5 anni. Questo il numero che sigla la distanza temporale e formale dall’assassinio di Renato. La morte di Renato è un frutto avvelenato, un germoglio cresciuto nelle strade della nostra città e raccolto da due ragazzi, oggi grandicelli, che con colpevole stupidità e con dieci coltellate hanno colpito la vita di renato. Ma il seme da cui tutto questo è stato generato è stato piantato da una cultura ben precisa che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, si chiama fascismo. E chi ha annaffiato tutto questo sono state, e sono tutt’ora, le organizzazioni neofasciste che della sopraffazione, della violenza e dell’odio per le diversità fanno il baricentro della loro politica. I due assassini hanno una responsabilità personale, le organizzazioni neofasciste e le istituzioni che le tollerano e le supportano hanno una responsabilità politica. Ma 5 anni sono stati anche colmi di iniziative, di azioni e di relazioni; noi, compagni/e ed amici e amiche di Renato, in tutta Roma e anche nel resto di Italia, abbiamo provato a coltivare i sogni di Renato, le sue passioni e le sue idee. Per questo, anche quest’anno, vogliamo organizzare un appuntamento pubblico, Renoize 2011, per il 3 Settembre, dove far suonare musica, dove poter pronunciare parole e guardare immagini e video. Tutto per poter raccontare la verità sull’aggressione di Renato che, come altre, troppe, negli ultimi anni raccontano un paese fatto di ingiustizie e soprusi. Ma vogliamo anche raccontare la giustizia e la libertà che Renato, insieme a noi, costruisce quotidianamente. Per noi 5 anni sono nulla, sono un soffio, perchè nella nostra mano stringiamo forte quella di Renato che continua ad essere con noi giorno dopo giorno.
Con rabbia e con amore.
Una mattina, cinque anni fa: comunicati e articoli di giornale
————————- PROGRAMMA DELLA SERATA ————————–
– NIRJA
– ROCK MCS
(http://www.myspace.com/rmc
– MANDRILLOS
(http://www.myspace.com/man
– READING RESISTENTE
– VIA DELLE FATE 22
(http://www.myspace.com/via
– RANCORE
(http://www.myspace.com/ran
– SIGNOR K
(http://www.myspace.com/ils
– ADRIANO BONO (http://www.myspace.com/adr
& TORPEDO SOUND MACHINE (http://www.myspace.com/tor
featuring
GINKO (http://www.myspace.com/gin
MANLIO (http://www.myspace.com/man
KONTRAMINA (http://www.myspace.com/lak
BARACCA CREW (http://www.myspace.com/bar
Parco Schuster (Metro B – San Paolo) INGRESSO GRATUITO
L’anno scorso… Renoize 2010
Al Parco Schuster Renoize 2010 per ricordare Renato Biagetti (guarda il video)
Le scimmie combattenti per una Roma meticcia
«Daje forte Renato, spezza le lame», il grande murales su via Ostiense ci accoglie mentre arriviamo a Parco Schuster per ricordare Renato Biagetti, nel quarto anno dal suo assassinio. Siamo in più di duemila al Renoize 2010, insieme a Dario, il fratello e Stefania, la mamma, che sale sul palco per aprire la serata e ci commuove dicendo: «Non bisogna indietreggiare, bisogna credere e andare vanti. Io vi guardo in faccia e vado avanti e vi amo moltissimo». Sono passati 4 anni da quella notte a Focene. Era l’ultimo week end di agosto. Renato usciva da una dance hall reggae sulla spiaggia insieme alla sua fidanzata e a un amico. Da una macchina scendono due ragazzi con le lame in mano urlando: «Ve ne dovete andare a casa vostra». Renato prende 10 coltellate e passa dalla festa alla morte all’età di ventisei anni. L’assassino ha diciannove anni. Si chiama Vittorio Emiliani. Figlio di un carabiniere della stazione di Ostia. Una celtica tatuata sul braccio. Uccide un ragazzo che neanche conosce perché nella sua testa, immigrati, rom, gay, gente di sinistra, diversi, sono tutta una razza inferiore e per cui dare un pugno o una coltellata è lo stesso. Al processo patteggia l’accusa per omicidio volontario e prende 15 anni di galera. Confermati in cassazione. «Dobbiamo continuare a credere», dice la mamma, e Renato credeva nella vita, nella musica, nella lotta per la difesa dei più deboli. Un video con le sue foto viene proiettato a fianco del palco. A mezzanotte è il momento del concerto degli Assalti Frontali, mi metto la maglietta della serata: «Renoize – combat ape». Scimmia combattente. «Quello di chiamarci scimmie era il nostro gioco mentre costruivamo la sala prove dedicata a Renato che oggi sarebbe qui con noi», mi dice Valerio di Acrobax, «nell’anno successivo all’omicidio abbiamo raccolto soldi grazie a tutti i gruppi che ci hanno aiutato, e ora siamo Combat ape – Naturally against fascism». Dal palco cantiamo « Giù le lame e Roma meticcia e lanciamo un messaggio di solidarietà ai rom, che sono l’anello più debole in tutte le società. Anche Stefania, la mamma di Renato, oggi dal suo facebook, invita a partecipare alla manifestazione di sabato a piazza Farnese alle 14.30 sotto l’ambasciata francese. Contro la politica di Sarkozy e contro il piano nomadi di Alemanno che non ha salvato la vita di Marius, morto bruciato a 3 anni nella sua baracca alla periferia di Roma. Con rabbia e con amore, ciao Renà.
di Militant A, voce di Assalti Frontali, per il Manifesto
Guarda i video:
Ill nano e Willy Valanga
http://www.youtube.com/watch?v=-j84HYqtRFg
Assalti Frontali – Mappe della libertà
http://www.youtube.com/watch?v=w7Ts7kkViZc
Taxi de brousse
http://www.youtube.com/watch?v=1_NaTmMBCdU
Il Danno
http://www.youtube.com/watch?v=TASaP-cqb-o