Asti - Due detenuti tentano di evadere

Asti: Uil; in due tentano di evadere, il carcere è in emergenza
12 giugno 2009
"Non è certamente casuale se eventi critici di una certa gravità accadono con maggiore frequenza proprio in quelle realtà dove il sindacato ha segnalato, per tempo e in tempo, gestioni discutibili o gravi deficienze operative. È certamente il caso di Asti dove nei mesi scorsi le organizzazioni sindacali hanno manifestato e protestato per chiedere, purtroppo vanamente, interventi da parte dell’amministrazione per risolvere le gravi deficienze organiche e operative. Ieri mattina un detenuto ha tentato di evadere dal tribunale di Acqui Terme e nel pomeriggio un detenuto ha tentato di soffocare l’agente in servizio, salvato dal pronto intervento di altri detenuti".

Con queste parole Eugenio Sarno, segretario generale della Uilpa Penitenziari ha iniziato il racconto di due distinti episodi che hanno visto protagonisti due detenuti ristretti nella stessa cella della Casa Circondariale di Asti. Entrambi albanesi di 24 e 27 anni. "Che i due coabitanti abbiano scelto lo stesso giorno per tentare di evadere e di attentare alla vita di un agente - afferma Sarno - potrebbe essere fattore indicativo di un disegno preciso, di cui la magistratura certamente vorrà occuparsi. Resta, comunque, il fatto che due detenuti giovani, atletici, connazionali hanno potuto pianificare insieme eventi criminosi di preoccupante spessore".

Il primo fatto si è verificato nella mattinata di ieri presso il tribunale di Aqui Terme. D.A. (24enne pluripregiudicato albanese detenuto per furto, ricettazione ed altro) dopo l’udienza e in procinto di essere ritradotto al carcere all’improvviso si è divincolato e ha cominciato una fuga verso l’esterno del tribunale. Il personale di scorta senza ricorrere all’uso delle armi lo ha inseguito, bloccato, arrestato e ritradotto in carcere.

Nel tentativo di bloccare l’evaso un agente della scorta ha riportato la frattura di un piede (30 giorni di prognosi). Nel pomeriggio G.A. (27enne albanese, già detenuto A.S. e attualmente in custodia cautelare per legge droga) coabitante nella stessa cella del connazionale che aveva tentato l’evasione in mattinata ha aggredito alle spalle l’agente in servizio con una morsa al collo. Solo l’immediato intervento di altri detenuti che si sono prodigati per liberare l’agente ha evitato una tragedia.

"Ancora una volta si è sfiorata la tragedia all’interno di un carcere. Ancora una volta l’ordine e la sicurezza pubblica hanno rischiato di essere violati e vilipesi. Questo, però, è lo stato delle cose. Esattamente ciò che avevamo previsto accadesse nelle carceri sta avvenendo: l’escalation di proteste con relative violenze. Purtroppo delle indegne e incivili condizioni in cui versano i nostri penitenziari pare non interessare ad alcuno.
Men che mai trovano attenzione nella politica e nei politici le umilianti, afflittive, mortificanti e degradanti condizioni in cui è costretto ad operare il personale penitenziario. Ci chiediamo se davvero dovrà capitare il peggio perché l’emergenza penitenziaria trovi finalmente spazio nell’agenda parlamentare.
"La Uilpa Penitenziari con altre organizzazioni sindacali ha indetto una manifestazione di protesta per il prossimo 17 giugno in contemporanea con la celebrazione della festa del corpo di polizia penitenziaria. "Al presidente Napolitano, alla presidenza del consiglio, al ministro Alfano giungerà, alta e forte, l’eco della nostra rabbia, della nostra delusione, della nostra demotivazione, della nostra frustrazione. Mentre - conclude Sarno - loro consumeranno l’inutile rito di una celebrazione che nulla può festeggiare, noi faremo sentire le nostre ragioni. Ragioni che rivendicano diritti, dignità e civiltà".
Tartto da "Il Velino"

Lun, 15/06/2009 – 10:59
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