Questa mattina precari/e e disoccupati/e sono entrati simbolicamente ad Equitalia e all’agenzia delle entrate a Lungotevere, a Roma. Lo abbiamo fatto perchè questi sono simboli di una quotidianità in cui viene spremuta la nostra energia per produrre ricchezza; sono i simboli di un problema di equità fiscale, in cui sono sempre le fasce più deboli a pagare; perchè in questo luogo c’è l’espiazione della colpa del debito italiano, che non abbiamo accumulato noi, ma che siamo costretti a pagare. Oggi siamo entrati in questi luoghi per comunicare la stanchezza e la rabbia di intere generazioni costrette a lavori umilianti, in condizione di sfruttamento e senza garanzie. Non siamo più disponibili ad aspettare improbabili, quanto lontane, riforme mentre continuiamo a pagare. Oggi abbiamo detto, una volta di più, che è ora che vengano redistribuiti i frutti di quella ricchezza sociale, è ora di un reddito per tutti/e noi, perchè voglaimo uscire dal ricatto del presente fatto di precarietà e austerity. Questo è l’inizio del nostro avvicinamento al corteo del 19 ottobre, perchè scenderemo in piazza come precari e precarie che vogliono organizzarsi insieme ad altri per riprenderderci ciò che ci spetta. Oggi abbiamo scelto un simbolo, la maschera di V per Vendetta, la vendetta dei precari. Invitiamo tutti/e a seguirla, da qui al 19 ottobre ma, soprattutto, dopo!