Roma - Scarcerati in cassazione Manolo Morlacchi e Costantino Virgilio
Dalle agenzie di stampa borghesi apprendiamo che Manolo e Costantino sono finalmente tornati in libertà.
Roma, 18 giu. (Adnkronos) – Sono tornati in liberta’ per decisione della Cassazione Costantino Virgilio e Manolo Morlacchi (figlio di Piero Morlacchi) accusati di associazione sovversiva e banda armata. Erano stati arrestati a Milano il 18 gennaio scorso. Entrambi sono comunque gia’ stati rinviati a giudizio il 27 maggio scorso, a Roma, a conclusione dell’inchiesta sul gruppo denominato ‘Per il comunismo-Brigate rosse’ e saranno processati il 16 settembre prossimo. A determinare la revoca dell’ordine di custodia cautelare, senza rinvio, da parte della Cassazione, e’ stato il ricorso dell’avvocato Francesco Romeo. Per quanto riguarda il processo del 16 settembre oltre a Morlacchi e Virgilio sono imputati Luigi Fallico, Bruno Bellamonte, Bernardino Vincenzi, Riccardo Porcile e Gianfranco Zoia arrestati nel giugno dello scorso anno a Roma, Genova e Sardegna. A piede libero saranno processati anche Maurizio Calia e Francesco Palladino.
(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Potrebbero lasciare il carcere gia' stamattina Manolo Morlacchi e Costantino Virgilio. Lo ha disposto ieri la Cassazione.
Morlacchi, 39 anni e Virgilio, 34, entrambi milanesi, sono coinvolti nell'inchiesta della procura di Roma su un gruppo ritenuto interessato alla ricostituzione del partito armato nel solco tracciato dalle Brigate Rosse. Ieri la Suprema Corte ha annullato senza rinvio la misura cautelare nei loro confronti accogliendo il ricorso presentato dal loro legale.
Il giudice ha, invece, respinto quello presentato dalla Procura di Roma. I due, che furono arrestati il 18 gennaio scorso a Milano, sono attualmente detenuti nel carcere di Catanzaro.
Morlacchi, figlio di Piero, uno dei fondatori delle Br, e Virgilio sono stati rinviati a giudizio, il processo e' stato fissato per il 16 settembre dinanzi alla Prima Corte d'Assise.
Assieme a loro Luigi Fallico, ritenuto dagli inquirenti il capo della cellula; Bruno Bellomonte, 61 anni; Beniamino Vincenzi, romano di 39 anni; Riccardo Porcile, 40 anni, e Gianfranco Zoja, 56 anni, entrambi genovesi; Francesco Palladino e Maurizio Calia. Uno degli imputati, Vincenzo Bucciarelli, 77 anni, ha patteggiato la pena di un anno e 8 mesi di reclusione per violazione della legge sulle armi.
Associazione con finalita' di terrorismo, banda armata e violazione della legge sulle armi i reati contestati, a seconda delle singole posizioni, agli imputati. Tra gli episodi contestati, il fallito attentato del 26 settembre 2006 alla caserma 'Vannucci' di Livorno, attribuito dagli inquirenti a Porcile, Zoja e Fallico, e il progetto di un attentato alla Maddalena in occasione del G8, poi tenutosi all'Aquila.
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