“La proprietà intellettuale è il petrolio del 21simo secolo”

Tavolo all’interno di Independence Days Festival, giornata di giovedi 19 marzo.

[Leggi un breve report]

Discussione e approfondimento sul diritto d’autore e forme alternative di distribuzione.

Il workshop sul copyright e sulla distribuzione intende parlare di proprietà intellettuale, di brevetti, di licenze, di marchi registrati, di copyright e diritto d’autore, proprio a partire dalla confusione concettuale che esiste intorno a questi termini. La citazione riportata può suonare come una diretta dichiarazione di guerra, e difatto lo è.
La battaglia sulla proprietà intellettuale si caratterizza per non avere limiti a quello che le multinazionali intendono brevettare o registrare come proprietà privata, qualcosa che può sembrare allucinante come lo sfruttamento del pensiero umano. Sempre più vengono commercializzate ed utilizzate a scopi di lucro immagini non commercializzabili(foto di amici, filmati di famiglia attraverso social networks commerciali) mentre dall’altra parte c’è un chiaro attacco a quella che si possono definire libertà digitali e d’informazione.
Questo tavolo vuole affrontare solo una parte del vasto dibattito che c’è rispetto alla questione, e si interesserà della parte relativa alla produzioni di opere culturali. Non è facile definire un’opera culturale come libera, e non è facile capire come distribuirla in un mercato che da una parte sfrutta e dall’altra non lascia spazio(si pensi alla distribuzione cinematografica in mano alle grandi multinazionali, o alla Medusa, di proprietà di Silvio Berlusconi).
Quali sono le licenze che permettono di utilizzare, diffondere, riprodurre l’opera e riconoscimento dell’autore?
Non si può parlare di opere culturali libere senza parlare di licenze libere, per questo abbiamo invitato sia  l’avvocato De Tomasi a raccontarci come funzionano le creative commons e il diritto d’autore in termini legislativi, sia i collettivi che ragionano e sperimentano forme di distribuzione libere ed alternative, comprese le autoproduzioni.

°(citazione da Mark Getty, direttore di Getty IMages, agenzia stock di fotografie, uno dei più grandi proprietari al mondo di “proprietà intellettuali)