Lo sciopero della celere

da Repubblica.it

L’iniziativa di un sindacato di destra: “Da cinque mesi senza straordinari”
L’agitazione al G8 dei ministri della Giustizia e dell’Interno che inizia domani

Roma, la rivolta della Celere

“Non ci pagano, scioperiamo”

di ALBERTO CUSTODERO e GIOVANNA VITALE

Roma, la rivolta della Celere "Non ci pagano, scioperiamo"

ROMA – I poliziotti del reparto Mobile hanno proclamato “il primo sciopero delle forze dell’ordine per sabato”. A ventiquattr’ore dal G8 dei ministri della Giustizia e dell’Interno, sono i “celerini” – proprio quelli che devono garantire l’ordine pubblico contro i disordini dei manifestanti – e non gli anarchici o i no global a creare il primo, serio problema per il Viminale. La protesta degli agenti dei 14 reparti Mobile italiani è originata dal mancato pagamento da gennaio degli straordinari. Ma a rendere ancor più imbarazzante la situazione per i ministri Angelino Alfano e Roberto Maroni che presiederanno il G8 è che la clamorosa forma di protesta degli agenti giunge da un sindacato di recente costituzione. Ma di ispirazione di centrodestra: si tratta del Movimento per la sicurezza affiliato al Coisp che, solo a Roma, ha mille iscritti, quasi tutti del reparto Mobile. E, non a caso, un segretario generale, Adolfo Guglielmi, con un passato nell’Ugl.

“Facciamo turni massacranti anche di 12 ore – tuona Gugliemi – ci spediscono come pacchi postali da una città all’altra per coprire i buchi degli organici. Ci fanno tornare a Roma dalle trasferte a Napoli o da altre città d’Italia perché è più conveniente pagarci 3 o 4 ore di straordinario piuttosto che il pernottamento in albergo. Poi, però, non ci pagano proprio quegli straordinari che ci obbligano a fare”. “Sono 5 mesi che non vediamo un centesimo – aggiunge Guglielmi – e intanto le ore di lavoro extra aumentano e i soldi non arrivano, mentre il governo continua a fare operazioni di facciata come quella dei militari e ora delle ronde”.

Ecco i conti secondo il segretario di Movimento per la Sicurezza: “Considerato che i “celerini” in Italia sono circa 5 mila, e che ognuno di essi ha un credito di 340 euro per straordinario arretrato non pagato, significa che il governo Berlusconi ci deve 8 milioni e mezzo di euro. Faremo causa al ministro Maroni perché ci paghi ciò che ci spetta”.


Lo sciopero, va detto, è vietato alle forze dell’ordine. “E’ vero – spiega Guglielmi – ma abbiamo visto a Torino, al G8 università, che è stato concesso ai manifestanti di portare in piazza caschi, mazze, scudi ed estintori. Se è concesso a loro fare un reato, allora perché non permettere a noi di scioperare per ottenere ciò che ci spetta?”. “La nostra – dice Guglielmi – naturalmente, è una provocazione. Ma sabato adotteremo una forma di “sciopero bianco”: useremo ogni modalità consentita dalla legge per esprimere la nostra protesta. Rispetteremo l’orario, oppure, se qualcuno sta male, si metterà in malattia. E se arriveranno sassi o botte, non faremo i martiri. E non ci immoleremo per il piacere di qualche politico, o la carriera di qualche funzionario”.