A chi pensa, dissente, resiste...…

Cosa possono fare dei solerti militari del ROS assieme ad un Pubblico Ministero in fregola di carriera per debellare definitivamente il virus del libero pensiero, del dissenso, della ribellione?

Avendo a disposizione un milione di euro di denaro pubblico (cifra reale e non metaforica), possono riempire di microspie case, auto, spazi sociali e persino zaini; possono intercettare le conversazioni telefoniche di decine di persone e installare telecamere in ogni dove. Con una spesa assai inferiore, possono perquisire, arrestare, ricattare e affibbiare fogli di via obbligatori. Se non basta, possono recuperare dalla pattumiera della dittatura fascista la misura dell'obbligo di dimora e della sorveglianza speciale.

Se, nonostante tutto questo, si ritrovano ancora con il solito pugno di mosche, rimane un'ultima carta: il reato di "associazione sovversiva", un vecchio ritrovato con cui distribuire allegramente anni e anni di galera senza quell'arcaica formalità che si chiamava prova.

Ecco riassunta la febbrile attività del ROS dei carabinieri e del dott. Paolo Storari contro gli anarchici e in particolare contro il nostro amico e compagno Juan, in carcere da dicembre perché accusato – "con ignoti" – di "associazione sovversiva". Ad aiutare questi funzionari della repressione, come sempre, il linciaggio mediatico, indispensabile per stravolgere il più elementare senso delle parole e definire "operazione umanitaria" la guerra, "benessere" la devastazione ambientale e "terrorismo" ogni forma di resistenza.

La sentenza del processo contro Juan verrà letta venerdì 6 luglio.

Non permettiamo che questo grave precedente passi. Ne va della libertà di pensare, di dissentire, di ribellarsi. Per tutti.

VENERDI' 6 LUGLIO
ORE 9.00, IN PIAZZA PASI, A TRENTO
PRESIDIO IN SOLIDARIETA' CON JUAN
E CONTRO LA REPRESSIONE

anarchici di Rovereto e Trento

Ven, 29/06/2007 – 13:05
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