Mondiali di nuoto, un tuffo nel cemento

Oggi, 28 Luglio 08, il Consiglio comunale di Roma discute dei mondiali di nuoto 2009 e delle strutture che per l’evento sono state progettate o per cui sono già aperti i cantieri.

Diversi comitati territoriali sono presenti, oggi, sotto il Campidoglio, per manifestare il loro dissenso al piano per i Mondiali di Nuoto. L’intenzione non è boicottare le gare in vasca, ma tutelare vari territori da speculazioni, ma cementificazioni ed operazioni inutili.
E’ il caso di Ostia dove si vuole costruire una struttura per soli 5 giorni di gare sul lungo mare, una delle ormai rare aree preziose e belle per qualità naturali. Qui si vuole realizzare un’opera invasiva, quando sono almeno 13 le aree in cui si potrebbe intervenire senza un impatto così violento. I tempi in vista dei mondiali, inoltre, sono talmente stretti che l’effettiva e puntuale realizzazione degli impianti è seriamente in discussione. Ci si ritroverebbe di fronte ad uno spreco di soldi e ad una devastazione ambientale.
È anche il caso della piscina a Valco S.Paolo (Ponte Marconi). Qui, per raggiungere la piscina, l’intenzione è di asfaltare tutto il lungotevere, compromettendo definitivamente la “vocazione verde” di quella parte di territorio. Da quasi un anno, ormai, il comitato territoriale “Ansa del Tevere” richiede la riqualificazione di quella strada come parco verde, ed ha attivato un percorso di partecipazione con tutta la cittadinanza. La realizzazione di una strada troppo larga per le reali esigenze del servizio, minaccerebbe le attività e l’accessibilità delle realtà sociali lì presenti.
Inoltre, sappiamo bene che Il Mega-Impianto di TorVergata progettato da Calatrava e l’impianto di Valco S.Paolo non verranno ultimati in tempo ed utilizzato per i Mondiali del 2009; già milioni di euro sono serviti a finanziare a pioggia la ristrutturazione di piscine (molte private) in giro per la città.
In questo quadro l’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Ghera ha fatto saltate diversi appuntamenti con il comitato “Ansa del Tevere”.
Per questo, la rete dei centri sociali, che il 14 Giugno ha organizzato, insieme ai movimenti per il diritto all’abitare, la manifestazione in difesa degli spazi occupati e per “l’altra città di Roma”, sosterrà i comitati di Ostia e di S.Paolo nella mobilitazione di lunedì 28 Luglio, portando la sua solidarietà e la sua presenza.
I territori della nostra metropoli non hanno bisogno di speculazioni e cemento.
I nostri territori hanno la necessità che le ricchezze sociali, culturali ed ambientali vengano tutelate e valorizzate, affinchè si affermino reali diritti di cittadinanza per tutti e tutte!
Chi crede nello sport sociale e popolare, non può non mobilitarsi per rispedire al mittente questo nuovo odioso insulto a Roma ed ai suoi abitanti.

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