrazioni, sfratti, debiti. Ma che, soprattutto, ci condannano a non poter immaginare un futuro libero ed autonomo.

Abbiamo percorso insieme quei metri perchè insieme l’abbiamo deciso e perchè le nostre vite sono legate da anni di complicità, di condivisione e di cospirazione. E mai come in questo caso cospirare vuol dire respirare insieme.

Rafael Laura e Simona liberi subito.

Liberi tutti e libere tutte adesso.

Con Carlo nel cuore.

AcrobaxProject

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