Precari e disoccupati: “Ridateci i soldi dei monopoli”

0710 MARZO 2010. ROMA. Flash-mob precario questa mattina,  “Win for Rights – Welfare for Life”, alla sede dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, per sostenere lo stanziamento in un Fondo straordinario per disoccupati e precari degli utili raccolti dall’erario con giochi e lotterie, a cura di Indipendenti, Comitati per il Reddito, Generazione P… sotto lo sguardo benevolo di San Precario ovviamente.

Il flash-mob ha ottenuto un incontro con dirigenti dell’AAMS, fra i quali il dottor Tagliaferri responsabile dell’Area Giochi, che ha dichiarato di “non avere nulla in contrario alla proposta” che vede in linea con le finalità dell’AAMS. I dirigenti dell’amministrazione hanno proposto l’apertura d’un confronto con il sottosegretario competente, on. Giorgetti.

VIDEO.

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WIN FOR RIGHTS!

Si dice in giro che sia stato il loro santo, il santo di molti, San Precario, a trasformare il celebre Win for life in Win for rights, vinci i tuoi diritti. Dopo anni di sottrazioni, di spazi e tempi di vita, di diritti, finalmente il santo ha compiuto il miracolo, sconvolto dal fatto che la vita fosse messa in palio in una lotteria, facendo in modo che tutti i precari possano rivendicare anche loro ciò che gli spetta.

Conoscete Win for Life? Certo, e saprete che si vince anche con zero. Così loro, con zero diritti, hanno capito di aver vinto a Win for rights e sono andati a prendersi i soldi direttamente dai gestori del gioco, cioè all’AAMS, amministrazione autonoma dei monopoli di stato… Ma chi erano? Precari ovviamente,  nel lavoro e nell’abitare, disoccupati, giovani e meno giovani, la generazione P, i comitati per il reddito, cioè coloro che hanno presentato domanda per il reddito garantito da mesi alla Regione lazio e non hanno ancora visto un euro, o chi è stato escluso da un diritto sancito dalla recente legge regionale. Con l’aiuto di San Precario sono andati tutti insieme a reclamare ciò che gli spetta, la loro vincita, un reddito garantito mensile, contro la crisi e la precarietà. Altro che bamboccioni

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Comunicato.

La nostra vita non è un gioco! Tremonti fa il pieno di soldi con i giochi dei Monopoli di Stato? Noi vogliamo quei soldi per reddito, welfare, diritti!

La “finanza creativa” del superministro Giulio Tremonti, nel fuoco della crisi economica e sociale, è ridotta ormai all’essenza: è stata infatti quella dei giochi e delle lotterie dei Monopoli di Stato la performance migliore del 2009, quanto a gettito fiscale. Ben 54 miliardi e 400 milioni di euro entrati nelle casse dello Stato per questa via, circa il 15 per cento in più dell’anno precedente.

Si invita a giocare e si gioca a tutto, nell’Italia della crisi. Chi si aggrappa alle leve delle Slot Machine è quasi la metà del gettito totale dei giochi. Per chi gratta il fondo del salario e del reddito disponibile alla terza settimana del mese, se non prima, è il Gratta e Vinci la scommessa della disperazione: da solo, nel 2009, ha portato all’erario 9 miliardi e 400 milioni. Per le tanti e i tanti la cui vita è sempre più una lotteria, non resta che il Superenalotto: 3 miliardi e 300 milioni di euro, aumentato di oltre un terzo rispetto al 2008.

Win For Life ha portato alle casse del governo, in tre mesi, poco meno di mezzo miliardo di euro. Il sogno d’una rendita. E una nuova tassa mascherata. Già nel 2008 questa forma di fiscalità rapace quanto subdola, puntata alla desolazione in cui sono costretti precari e disoccupati, aveva rappresentato da sola il 3 per cento del Prodotto interno lordo italiano. Nella settimana della discussione in Parlamento sulla crisi, abbiamo scelto di presidiare la sede dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.

La migliore fonte di introito dello Stato sono i giochi cui si fa giocare chi è gettato nella miseria? Allora noi diciamo che debbono vincere tutti!

Una briciola dei soldi ottenuti dalle casse pubbliche con questi giochi è stata devoluta all’emergenza del terremoto in Abruzzo? Noi puntiamo l’indice sul gettito dei giochi e delle lotterie, per parlare del gettito fiscale tutto. E per dire che occorre ridistribuire questi soldi per un reddito a tutti i precari e i disoccupati. Occorrono nuovi ammortizzatori sociali per I lavoratori che attualmente ne sono scoperti e per le centinaia di lavoratori a cui da mesi non vengono erogati gli stipendi.

Ogni giorno centinaia di migliaia di persone restano senza stipendio, non sanno più come pagare l’affitto o il mutuo. Ma giorno dopo giorno migliaia stanno imparando a riconoscersi: perché si ritrovano sugli stessi tetti, dalle fabbriche occupate contro le dismissioni, al Campidoglio e al Colosseo occupati dai movimenti per il diritto all’abitare, agli istituti d’eccellenza della ricerca in lotta per difendere salario e ambiente.

Questi siamo noi, Roma dentro e contro la crisi. Ci ritroviamo oggi qui per dire che non giochiamo più.

AGENZIA STAMPA.

ROMA, 10 MARZO. SIT-IN COMITATO PER REDDITO GARANTITO DAVANTI A MONOPOLI (Adnkronos) – Usare parte degli introiti dei monopoli di Stato come integrazione ai fondi stanziati dalla regione Lazio per il sussidio minimo garantito. Lo hanno chiesto i rappresentanti dei comitati per il reddito che questa mattina hanno manifestato davanti alla sede dei monopoli di Stato, a Roma. «La legge garantisce un reddito minimo a disoccupati o cassaintegrati, ma – dichiarano dal comitato – meno del 10% delle domande presentate sono state soddisfate per via della scarsità dei fondi messi a disposizione dalla regione». Una delegazione degli attivisti del movimento è riuscita ad ottenere un incontro con il direttore dell’Area Giochi dei monopoli, Antonio Tagliaferri, che ha espresso un giudizio positivo sul progetto «ma – ha precisato – certo non possiamo essere noi a prendere l’iniziativa. È una scelta che deve avvenire a livello parlamentare. Dal canto nostro, possiamo sicuramente dire che non siamo contrari e che non abbiamo ostacoli a livello tecnino o amministrativo che ci impediscano di dare un parere favorevole ad un progetto di questo tipo». (Bro/Col/Adnkronos)DicoDicoDico