Centocelle | Recuperata una scuola abbandonata

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La notizia dell’occupazione della scuola Grossi, abbandonata da circa due anni nel quartiere di Centocelle e circondata dai lavori della metro C che la rendono quasi invisibile, è arrivata al Campidoglio nel pieno della riunione della Commissione sul Piano Casa del Comune di Roma che, nonostante il dilagare dell’emergenza abitativa (42.000 domande di casa popolare), ancora una volta decide di rimandare un serio intervento sull’edilizia pubblica ma anche sul recupero del patrimonio esistente.

IL PIANO CASA. Alla notizia dell’occupazione Alemanno & Co. provano a mandare a monte una discussione difficile con l’opposizione e con i movimenti per il diritto all’abitare che mentre occupano sono anche lì, a discutere col Comune, a proporre emendamenti, a strappare case popolari, a mostrare le enormi lacune del Piano Casa che la giunta vorrebbe approvare in tutta fretta.

Ma alla fine la discussione continua, nonostante l’accusa di sabotaggio che alcuni soci del sindaco riservano ai movimenti.  Buon per loro, visto che, ad esempio, i membri della commissione, che evidentemente non leggono i giornali, vengono a conoscenza della lista delle caserme dell’esercito in dismissione: un’importante risorsa che potrebbe garantire il diritto all’abitare a Roma.

Ma evidentemente non ne vogliono proprio sapere di stornare risorse dalla speculazione edilizia e ai centri commerciali per recuperarle al patrimonio abitativo. Si mantengono nel vago impegno di destinare una parte degli introiti della vendita delle caserme per l’edilizia residenziale. Tanto, testuali parole, questo piano casa risolverà l’emergenza abitativa e a Roma non ci sarà più bisogno di più di  case popolari. Da ora in poi, è questo il nuovo credo, housing sociale, cioè edilizia sovvenzionata destinata a redditi più alti. Sembra tanto la versione capitolina del “la crisi è finita, ottimismo” di più alti livelli istituzionali.

LA SCUOLA. Nel frattempo nella scuola sono arrivate tutte, le famiglie e le persone che per mesi sono state al freddo nella tendopoli di Viale del Policlinico e poi di Lungotevere dei Cenci, a far visita ad Antoniozzi, assessore alla casa. Finalmente c’è un posto. Si vocifera che la scuola debba diventare una ASL, che lunedi dovrebbero cominciare i cantieri. Ma poi voci istituzionali confermano che ancora non ci sono i soldi, la Regione potrebbe stanziarli giovedi. Qualcuno deve aver messo in giro delle notizie positive in viste delle elezioni…

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La scuola è in un forte stato di abbandono, è chiusa da due anni. Qualcuno già ci dorme, sporadicamente. Gli occupanti lavorano per chiudere gli spazi sensibili, dove ci sono ancora materiali utilizzati quando la scuola era in funzione. Ci sono le lavagne scritte, libri, dischi, giochi per bambini. Non deve sparire nulla. Iniziano le pulizie in vista della notte. Ma si dormirà a metà, con un occhio vigile per un possibile sgombero. Non sarebbe il primo e non sarà l’ultimo. Vedremo se questo edificio tra le centinaia che marciscono vuoti nella capitale dovrà rimanere una discarica. Vedremo se queste persone potranno realizzare questo lusso: il diritto ad avere una casa.

NEWS

L’occupazione è sotto sgombero dalle ore 15 di sabato 20 febbraio.

Il 23 febbraio si è tenuta un’assemblea pubblica in cui i neo-occupanti hanno spiegato le loro ragioni alla cittadinanza di Centocelle

IL COMUNICATO STAMPA DI QUESTA ASSEMBLEA. Verso il consiglio comunale sul piano casa. I movimenti che dal 23 dicembre presidiano l’assessorato alla casa del Comune di Roma e che venerdì scorso 19 febbraio hanno censito, occupandolo, uno stabile di proprietà pubblica in via degli Eucalipti nel VII municipio, indicono per domani martedì 23 febbraio alle 17 un incontro generale degli inquilini resistenti, degli occupanti senza titolo e per necessità, degli sfrattati, degli abitanti degli alloggi in dismissione, di chi non ce la fa a pagare il mutuo, dei precari e delle precarie con redditi insufficienti per accedere al mercato degli affitti, dei migranti e degli studenti che pagano cinquecento euro a stanza. L’assemblea si svolgerà all’interno dell’ex scuola “Tommaso Grossi” in via degli Eucalipti 14, edificio occupato in concomitanza con lo svolgimento delle commissioni congiunte casa e urbanistica sul “piano casa”, dove i movimenti hanno dato battaglia sostenendo i propri emendamenti e proposte. Di fronte ad una filosofia di fondo della delibera di giunta che guarda più agli interessi dei costruttori che all’emergenza abitativa e che anzi, usa colpevolmente quest’ultima, per mettere mano agli ambiti di riserva e alle aree agricole, i movimenti proseguono il censimento dal basso degli stabili vuoti pubblici e privati e ne chiedono l’utilizzo ed il recupero.

L’edificio di via degli Eucalipti, destinato ad ospitare un presidio socio sanitario con un consultorio, grazie anche alle lotte dei cittadini e delle cittadine di Centocelle e all’impegno del presidente del VII municipio, è presidiato da un centinaio di nuclei familiari in emergenza abitativa, anche del quartiere. Gli occupanti non hanno nessuna intenzione di vivere nella struttura, chiedono solamente il riconoscimento del loro diritto alla casa che ad oggi risulta negato.

Non esiste nessuna contrapposizione tra il diritto alla salute e il diritto alla casa.

I movimenti, con l’assemblea di martedì 23, intendono ribadire la propria contrarietà ad un piano casa inadeguato che cancellerà nella quasi totalità i circa 42.000 nuclei familiari in graduatoria da anni insieme alle tantissime persone che vivono in situazioni di emergenza. Contro un Piano insufficiente e ancora una volta guidato dagli interessi della rendita immobiliare piccola e grande, per coltivare l’idea di un’altra città possibile, da costruire e conquistare insieme invitiamo i cittadini e le cittadine del VII municipio, le reti sociali, gli studenti, le associazioni e i centri sociali della città a partecipare numerosi/e. Per costruire una forte mobilitazione giovedì 25 febbraio in Campidoglio, in occasione della discussione in consiglio del “piano casa”.

Essendo per il riuso e per l’utilizzo del patrimonio esistente piuttosto che per nuovo cemento, salutiamo positivamente la trasformazione della scuola “Tommaso Grossi” in una struttura pubblica destinata alla tutela della salute e non intendiamo intralciare questo processo. Sappiamo che il cantiere per l’inizio dei lavori non è immediato e che ci sono tutti i tempi di una mediazione che impedisca uno sgombero forzoso dei nuclei in emergenza abitativa che adesso presidiano la scuola. Chiediamo a tutti e tutte di adoperarsi per trovare soluzioni civili senza manganelli e forza pubblica, di non utilizzare strumentalmente una vicenda drammatica come questa per fare campagna elettorale e di batterci insieme sia per accelerare l’apertura della ASL che per il diritto alla casa per chi ha occupato per necessità.

Usiamo tutta la nostra intelligenza per organizzarci in difesa dei nostri diritti e non fidiamoci più di chi, soprattutto a ridosso delle elezioni, fa promesse che poi non mantiene. Alemanno prima di essere eletto promise 40mila case popolari, stiamo ancora aspettando!

IL COMUNICATO STAMPA DEL 20 FEBBRAIO. “I movimenti per il diritto all’abitare non mollano”. La commissione casa del Comune di Roma riunita oggi, ha visto la partecipazione dei movimenti, che hanno ribadito, argomentandola puntigliosamente, una valutazione negativa degli indirizzi del “piano casa” deliberato dalla Giunta di Alemanno. Gli emendamenti proposti sono stati tutti respinti, se si escludono alcune “concessioni” che non modificano però la ratio del provvedimento, tutto sbilanciato verso l’housing sociale e tiepidissimo sul capitolo dell’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) in sovvenzionata.

La necessità di dare risposte a chi ha atteso per anni in graduatoria (42mila persone), agli inquilini sotto sfratto o alle prese con le dismissioni, a chi vive nei residence o nelle occupazioni, alle nuove generazioni precarie, ai migranti che lavorano in questa città, agli studenti fuorisede, rimane lettera morta.

Per questo i movimenti hanno deciso di proseguire nel censimento dal basso degli stabili vuoti pubblici e privati.

Intorno alle 14.30 di oggi i nuclei che hanno occupato il 4 dicembre via del Policlinico e dal 23 dicembre presidiano l’assessorato alla casa dopo aver lasciato lo stabile di proprietà della Bnp/Paribas, hanno trovato un tetto all’interno dell’ex scuola media “Tommaso Grossi” nel VII municipio.

Nelle prossime ore è previsto un incontro con il Presidente del municipio Mastrantonio. In questo passaggio i movimenti intendono conoscere i motivi del mancato utilizzo della struttura pubblica e se ci sono progetti in essere. La proposta sarà di usare lo spazio per l’emergenza abitativa se non c’è diversa destinazione.

Di fronte al fatto che l’amministrazione tenga in poco conto la necessità di definire un piano in grado di affrontare e programmare seriamente il superamento delle emergenze, alla fretta con cui si vuole chiudere la partita proponendo strumenti deboli e inefficaci, nonché subalterni agli interessi dei costruttori, portando in consiglio comunale, presumibilmente, giovedì prossimo 25 febbraio la discussione sulla delibera.

Induce i movimenti a lanciare per lo stesso giorno una manifestazione in Campidoglio e invitiamo tutta la città, le forze politiche sensibili, le associazioni, le reti e i centri sociali a partecipare. Ricordiamo ancora come Veltroni chiuse la discussione sul Prg, sarebbe auspicabile che l’attuale giunta e l’attuale sindaco non utilizzassero i manganelli e la forza pubblica per zittire il dissenso. A cominciare dall’occupazione in corso nel VII municipio.

Movimenti per il diritto all’abitare

INFO. www.coordinamento.info | abitarenellacrisi.noblogs.org

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