Autorecupero

Da anni, il Coordinamento di Lotta per la Casa, attraverso la Cooperativa Inventare l’Abitare, promuove a Roma progetti di Autorecupero. Prima strappando una legge regionale del 1998, poi iniziando a realizzare progetti di riqualificazione dal basso delle occupazioni di stabili fatiscenti e abbandonati, l’autorecupero si è affiancato all’edilizia residenziale pubblica come strumento di risoluzione dell’emergenza abitativa.

Le ragioni di ciò vanno cercate innanzitutto in una dimensione soggettiva: in questo modo infatti gli occupanti evitano la dispersione in case popolari assegnate a macchia d’olio. In secondo luogo si autorecupera nel luogo in cui si è occupato e vissuto per anni: in questo modo, il legame affettivo con il luogo e quello relazionale con un territorio vengono salvaguardati. Si evita, inoltre, l’espulsione delle persone in emergenza abitativa verso zone periferiche e quartieri-ghetto di nuova costruzione, dove l’incapacità delle Amministrazioni Locali relega la risoluzione di un problema invece che la pianificazione di un diritto.

  • SCHEDA AUTORECUPERI
  • ALLACCI VOSTRA! [Manifestazione al Campidoglio 13 luglio 09]
  • KILL BUILDING [per una mappatura dal basso degli stabili abbandonati e degli edifici inutili]

Allacci vostra!

Presidio pubblico al Campidoglio per gli autorecuperi.

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13 Luglio. Siamo scesi, ancora una volta, in piazza, per avere risposte sui nostri diritti: sembra assurdo ma anche gli impegni più elementari vengono disattesi. In questo paese e in questa città anche un banale allaccio di utenze, che per mesi però lascia senza casa intere famiglie, necessita di manifestazioni pubbliche per essere portato a compimento.

Ci chiediamo come questa amministrazione comunale possa affrontare in maniera degna il problema dell’emergenza abitativa. Si è ottenuto un incontro col gabinetto del sindaco al quale abbiamo ricordato il caso dell’autorecupero di via Colomberti: case pronte da mesi ma senza acqua e luce a causa di un “rimbalzo di competenze” tra amministrazione e Acea.

Ma non solo. Altri autorecuperi (come quelli di via Marica, via De grenet, via Saredo) sono fermi a causa di finanziamenti, già stanziati, ma che sono inspiegabilmente fermi da qualche parte. Via delle Alzavole attende lo spostamento di alcune famiglie che vivono li da anni, alle quali già era stata assicurata una soluzione alternativa. Anche questa disattesa.

Attraverso progetti di bio-edilizia, l’autorecupero diviene uno strumento innovativo e antispeculativo che recupera immobili senza aggiungere altro cemento, ed è soprattutto, l’impegno e la speranza di tante e tanti che hanno deciso di risolvere la propria emergenza abitativa. Questo impegno non può essere bloccato da cavilli e incompetenze di coloro i quali dicono people first, ma solo in campagna elettorale.

Cooperativa Inventare l’abitare / Coordinamento di lotta per la casa

Presidio pubblico su autorecuperi.

Siamo scesi, ancora una volta, in piazza per avere risposte sui nostri diritti: sembra assurdo ma anche gli impegni più elementari vengono disattesi. In questo paese e in questa città anche un banale allaccio di utenze, che per mesi però lascia senza casa intere famiglie, necessita di manifestazioni pubbliche per essere portate a compimento. Ci chiediamo come questa amministrazione comunale possa affrontare in maniera degna tutto il problema dell’emergenza abitativa. Si è ottenuto un incontro col gabinetto del sindaco al quale abbiamo ricordato il caso dell’autorecupero di via Colomberti: case pronte da mesi ma senza acqua e luce a causa di un “rimbalzo di competenze” tra amministrazione e acea, che tradotto significa inerzia e incapacità di questa amministrazione. Tra oggi e domani gli allacci dovrebbero essere garantiti.

Ma non solo.Altri autorecuperi (come quelli di via Marica, via De grenet, via Saredo) sono fermi a causa di finanziamenti, già stanziati, ma che sono inspiegabilmente fermi da qualche parte. In Via delle Alzavole, è presente un altro autorecupero , il cui inizio attende lo spostamento di alcune famiglie che vivono li da anni, alle quali già era stata assicurata una soluzione alternativa. Anche questa disattesa.

Attraverso progetti di bio-edilizia,l’autorecupero diviene uno strumento innovativo e antispeculativo che recupera immobili senza aggiungere altro cemento, ed è soprattutto, l’impegno e la speranza di tante e tanti che hanno deciso di risolvere la propria emergenza abitativa. Questo impegno non può essere bloccato da cavilli e incompetenze di coloro i quali dicono:- people first-, ma solo in campagna elettorale

Inoltre abbiamo ottenuto un tavolo tecnico per martedì 21: perché i problemi da risolvere sono ancora tanti.

Abitare

Diritto all’abitare.

[singlepic id=753 w=320 h=240 float=left] Una strage, di patrimonio pubblico e collettivo, di un bene comune. Narra la leggenda che a Roma ci siano quasi 300.000 appartamenti vuoti, in attesa che la legge del mercato stabilisca cosa farne o li lasci marcire per decenni. Appartamenti contenuti in palazzi contenuti in quartieri contenuti in territori distrutti dal cemento. Chiunque ha notato l’esplosione di metri cubi di costruzioni che, nonostante la crisi globale e la crisi del mercato immobiliare, continua a strangolare Roma, a stringerla d’assedio, a toglierle il verde, l’aria e la vista. La popolazione di Roma non aumenta da anni, ma da anni si continua a costruire e da anni l’emergenza e la precarietà abitative continuano a crescere.

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Nell’incapacità totale di pianificare una città, i suoi spazi pubblici, i luoghi d’incontro e di attraversamento, si continua a drogarla di cemento, riempiendo ogni buco disponibile e allargandola a dismisura. Ciò che non trova posto, da nessuna parte, è invece il diritto delle persone a vivere non solo una casa, ma un quartiere, un territorio, una città. Un diritto negato non di fronte ad una carenza strutturale, ma di fronte all’abbondanza di un banchetto cui non ci si può neanche avvicinare. Il diritto all’abitare per tutti e tutte, infatti, non può essere neanche paragonato al diritto al profitto per alcuni, e i bisogni della vita restano in balia delle fluttuazioni del mercato.

RXT ::: Reddito X Tutti e Tutte!

Il Reddito Minimo Garantito è legge.

Ora serve il Reddito X Tutti e Tutte

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Hai fra i 30 e i 44 anni?

Sei disoccupato, inoccupato o precario?

Sei residente da almeno due anni nella Regione Lazio?

Percepisci un reddito inferiore agli 8.000 euro l’anno?

Allora hai diritto al Reddito Minimo Garantito (RMG),  583 euro al mese più eventuali ulteriori servizi indiretti

Puoi ritirare il modulo di richiesta presso PosteItaliane o Municipi dal 1° al 30 settembre.

Vieni a compilarlo presso gli Infopoint Indipendenti. Vedi luoghi e orari.

E se qualcuno, idoneo, rimarrà escluso? Beh, dei comitati per l’allargamento della platea dei vincitori potrebberro essere un’idea.

* * * * * * * * * * * *

Prime avvisaglie di una battaglia per un reddito per tutti, già da lunedi 27 luglio, quando si è tenuta una manifestazione presso il Consiglio Regionale del Lazio, per chiedere più finanziamenti ed allargare così la platea dei beneficiari. 200 milioni invece dei 20 previsti.

Venerdi 31 luglio, invece, in un successivo presidio sempre al Consiglio Regionale, i movimenti per il Reddito e i movimenti per il diritto all’abitare, mobilitatisi insieme, hanno subito le brutali e inaspettate cariche delle forze dell’ordine.

Dal 9 settembre, presso vari luoghi occupati e autogestiti della metropoli, sono attivi gli Infopoint per l’assistenza alla compilazione delle domande e per la costruzione di liste e comitati che reclamano reddito. Stavolta per tutti e tutte.

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Scheda legge reddito minimo garantito

REDDITO MINIMO GARANTITO


Da chi

Regione Lazio

A chi

  • Disoccupati.
  • Inoccupati
  • Precariamente occupati
  • Lavoratori in aspettativa per gravi e motivate ragioni familiari

Per fare domanda al beneficio del reddito minimo garantito non bisogna aver superato gli 8000 euro nell’anno precedente la domanda di ammissione.
E’ necessaria la residenza nella regione da almeno 24 mesi.
E’ necessaria l’iscrizione presso i centri per l’impiego, tranne che per i lavoratori in aspettativa.
Non bisogna aver maturato i requisiti per la pensione.
Non si può cumulare con altre misure simili di sostegno al reddito.

Come

  • Per i disoccupati e gli inoccupati: Beneficio di 7000 euro annui
  • Per i precariamente occupati: Beneficio fino a 7000 euro annui proporzionale al reddito percepito l’anno precedente la domanda.
  • Per i lavoratori in aspettativa per gravi e motivate ragioni familiari: Beneficio fino a 7000 euro annui proporzionale al reddito percepito l’anno precedente la domanda.

I beneficiari saranno scelti in base a dei criteri definiti annualmente.
Per l’anno 2009-2010, in fase sperimentale, si individuano come beneficiari i disoccupati, i lavoratori precariamente occupati e gli inoccupati di età compresa tra i 30 ed i 44 anni.
Una volta raccolte le domande del target sopra definito, le Province potranno stilare una graduatoria dei beneficiari ed aventi diritto al reddito minimo garantito in base ad un punteggio che è possibile consultare su: http://www.portalavoro.regione.lazio.it/binary/prtl_assessoratolavoro/tbl_contenuti_sezione/Allegato_A_criteri.doc

I beneficiari saranno presi in carico dal centro per l’impiego che offrirà loro delle opportunità di impiego che potranno rifiutare solo se non congrue con il relativo riferimento alle competenze acquisite durante il proprio percorso professionale.

Al reddito minimo garantito in forma monetaria, la legge prevede altre forme di intervento, cosi dette “indirette” e che prevedono il sostegno per l’acquisto di beni e servizi. Tali misure potranno essere garantite al beneficiario da parte dei Comuni o direttamente della Regione

Periodo

  • I criteri sono definiti annualmente ed il beneficio è annuale.
  • Il beneficio decade se vi sono false dichiarazioni al momento della domande e durante l’erogazione. E’ prevista anche la sanzione della restituzione per il doppio del tempo nel caso di false dichiarazioni.
  • Il beneficio decade a fronte di una assunzione a tempo indeterminato o di lavoro autonomo con reddito superiore agli 8000 euro.
  • Entra in vigore la sospensione, o l’intervento economico proporzionale, qualora il beneficiario partecipi a progetti di inserimento in cui vi è una corresponsione economica.

Dove
La domanda va presentata presso il comune capofila e per Roma presso i municipi.
Ogni domanda, per poter essere presa in esame, deve contenere tutte le informazioni e la documentazione indispensabile.

Informazioni di carattere generale si trovano su www.portalavoro.regione.lazio.it

Modulistica
La modulistica per la compilazione della domanda può essere ritirata presso i comuni capofila dei distretti socio sanitari, presso i municipi del Comune di Roma e presso gli Uffici delle Poste Italiane.
Una volta che il modulo è stato redatto si deve portare a mano o con raccomandata con ricevuta di ritorno presso il comune capofila o il municipio del comune di Roma.

Riferimento legislativo
Legge regionale N°4 marzo 2009REDDITO MINIMO GARANTITO

Da chi
Regione Lazio

A chi
Disoccupati.
Inoccupati
Precariamente occupati
Lavoratori in aspettativa per gravi e motivate ragioni familiari

Per fare domanda al beneficio del reddito minimo garantito non bisogna aver superato gli 8000 euro nell’anno precedente la domanda di ammissione.
E’ necessaria la residenza nella regione da almeno 24 mesi.
E’ necessaria l’iscrizione presso i centri per l’impiego, tranne che per i lavoratori in aspettativa.
Non bisogna aver maturato i requisiti per la pensione.
Non si può cumulare con altre misure simili di sostegno al reddito.

Come
Per i disoccupati e gli inoccupati:
Beneficio di 7000 euro annui
Per i precariamente occupati:
Beneficio fino a 7000 euro annui proporzionale al reddito percepito l’anno precedente la domanda.
Per i lavoratori in aspettativa per gravi e motivate ragioni familiari:
Beneficio fino a 7000 euro annui proporzionale al reddito percepito l’anno precedente la domanda.

I beneficiari saranno scelti in base a dei criteri definiti annualmente.
Per l’anno 2009-2010, in fase sperimentale, si individuano come beneficiari i disoccupati, i lavoratori precariamente occupati e gli inoccupati di età compresa tra i 30 ed i 44 anni.
Una volta raccolte le domande del target sopra definito, le Province potranno stilare una graduatoria dei beneficiari ed aventi diritto al reddito minimo garantito in base ad un punteggio che è possibile consultare su: http://www.portalavoro.regione.lazio.it/binary/prtl_assessoratolavoro/tbl_contenuti_sezione/Allegato_A_criteri.doc

I beneficiari saranno presi in carico dal centro per l’impiego che offrirà loro delle opportunità di impiego che potranno rifiutare solo se non congrue con il relativo riferimento alle competenze acquisite durante il proprio percorso professionale.

Al reddito minimo garantito in forma monetaria, la legge prevede altre forme di intervento, cosi dette “indirette” e che prevedono il sostegno per l’acquisto di beni e servizi. Tali misure potranno essere garantite al beneficiario da parte dei Comuni o direttamente della Regione

Periodo
I criteri sono definiti annualmente ed il beneficio è annuale.
Il beneficio decade se vi sono false dichiarazioni al momento della domande e durante l’erogazione. E’ prevista anche la sanzione della restituzione per il doppio del tempo nel caso di false dichiarazioni.
Il beneficio decade a fronte di una assunzione a tempo indeterminato o di lavoro autonomo con reddito superiore agli 8000 euro.
Entra in vigore la sospensione, o l’intervento economico proporzionale, qualora il beneficiario partecipi a progetti di inserimento in cui vi è una corresponsione economica.

Dove
La domanda va presentata presso il comune capofila e per Roma presso i municipi.
Ogni domanda, per poter essere presa in esame, deve contenere tutte le informazioni e la documentazione indispensabile.

Informazioni di carattere generale si trovano su www.portalavoro.regione.lazio.it

Modulistica
La modulistica per la compilazione della domanda può essere ritirata presso i comuni capofila dei distretti socio sanitari, presso i municipi del Comune di Roma e presso gli Uffici delle Poste Italiane.
Una volta che il modulo è stato redatto si deve portare a mano o con raccomandata con ricevuta di ritorno presso il comune capofila o il municipio del comune di Roma.

Competenza
Regione Lazio

Riferimento legislativo
Legge regionale N°4 marzo 2009,
http://www.portalavoro.regione.lazio.it/binary/prtl_assessoratolavoro/tbl_contenuti_sezione/testo_legge.pdfREDDITO MINIMO GARANTITO

Da chi
Regione Lazio

A chi
Disoccupati.
Inoccupati
Precariamente occupati
Lavoratori in aspettativa per gravi e motivate ragioni familiari

Per fare domanda al beneficio del reddito minimo garantito non bisogna aver superato gli 8000 euro nell’anno precedente la domanda di ammissione.
E’ necessaria la residenza nella regione da almeno 24 mesi.
E’ necessaria l’iscrizione presso i centri per l’impiego, tranne che per i lavoratori in aspettativa.
Non bisogna aver maturato i requisiti per la pensione.
Non si può cumulare con altre misure simili di sostegno al reddito.

Come
Per i disoccupati e gli inoccupati:
Beneficio di 7000 euro annui
Per i precariamente occupati:
Beneficio fino a 7000 euro annui proporzionale al reddito percepito l’anno precedente la domanda.
Per i lavoratori in aspettativa per gravi e motivate ragioni familiari:
Beneficio fino a 7000 euro annui proporzionale al reddito percepito l’anno precedente la domanda.

I beneficiari saranno scelti in base a dei criteri definiti annualmente.
Per l’anno 2009-2010, in fase sperimentale, si individuano come beneficiari i disoccupati, i lavoratori precariamente occupati e gli inoccupati di età compresa tra i 30 ed i 44 anni.
Una volta raccolte le domande del target sopra definito, le Province potranno stilare una graduatoria dei beneficiari ed aventi diritto al reddito minimo garantito in base ad un punteggio che è possibile consultare su: http://www.portalavoro.regione.lazio.it/binary/prtl_assessoratolavoro/tbl_contenuti_sezione/Allegato_A_criteri.doc

I beneficiari saranno presi in carico dal centro per l’impiego che offrirà loro delle opportunità di impiego che potranno rifiutare solo se non congrue con il relativo riferimento alle competenze acquisite durante il proprio percorso professionale.

Al reddito minimo garantito in forma monetaria, la legge prevede altre forme di intervento, cosi dette “indirette” e che prevedono il sostegno per l’acquisto di beni e servizi. Tali misure potranno essere garantite al beneficiario da parte dei Comuni o direttamente della Regione

Periodo
I criteri sono definiti annualmente ed il beneficio è annuale.
Il beneficio decade se vi sono false dichiarazioni al momento della domande e durante l’erogazione. E’ prevista anche la sanzione della restituzione per il doppio del tempo nel caso di false dichiarazioni.
Il beneficio decade a fronte di una assunzione a tempo indeterminato o di lavoro autonomo con reddito superiore agli 8000 euro.
Entra in vigore la sospensione, o l’intervento economico proporzionale, qualora il beneficiario partecipi a progetti di inserimento in cui vi è una corresponsione economica.

Dove
La domanda va presentata presso il comune capofila e per Roma presso i municipi.
Ogni domanda, per poter essere presa in esame, deve contenere tutte le informazioni e la documentazione indispensabile.

Informazioni di carattere generale si trovano su www.portalavoro.regione.lazio.it

Modulistica
La modulistica per la compilazione della domanda può essere ritirata presso i comuni capofila dei distretti socio sanitari, presso i municipi del Comune di Roma e presso gli Uffici delle Poste Italiane.
Una volta che il modulo è stato redatto si deve portare a mano o con raccomandata con ricevuta di ritorno presso il comune capofila o il municipio del comune di Roma.

Competenza
Regione Lazio

Riferimento legislativo
Legge regionale N°4 marzo 2009,
http://www.portalavoro.regione.lazio.it/binary/prtl_assessoratolavoro/tbl_contenuti_sezione/testo_legge.pdfREDDITO MINIMO GARANTITO

Da chi
Regione Lazio

A chi
Disoccupati.
Inoccupati
Precariamente occupati
Lavoratori in aspettativa per gravi e motivate ragioni familiari

Per fare domanda al beneficio del reddito minimo garantito non bisogna aver superato gli 8000 euro nell’anno precedente la domanda di ammissione.
E’ necessaria la residenza nella regione da almeno 24 mesi.
E’ necessaria l’iscrizione presso i centri per l’impiego, tranne che per i lavoratori in aspettativa.
Non bisogna aver maturato i requisiti per la pensione.
Non si può cumulare con altre misure simili di sostegno al reddito.

Come
Per i disoccupati e gli inoccupati:
Beneficio di 7000 euro annui
Per i precariamente occupati:
Beneficio fino a 7000 euro annui proporzionale al reddito percepito l’anno precedente la domanda.
Per i lavoratori in aspettativa per gravi e motivate ragioni familiari:
Beneficio fino a 7000 euro annui proporzionale al reddito percepito l’anno precedente la domanda.

I beneficiari saranno scelti in base a dei criteri definiti annualmente.
Per l’anno 2009-2010, in fase sperimentale, si individuano come beneficiari i disoccupati, i lavoratori precariamente occupati e gli inoccupati di età compresa tra i 30 ed i 44 anni.
Una volta raccolte le domande del target sopra definito, le Province potranno stilare una graduatoria dei beneficiari ed aventi diritto al reddito minimo garantito in base ad un punteggio che è possibile consultare su: http://www.portalavoro.regione.lazio.it/binary/prtl_assessoratolavoro/tbl_contenuti_sezione/Allegato_A_criteri.doc

I beneficiari saranno presi in carico dal centro per l’impiego che offrirà loro delle opportunità di impiego che potranno rifiutare solo se non congrue con il relativo riferimento alle competenze acquisite durante il proprio percorso professionale.

Al reddito minimo garantito in forma monetaria, la legge prevede altre forme di intervento, cosi dette “indirette” e che prevedono il sostegno per l’acquisto di beni e servizi. Tali misure potranno essere garantite al beneficiario da parte dei Comuni o direttamente della Regione

Periodo
I criteri sono definiti annualmente ed il beneficio è annuale.
Il beneficio decade se vi sono false dichiarazioni al momento della domande e durante l’erogazione. E’ prevista anche la sanzione della restituzione per il doppio del tempo nel caso di false dichiarazioni.
Il beneficio decade a fronte di una assunzione a tempo indeterminato o di lavoro autonomo con reddito superiore agli 8000 euro.
Entra in vigore la sospensione, o l’intervento economico proporzionale, qualora il beneficiario partecipi a progetti di inserimento in cui vi è una corresponsione economica.

Dove
La domanda va presentata presso il comune capofila e per Roma presso i municipi.
Ogni domanda, per poter essere presa in esame, deve contenere tutte le informazioni e la documentazione indispensabile.

Informazioni di carattere generale si trovano su www.portalavoro.regione.lazio.it

Modulistica
La modulistica per la compilazione della domanda può essere ritirata presso i comuni capofila dei distretti socio sanitari, presso i municipi del Comune di Roma e presso gli Uffici delle Poste Italiane.
Una volta che il modulo è stato redatto si deve portare a mano o con raccomandata con ricevuta di ritorno presso il comune capofila o il municipio del comune di Roma.

Competenza
Regione Lazio

Riferimento legislativo
Legge regionale N°4 marzo 2009,
http://www.portalavoro.regione.lazio.it/binary/prtl_assessoratolavoro/tbl_contenuti_sezione/testo_legge.pdf

Siamo tutt@ aquilani

“Siamo tutti aquilani”, questo lo slogan ricorrente insieme a “L’Aquila libera, liberi tutti” e “case si, ghetti no”, che lo smisurato corteo forte di oltre 10.000 presenze ha lanciato migliaia di volte lungo la marcia di 8 Km che divide la stazione di Paganica dai giardini pubblici de L’Aquila.

Oggi Il Centro, il giornale più venduto in Abruzzo con il titolo “Questo corteo è servito agli aquilani, ora bisogna andare avanti” fa ammenda delle varie denigrazioni opposte ai “no global”. Contro il corteo NOG8, NO Crisi e NO Ricostruzione berlusconiana, si era fatto un fuoco di fila orchestrato dal governo, a cui avevano contribuito non poco i media sguazzando tra alcuni detrattori locali e nazionali. Alla fine c’è questo variopinto, rumoroso, partecipato risultato di chi vi ha creduto fin dal primo momento – e dei tanti che si sono impegnati in tutta Italia per mantenere alta la dignità e la battaglia contro i prepotenti della terra.

Un grazie sentito a tutti i partecipanti organizzati e spontanei, a partire dai tanti aquilani e abruzzesi presentii e aggregati lungo il percorso; alle compagini del NO Ponte, No dal Molin, NO Piano Rifiuti Campano, del movimento per l’acqua pubblica, del collettivo pistoiese “ dalla parte degli orsi”; dei milanesi dei Transiti,dei compagni di Lecce, Brindisi, Taranto, Bari, Salerno, Benevento, Napoli, al migliaio di compagni/e romani; ai pompieri di Alessandria; un ringraziamento particolare ai legali “legal team” (intervenuti per il rilascio di 4 fermati), presenti a Roma fin dall’avvio del G8.

Una giornata ben spesa, che ricorderemo a lungo per l’abbraccio con la realtà aquilana – con la presa in diretta degli effetti del terremoto e l’impegno per la ricostruzione sociale – e la felicità nell’apprendere della liberazione dei/delle compagni/e arrestati a Roma il 7 luglio, buon auspicio per la prossima liberazione dei 22 studenti arrestati per gli scontri a Torino durante il G8 Università.

“Adesso non ci scordate”, a questa preoccupazione degli aquilani che abbiamo incontrato ai margini dei campi e lungo la strada, abbiamo risposto“ che non eravamo li solo per contestare la vetrina e la boria del G8, soprattutto per sostenere le loro battaglie

A Testaccio…

Contro il G8 della crisi

Noi la crisi non la vogliamo pagare!

Siamo ritornati in queste strade dopo le brutali cariche della polizia e della guardia di finanza e i rastrellamenti che ne sono seguiti.

Vogliamo raccontare la nostra verità al quartiere che ci ha ospitato ed offerto protezione e solidarietà.

Martedì mattina una rete composita di studenti, precari, disoccupati, senza casa, attivisti dei centri sociali sono partiti dall’info point allestito in uno stabile dell’università di roma tre dentro l’ex mattatoio, per esprimere il loro dissenso nei confronti del vertice del G8 ma soprattutto contro i governi e le politiche che ci hanno imposto la crisi di cui ci vogliono far pagare il prezzo.

Infatti la crisi che per i potenti della terra è un titolo di giornale o, tuttalpiù, una questione da discutere è per noi pane quotidiano; è l’impossibilità di arrivare alla fine del mese, sono gli affitti sempre più alti, gli sfratti, i licenziamenti, la precarietà e mutui impossibili con le banche.

Per questo martedì con il nome di V strategy siamo scesi in piazza, dando vita ad un corteo spontaneo che voleva raggiungere la metro piramide e raggiunge la manifestazione convocata all’Università La Sapienza. Come siamo arrivati davanti alla metro, la polizia e la guardia di finanza hanno chiuso l’accesso della stazione e hanno fatto partire una prima carica. A quel punto il corteo si è spostato verso Testaccio ed ha subito un’altra carica a cui ne sono seguite altre tre. E’ chiaro, dalle immagini stesse dei giornali e della questura, che il corteo si è limitato a rientrare nel quartiere senza contatto con le forze dell’ordine.

E’ugualmente chiaro che sono loro ad aver voluto così duramente caricare il corteo ignorando le nostre ripetute richieste di fermarsi e di darci la possibilità di andare via.

Inoltre dopo l’ultima carica si è scatenata una caccia all’uomo che ha portato a 36 fermi. Di questi sono stati confermati 8 arresti.

Sostanzialmente le immagini e e le “prove” mostrate dalla questura sono inconsistenti; nonostante questo ci hanno dipinto come teppisti.

La verità è che hanno eseguito un’indicazione politica del governo che ha voluto e vuole nascondere la debolezza con cui è arrivato a questo vertice internazionale e reprimere qualunque dissenso contro la crisi economica, finanziaria e sociale e il loro modo di gestirla.

Ringraziamo ancora una volta questo quartiere e i suoi abitanti.

E ancora una volta diciamo che rivogliamo i nostri compagni e compagne in libertà.

Andremo a gridarlo anche all’Aquila venerdì 10, riprendendoci tutte e tutti insieme il diritto di manifestare il nostro rigetto del G8 della crisi, insieme alla nostra concreta solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto, dalla speculazione assassina e dal malgoverno berlusconiano.

Siamo tutte e tutti terremotati!