Appello Volturno

DIFENDIAMO VOLTURNO:OCCUPATO

Sull’onda delle occupazioni di casa, dei movimenti studenteschi e degli scioperi precari dello scorso autunno la città si riappropria e recupera l’ex cinema Volturno dallo stato di abbandono e di degrado in cui si trovava da 15 anni.

Il 16 ottobre 2008 Volturno diventa un luogo liberato, spazio di movimento e reti cittadine.

In una città come Roma dove, negli ultimi mesi in particolare, è stato negato alla cittadinanza il diritto di vivere liberamente le strade e gli spazi della socialità, dove le piazze sono militarizzate e video-sorvegliate, si cominciano ad intravedere i primi risultati nefasti della nuova deriva securitaria di questo governo autoritario e razzista. Si vietano cortei di protesta, si rastrellano le persone in stato di clandestinità e si riempiono le galere e i C.I.E. (centri di identificazione ed espulsione).

Un attacco continuo al mondo dell’autogestione non è più sopportabile!

Mentre la città si accinge ad accogliere il summit del g8 sulla sicurezza e l’immigrazione e si prepara la contestazione del 30 maggio, è doverosa una riflessione sul ruolo di centralità di questo spazio nella città.

Volturno è attraversato da moltitudinarie forme di vita.

Studenti, precari, migranti, occupanti di casa, operatori tecnici, artigiani e lavoratori della conoscenza, tutti impiegati in una produzione immateriale fatta di servizi, assistenze, collaborazioni e consulenze. Questi soggetti hanno trovato un luogo fisico ed uno spazio di dibattito in cui raccontarsi e conoscersi creando reti, relazioni e percorsi di lotta che partono dal basso. Dalla critica di quelle vite precarie di lavori intrisi di asettico tecnicismo in cui non è concesso esprimere giudizi, a quelle forzatamente anonime che rinchiudono nella solitudine e nell’alienazione, si è costruita l’idea di una vita altra, liberata dal lavoro e dal consumo, di una città sostenibile e solidale, di una cultura vera ed indipendente. Volturno è stato animato dalle progettualità creative ed espositive di una città che libera uno spazio e lo apre alla partecipazione di tutti quei soggetti che non trovano o non aspirano alla legittimità negli spazi ufficiali della formazione e dell’arte. Nel Volturno, ex teatro dove un tempo si esibivano i grandi nomi dell’avanspettacolo e che il recente passato voleva violentare trasformandolo in una sala bingo, è stato creato un processo continuo che trasforma la frenesia in lentezza, la selezione in partecipazione, la competizione in condivisione e cospirazione. L’arte, il teatro, il cinema e la fotografia trovano il modo di esistere fuori dalle logiche di controllo e di mercato, dimostrando che le idee hanno bisogno di un luogo per prodursi e riprodursi.

Il 28 Maggio, a due anni dal primo tentativo di vendita, ritroviamo l’ex cinema Volturno nell’asta fallimentare del gruppo Cecchi Gori.

Per impedire che si speculi su un bene di tutti, per difendere i luoghi dei movimenti, per tutelare gli spazi di libera espressione, per rilanciare la nostra resistenza alla repressione,

SOSTENIAMO LA PRATICA DELL’AUTOGESTIONE

DIFENDIAMO VOLTURNO OCCUPATO!

LIBERO SPAZIO LIBERE IDEE!

26 Maggio h.22.00 @ p.zza Trilussa – FlashMob / Proiezioni Garantite ” iLVOstroTURNO”
27 Maggio h.17.30
@ Assemblea Cittadina  “la Riqualificazione dell’ex cinema Volturno” (Carovana Città Bene Comune)
28 Maggio –
Volturno all’Asta: Salta chi Zompa

Dopo gli scontri: agenzie stampa

BLOCCO STUDENTESCO,ANTONINI(CPI):«SARÀ CORTEO PACIFICO E GIOIOSO»
OMR0000 4 CRO,POL TXT Omniroma-BLOCCO STUDENTESCO,ANTONINI(CPI):«SARÀ CORTEO PACIFICO E GIOIOSO» (OMNIROMA) Roma, 20 apr – «In questo particolare momento di tensione politica, della quale noi siamo vittime, occorre sottolineare ruoli e responsabilità». Così in una nota Andrea Antonini, consigliere del gruppo misto in XX Municipio e coordinatore regionale di Casapound Italia, commenta le dichiarazioni rilasciate dal consigliere del Comune di Roma del PD Paolo Masini, che ha definito il corteo del Blocco Studentesco in programma il 7 maggio «una pericolosa carnevalata». «Proprio nel momento politico più caldo e pericoloso, quello che precede le elezioni universitarie del 12 e 13 maggio – prosegue la nota – c’è chi getta benzina sul fuoco incitando una parte della città a mobilitarsi contro l’opposta fazione politica». «Poco conta che la manifestazione del 7 maggio sia stata autorizzata, poco importa se si tratterà di un corteo studentesco pacifico e gioioso – continua Antonini – i mandanti ideologici delle aggressioni da noi subite con mazze e accette a Tor Vergata, o in cento contro quindici e con analogo armamento a Roma Tre, non cessano l’opera di incitamento all’odio politico». «Verificheremo -continua il comunicato – se esistano gli estremi per querelare questi signori ai sensi della legge Mancino e nel contempo continuiamo a stigmatizzare che, in un momento di contrasto politico spesso trasceso, esponenti delle istituzioni istigano alla caccia all’uomo sulla base di contrapposte visioni politiche». «Se poi a qualcuno interessasse veramente l’attività di Casapound Italia – conclude Antonini – a questo illuminato faremmo presente che, da ultimo, la provincia di Massa Carrara ha approvato all’unanimità il progetto di legge, da noi ideato e redatto, Tempo di Essere Madri. Rispondano questi signori con idee alternative ammesso che non abbiano già svenduto tutte le proprie convinzioni a banchieri, speculatori e multinazionali». red 201923 apr 10

BLOCCO STUDENTESCO, COCHI: «MASINI STIGMATIZZI INCIDENTI ROMA TRE»
OMR0000 4 POL TXT Omniroma-BLOCCO STUDENTESCO, COCHI: «MASINI STIGMATIZZI INCIDENTI ROMA TRE» (OMNIROMA) Roma, 20 apr – «Avremmo registrato molto più volentieri da parte dell’onorevole Paolo Masini la stigmatizzazione degli incidenti occorsi recentemente all’Ateneo di Roma Tre, piuttosto che leggere di discutibili posizioni sulla prossima manifestazione dei ragazzi di una parte della destra romana. Ricordiamo, tra l’altro, che gli organi preposti valutano con attenzione e sono bene attenti nel rilascio delle autorizzazioni a manifestare, come avvenuto nel caso specifico per l’appuntamento del 7 maggio». Lo dichiara in una nota Alessandro Cochi, consigliere Pdl del Comune di Roma. «Se, poi, da una parte è vero che facciamo riferimento a una specifica parte politica come il Pdl – continua Cochi – dall’altra non troviamo oggettivamente nulla di male in quell’esercizio di libertà che è implicito nel manifestare le proprie idee secondo le regole e gli strumenti messi a disposizione dalle istituzioni. Riteniamo, quindi, che le solite sterili polemiche siano solo deleterie e carichino di ingiustificato campanilismo la vicenda». red 201637 apr 10

BLOCCO STUDENTESCO, PECIOLA (SEL): CONDANNARE INSULTI A RENDINA
OMR0000 4 POL,CRO TXT Omniroma-BLOCCO STUDENTESCO, PECIOLA (SEL): CONDANNARE INSULTI A RENDINA (OMNIROMA) Roma, 20 apr – «Apprezziamo le parole della Polverini che nella giornata di ieri ha sciolto le riserve riguardo alla sua partecipazione alla manifestazione per le celebrazioni del 25 aprile. Tuttavia, riteniamo che sarebbe stato opportuno che la presidente della Regione Lazio entrasse anche nel merito del corteo organizzato per il 7 maggio da formazioni che si richiamano al fascismo, come sollecitato nella lettera inviata dall’Anpi. Una manifestazione, che come ha sottolineato l’associazione partigiana, costituirebbe un oltraggio a una città medaglia d’oro per la Resistenza. Su questo punto quale posizione intende esprimere il sindaco di Roma?». A dichiararlo in una nota è Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sinistra, Ecologia e Libertà e coordinatore del Gruppo Federato della Sinistra in Provincia. «Da Alemanno e Polverini, poi, ci auguriamo – continua Peciola – che arrivi anche una ferma condanna dei pesanti insulti lanciati nei confronti del presidente dell’Anpi di Roma e Lazio, Massimo Rendina, da parte di alcuni esponenti di queste formazioni di estrema destra. A Rendina, va tutta la nostra vicinanza personale e politica». «Domenica saremo a fianco dell’Anpi e delle altre associazioni promotrici delle celebrazioni per il 25 aprile – conclude – in difesa dei principi sanciti dalla Carta Costituzionale e per ribadire il messaggio che la Resistenza ha voluto affermare, che rimane per noi un riferimento politico e valoriale irrinunciabile». red 201658 apr 10

BLOCCO STUDENTESCO, MASINI (PD): «NO A PERICOLOSA CARNEVALATA»
OMR0000 4 POL TXT Omniroma-BLOCCO STUDENTESCO, MASINI (PD): «NO A PERICOLOSA CARNEVALATA» (OMNIROMA) Roma, 20 apr – «Vedo con mio rammarico che alcuni miei colleghi del Pdl in Consiglio Comunale fanno sponda con Casa Pound e le deliranti e offensive dichiarazioni di Gianluca Iannone e Francesco Polacchi il loro comportamento vanifica il duro lavoro che ogni giorno viene fatto in questa città per isolare le frange violente ed antidemocratiche che tentano di minare la pacifica convivenza e i percorsi di integrazione a Roma. Il 7 maggio andrà in scena una carnevalata, una pericolosa carnevalata a cui la parte migliore di questa città dirà di no». Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Pd Paolo Masini. red 201542 apr 10

Una follia tedescaA german madness

L’aeroporto di tempelhof, nel cuore di berlino, è stato chiudo a ottobre scorso. il progetto del land berlino prevede una cementificazione tendente alla gentrificazione dell’area, da destinare all’economia creativa e della conoscenza, i compagni stanno invece lanciando una giornata di riappropriazione dello spazio, gigantesco, per il 20 giugno. in allegato l’appello in inglese e il link al blog che organizza. per indipendenti.eu sarebbe un buon passaggio, con simona che sta vivendo là al momento. un abbraccio http://tempelhof.blogsport.de/

— * S q u a t T e m p e l h o f ! Public mass occupation of the former Tempelhof Airport on 20th June, 2009
On October 31, 2008, Tempelhof Airport in Berlin was closed, leaving an open space of around 400 hectares (525 football fields) in the middle of the city. Something that sounded good at first, could instead be catastrophic for residents of the surrounding area. The Berlin Senate plans to build luxury apartments and room for the so-called creative industries on the land. Until their plans are realized, the whole land will remain fenced in and be increasingly heavily guarded. We have experienced such measures before. The Senate planned the large-scale development of the banks of the river Spree, attempting to attract investment and cooperations with media partners, in so doing changing dramaticaly the structure of the city. A widespread movement managed to prevent some of the building projects and created a public debate about the ongoing neo-liberal restructuring of the city. Various initiatives and actions continue to fight against this form of redevelopment. The plans for Tempelhof Airport are an important part of the Senate’s redevelopment strategy. Investors are being wooed and invited to put forward their town planning and development proposals, through which accessible space in the city is being privatised and made more exclusive. This brings about more comfortable living and working conditions for those who can afford it. However, for everyone else it means only increased rent, requiring many to leave the environment in which they feel they belong. The division of the city is not a phenomenon particular only to Berlin; all over the world cities and regions battle against each other to show their most attractive face to potential international investors. This situation is no accident of fate, but rather is intricately bound up with the capitalist economic and social order. In the case of Tempelhof we are at the beginning of such a process. We want to intercede at this early stage and set an example, to show that we will not accept the neo-liberal transformation of our city. We have many ideas about how the land could be put to uncommercial uses that reflect the needs of the local community. We want to decide over the new usage of the land for ourselves! Therefore we would like to invite one and all to the Occupation of the Tempelhof open space on 20.06.2009 There will be many of us, united in anger that we have not been given the chance to influence what happens in our immediate surroundings. We demand that the Senate removes the fences! If they do not, we will resort to civil disobedience to take the land. Our methods are as multifaceted as the members of our movement. We are the family from next door, the Neukölln crew, the autonomous, the punk, the illegalised, the unemployed, people with dogs, international activists, the fun fanatics and so on… There are countless ideas for uncommercial usage of the land: cheap living places, trailer parks, theatres, intercultural gardens and parks, barbecue areas, cultural centres, skate parks, adventure parks, museums, agricultural use…
Be creative! Go wild! Take the free space!

— * S q u a t T e m p e l h o f ! Public mass occupation of the former Tempelhof Airport on 20th June, 2009
On October 31, 2008, Tempelhof Airport in Berlin was closed, leaving an open space of around 400 hectares (525 football fields) in the middle of the city. Something that sounded good at first, could instead be catastrophic for residents of the surrounding area. The Berlin Senate plans to build luxury apartments and room for the so-called creative industries on the land. Until their plans are realized, the whole land will remain fenced in and be increasingly heavily guarded. We have experienced such measures before. The Senate planned the large-scale development of the banks of the river Spree, attempting to attract investment and cooperations with media partners, in so doing changing dramaticaly the structure of the city. A widespread movement managed to prevent some of the building projects and created a public debate about the ongoing neo-liberal restructuring of the city. Various initiatives and actions continue to fight against this form of redevelopment. The plans for Tempelhof Airport are an important part of the Senate’s redevelopment strategy. Investors are being wooed and invited to put forward their town planning and development proposals, through which accessible space in the city is being privatised and made more exclusive. This brings about more comfortable living and working conditions for those who can afford it. However, for everyone else it means only increased rent, requiring many to leave the environment in which they feel they belong. The division of the city is not a phenomenon particular only to Berlin; all over the world cities and regions battle against each other to show their most attractive face to potential international investors. This situation is no accident of fate, but rather is intricately bound up with the capitalist economic and social order. In the case of Tempelhof we are at the beginning of such a process. We want to intercede at this early stage and set an example, to show that we will not accept the neo-liberal transformation of our city. We have many ideas about how the land could be put to uncommercial uses that reflect the needs of the local community. We want to decide over the new usage of the land for ourselves! Therefore we would like to invite one and all to the Occupation of the Tempelhof open space on 20.06.2009 There will be many of us, united in anger that we have not been given the chance to influence what happens in our immediate surroundings. We demand that the Senate removes the fences! If they do not, we will resort to civil disobedience to take the land. Our methods are as multifaceted as the members of our movement. We are the family from next door, the Neukölln crew, the autonomous, the punk, the illegalised, the unemployed, people with dogs, international activists, the fun fanatics and so on… There are countless ideas for uncommercial usage of the land: cheap living places, trailer parks, theatres, intercultural gardens and parks, barbecue areas, cultural centres, skate parks, adventure parks, museums, agricultural use…
Be creative! Go wild! Take the free space!