Dispositivi per l’Indipendenza!

Con l’incontro del prossimo 28 Settembre vogliamo aprire un nuovo spazio di lavoro politico per l’indipendenza all’interno del percorso che ci porterà a costruire il 15 Ottobre con una grande manifestazione contro l’austerity. Proponiamo un momento di confronto e di approfondimento con un workshop di riflessione teorica sulla crisi del neoliberismo e sul debito sovrano, con un duplice intento, quello di misurare per un verso le soggettività e le reti sociali indipendenti, le intelligenze di movimento, intorno alla riflessione teorica sulla crisi finanziaria, sul biopotere dei mercati, sul debito e il possibile default e dall’altro lato individuare da subito il moover politico e sociale della trasformazione, sul piano immediato e diretto – immanente si potrebbe dire – dell’iniziativa di movimento e quindi anche delle proposte che ne scaturiscono come appunto quella al diritto all’insolvenza. Poter quindi legare allo sforzo teorico, sempre e di pari passo, un dibattito vero e aperto sulle pratiche e i conflitti. Ma, per rendere questo processo un fiume in piena e non una fusione a freddo, dobbiamo oggi più che mai sul crinale della storia segnata dalla crisi sistemica del capitalismo, immaginare e costruire un nuovo processo costituente per un’alternativa vera, dinamica e radicale. Vorremmo insieme poter cogliere il valore di questa specifica iniziativa nella prospettiva di costruire e sedimentare indipendenza e autonomia anche attraverso ulteriori momenti di dibattito e di confronto. Individuare le giuste traiettorie per costruire un laboratorio politico denso di nuovi legami. Relazioni, amicizie politiche, nuove intese nella condivisione non solo degli strumenti e dell’elaborazione teorica ma anche e soprattutto dentro un collettivo orientarsi nella produzione di movimento, alterità, forme di vita indipendenti. Sarà nostra cura nelle prossime settimane e nei prossimi mesi lavorare per costruire una grande manifestazione contro l’austerity il prossimo 15 Ottobre insieme a tutti coloro che vorranno cimentarsi con il conflitto sociale e praticare le nuove forme dello sciopero dentro e contro la precarietà, consapevoli che buona parte delle cose sono ancora tutte da costruire. Lo vogliamo fare insieme alle nostre compagne e compagni, fratelli e sorelle che si sentono parte di una comunità libera, aperta, ribelle e indipendente.

Mercoledì 28 h 18 Laboratorio Acrobax

Relatore Andrea Fumagalli – Prof. di economia politica all’Università di Pavia

Sono invitati ad intervenire: Collettivo Militant, Redazione Utopia, Comitato romano x l’acqua pubblica, Bin-Italia.

*si potrà seguire in streaming su www.indipendenti.eu

Da piazza pulita a Que se vayan todos!

Il punto di vista precario interviene nella trasmissione piazza pulita La 7.

Restiamo umani blocchiamo questo paese!

15 ottobre contro l’austerity prima tappa verso lo sciopero precario!

Costruiamo la prima dichiarazione d’indipendenza dei precari.

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Piazza dell’indignazione precaria

Domenica 19 a Roma abbiamo dato vita alla piazza dell’Indignazione precaria che ha avuto il suo riflesso e connessione con diverse città che, da Milano a Bari, hanno dato appuntamento ai precari e alle precarie prendendo parola e dando finalmente in questo paese visibilità e protagonismo alla condizione diffusa e generalizzata della precarietà, lavorativa e sociale.

La piazza di Roma, viva e partecipata, ha coinvolto ieri più di cinquecento persone facendo incontrare precari e precarie, singoli citaddini ma anche tantissime esperienze di lotta, collettivi di precari, movimenti per il diritto all’abitare, centri sociali, sindacati di base, associazioni e reti nate sul web che si erano date appuntamento in questa scommessa collettiva dell’indignazione precaria, accogliendo l’appello europeo alla mobilitazione lanciato dalle piazze della Spagna e della Grecia in rivolta da settimane.
Già da sabato i precari della scuola erano in presidio permanente e la cooperazione nella lotta aveva permesso un primo incontro tra alcune vertenze significative come quella dei precari In-dipendenti per la PA protagonisti della contestazione a Brunetta insieme ai lavoratori precari dello spettacolo, anche loro da giorni in mobilitazione permanente con l’occupazione del Teatro Valle. Congiuntamente si è deciso di rilanciare la mobilitazione facendo diventare lo spazio politico comune di ieri una nuova sfida collettiva, quella di mantenere il presidio permanente davanti a Montecitorio fino al 22 promuovendo con ogni mezzo necessario una manifestazione della rabbia precaria contro questo governo. Indiciamo quindi una mobilitazione diffusa e popolare per una due giorni di lotta. Già da domani la camera dei deputati sarà chiamata a votare l’approvazione del decreto sviluppo sul quale il governo ha posto la fiducia e noi saremo lì per manifestare la nostra indignazione, chiedendo il ritiro immediato del provvedimento. Anche per il giorno seguente mercoledì 22 l’assemblea ha deciso di lanciare da subito la mobilitazione davanti al Parlamento dove è previsto il voto di fiducia al governo relativamente alla verifica richiesta dal capo dello Stato dopo l’allargamento della maggioranza ai così detti Responsabili.

Noi saremo lì per sfiduciare questo Governo con un moto dal basso, sociale, costituente, per aprire una nuova stagione politica, che sia implicitamente anche una sfiducia anticipata a qualsiasi ipotesi di governo tecnico o di alternativa che sia, che voglia seguire le politiche di austerity imposte dalla Commissione europea che obbliga i singoli Stati a mettere in ginocchio i propri cittadini caricando sui precari, sui lavoratori dipendenti, sull’esercito delle partite IVA e sui pensionati il costo materiale della crisi provocata dalla speculazione finanziaria nel nome del neoliberismo della guerra e della precarietà. Che sia quindi una sfiducia all’intera classe politica corrotta e venduta alle sorti del mercato.

Chiediamo a tutti precari di esprimere la propria rabbia e indignazione per una due giorni di lotta che non dovrà più essere dimenticata.

Piazza romana x l’Indignazione precaria.

***

Appello GENERAZIONE P. – laboratorio di comunic/azione metropolitana

http://www.facebook.com/notes/generazione-p-precaria/21-e-22-giugno-assediamo-montecitorio-sfiduciamoli/235648169780638

21 e 22 GIUGNO – ASSEDIAMO MONTECITORIO, SFIDUCIAMOLI

A partire dal presidio permanente promosso dai lavoratori precari dell’istruzione, in questi giorni davanti montecitorio abbiamo visto animarsi una piazza permanente nella quale si stanno iniziando ad incontrare precari e precari di tutta roma e di tutta italia – come è accaduto nella assemblea di domenica 19 all’interno di una giornata internazionale di mobilitazione, promossa dagli ormai famosi “contestatori di brunetta” e cui hanno partecipato quasi duecento persone.

E’ il segno del bel vento che tira in questo paese, il vento che la sera della vittoria del referendum ha riempito di gioia le piazza di tutta italia – dalle metropoli ai piccoli comuni – ed ha visto brindare assieme persone che forse mai avrebbero avuto occasione di incontrarsi.

E’ un vento di partecipazione, di indignazione, di rivolta costituente in grado, dalla val di susa ai referendum, di resistere all’italia delle speculazioni e dello sfruttamento, e praticare una via di fuga.

E’ il vento che sta tirando in tutto l’euromediterraneo, e che rappresenta l’alternativa viva alla decadenza di una classe dirigente e di una organizzazione sociale sempre piu’ inadeguata.L’Italia dei palazzi, nel frattempo, vive di un dibattito autistico ed autoreferenziale, senza piu’ un pubblico ad assistere.

Non sappiamo bene come e perchè, ma pare che domani il governo Berlusoni avrà ancora la fiducia – chissà dopo quale mercanteggiamento o quale dichiarazione ambigua di leader di verde vestiti, o dopo quale accordo implicito od esplicito con quella che viene definita “opposizione”.

Sappiamo però che questo governo e tutta la classe politica, al di là di quello che possono fare nel chiuso delle aule, non hanno la nostra fiducia, non hanno la fiducia del corpo vivo del paese, non hanno la fiducia dei milioni di persone che hanno votato per i referendum, non hanno la fiducia degli studenti e dei giovani che riempiono da mesi le piazze e le strade di questa città.

Non hanno la fiducia della c.d. “generazione precaria”, la generazione che non avrà pensione, la generazione che al contratto ha rinunciato, la generazione che lo sciopero non sa neanche cosa sia e della quale i sindacati si dimenticano spesso, la generazione che nei politici non ha mai creduto piu’ di tanto, la generazione che era stata cresciuta per essere rassegnata e passiva ed invece, in italia ed in tutto il mondo, si sta rivoltando.

La generazione precaria che già il 14 ed il 22 dicembre ha espresso con chiarezza cosa pensa di questa classe politica, e continua a farlo ogni giorno.

Crediamo che la verifica parlamentare in corso oggi e domani 22 giugno possa essere un’altra occasione per incontrarci e riconoscerci, e per affermare ancora che quello che accade in quel palazzo ormai quasi non ci riguarda piu’ – che il paese reale siamo noi, e che noi siamo stufi di tutti loro.

Per questo invitiamo tutti i precari e le precarie a partecipare e sostenere il presidio permanente in corso di fronte a Montecitorio che sta raccogliendo la partecipazione di associazioni di precari, universitari, singoli ed in particolare:

STASERA, DALLE 19.00 ALLE 24.00

aperitivo, musica, foto, teatro

invitiamo tutti a portare il proprio contributo, la propria chitarra, una foto, uno striscione

SPETTACOLO TEATRALE CON ULDERICO PESCE E MUSICA CON ANDREA RIVERA

MERCOLEDI’ 22 GIUGNO

dalle ore 9.00 colazione e comunicazione

ore 15.00 AZIONI DI COMUNICAZIONE

invitiamo tutti e tutte a raccogliere l’invito di brunetta e portare una cassa di frutta e verdura, per dare vita ad un flashmob collettivo

Siamo la parte peggiore dell’Italia ma se ci fermiamo noi si ferma il paese!

Mailinglist: indignazioneprecaria06@inventati.org
Fb: indignazione precaria
www.scioperoprecario.org

La migliore Italia scende in Piazza per l’Indignazione Precaria.

“Siamo la rete degli In*dipendenti precari per la PA che hanno contestato il Ministro Brunetta, la storia l’avete vista tutti, sul web ci sono centinaia di migliaia di contatti al video che testimonia come Brunetta insulti i precari… indicandoli come la parte peggiore dell’Italia.

La nostra grande visibilità in questo momento ci consegna la responsabilità di lanciare la piazza dell’indignazione precaria.  Su web e social network ci siamo ripresi un diritto di parola negato, adesso ci incontriamo per dare corpo e anima alla nostra indignazione contro la precarietà delle nostre vite. Incontriamoci tutti in piazza Montecitorio domenica 19 giugno dalle ore 18 in connessione con la giornata internazionale dell’indignazione promossa dai movimenti europei, invitando tutte le realtà in lotta contro la precarietà che in questi giorni stanno prendendo coraggiosamente parola mettendo al centro il proprio protagonismo e pensiamo ai lavoratori dello spettacolo in occupazione permanente al Teatro Valle.

Martedì 21 il Parlamento è chiamato a votare la fiducia da questo governo sfiduciato inequivocabilmente e dal basso dalla maggioranza delle cittadine e dei cittadini con il voto referendario a difesa dei beni comuni, della vita e della Terra e contro l’immunità cercata dal presidente del Consiglio dei ministri. La fiducia del Parlamento è adesso richiesta su un Decreto Sviluppo che ribadisce proprio quelle politiche contro le quali, dopo mesi di diffuse esplosioni sociali, il voto referendario si è rivolto. Il giorno dopo, mercoledì 22, lo stesso Parlamento dovrebbe effettuare quella verifica della maggioranza di governo richiesta dal presidente della Repubblica e che l’esecutivo cerca così di anticipare e blindare, disperatamente: una verifica, comunque, che nella società italiana è già stata approfonditamente effettuata, con esito seccamente negativo.

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Proponiamo che a partire da domenica 19 a Roma con un’assemblea di piazza delle indignazioni precarie che converga sul presidio indetto fin da sabato dai precari della scuola, e in tutt’Italia con azioni e incontri di piazza, siano le precarie e i precari ad aprire, in connessione col buon vento di libertà che spira in tutto l’Euromediterraneo, una settimana politica decisiva per i nostri destini.
Proponiamo che l’Italia precaria martedì 21 giugno trasformi queste prese di parole nell’assedio sociale e civile della sede che la Costituzione della Repubblica impone rappresenti la sovranità popolare, il Parlamento. Perché la sfiducia che abbiamo già lungamente espresso a questo governo e alle politiche che ovunque vogliono far pagare ai molti la crisi di pochi, si imponga definitivamente, senza lasciare più spazio a traformismi, senza più alcuna delega sul nostro futuro.

Chiediamo quindi a tutti precari di esprimere la propria indignazione in tutte le piazze d’Italia, perché il destino di questo paese e la gestione della crisi non venga lasciata nelle loro mani ma si esprima un autorevole punto di vista: quello precario!

Il 21 e 22 a Roma il Parlamento prima voterà con la fiducia il cosiddetto Pacchetto Sviluppo poi ci sarà la conta della maggioranza voluta da Napolitano, è arrivato il momento di sfiduciare questo governo.

In-dipendenti precari per la PA – Punti San Precario Roma

www.italiasenzalavoro.blogspot.com

www.scioperoprecario.org

Roma-Milano: 19 giugno, i precari prendono parola

Il 19 giugno è la giornata dell’indignazione precaria! A fianco del movimento della Global Revolution che dalle piazze di Madrid e Barcellona ha contagiato l’Europa da Atene a Lisbona, i precari e le precarie italiane scenderanno in strada per prendere parola contro la politica che ci umilia e le imprese che ci precarizzano. Brunetta ci ha umiliato chiamandoci la parte peggiore d’Italia. Noi invece crediamo che la parte peggiore del paese siano proprio i politici che vivono nel mondo dei loro palazzi dorati e le imprese che si sono arricchite sfruttando il lavoro precario.
A Roma dalle 18 in piazza Montecitorio comincerà il presidio permanente che fino al 22 giugno griderà la sua voglia di sfiduciare Brunetta e il governo.
A Milano dalle 18 in piazza Mercanti manderemo la nostra solidarietà ai precari di Roma e lanceremo un microfono aperto, un momento di presa di parola collettiva.
Chiediamo a tutti i precari e le precarie, ai lavoratori, a chi ha a cuore le sorti della generazione precaria e non sopporta più chi dall’alto dei palazzi della politica ci umilia e maltratta, di venire in piazza. Portate la vostra creatività, le vostre idee, la vostra rabbia. Contro chi non ci vuole far parlare, contro chi ci vuole zitti e con la testa china, risponderemo parlando di idee, di futuro, di conflitto, di sciopero, delle nostre rivendicazioni e delle nostre emozioni.

San Precario

19 giugno 2011 h 18:00
ROMA – piazza Montecitorio
MILANO – piazza Mercanti
I precari prendono parola!

L’innovazione per il ministro Brunetta? Negare a precari la parola ed investirli con l’auto blu

Oggi durante il Convegno Nazionale dell’Innovazione svoltosi presso il Macro di Testaccio, verso le ore 16 dopo il discorso di apertura del Ministro Brunetta , abbiamo aperto uno striscione con la scritta “Si scrive innovazione, si legge precarietà”.  Siamo gli in-dipendenti precari per la PA, esprimiamo le varie figure professionali precarizzate degli enti parastatali: ItaliaLavoro , Formez, Sviluppo Lazio.

Con il supporto ed il sostegno della rete dei Punti San Precario di Roma ci siamo recati al convegno dell’innovazione per denunciare l’abuso della flessibilità e la precarietà istituzionalizzata all’interno delle agenzie tecniche che curano per conto della Pubblica Amministrazione le politiche che dovrebbero combattere la crisi occupazionale, promuovere la coesione sociale e favorire i processi di sviluppo ed innovazione.

La risposta del Ministro Brunetta è stata una vile aggressione da parte della scorta  ai danni dei precari, con dei feriti investiti dall’auto blu del ministro che è fuggito dal Convegno affermando la seguente frase: “Io con i precari non parlo, siete la parte peggiore dell’Italia” . Riteniamo gravissima la reazione violenta e spropositata da parte un rappresentante di questo governo, erano presenti dei giornalisti che possono testimoniare i fatti attraverso le immagini che presto diffonderemo.

Comitato IN-DIPENDENTI PER LA P.A, Punti San Precario Roma.

Video. Brunetta rivolto ai precari: ” siete la peggiore Italia”

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Video del Fatto Quotidiano

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La risposta di Brunetta (giudicate voi rispetto alle immagini)

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http://italiasenzalavoro.blogspot.com/

Rassegna stampa

Fatto Quotidiano – [2]

Corriere della Sera

Repubblica[2]

Unità

Foto iniziativa

Durante il convegno era stata annunciata la possibilità d’intervenire nel dibattito da parte del pubblico e per questo, appena il ministro Brunetta ha finito di parlare, abbiamo provato a dire la nostra. Alla parola “precari” immediatamente il ministro per la pubblica amministrazione è corso via dal palco sgusciando fuori la sala da sotto uno striscione che recitava: “si scrive innovazione, si legge precarietà”.

Mentre noi a gran voce continuavamo a chiedere che ci ascoltasse, il ministro impartiva direttive ben precise ai suoi uomini.

Con noi non voleva parlare.

Quindi tra chi ha provato a prenderci a pugni…

…e chi ha provato a investirci…

..noi abbiamo continuato a parlare, tra concitati signori a cui premeva che finissimo in fretta ed in assenza di chi, di fretta invece, ha deciso di fuggire furtivo, ancora una volta ingnorando le voci dei precari e delle precarie.

Si scrive innovazione, si legge precarietà

Gli “IN-DIPENDENTI PRECARI PER LA PA” vogliono difendere il loro lavoro, la loro competenza e la loro professionalità e vogliono contrastare l’uso distorto e illegittimo di forme contrattuali lesive di diritti costituzionalmente garantiti

Gli Enti Strumentali della PA e le società a capitale pubblico che dovrebbero combattere la crisi occupazionale, promuovere la coesione sociale e favorire i processi di sviluppo e innovazione sono generatrici di precarietà, instabilità, disoccupazione.

Gli Enti Strumentali della PA e le società a capitale pubblico PERSEVERANO al proprio interno nella disapplicazione di principi di TRASPARENZA, ETICA, MERITOCRAZIA ED EQUITA’

Questo PARADOSSO ISTITUZIONALE è un “costo sociale” che:

  • ricade direttamente sui tanti lavoratori, precari e non, che quotidianamente svolgono con passione, impegno e responsabilità il loro lavoro;
  • determina una gestione inadeguata e distorta del capitale umano e dei fondi pubblici;
  • genera risultati non rispondenti agli obiettivi dichiarati e non commisurati alle risorse impiegate

Il Comitato “IN-DIPENDENTI PRECARI PER LA PA” denuncia e si oppone a questo sistema insostenibile, a tempo indeterminato.

NO all’abuso di flessibilità, NO all’istituzionalizzazione della precarietà.

Sì ai diritti e alla nostra LIBERTA’ di scelta

Cara Gerit, io non ti pago!

Siamo i precari, parasubordinati, cassaintegrati, senza casa, parite iva, lavoratori autonomi e dipendenti, insomma quelli che producono la ricchezza di questa città! Spesso malpagati, ricattati, con contratti senza diritti e condizioni di lavoro inaccettabili. Siamo i precari che pagano la crisi tutti i giorni sulla propria pelle e che stringono la cinghia quotidianamente per arrivare a fine mese. Come se non bastasse molti di noi si sono indebitati e con mutui, bollette, prestiti, finanziarie, carte revolving, multe non pagate e si trovano oggi ad essere insolventi e perseguitati dalla Gerit/Equitalia, nota a tutti come agenzia dello strozzinaggio istituzionalizzato, che oggi attraverso una normativa di emergenza è addirittura autorizzata dal governo ad entrare direttamente sui i nostri conti correnti e congelare le poche disponibilità finanziarie che abbiamo o pignorare i nostri beni. Spesso l’unica casa, per chi ce l’ha, o addirittura sequestrando dal giorno alla notte le nostre automobili, motorini, a volte l’intero garage, sempre per chi lo possiede. A fronte di questa situazione inaccettabile ed insostenibile andremo il prossimo 26 di Maggio a manifestare la nostra rabbia ed indignazione che guarda in prima battuta alla Gerit/Equitalia, ma che nel mentre, urla al Governo di questo paese la responsabilità politica della repressione fiscale, capillare e incontrollata che stiamo subendo.

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Noi la così detta crisi la stiamo già pagando, per le scelte di politica economica che questo governo ha intrapreso peraltro perfettamente in linea con le indicazioni della Commissione Europea e della BCE. Provvedimenti che hanno salvato i debiti privati delle banche causate dalle speculazioni finanziarie manovrate dai burattinai che spesso etero dirigono la rappresentanza politica, facendoli pagare dal pubblico, ovvero con i nostri soldi, attraverso i contributi che versiamo non solo per mantenere una pubblica amministrazione corrotta e inefficace, lontana dai bisogni dei cittadini, ma oggi anche per mantenere e ripianare i debiti delle banche e delle loro indegne speculazioni. E’ veramente troppo, è veramente inaccettabile.

Rivendichiamo il diritto all’insolvenza per tutti i precari e le famiglie indebitate e ingiustamente perseguitate dalla Gerit/Equitalia, chiediamo una sanatoria immediata e generalizzata per tutti i precari, disoccupati, pensionati e lavoratori. Sarà una manifestazione costruita dal basso a partire dai movimenti sociali dei precari, dei senza casa, degli studenti delle scuole e delle università, dalle rappresentanze di base dei sindacati, dai centri sociali, ma soprattutto sarà dei tanti singoli debitori e famiglie che vogliono manifestare la loro indignazione e che da oggi non saranno soli contro le ingiustizie che si celano dietro i tanti contenziosi accumulati a centinaia di migliaia in tutto il paese.

Un’agenzia la Gerit/Equitalia, nata inizialmente con il compito di contrastare l’evasione fiscale che in Italia arriva a superare ormai i 120 Miliardi ogni anno e che invece di segnalare i grandi e piccoli noti evasori, perseguita i precari, i senza casa, la povera gente che onestamente e con dignità arranca tutta la vita. Dentro questa importante giornata di mobilitazione che si lega idelamente e materialmente alla giornata di azione indetta dagli Stati Generali della Precarietà che si sono visti a Roma a metà aprile e che accolgono l’appello internazionale contro l’austerity diffuso dalle reti sociali francesi in occasione del vertice del G8, cominciano le prove generali e diffuse sul territorio del nostro sciopero, uno sciopero precario. Lo sciopero sociale della rabbia dei precari, che tornerà già a partire dal prossimo 30 Maggio ad occupare le piazze e le strada di Roma con lo sciopero metropolitano dei sindacati di base e dei movimenti indipendenti. Cominciano le prove generali della ricomposizione sociale e della lotta dal basso senza quartiere contro i cravattari dello Stato.

We are anticapitalist – we are everywhere-get ready for us – Expect us –

Reddito x Tutt@

Giovedì 26 Maggio h 12:00 Manifestazione davanti alla sede della Gerit/Equitalia in Via Palmiro Togliatti 1545 – Roma

www.scioperoprecario.org

CARA GERIT, IO NON TI PAGO!
Siamo i precari, parasubordinati, cassaintegrati, senza casa, parite iva, lavoratori autonomi e dipendenti, insomma quelli che producono la ricchezza di questa città! Spesso malpagati, ricattati, con contratti senza diritti e condizioni di lavoro inaccettabili. Siamo i precari che pagano la crisi tutti i giorni sulla propria pelle e che stringono la cinghia quotidianamente per arrivare a fine mese. Come se non bastasse molti di noi si sono indebitati e con mutui, bollette, prestiti, finanziarie, carte revolving, multe non pagate e si trovano oggi ad essere insolventi e perseguitati dalla Gerit/Equitalia, nota a tutti come agenzia dello strozzinaggio istituzionalizzato, che oggi attraverso una normativa di emergenza è addirittura autorizzata dal governo ad entrare direttamente sui i nostri conti correnti e congelare le poche disponibilità finanziarie che abbiamo o pignorare i nostri beni. Spesso l’unica casa, per chi ce l’ha, o addirittura sequestrando dal giorno alla notte le nostre automobili, motorini, a volte l’intero garage, sempre per chi lo possiede. A fronte di questa situazione inaccettabile ed insostenibile andremo il prossimo 26 di Maggio a manifestare la nostra rabbia ed indignazione che guarda in prima battuta alla Gerit/Equitalia, ma che nel mentre, urla al Governo di questo paese la responsabilità politica della repressione fiscale, capillare e incontrollata che stiamo subendo.

Noi la così detta crisi la stiamo già pagando, per le scelte di politica economica che questo governo ha intrapreso peraltro perfettamente in linea con le indicazioni della Commissione Europea e della BCE. Provvedimenti che hanno salvato i debiti privati delle banche causate dalle speculazioni finanziarie manovrate dai burattinai che spesso etero dirigono la rappresentanza politica, facendoli pagare dal pubblico, ovvero con i nostri soldi, attraverso i contributi che versiamo non solo per mantenere una pubblica amministrazione corrotta e inefficace, lontana dai bisogni dei cittadini, ma oggi anche per mantenere e ripianare i debiti delle banche e delle loro indegne speculazioni. E’ veramente troppo, è veramente inaccettabile.

Rivendichiamo il diritto all’insolvenza per tutti i precari e le famiglie indebitate e ingiustamente perseguitate dalla Gerit/Equitalia, chiediamo una sanatoria immediata e generalizzata per tutti i precari, disoccupati, pensionati e lavoratori. Sarà una manifestazione costruita dal basso a partire dai movimenti sociali dei precari, dei senza casa, degli studenti delle scuole e delle università, dalle rappresentanze di base dei sindacati, dai centri sociali, ma soprattutto sarà dei tanti singoli debitori e famiglie che vogliono manifestare la loro indignazione e che da oggi non saranno soli contro le ingiustizie che si celano dietro i tanti contenziosi accumulati a centinaia di migliaia in tutto il paese.

Un’agenzia la Gerit/Equitalia, nata inizialmente con il compito di contrastare l’evasione fiscale che in Italia arriva a superare ormai i 120 Miliardi ogni anno e che invece di segnalare i grandi e piccoli noti evasori, perseguita i precari, i senza casa, la povera gente che onestamente e con dignità arranca tutta la vita. Dentro questa importante giornata di mobilitazione che si lega idelamente e materialmente alla giornata di azione indetta dagli Stati Generali della Precarietà che si sono visti a Roma a metà aprile e che accolgono l’appello internazionale contro l’austerity diffuso dalle reti sociali francesi in occasione del vertice del G8, cominciano le prove generali e diffuse sul territorio del nostro sciopero, uno sciopero precario. Lo sciopero sociale della rabbia dei precari, che tornerà già a partire dal prossimo 30 Maggio ad occupare le piazze e le strada di Roma con lo sciopero metropolitano dei sindacati di base e dei movimenti indipendenti. Cominciano le prove generali della ricomposizione sociale e della lotta dal basso senza quartiere contro i cravattari dello Stato.

We are anticapitalist – we are everywhere-get ready for us – Expect us –

Reddito x Tutt@

Giovedì 26 Maggio h 12:00 Manifestazione davanti alla sede della Gerit/Equitalia in Via Palmiro Togliatti 1545 – Roma

www.scioperoprecario.org

Primo risultato del comitato licenziati ItaliaLavoro e Punti San Precario

La giornata di mobilitazione del 28 aprile che ha visto i Punti San Precario di Roma cospirare con i precari e i licenziati di Italia Lavoro spa contestando il ministro Sacconi presso la sede del Cnel, ha avuto un primo importante risultato sancito dalle dichiarazioni del Ministro del Lavoro riportate nelle agenzie stampa di questa mattina.

Ci sarà  un primo incontro con i vertici aziendali, le rappresentanze sindacali e il comitato licenziati di ItaliaLavoro spa.

Accogliamo la notizia con la dovuta cautela auspicando che nell’incontro si concretizzino dei risultati reali per i lavoratori licenziati e per gli oltre 500 precari che attualmente lavorano per ItaliaLavoro spa .

Intervista a Maurizia, licenziata da ItaliaLavoro

La cospirazione continua…..


LAVORO: SACCONI INVITA VERTICI ITALIA LAVORO CONFRONTO PARTI

(ANSA) – ROMA, 29 APR – Il Ministro del Lavoro e delle
Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, ha invitato i vertici della
Società per azioni Italia Lavoro, nell’ambito della sua
autonomia gestionale e nel rispetto di leggi e contratti, ad
aprire un confronto con le organizzazioni sindacali sul
complesso dei rapporti di lavoro instaurati “con lo scopo di
verificarne l’adeguatezza rispetto alle esigenze organizzative,
individuando i modi possibili per valorizzare e non disperdere
le specifiche professionalità”. Lo rende noto il Ministero del
lavoro in una nota, precisando che Sacconi ha anche “auspicato
la composizione dei contenziosi in corso”. (ANSA).

ITALIA LAVORO: SACCONI INVITA VERTICI A CONFRONTO CON SINDACATI
ITALIA LAVORO: SACCONI INVITA VERTICI A CONFRONTO CON SINDACATI = Roma, 29 apr. (Adnkronos) – Aprire un confronto con le organizzazioni sindacali sul complesso dei rapporti di lavoro instaurati. È la richiesta che il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, rivolge ai vertici della società per azioni Italia Lavoro. «Nell’ambito della sua autonomia gestionale e nel rispetto di leggi e contratti», il ministro invita la società ad aprire un confronto «con lo scopo di verificarne l’adeguatezza rispetto alle esigenze organizzative, individuando i modi possibili per valorizzare e non disperdere le specifiche professionalità». Il ministro ha altresì auspicato la «composizione dei contenziosi in corso». (Sec-Sim/Zn/Adnkronos) 29-APR-11 15:02 NNN

Sacconi contestato al Cnel da licenziati d’Italia Lavoro e Punti San Precario

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Roma, 28 aprile 2011. Decine di precarie e precari hanno contestato oggi pomeriggio a Roma il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, pr esente ad un convegno nella sede nazionale del Cnel. Protagonisti, le licenziate e i licenziati da Italia Lavoro SpA, agenzia tecnica dello stesso Ministero del Lavoro, e i Punti San Precario Roma, che sostengono la loro vertenza. La contestazione è stata rivolta al ministro per il suo rifiuto di offrire risposte di merito e in ordine alla propria diretta responsabilità, come pubblicamente ricordatagli, alle vittime del licenziamento ingiustificato e collettivo con il quale Italia Lavoro ha punito le lavoratrici e i lavoratori, nel numero di 50, firmatari delle lettere richieste dallo stesso articolo 32 del Collegato Lavoro per poter impugnare le cessazioni o le violazioni dei rapporti di lavoro a termine. Tutto questo mentre, ad oggi, vi sono in Italia Lavoro altri 500 collaboratori e collaboratrici i cui contratti sono in scadenza. Le precarie e i precari intervenuti al Cnel, fra i quali anche una giovane donna al sesto mese di gravidanza, sono stati poi identificati e quindi rilasciati da agenti di polizia in borghese, all’interno della stessa sede del Consiglio Nazionale, dove nella sala del convegno i Punti San Precario hanno esposto uno striscione recante la scritta: “Le politiche attive di Italialavoro Spa: i precari s-collegati dal lavoro”, preceduta dal logo dell’agenzia così deturnato: “Italia Senza Lavoro”.

La vertenza Italia Lavoro è stata in questo modo posta clamorosamente al livello più alto e al tempo stesso più sostanziale di questa ennesima vicenda di precarizzazione: quello del governo nazionale.

Comitato Licenziate e Licenziati da Italia Lavoro | Punti San Precario – Roma

Agenzie

CNEL, EX PRECARI ITALIA LAVORO CONTESTANO MINISTRO SACCONI
OMR0141 3 POL LAV TXT Omniroma-CNEL, EX PRECARI ITALIA LAVORO CONTESTANO MINISTRO SACCONI (OMNIROMA) Roma, 28 APR – Nella sede del Cnel è oggi pomeriggio alcune decine di persone hanno contestato il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Si tratta degli ex collaboratori a progetto dell’agenzia Italia Lavoro, che fa capo al ministero del Lavoro, che questa mattina erano già scesi in piazza con un presidio sotto la sede del dicastero ai Parioli. I manifestanti, riuniti nel Coordinamento licenziati Italia Lavoro ed appoggiati dai Punti San Precario, riferiscono di aver chiesto al ministro, al suo arrivo al Cnel, di aprire un tavolo di contrattazione per il reinserimento dei circa 50 precari a cui non è stato rinnovato il contratto. A parlare con Sacconi è stata una rappresentante dei lavoratori, una ragazza al sesto mese di gravidanza. «Quando è entrato il ministro abbiamo srotolato il nostro striscione e gli abbiamo chiesto un incontro – spiega Gianluca, dei Punti San Precario – ma da Sacconi abbiamo avuto solo risposte interlocutorie che non chiariscono la situazione. Siamo preoccupati – prosegue – perchè oltre alle 50 persone a cui non è stato rinnovato il contratto dentro Italia Lavoro ci sono altri 500 precari in scadenza». anm 281705 APR 11

ITALIA LAVORO: PRECARI A SACCONI, PAESE NON CI RICONOSCE DIRITTI
ITALIA LAVORO: PRECARI A SACCONI, PAESE NON CI RICONOSCE DIRITTI = Roma, 28 apr. – (Adnkronos) – «Come è possibile che ci ritroviamo oggi, noi lavoratori più che qualificati, in un Paese che non ci riconosce i nostri diritti?». È questo l’interrogativo posto oggi, nel corso del convegno ‘il rilancio della previdenza complementare: il ruolo delle Parti Socialì, alla sede romana del Cnel, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali Maurizio Sacconi, da alcuni precari di ‘Italia Lavoro Spà, società che opera per il Ministero dello stesso Sacconi. Sacconi, stupito quanto gli altri presenti per l’intervento inaspettato, ha rassicurato i precari sulla possibilità di discutere della questione in altre sedi, precisando però che «società come ‘Italia Lavoro Spà non possono pensare di operare a costi fissi: ovviamente, operano a costi variabili, in base alla presenza o meno di progetti». I precari rivendicano il diritto di portare a termine il contratto, che per molti dovrebbe scadere il 31 dicembre 2011, e che invece è stato rescisso ad aprile 2011. (Cba/Pn/Adnkronos) 28-APR-11 17:47 NNN

LAVORO: MADIA (PD), SACCONI LICENZIA, È SFRUTTATORE
POL S0A QBXB LAVORO: MADIA (PD), SACCONI LICENZIA, È SFRUTTATORE (ANSA) – ROMA, 28 APR – «La società Italia lavoro Spa, Agenzia tecnica del ministero del Lavoro, sta attuando una vergognosa serie di licenziamenti al suo interno mandando a casa lavoratori precari, e non facendosi scrupoli nel gettare in mezzo a una strada anche una giovane donna,al sesto mese di gravidanza». Lo dichiara la deputata del Pd, componente della commissione Lavoro della Camera, Marianna Madia. Sostiene la parlamentare del Pd: «Italia lavoro spa, guidata da Paolo Reboani già capo della segreteria tecnica del ministro Sacconi, ha infatti licenziato in tronco decine di collaboratori, spesso precari da molti anni. La loro colpa? Essersi attenuti all’art. 32 del collegato lavoro voluto dallo stesso Sacconi. Questa legge fissava al 23 gennaio 2011 il termine per comunicare ai datori di lavoro la volontà di impugnare i licenziamenti o le violazioni delle clausole dei contratti a termine. I precari hanno comunicato che avrebbero potuto far valere i loro diritti. La risposta di Italia lavoro è stata il licenziamento. Senza alcuna motivazione o relazione con il lavoro svolto da queste persone. Sono stati gli stessi vertici interni di Italia lavoro ad esprimere informalmente ai precari il loro disagio per questi licenziamenti. E da notare che non era assolutamente certo che i precari avrebbero fatto causa. Si attenevano semplicemente a quanto voluto dalla legge, per la tutela dei propri diritti. Sacconi, con questi licenziamenti, si è comportato come il peggiore degli sfruttatori. Abbiamo presentato, con Maria Grazia Gatti, un’interrogazione con la speranza che il governo si ravveda da un tale, disgustoso, comportamento». (ANSA). DEL 28-APR-11 17:08 NNN

CNEL, PECIOLA (SEL): COLLABORATORI ITALIA LAVORO IDENTIFICATI
OMR0152 3 POL LAV TXT Omniroma-CNEL, PECIOLA (SEL): COLLABORATORI ITALIA LAVORO IDENTIFICATI (OMNIROMA) Roma, 28 APR – «Sono stati chiusi in una stanza e identificati dalle forze dell’ordine una decina di collaboratori di Italia Lavoro, al termine del loro intervento nel corso di un convegno al Cnel al quale ha partecipato il Ministro del Lavoro Sacconi. È quanto riferiscono i collaboratori dell’agenzia tecnica del Ministero del Lavoro che hanno raccontato di aver esposto uno striscione e di essere riusciti a prendere la parola per chiedere al Ministro Sacconi una spiegazione rispetto ai loro licenziamenti, non ottenendo tra l’altro alcun tipo di risposta. Una volta usciti dalla sala in cui si stava svolgendo il convegno hanno trovato le forze dell’ordine, che li hanno identificati. È questa l’accoglienza che il Governo dà a lavoratori ingiustamente licenziati, che hanno pacificamente esposto le loro ragioni al Ministro. L’identificazione come unica risposta data a lavoratori incredibilmente allontanati dal loro posto di lavoro da una società che si dovrebbe occupare di inclusione lavorativa. Ai collaboratori di Italia Lavoro va tutta la solidarietà del Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà della Provincia di Roma». A dichiararlo in una nota è Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà. red 281733 APR 11

CNEL, EX PRECARI ITALIA LAVORO CONTESTANO MINISTRO SACCONI

OMR0141 3 POL LAV TXT Omniroma-CNEL, EX PRECARI ITALIA LAVORO CONTESTANO MINISTRO SACCONI (OMNIROMA) Roma, 28 APR – Nella sede del Cnel è oggi pomeriggio alcune decine di persone hanno contestato il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Si tratta degli ex collaboratori a progetto dell’agenzia Italia Lavoro, che fa capo al ministero del Lavoro, che questa mattina erano già scesi in piazza con un presidio sotto la sede del dicastero ai Parioli. I manifestanti, riuniti nel Coordinamento licenziati Italia Lavoro ed appoggiati dai Punti San Precario, riferiscono di aver chiesto al ministro, al suo arrivo al Cnel, di aprire un tavolo di contrattazione per il reinserimento dei circa 50 precari a cui non è stato rinnovato il contratto. A parlare con Sacconi è stata una rappresentante dei lavoratori, una ragazza al sesto mese di gravidanza. «Quando è entrato il ministro abbiamo srotolato il nostro striscione e gli abbiamo chiesto un incontro – spiega Gianluca, dei Punti San Precario – ma da Sacconi abbiamo avuto solo risposte interlocutorie che non chiariscono la situazione. Siamo preoccupati – prosegue – perchè oltre alle 50 persone a cui non è stato rinnovato il contratto dentro Italia Lavoro ci sono altri 500 precari in scadenza». anm 281705 APR 11

ITALIA LAVORO: CGIL, BLOCCARE RESCISSIONE CONTRATTI COCOPRO

ITALIA LAVORO: CGIL, BLOCCARE RESCISSIONE CONTRATTI COCOPRO = OGGI SIT-IN DI PROTESTA A ROMA DAVANTI AD AGENZIA MINISTERO Roma, 28 apr. – (Adnkronos) – Presidio di protesta oggi a Roma davanti alla sede di Italia Lavoro, l’agenzia del ministero del lavoro nata per promuovere lavoro e occupazione, dei suoi collaboratori a progetto che si sono visti rescindere unilateralmente dall’azienda i propri contratti, come ritorsione per l’invio delle lettere cautelative previste dal ‘collegato lavorò. A darne notizia è una nota della Cgil nel sostenere che: «Numerosi i lavoratori dell’ente che si sono fermati a solidarizzare con gli ex colleghi, dai dipendenti ai collaboratori preoccupati dall’entrata in vigore del termine dei 36 mesi: anche loro infatti rischiano di perdere il posto a causa dell’applicazione di un regolamento interno che non trova alcun fondamento normativo». «Nel più totale disinteresse dei ministeri competenti – ha commentato il segretario confederale della Cgil Fulvio Fammoni – l’agenzia strumentale del Ministero del Lavoro che, ironia della sorte, avrebbe fra i propri compiti anche la promozione dell’occupazione e dell’inclusione sociale rescinde il rapporto di lavoro con decine di collaboratori, che anche oggi hanno manifestato per chiedere il ritiro dei licenziamenti». La causa, prosegue il sindacalista, «è sempre il collegato lavoro. Nella confusione e nel giustificato timore degli effetti di quella legge sbagliata alcuni lavoratori hanno inviato delle semplici comunicazioni cautelative in vista della scadenza dei loro contratti. Italia Lavoro ha colto la palla al balzo per rescindere unilateralmente quei contratti, senza che vi fossero motivazioni legate alle prestazioni lavorative o al raggiungimento degli obiettivi assegnati. Licenziamenti ingiustificati che devono essere ritirati e per questo continuerà l’iniziativa di mobilitazione nelle diverse forme possibili» . Inoltre, rincara la dose Fammoni, «non è tutto qui: Italia Lavoro è un ente i cui dipendenti sono al 60% circa contratti di collaborazione e nel restante 40% oltre al lavoro stabile anche tanti contratti a tempo determinato. C’è un uso dunque altissimo del precariato. La giustificazione portata sono i compiti dell’istituto e le caratteristiche temporanee dei progetti, ma quello che non è giustificabile è che per questi lavori si utilizzano in modo pressochè stabile le stesse persone ormai da molti anni, ma sempre con un lavoro precario». Si sono formate così competenze e professionalità in una situazione però insostenibile. Allora che fa l’istituto? «Risolve il suo problema -spiega Fammoni- non pensando a come stabilizzare i lavoratori ma stabilendo un limite massimo di utilizzo (3 anni) retroattivo che porterà al progressivo allontanamento di centinaia di persone. Così non va. Oggi l’emergenza è bloccare la rescissione dei contratti. Ma occorre anche fare luce sulla situazione di un ente pubblico che funziona così». Per questo, conclude Fammoni, «oltre alle tutele sindacali alle persone, oltre alla richiesta già inviata di intervento ai ministri, chiederemo anche un intervento a livello parlamentare, restando in attesa di essere convocati dall’azienda, così come richiesto dalle categorie». (Sec-Ada/Zn/Adnkronos) 28-APR-11 15:45 NNN

LAVORO: IDV, SACCONI LICENZIA PRECARI MINISTERO

POL S0A QBXB LAVORO: IDV, SACCONI LICENZIA PRECARI MINISTERO (ANSA) – ROMA, 28 APR – «Oggi è arrivata una bella notizia per i lavoratori europei: scende il numero dei disoccupati e il tasso di disoccupazione si attesta al 7%. Peccato che tutto questo si verifichi in Germania, mentre in Italia il ministro della disoccupazione Sacconi licenzia i dipendenti precari di una società del suo dicastero, Italia Lavoro». Lo afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. «Con il governo Berlusconi – aggiunge – il tasso di disoccupazione reale ha sfondato la soglia dell’11% ed è aumentato a dismisura il numero di quei disoccupati che non si iscrivono più neanche alle liste di collocamento». «Insomma – conclude l’esponente di IdV – mentre nel resto d’Europa i governi provano a dare risposte concrete all’economia e alle esigenze dei lavoratori, in Italia il presidente del Consiglio continua ad occupare le istituzioni per garantirsi l’impunità, provocando così danni giganteschi al nostro Paese». (ANSA). DEL 28-APR-11 14:44 NNN

LAVORO: SIT IN DEI COLLABORATORI DI ‘ITALIA LAVORÒ A ROMA
ECO S0A QBXB LAVORO: SIT IN DEI COLLABORATORI DI ‘ITALIA LAVORÒ A ROMA (ANSA) – ROMA, 28 APR – Circa 50 collaboratori a progetto di «Italia Lavoro», agenzia del Ministero del Lavoro stanno protestando davanti alla sede in via Monti Parioli per denunciare le rescissioni anticipate dei loro contratti. «Siamo vicini ai collaboratori di Italia Lavoro – afferma il consigliere provinciale di Sel Gianluca Peciola – che sono stati licenziati, tramite raccomandata con rescissione unilaterale dei contratti in essere. È paradossale, in un momento di grave crisi economica e occupazionale del Paese, che siano stati licenziati da un’agenzia partecipata interamente dallo Stato quelle categorie di lavoratori che si occupano principalmente del ricollocamento di soggetti fragili nel mercato del lavoro e della riqualificazione delle professionalità». «Il Ministero del Lavoro faccia un passo indietro e si apra urgentemente un tavolo con i sindacati – conclude – per avviare un percorso di reinserimento lavorativo di queste persone ingiustamente licenziate».(ANSA). DE 28-APR-11 13:30 NNN

LAVORO: SIT IN DEI COLLABORATORI DI ‘ITALIA LAVORÒ A ROMA
CRO S43 QBXL LAVORO: SIT IN DEI COLLABORATORI DI ‘ITALIA LAVORÒ A ROMA (ANSA) – ROMA, 28 APR – Circa 50 collaboratori a progetto di «Italia Lavoro», agenzia del Ministero del Lavoro stanno protestando davanti alla sede in via Monti Parioli per denunciare le rescissioni anticipate dei loro contratti. «Siamo vicini ai collaboratori di Italia Lavoro – afferma il consigliere provinciale di Sel Gianluca Peciola – che sono stati licenziati, tramite raccomandata con rescissione unilaterale dei contratti in essere. È paradossale, in un momento di grave crisi economica e occupazionale del Paese, che siano stati licenziati da un’agenzia partecipata interamente dallo Stato quelle categorie di lavoratori che si occupano principalmente del ricollocamento di soggetti fragili nel mercato del lavoro e della riqualificazione delle professionalità». «Il Ministero del Lavoro faccia un passo indietro e si apra urgentemente un tavolo con i sindacati – conclude – per avviare un percorso di reinserimento lavorativo di queste persone ingiustamente licenziate».(ANSA). DE 28-APR-11 11:50 NNN

PARIOLI, SIT-IN PROTESTA DAVANTI SEDE ITALIA LAVORO
OMR0008 3 CRO LAV TXT Omniroma-PARIOLI, SIT-IN PROTESTA DAVANTI SEDE ITALIA LAVORO (OMNIROMA) Roma, 28 APR – Sit-in di protesta di un gruppo di ex lavoratori fuori dalla sede di Italia Lavoro, agenzia tecnica del ministero, in via dei Monti Parioli. «Chiediamo che venga aperto un tavolo di confronto con i sindacati per il reintegro dei lavoratori a progetto a cui è stato rescisso il contratto o non rinnovato – spiega Maurizia, una ex lavoratrice – tra questi ci sono anche donne incinte. Si tratta di circa 20 persone a cui è stato rescisso il contratto e una 40ina a cui non è stato rinnovato». kia 281036 APR 11

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