Intervista

«Il G8 alla Maddalena? Il conflitto vero in Italia si vedrà a ottobre»
Luca Casarini: «Da Londra e dalla Francia solo avvisaglie. In Italia
pensiamo a battaglie sociali contro una crisi epocale»
«La ribellione sociale si sta diffondendo. Londra e Strasburgo sono solo
le prime avvisaglie». Luca Casarini, volto noto del movimento no-global,
non ha dubbi. Vede nelle rivolte di questi giorni «l’inizio di un
percorso»: «C’è un sentimento diffuso di non rassegnazione e la volontà di farla pagare a chi ha generato questa crisi».
Anche in Italia arriverà questo vento?
In questo Paese le cose, storicamente, ci mettono di più a partire, ma
quando scoppiano hanno durata più lunga. In Francia, ad esempio, il ’68 è iniziato prima ma si è affievolito nell’arco di un mese; da noi, invece, è finito quasi dieci anni dopo. Inoltre il nodo è un altro. La crisi è epocale, non si può immaginare che questo sconvolgimento si giochi su tempi brevi. Parliamo di pezzi di storia dell’umanità, non di fasi.
Comunque sono convinto che assisteremo a un autunno caldo: a ottobre finiscono i soldi della cassa integrazione, molti lavoratori saranno disoccupati e poi si riproporrà il tema della scuola.
Prima ancora a luglio ci sarà il G8 alla Maddalena… Non è che
assisteremo a una riproposizione di Genova 2001?
A Genova abbiamo avuto l’intuizione di assediare i potenti, di rovinare lo spettacolo a quei criminali, seduti intorno allo stesso tavolo, che
proiettavano la potenza del capitalismo. Adesso è diverso: bisogna
trasformare le resistenze ai controvertici in battaglie sociali. I potenti
della Terra sono in difficoltà, non hanno le ricette necessarie per uscire
dalla crisi.
Quindi?
È anche giusto assediarli, ma dobbiamo esser consapevoli che le zone rosse da violare sono aumentate. Oggi sono rappresentate anche da una banca, un istituto finanziario o un territorio dove si lotta per i beni comuni. Con questo spirito potremmo guardare al G8 della Maddalena.
Il sanzionamento degli istituti finanziari con azioni dirette caratterizza
questo nuovo movimento.
Con un’ottica nuova però. Il punto non è più colpire i simboli del
capitalismo ma creare meccanismi di protesta contro i nodi della crisi.
Nell’azione diretta c’è un elemento concreto di lotta. Basta pensare ai
sequestri dei manager francesi. Nella stessa Londra – sorprendente per
l’eterogeneità dei soggetti che si sono riversati nella City – i 10mila
manifestanti sono riusciti a ottenere un incredibile consenso intorno alle loro pratiche.
Ma dietro alle barricate questo movimento nasconde una progettualità?
È sotto gli occhi di tutti. E non è il progetto politico della nuova
sinistra ma di un altro mondo, di una rivoluzione permanente che passa per la quotidiana costruzione di alterità sui territori. Di forme di vita indipendenti. L’obiettivo del movimento dev’essere stare dentro ad un conflitto che c’è e che ha una ragione per esistere e continuare.
Assumerà pratiche radicali simili a quelle viste in questi giorni o in
Grecia?
La radicalità non è esercizio estetico – e chi lo pensa sbaglia di grosso
– ma è un progetto politico. È andare alla radice della crisi perché in
questa fase non c’è riformismo possibile che può salvarci. Da
Franceschini a Tremonti vedono la crisi solo nella finanza cattiva ma
salvano il resto, senza capire che sistema finanziario e produzione vanno a braccetto. Il liberismo in toto sta collassando, non ci sono mediazioni possibili.

Aggiornamenti da Strasburgo

ieri sera abbiamo pubblicato sul sito della radio le corrispondenze di
apertura e chiusura della giornata di mobilitazione contro la nato a strabgurgo.
in queste ore hanno fermato più di 300 persone e convalidato 12 arresti. 9 processi domani per diretissima. il campeggio dove hanno dormito compagne e compagni la notte scorsa accerchiato dalla polizia; al legal team è impedito l'accesso. controlli personali e identificazioni di massa in tutta strasburgo  e alla frontiera con la germania.
notizie minuto per minuto su

http://linksunten.indymedia.org/en/ticker ( in tedesco ma traducibili in inglese su babel fish)

Approvata legge regionale per il reddito

Comunicato

NELLA REGIONE LAZIO IL REDDITO SOCIALE E’ LEGGE !

Nella tarda serata di ieri 4 aprile il Consiglio Regionale – tallonato dall’incalzare di un centinaio di attivisti in rappresentanza dei centri sociali e del Patto di Base –ha votato a maggioranza l’introduzione del “ reddito minimo garantito”.

Un evento importante e atteso , che a partire dal Lazio bisognerà estendere in tutte le regioni per farlo diventare legge nazionale, che dopo 50 anni sani la “ lacuna” dell’Italia maglia nera dell’Europa in campo sociale .

Un provvedimento che arriva con 2 anni di ritardo , dopo che il tavolo sollecitato dalla “rete per il reddito sociale e i diritti ” ed istituito presso la Regione Lazio aveva elaborato e approntato una bozza , che nonostante rimaggenamenti e cesure ha retto al voto.

Arriva dentro la crisi globale che falcidia milioni di posti lavoro e l’esistenza quotidiana , così che il centrosinistra regionale dopo reticenze e boicottaggi – dentro la sollecitazione del “ sussidio di disoccupazione” – ha rotto gli indugi , e dopo 2 mesi e 5 sedute in cui aveva attivato il giochino di “far mancare il numero legale “ , ha votato compatto la legge che istituisce il reddito sociale.

Ora tenterà di strombazzare ai quattro venti come suo il risultato, ma il successo è tutto del movimento contro la precarietà, che a partire dalla “ rete per il reddito sociale e i diritti” ha ostinatamente voluto un provvedimento di riferimento , aldilà di incomprensioni e ostilità con pazienza ricomposte, fino a far assumere questa e altre battaglie contro la precarietà a tutte le componenti sociali e al Patto di Base.

La dotazione economica di questa legge è oggi poca cosa,10 milioni di euro,ma in sede di assestamento di bilancio ( maggio 2009) il movimento pensa di poter conquistare almeno 100 milioni di euro per rendere il beneficio a 20.000 persone che ne hanno i requisiti.

Ovvero a “ disoccupati,inoccupati e precariamente occupati” , per l’importo diretto mensile di ca.580euro e altri contributi indiretti per l’affitto casa-bollette-trasporti-libri di testo, a coloro che : 1)hanno la residenza in Regione da almeno 2 anni ; 2)sono iscritti alle liste di collocamento ; 3)hanno un reddito inferiore a 7500 euro/anno.

Il provvedimento di legge è ha carattere universale, incondizionato , diretto alla persona.

Per renderlo efficace bisognerà fare in fretta – c’è un regolamento di attuazione e una graduatoria da compilare – per rompere pastoie burocratico-partitiche e voluti ritardi , attivando gli “ sportelli” presso le sedi dei centri sociali e del Patto di Base , per risolvere e accelerare la documentazione-certificazione , per incontrare la diffusa precarietà ed insieme attivare questa e altre politiche sociali.

AVANTI TUTTA ! Dopo questo brillante risultato, nel tempo della feroce crisi di sistema, vanno al più presto create le condizioni e il “ patto sociale”, per far si di non lasciare alcuno senza di che campare e di guadagnarsi un diverso futuro.

L’attivista italiano

«Siamo rinati nei territori E ora la rivolta»

«Alla crisi economica corrisponde un tracollo della politica e della sua rappresentanza formale. Così se il potere militarizza le strade e aumenta il controllo sociale, il movimento non può che radicalizzare la protesta. Qualsiasi mediazione è saltata». Rafael Di Maio, attivista della rete degli «indipendenti», è a Roma ma è in stretto contatto telefonico con alcuni manifestanti inglesi che in diretta gli stanno raccontando la giornata. «Il movimento è tornato ad assediare il tavolo dei grandi», dice soddisfatto.

Segnali di ripresa di un movimento semi- morto?
Senza alcun dubbio. Il popolo dei no-global, finita l’era dei controvertici, si è sedimentato sui territori portando avanti vertenze locali, come i beni comuni, e battaglie contro le grandi opere. Senza trascurare le tematiche sociali. Da questa declinazione è rinato l’attuale movimento che non si limita alla pura richiesta di voler un altro mondo possibile, come a Seattle, ma pratica l’alterità, l’autonomia e la cooperazione quotidianamente nei propri territori. Anche nelle pratiche ci sono differenze. Sono lontane le discussioni sulla non-violenza. Il popolo dei no-global era diventato politicista, ponendosi problemi relativi alla rappresentanza istituzionale più che al conflitto. Oggi, essendo crollati sindacati e partiti, non c’è nessuna mediazione nella rivolta: c’è solo un forte spontaneismo che punta sull’azione diretta. A
Londra c’erano quattro blocchi e ognuno ha espresso proprie forme: l’eterogeneità, la riproducibilità e la diffusione delle azioni sono il punto di forza di questo movimento.

E le banche gli obiettivi.
I banchieri hanno generato la crisi ed è giusto sanzionarli, come successe dieci anni fa in Argentina, dove la violenza diffusa era accompagnata dalla necessità di voler prendere in mano il proprio destino. Crollati i corpi intermedi, il movimento rappresenta l’unico elemento di partecipazione.

Non temi siano solo proteste sporadiche?
Le relazioni europee sono forti. Noi, come rete degli indipendenti, ad esempio, siamo in stretto contatto con attivisti greci, francesi, tedeschi, inglesi e spagnoli. L’obiettivo è allargare questo network per mettere in connessione le varie lotte sociali. Tra l’altro l’elemento drammatico della crisi deve ancora arrivare e la rivolta è solo all’inizio.
Una crisi economica che i no-global avevano previsto.
Questa crisi, che viene dagli anni ’70 ma è anche la prima nell’economia della conoscenza, è per noi una doppia occasione. Da un lato perché la verticale caduta del sistema ha messo in discussione il capitalismo mondiale e il principio del profitto. In pochi mesi persino governi nazionali e organismi internazionali, come il Fondo monetario, legittimano le critiche più radicali e l’insostenibilità del sistema con la crescita sostenibile delle economie locali. Dall’altra la profonda polarizzazione dei redditi dà spazio ad un nuovo processo costituente. Dove si ripensano la forma Stato e le politiche keynesiane a vantaggio di nuove pratiche come il decentramento, l’autogoverno e la decisionalità dal basso. Il movimento vuole mettere bocca sul destino delle risorse pubbliche e sulla loro redistribuzione.

Giacomo Russo Spena

Da Il Manifesto del 2 aprile 2009

Londra :: comunicato assemblea di SantsLondres :: Asamblea de Barrio de Sants

Giovedi 2 aprile,  alle ore 18, un altro assasinato di stato si aggiunge
alla lunga lista nera. In questo momento di rabbia vogliamo stare vicini ai
compagni di Ian morto nel corso di una corteo che denunciava l’attuale
sistema politico-economico capitalista e neoliberista, sostenuto da
sindacati, stato e banche, come la causa fondamentale della precarietà
delle nostre vite. Non vogliamo che questa morte sia decontestualizzada e
ri-iscritta di maniera che risulti compatibile e assumibile in un sistema
in cui l’abuso di potere è all’ordine del giorno.

In un contesto sociale, culturale e politico in cui é in vigore la legge
del più forte sotto la complicità culturale dei mezzi di comunicazione,
si rende necessario denunciare públicamente, diffondere e spiegare
públicamente la veritá e additare i veri colpevoli dei fatti. Ancor di
piú quando, giorno dopo giorno, constatiamo che la legge non è uguale per
tutti, quando vediamo che la giustizia è viziosa, vendicativa e che non
prevede nessun tipo di garanzia diviene fondamentale rompere il silenzio e
la impunità mediante la contro-informazione per ricordare alcune verità
molto scomode. Faremo responsabili tutti coloro che, praticando il silenzio
e / o diffamando non permetteranno far emergere il forte clima repressione
sociale che è stato imposto in questa società. La responsabilità di chi
è legittima e protegge l’abuso di potere da parte delle forze di polizia
con il solo scopo di controllo sociale.

Ci sono persone, che non dimenticano l’assassinio di Pedro Alvarez a
Hospitalet. Ci sono persone, che non dimenticano Bolan a Barcellona, o di
Carlo Giuliani, ucciso dalla polizia a Genova 2001. Ci sono persone, che
non dimenticano l’assassinio di Alexis in Athena. Ci sono persone che non
dimenticheranno Ian, una vittima in piú da aggiungere alla lunga lista
nera di assesinati eseguiti dalle forze armate dello Stato e della sua
presunta democrazia.

Assemblea de Barrio de Sants

El Jueves 2 de Abril, a las 18 horas, otro asesinado de estado se suma a la
larga lista negra. En este momento de rabia queremos estar juntos a los
compañeros de Ian muerto durante una mani que encausaba el vigente
sistema político-económico capitalista y neoliberal, sostenido por
sindicatos, estado, patronal y bancos, como el causante de la precariedad
de nuestras vidas. No queremos que esta muerte sea descontextualizada y
re-escrita de manera que resulte compatible y asumible en un sistema donde
el abuso de poder está a la orden del día.

En un contexto social, cultural y político en el que está en vigor la ley
del más fuerte y del odio bajo la complicidad cultural de los medios de
comunicación, se hace necesario denunciar, difundir y explicar
públicamente la realidad y apuntar a los culpables de los hechos. Más aun
cuando día a día constatamos que la ley no es igual para todos, que
están hechas por unos para protegerse de otros, cuando también
constatamos que la justicia es viciosa, vengativa y de la que no cabe
esperar garantía alguna, se hace indispensable romper la tenaza del
silencio y la impunidad ejerciendo la contra-información y recordando
algunas verdades incómodas. Haremos responsables a aquellos que,
practicando el silencio y/o peor la difamación, no permiten constatar el
fuerte clima de represión social que se ha impuesto en esta sociedad. La
responsabilidad es de quien legitima y protege el abuso de poder de las
fuerzas policiales con el único fin del control social.

Hay personas, pero, que no olvidan el asesinado de Pedro Alvarez en
Hospitalet. Hay personas, pero, que no olvidan ni a Bolan de Barcelona, ni
a Carlo Giuliani asesinado por un policia en Genova 2001. Hay personas,
pero, que no olvidan el asesinado de Alexis en Athena. Hay personas que no
olvidan Ian, una víctima más a sumar en la negra lista de las agresiones
y ejecuciones impunes perpetradas por las fuerzas armadas del estado y de
su supuesta democracia. 

Asamblea de Barrio de Sants

Ancora un G8 di morte

In queste ore in occasione del summit del G20 ed in seguito alle
manifestazioni ed iniziative, peraltro annuciate pubblicamente nel corso
degli ultimi mesi, si è scatenata con un crescendo progressivo la
repressione e le cariche della polizia che hanno causato la morte di una
persona che coinvolta ieri durante gli scontri davanti alla Royal Bank è
rimasta esanime al suolo, pare dalle prime informazioni, per arresto
cardiaco.
E si susseguono nelle ultime ore le notizie drammatiche delle sempre più
dure iniziative della polizia che nella mattina di oggi hanno determinato
lo sgombero manu militari del centro sociale RampARTs, con gli arresti
collettivi delle attiviste e degli attivisti, e il simultaneo raid della
polizia all’Earl St Convergence Centre, dove sono stati arrestati persino
gli osservatori legali, mentre il luogo del summit del G20 è stato
completamente blindato e davanti alla Bank of England è stata
violentemente impedita ogni iniziativa di denuncia della repressione di
ieri e di rivendicazione della verità sulla morte del compagno.
Intanto il presidente del consiglio dei ministri italiano, Silvio
Berlusconi, ha commentato: “Questo purtroppo è il lato negativo di questi vertici, che però sono indispensabili”… Come a dire che morire durante le contestazioni è realtà ordinaria, scritta dal destino e naturale.
Morire soffocati dalle cariche e dai gas, oppure anche colpiti in testa da una pallottola di Stato. La stessa ordinarietà del morire di lavoro e
sfruttamento, di carcere, di alienazione, di disperazione per la privazione di reddito e di futuro, di violenza maschile e patriarcale sulle donne. La stessa ordinarietà del morire, a migliaia, nelle acque del Mediterraneo, di frontiere armate e di Europa fortezza. O del morire dopo essere sopravvissuti a quelle acque, qui fra noi, di razzismo e di fascismo.
Eppure come su questo ordinario morire poggiano le basi della società del profitto e del controllo di Stato, così sull’ordinario morire nelle
contestazioni ai vertici dei Grandi deve poggiare l’autorità dei Grandi
medesimi. E infatti se di contestazione si muore, la speranza allora deve restare affidata solo al “capitolo sociale” che un Berlusconi magnanimo suggerisce di inserire nel documento del G20. E’ in questo modo che le cose debbono restare al loro posto.
Ogni cosa al suo posto? Questa vita, cioè questa morte, per noi? No. Noi non restiamo al posto assegnatoci. Come le compagne e i compagni, le nostre sorelle e i nostri fratelli di Londra, di Atene, delle banlieues francesi, dalla Germania alla Catalogna, noi non ci stiamo. Lo abbiamo già fatto sapere, riprendedoci le strade e la nostra indignazione contro i padroni della crisi, il 28 marzo. Non aspettiamo un secondo, adesso, a fare sentire la nostra solidarietà a chi si batte anche per noi in faccia ai 20 Grandi.
Non aspettiamo un secondo a dare il segnale che la nostra lotta cresce e continua.

London Calling!

APPUNTAMENTO X TUTTE E TUTTI ALLE H 18:30 PRESSO LA METRO CASTRO PRETORIO [FOTO (eidonpress)]

organizza la tua rabbia,
la libertà non cade dal cielo

Agenzie piscina ex Snia

– Le agenzie di stampa:

PROTESTA IN UFFICI COMUNE ROMA, NO SPECULAZIONE ALL’EX SNIA

(ANSA) – ROMA, 1 APR – Un ‘pesce d’aprile di carta’ in una

piccola piscina gonfiabile per ”far emergere a galla il bluff

che la giunta Alemanno ha riservato ai cittadini”. E’ la

protesta inscenata oggi dal ”Nucleo anti-bluff”, che oggi,

nella capitale, ha fatto irruzione con megafoni nell’ufficio

tecnico del XX dipartimento del Comune di Roma, per denunciare

”la speculazione edilizia della costruzione di un nuovo

impianto sportivo per il nuoto nell’area dell’ex-fabbrica Snia

Viscosa, tra il Pigneto-Prenestino e Casal Bertone”.

Prima di fare pacificamente irruzione all’interno degli

uffici di sviluppo impiantistica sportiva, i manifestanti hanno

appeso dall’edificio uno striscione dalla scritta:”Mondiali

2009, un tuffo nel cemento, giu’ le mani dal parco”.

”Sappiamo che l’area concessa dal Comune per la

realizzazione dell’impianto – hanno detto i manifestanti –

riguarda 10.400 mq dei tre ettari destinati a un parco pubblico,

perche’ esiste un vincolo paesistico. Secondo il nucleo

anti-bluff, ”i lavori per la realizzazione del progetto, della

Asd Larus Nuoto, che dovevano essere funzionali ai mondiali di

nuoto, non sono ancora in iniziati perche’ non ci sono le carte

in regola, nonostante il complesso debba essere consegnato entro

il prossimo 30 maggio”.(ANSA).

Y4J-RO

01-APR-09 20:17 NNNN

Omniroma-MONDIALI NUOTO, PROTESTA CENTRI SOCIALI: GIÙ LE MANI DA EX-SNIA

(OMNIROMA) Roma, 01 apr – Una protesta contro la costruzione di

due piscine olimpioniche di 10mila metri quadrati nel parco

ex-Snia di via Prenestina, in occasione dei prossimi mondiali di

nuoto che si terranno nella Capitale, si è tenuta nel pomeriggio

sotto la sede del XX dipartimento comunale, in via Capitan

Bavastro. Una ventina di attivisti del centro sociale ex-Snia

hanno calato uno striscione dal terrazzo della sede

dipartimentale, con la scritta: “Mondiali di nuoto 2009: un

tuffo nel cemento. Giù le mani dal parco ex-Snia”. “Un’area che

doveva essere adibita a verde e servizi per il quartiere viene

messa a disposizione della speculazione – ha detto una delle

attiviste – peraltro, il terreno non è stato neppure espropriato

come prevede la norma”.

Una delegazione di manifestanti ha incontrato poi un

responsabile tecnico del dipartimento. “Ci ha detto candidamente

che molti di quei lavori probabilmente neppure finiranno in

tempo – ha aggiunto un ragazzo del centro sociale – Ora, ci ha

risposto, tutto è in mano al commissario per le opere dei

mondiali di nuoto”. Dopo aver distribuito volantini sotto la

sede comunale, il presidio si è sciolto.

gca

011738 apr 09

Omniroma-MONDIALI NUOTO, GHERA:PROGETTO EX-SNIA REGOLARE E SENZA MODIFICHE PRG

(OMNIROMA) Roma, 01 apr – “Il piano regolatore non è stato

modificato tanto che la destinazione urbanistica dell’area è

‘Verde e Servizi pubblici’, a dimostrazione che l’impianto

sportivo è totalmente compatibile”. È quanto dichiara

l’assessore ai Lavori pubblici e Periferie, Fabrizio Ghera, a

seguito della protesta avvenuta nel pomeriggio sotto la sede del

XX Dipartimento comunale in via Capitan Bavastro.

“L’impianto – prosegue Ghera – conforme ai dettami della

delibera n. 85/2007, ha fatto domanda di ammissione nel

programma Mondiali di Nuoto Roma 2009 già il 13 marzo 2008.

Pertanto – conclude l’Assessore – il progetto è stato approvato

regolarmente in Conferenza di Servizi in data 31 luglio 2008″.

red

011901 apr 09

LZ) SNIA VISCOSA. GHERA: PROGETTO REGOLARE,SENZA MODIFICHE A PRG

(DIRE) Roma, 1 apr. – “Il piano regolatore non e’ stato

modificato tanto che la destinazione urbanistica dell’area e’

‘Verde e Servizi pubblici’, a dimostrazione che l’impianto

sportivo e’ totalmente compatibile”. È quanto afferma l’assessore

ai Lavori pubblici e Periferie, Fabrizio Ghera, a seguito della

protesta avvenuta nel pomeriggio sotto la sede del XX

Dipartimento comunale in via Capitan Bavastro.

“L’impianto- prosegue Ghera- conforme ai dettami della

delibera n. 85/2007, ha fatto domanda di ammissione nel programma

Mondiali di Nuoto Roma 2009 gia’ il 13 marzo 2008. Pertanto il

progetto e’ stato approvato regolarmente in Conferenza di Servizi

in data 31 luglio 2008″.

(Com/Mel/ Dire)

19:15 01-04-09

Roma, Ghera: Ex Snia, impianto sportivo compatibile con Prg

Roma, 01 APR (Velino) – “Il piano regolatore non e’

stato modificato tanto che la destinazione urbanistica

dell’area e’ ‘Verde e Servizi pubblici’, a dimostrazione che

l’impianto sportivo e’ totalmente compatibile”. È quanto

dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Periferie, Fabrizio

Ghera, a seguito della protesta avvenuta nel pomeriggio sotto

la sede del XX Dipartimento comunale in via Capitan Bavastro

relativamente alla costruzione di una struttura sportiva nel

parco ex Snia. “L’impianto – prosegue Ghera – conforme ai

dettami della delibera n. 85/2007, ha fatto domanda di

ammissione nel programma Mondiali di Nuoto Roma 2009 gia’ il

13 marzo 2008. Pertanto – conclude l’assessore – il progetto

e’ stato approvato regolarmente in Conferenza di Servizi in

data 31 luglio 2008″. (com/mlm)

011931 APR 09 NNNN

(LZ) SNIA VISCOSA. NIERI: PROGETTO PER PISCINE E’ FORZATURA

(DIRE) Roma, 1 apr. – “Il progetto per la realizzazione delle

piscine olimpioniche nel parco ex-Snia Viscosa, forza le norme

del Piano regolatore e i vincoli ambientali utilizzando i

provvedimenti speciali previsti per gli impianti sportivi dei

Mondiali di Nuoto 2009″. E’ quanto afferma l’assessore regionale

al Bilancio, Luigi Nieri.

“Questi interventi dovevano, pero’, essere conclusi entro il

31 marzo di quest’anno con una proroga al prossimo 30 maggio-

spiega Nieri- Visto che i lavori dell’impianto non sono ancora

iniziati, appare evidente che l’utilizzo di questa norma speciale

e’ una forzatura. E’ grave inoltre che non sia stato coinvolto il

Municipio competente. Pertanto invitiamo il Comune a ragionare

con il territorio, nei tempi dovuti, sulla sistemazione

definitiva di quell’area che comprende l’intero parco e

l’universita’”.

(Com/Mel/ Dire)

19:56 01-04-09

Omniroma-MONDIALI NUOTO, NIERI: FORZATE NORME PER PISCINE PARCO EX SNIA

(OMNIROMA) Roma, 01 apr – “Il progetto per la realizzazione

delle piscine olimpioniche nel parco ex-Snia Viscosa, forza le

norme del Piano regolatore e i vincoli ambientali utilizzando i

provvedimenti speciali previsti per gli impianti sportivi dei

Mondiali di Nuoto 2009. Questi interventi dovevano, però,

essere conclusi entro il 31 marzo di quest’ anno con una proroga

al prossimo 30 maggio. Visto che i lavori dell’impianto non sono

ancora iniziati, appare evidente che l’utilizzo di questa norma

speciale è una forzatura”. È quanto dichiara in una nota

l’assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri: “E’

grave inoltre che non sia stato coinvolto il Municipio

competente. Pertanto invitiamo il Comune a ragionare con il

territorio, nei tempi dovuti, sulla sistemazione definitiva di

quell’area che comprende l’intero parco e l’università”.

red

011959 apr 09

ROMA: NIERI (SINISTRA), PROGETTO SNIA VISCOSA FORZA NORME PRG =

Roma, 1 apr. – (Adnkronos) – ”Il progetto per la realizzazione

delle piscine olimpioniche nel parco ex-Snia Viscosa, forza le norme

del Piano regolatore e i vincoli ambientali utilizzando i

provvedimenti speciali previsti per gli impianti sportivi dei Mondiali

di Nuoto 2009”. E’ quanto dichiara l’assessore al Bilancio della

Regione Lazio Luigi Nieri (Sinistra).

”Questi interventi dovevano, pero’, essere conclusi entro il 31

marzo di quest’ anno con una proroga al prossimo 30 maggio – aggiunge

– Visto che i lavori dell’impianto non sono ancora iniziati, appare

evidente che l’utilizzo di questa norma speciale e’ una forzatura. E’

grave inoltre che non sia stato coinvolto il Municipio competente.

Pertanto invitiamo il Comune a ragionare con il territorio, nei tempi

dovuti, sulla sistemazione definitiva di quell’area che comprende

l’intero parco e l’universita”’.

(Rre/Pn/Adnkronos)

01-APR-09 21:33

ROMA: GHERA, PROGETTO SNIA VISCOSA REGOLARE E SENZA MODIFICHE AL PRG =

Roma, 1 apr. – (Adnkronos) – ”Il piano regolatore non e’ stato

modificato tanto che la destinazione urbanistica dell’area e’ ‘Verde e

Servizi pubblici’, a dimostrazione che l’impianto sportivo e’

totalmente compatibile”. Lo dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e

Periferie del Comune di Roma, Fabrizio Ghera, a seguito della protesta

avvenuta nel pomeriggio sotto la sede del XX Dipartimento comunale in

via Capitan Bavastro.

”L’impianto – prosegue Ghera – conforme ai dettami della

delibera n. 85/2007, ha fatto domanda di ammissione nel programma

Mondiali di Nuoto Roma 2009 gia’ il 13 marzo 2008. Pertanto – conclude

l’assessore – il progetto e’ stato approvato regolarmente in

Conferenza di Servizi in data 31 luglio 2008”.

(Rre/Gs/Adnkronos)

01-APR-09 21:34

Omniroma-MONDIALI NUOTO, COCHI: “INCONTRO PER VALUTARE SITUAZIONE IMPIANTI”

(OMNIROMA) Roma, 01 apr – “Fermo restando che i signori

manifestanti hanno sbagliato l’indirizzo delle loro proteste,

incontrerò, in tempi brevi, il commissario straordinario per i

Mondiali di nuoto Roma 2009, Claudio Rinaldi , al fine di

valutare la situazione della realizzazione degli impianti che

rispondono all’iter procedurale speciale avviato proprio per le

infrastrutture collegate a questa competizione sportiva.

Ritengo, altresì, opportuno valutare cosa fare con chi, invece,

non riuscirà a consegnare gli impianti sportivi entro la data

prefissata del 31 maggio 2009, assicurando la possibilità,

tuttavia, di ricorrere, se concordato, ad un iter procedurale

ordinario che permetta di assicurare delle strutture in ogni

caso utili a Roma”. Lo ha dichiarato in una nota Alessandro

Cochi, delegato del Sindaco per lo Sport.

Omniroma-EX-SNIA, ALZETTA (SA): ALEMANNO SCEGLIE CEMENTO A SPAZI PUBBLICI

(OMNIROMA) Roma, 02 apr – “Non è bastato l’impegno dei residenti

per salvare un’area destinata a verde pubblico dalla

speculazione, Alemanno vuole che i 10mila metri quadrati della

zona dell’ex-Snia saranno occupati da un dei tanti impianti

autorizzati in vista dei prossimi mondiali di nuoto, con tanto

di foresteria”. Lo dichiara in una nota il capogruppo de “La

Sinistra – L’Arcobaleno” in Campidoglio Andrea Alzetta.

“Sull’area, designata a verde pubblico nell’agosto del 2004,

potrà costruire una società, fatalmente legata ad An – ggiunge

– Anzi per essere conforme al decreto che regolamenta le

concessioni, il Comune di Roma cede il terreno all’associazione

dilettantistica nuoto Laurus, per tutta la durata dei lavori.

Insomma: Alemanno sceglie il cemento al posto di spazi

pubblici, gli interessi degli speculatori al posto degli

interessi della città”.

“Se tutto questo accadrà, sarà l’ulteriore prova della politica

antidemocratica di questa giunta , la quale sorda ai desiderata

dei cittadini favorisce speculazione e rendita.

Ma sarà fermato dai cittadini – continua – In un panorama

simile è ancora più importante la manifestazione di oggi alle

ore 16 in Campidoglio tenuta dai movimenti per il diritto

all’abitare, dove sarà promossa e sostenuta l’idea di città

come bene comune fondata sulla difesa del territorio e della

qualità della vita dei cittadini”.

Red

NUOTO: MONDIALI; ALEMANNO, IMPIANTI PROCEDENDO NEI TEMPI

(ANSA) – ROMA, 2 APR – ”Ieri ho incontrato Malago’ che mi ha

detto che l’adeguamento degli impianti per i mondiali di nuoto

sta procedendo in tempo e va tutto bene”. Lo ha detto il

sindaco di Roma Gianni Alemanno in merito a quanto pubblicato da

un quotidiano su possibili ritardi nella realizzazione degli

impianti che dovranno ospitare i mondiali di nuoto.

”Preghiamo la stampa – ha aggiunto – di non danneggiare la

nostra citta’ diffondendo notizie false e tendenziose”. (ANSA).

YJ9-GB/SCN

02-APR-09 14:07 NNNN

Lo stile libero della speculazione (Nuclei Anti Bluff)

MONDIALI DI NUOTO 2009

LO STILE LIBERO DELLA SPECULAZIONE

Il pesce d’aprile consegnato dai NAB al XX Dipartimento ha definitivamente RESO PUBBLICO l’ennesimo tentativo di speculazione nell’area dell’ex SNIA frutto di un regalo che la giunta Alemanno ha confezionato alla società ASD Larus Nuoto, vicina a Rampelli, già gestore di 18 piscine a Roma.


IL MEGA IMPIANTO che occuperà più di un ettaro di superficie – due piscine, una palestra e solarium, una sala conferenze, un ristorante, una foresteria, parcheggi e infrastrutture – deve essere consegnato, omologato e collaudato entro il 30 maggio 2009. Ad oggi i lavori non solo non sono iniziati ma l’area non è stata ancora espropriata interamente. E’ chiaro per tutti che non sarà mai pronto.

Svelato il GRAN BLUFF dell’utilità dell’impianto per il “grande evento” dei Mondiali di Nuoto – emerge chiaramente la politica della deregulation urbanistica e ambientale che, come per il piano casa del Governo, incrementa la cementificazione selvaggia per tutelare rendita e interessi privati anzi ché salvaguardare il territorio e dare risposte ai bisogni reali della collettività.  Quel che risulta da questa manovra è che i poteri “straordinari” del Commissario Delegato servono per andare in deroga a tutti i regolamenti e vincoli spogliando gli uffici tecnici e i Municipi dei loro poteri di controllo e raggirare gli accordi con i cittadini.


Da 14 anni l’area complessiva dell’Ex SNIA è un bene comune restituito alla città. Il centro sociale e i cittadini hanno immaginato e determinato la riqualifica e l’uso pubblico dello spazio  nel suo complesso: così è stato progettato, con il X dipartimento, il Parco delle Energie che aspetta di essere ampliato (comprendendo l’area del laghetto e l’area ora soggetta a questa nuova speculazione). e accessibile anche ai cittadini di Casal Bertone. In cantiere c’è un grande progetto sociale e culturale che prevede oltre agli spazi già attivi, un Auditorium e una Palestra Popolare per uno sport libero e per tutti, il “Quadrato” come arena polifunzionale, la Casa del parco (mediateca, centro di documentazione territoriale, archivio storico della fabbrica, ludoteca ecologica, servizi sociali). Da due anni è nato il Forum Territoriale Permanente, che raccoglie singoli cittadini, comitati, coop, associazioni, artisti, storici, ricercatori, tecnici al quale è demandato il ruolo di progettazione, controllo e gestione del sistema parco. E’ per tutta questa ricchezza sociale che gli interessi privati non avranno lo spazio che cercano di rubare!

All’assessore Ghera che si sbriga a dire che tutto è regolare – lo invitiamo alla cautela, visto che anche per la speculazione del palazzinaro Pulcini negli anni ‘90 risultava tutto regolare. Sappiamo come è finita allora, con gli arresti di diversi amministratori pubblici.

A Cochi che crede che, svelato il Bluff dei Mondiali di Nuoto troverà un’altra strada “ordinaria” per regalare uno spazio pubblico ai loro amici e cementificare più di un ettaro di terreno, diciamo che i cittadini del Pigneto-Prenestino pretendono quel parco pubblico, da troppo tempo atteso, necessario per compensare la carenza di verde e luoghi di aggregazione liberi da interessi privati. Una cosa utile non si tiene segreta.

Al sindaco Alemanno gli diciamo che piuttosto che preoccuparsi che Roma non sia danneggiata da notizie “false e tendenziose” faccia il suo lavoro e dia soluzione ai bisogni reali della cittadinanza.

Al Commissario Delegato diciamo che si assuma la responsabilità di aver concesso alla Larus l’autorizzazione per la costruzione di un impianto non funzionale ai Mondiali di Nuoto e per questo revochi definitivamente il mandato.

Al Municipio VI e alla Regione Lazio chiediamo di concretizzare subito i loro impegni, per scongiurare qualsiasi altro tentativo speculativo, completando il parco come da progetto e sbloccando la vicenda Università.


GIU LE MANI DELL’EX SNIA VISCOSA –  PARCO SUBITO!

C.S.O.A. EX SNIA

– Comunicato del comitato parco exSnia:

10.000 METRI QUADRATI DI CEMENTO AL POSTO DEL VERDE? NO, GRAZIE!

Il parco delle Energie – Ex Snia Viscosa (Via Prenestina, 175) corre il rischio di trovarsi al posto di alberi e verde la cementificazione di una superficie di oltre 10.000 metri quadrati per ospitare un enorme cubo con attività commerciali e parcheggi.

Da poche settimane siamo venuti a conoscenza di un lavoro iniziato più di un anno fa all’insaputa dei cittadini e dell’amministrazione del Municipio Roma 6 competente sull’area del parco, materializzatosi in una delibera della Giunta Comunale e nel provvedimento di autorizzazione rilasciato dal commissario delegato per lo svolgimento dei mondiali di nuoto in base anche ai poteri straordinari conferitogli dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

Realizzare un impianto natatorio con palestra, solarium, bar, ristorante, sala congressi e appartamenti  funzionale ai mondiali di nuoto del 2009 (impossibile da realizzare a 100 giorni dalla manifestazione) all’interno di un parco sottoposto a vincolo paesaggistico ed unico polmone verde di un quartiere con una densità abitativa tra le più alte di roma mostra tante e tali contraddizioni che solo chi non vuole vedere potrebbe considerare normale. E forse non è un caso che la notizie è stata tenuta nascosta…

Già durante la festa di Primavera del 21 marzo scorso insime al C.S.O.A. ex Snia avevamo iniziato a denunciare a cittadini e associazioni del territorio i rischi per il paraco di tale operazione. Ieri un gruppo di persone ha manifestato nel palazzo della sede del XX dipartimento del Comune di Roma in via capitan bavastro 94 per denunciare la speculazione che in questo caso si nasconde dietro il bluff di un’opera dichiarata funzionale ai mondiali di nuto del 2009 (leggi comunicato).

Le successive dichiarazioni rilasciate dall’assessore ai Lavori pubblici e Periferie, Fabrizio Ghera (leggi comunicato), purtroppo non chiariscono i dubbi che circondano la vicenda:

1) se, come dichiara l’Assessore, la domanda di ammissione dell’impianto per i mondiali 2009 è del 13 marzo 2009 come mai, non dico i Cittadini, ma il Municipio competente territorialmente, ossia il VI, è venuto a conoscenza del progetto a marzo 2009, un anno dopo (leggi dichiarazioni del Presidente Palmieri del Muncipio Roma 6)?

2) se, come dichiara l’Assessore, l’impianto doveva essere funzionale per i mondiali 2009 ha senso oggi a 100 giorni dai Mondiali e a 60 giorni dal termine indicato per la conclusione dei lavori visto che il cantiere ancora non è stato aperto (dalla delibera “…l’autorizzazione agli interventi deve essere subordinata alla sottoscrizione di atto d’obbligo di ultimazione dei lavori, collaudo degli stessi e omologazione da parte della Federazione Italiana Nuoto entro il 31 marzo 2009…” )?

3) Se, come scritto nella delibera, “…gli interventi devono riguardare impianti sportivi esistenti che necessitano di adeguamento, potenziamento e/o ampliamento…” com’è possibile che sia stata rilasciata la concessione alla ASD Larus Nuoto che non ha impianti nell’area o nelle sue vicinanze?

4) Se, come scritto nella delibera, “…gli interventi devono essere compatibili con i vincoli paesistici, storici e ambientali vigenti sul territorio…”come è possibile che il progetto preveda oltre alle piscine, alloggi (si parla di 24), centri congressi, bar, ristoranti, parcheggi, ecc in un parco sottoposto a vincolo paesaggistico (dal 1968) e che, nell’area interessata, la presenza di falde acquifere in superficie sconsiglia il ricorso a scavi come sembra da parere rilasciato nell’autunno scorso da alcuni geologi durante un sopralluogo?

5) Perché in tutta la delibera si riporta che l’area concessa è sita all’interno del V Municipio quando invece è nel VI e pertanto iter, sopralluoghi, incontri, conferenze di servizio hanno lasciato fuori i responsabili e gli uffici competenti (del VI Municipio) per appoggiarsi all’Ufficio Tecnico del V Municipio?

Escludendo che il progetto possa essere realmente funzionale per i mondiali del 2009 potrebbe essere stata la “fame” di piscine da rendere necessaria e obbligotoria la rinuncia a più di un ettaro di verde pubblico (quasi la metà di quello disponibile) per far spazio a nuovo cemento all’interno del parco?

Anche in questo caso è da escludere dato che in questa parte del territorio le piscine sicuramente non mancano (New Hobby Club in via Biordo Michelotti, praticamente all’interno del Parco – Piscina privata a Largo Preneste, adaicente al Parco – Piscina Comunale Circoscrizione 6 via Montona, circa 700 metri dal Parco – Piscina H2O Via del Pigneto, circa 800 metri dal Parco) e il Comune ha in progetto di realizzarne una nell’ex cinema Puccini alle spalle del Parco.

Ma allora quali sono i reali obiettivi di quest’operazione?

Come cittadini la contraddizione più grande è: perché un’opera di interesse collettivo dichiarata funzionale ad un evento come i mondiali di nuoto viene tenuta nascosta all’opinione pubblica?

Invece di rispondere a queste domande l’Assessore Ghera dichiara che non è stato medicato il piano regolatore, peccato che nessuno aveva contestato modifiche del piano regolatore. Quello che si contesta è che quell’area doveva essere destinata a verde come da incontri ed elaborati realizzati in questi anni.

Prendiamo atto positivamente che a breve il Presidente della Commissione trasparenza del Comune di Roma, Massimiliano Valeriani, convocherà assessori competenti e responsabili delle decisioni contestate. Altrettanto positivamente considieriamo la prese di posizione del Presidente del Municipio Roma 6 che rivendica la battaglia di destinare a verde l’area a richio cementificazione.

Al Presidente Palmieri chiediamo che il recepimento da parte del Consiglio Municipale Roam 6 del Manifesto e del Regolamento del Forum Territoriale Permanente, assemblea di cui fa parte anche questa Amministrazione, e che tra i suoi obiettivi ha anche quello di monitorare e preservare la funzione del Parco delle Energie e di diventare interlocutore principale per ogni intervento all’interno dell’area non è più procrastinabile e avvenga quanto prima.

Comitato parco exSnia

– Comunicato dei NAB:

Oggi Primo aprile ore 14.30 i Nuclei Anti Bluff nella sede dell’ufficio tecnico del XX Dipartimento del Comune di Roma svelano il pesce d’aprile che ci ha riservato la giunta Alemanno nell’area dell’ex fabbrica Snia Viscosa tra il Pigneto-Prenestino e Casal Bertone.

Oggi si rende pubblica una speculazione di 10.400 mq di cemento su un parco con vincolo paesistico la cui apertura è attesa da decenni dai cittadini.

Noi non abbocchiamo! Oggi si svela il bluff del Comune di Roma.

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ANTEFATTO: L’area della ex fabbrica dagli anni 50 fa parte del comprensorio del Sistema Direzionale Orientale ed è sotto vincolo paesistico dal 1968. Negli anni 90 è stata oggetto della speculazione immobiliare del signor Pulcini. Grazie all’intervento dei cittadini del Pigneto Prenestino che rivendicavano un parco e servizi pubblici per il quartiere, si è bloccata l’operazione con una condanna per corruzione di un funzionario pubblico. Da 14 anni l’ex Snia è diventato un bene comune della città. Da allora gli abitanti di questo territorio hanno elaborato, con l’amministrazione locale e i dipartimenti del comune un contratto di quartiere che risponde alle esigenze del territorio stesso: quell’area viene predestinata con vincolo paesistico a parco pubblico, libero e aperto al fine di rispondere alla carenza cronica di spazi verdi di un territorio densamente costruito. Da allora si aspetta la bonifica dell’intera area per poter vivere il parco nella sua interezza.

IL FATTO: In gran segreto Alemanno e i compagni di vasca chiedono e ottengono, il 10 giugno 2008 con nota del Commissario delegato per i Mondiali di Nuoto, di accontentare la società ASD Larus Nuoto, vicina a dir poco all’onorevole Rampelli, aggiungendo un nuovo impianto non previsto. Il Commissario approva così la funzionalità del progetto di una piscina e servizi di accoglienza, bar, ristorante, foresteria atleti per il “grande evento” e richiede un atto di concessione dell’area su cui intervenire.

Il 29 ottobre 2008 la giunta comunale con Deliberazione n. 354 concede alla ASD Larus Nuoto l’area di proprietà comunale sita in Roma all’interno del Comprensorio Tiburtino, Municipio Roma V, per la realizzazione di un impianto natatorio funzionale per i mondiali di nuoto del 2009.

Perché ad oggi ne la cittadinanza ne i Municipi coinvolti non sanno nulla?

IL BLUFF: Considerare il progetto della ASD Larus Nuoto funzionale ai mondiali di nuoto è il grande Bluff, visto che ad oggi i lavori non sono ancora iniziati perchè non ci sono tutte le carte in regola, ma il complesso deve essere consegnato, omologato e collaudato entro il 30 maggio 2009. I Mondiali di Nuoto, attraverso i poteri straordinari del Commissario, sono lo strumento per questa per superare e aggirare tutti gli ostacoli, eludere gli accordi con i cittadini, agire in deroga a tutti i regolamenti e vincoli.

Inoltre sappiamo che l’area concessa riguarda 10.400 mq dei tre ettari destinati a parco (di cui la metà occupati da un lago), una piscina agonistica (52m x 12,3m) con vasca riscaldata, una piscina coperta(25 x 16m) con solarium e palestra, reception, area ristorante, uffici e una foresteria.

Sappiamo del parere negativo della Dir. Regionale Territorio e Urbanistica per l’eccessiva edificazione rispetto agli indici e alle altezze massime previste, possiamo immaginare l’impatto che avrebbe e quanto verrebbe vanificato il bisogno primario di verde.

Nelle carte si parla di V municipio mentre l’area è di competenza del VI: cosa nasconderà questa svista? Incompetenza o volontà di non far conoscere come è stato finora ai cittadini e alle amministrazioni territoriali l’operazione in corso fino a fatto compiuto?

L’AZIONE: Oggi i Nuclei Anti Bluff, hanno calato uno striscione nel palazzo della sede del XX dipartimento in via Capitan Bavastro 94, con scritto: ” MONDIALI DI NUOTO ’09 UN TUFFO NEL CEMENTO GIU’ LE MANI DAL PARCO DELLA EX SNIA”.

Dopo aver megafonato fuori siamo entrati nel “IV U.O.T. sviluppo impiantistica sportiva”, uno degli uffici competenti del comune di Roma, per visionare il progetto e per l’occasione consegnare un pesce di aprile in una piscina gonfiabile.

Il dirigente e il direttore della U.O.T, l’Arch. Giovanni Sorianello, hanno dichiarato di aver dato dei pareri positivi in merito alla compatibilità tecnica dell’impianto agonistico, ma di non aver comunque mai sviluppato il progetto che è stato realizzato dalla Larus.

Hanno dichiarato inoltre che tutta questa operazione è sotto la responsabilità del Commissario straordinario per i Mondiali di Nuoto 2009, perchè dopo aver stilato la bozza della suddetta delibera, i poteri in merito sono passati in mano al Commissario tramite un provvedimento di autorizzazione datato 9 febbraio 2009.

Sempre a tale Commissario, secondo i dirigenti dell’ufficio, sono demandati i poteri di vigilanza sui vincoli della delibera.

Per quanto ci riguarda da oggi la speculazione è pubblica e il Commissario si deve assumere la responsabilità di appoggiare, tramite i Mondiali di Nuoto che in quel luogo non si terranno mai, l’ennesima speculazione in questa città ai danni di un intero quartiere.

Alemanno e il Popolo delle loro Libertà sono avvertiti: per il Pigneto-Prenestino e Casal Bertone i “mondiali di nuoto 2009” non dovranno essere un tuffo nel cemento! PARCO SUBITO!

NUCLEI ANTI BLUFF

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