Torino - Detenuti in rivolta al Ferrante Aporti

Tensione ieri sera al carcere minorile per il rogo appiccato da due giovani magrebini

TORINO 02/07/2008 - Due agenti di polizia penitenziaria intossicati nell’incendio appiccato da giovanissimi detenuti del carcere minorile Ferrante Aporti.
E’ successo ieri sera, poco dopo le 21. Il rogo è divampato al primo piano dell’istituto di pena di corso Unione Sovietica. Sette detenuti extracomunitari hanno accatastato alcuni materassi all’interno di un bagno e poi li hanno incendiati. Come in tutti i penitenziari, i materassi sono realizzati in un materiale speciale, che non prende fuoco, proprio nel timore di atti simili. Ma il materiale sprigiona comunque un fumo denso e tossico. E così i due agenti di polizia penitenziaria intervenuti per primi - un uomo e una donna - sono rimasti intossicati, tanto da dover essere trasportati alle Molinette. Le loro condizioni, in ogni caso, non destano preoccupazione. Intossicata lievemente anche una ragazza dell’ala femminile.

L’incendio è stato comunque spento dall’intervento del personale di custodia, prima ancora dell’arrivo della squadra 51 dei vigili del fuoco sul posto. Nel frattempo i cinquanta ragazzi detenuti sono stati spostati al sicuro nel cortile.
Stando a quanto si apprende, il motivo della rivolta sarebbe in una protesta da parte dei detenuti per l’eccessivo caldo di questi giorni all’interno delle camerate.

Sull’accaduto è già stata inoltrata una relazione alla Procura, che valuterà poi il da farsi. Quanto alla struttura, i danni sono stati contenuti - solo un paio di stanze dichiarate inagibili - e non si è reso necessario il trasferimento degli ospiti.

La rivolta di ieri ha acceso per l’ennesima volta i riflettori sulle condizioni di vita all’interno del Ferrante Aporti. Come all’inizio di aprile, quando due agenti vennero aggrediti e due detenuti cercarono di togliersi la vita. Stando a quanto riferito da fonti del personale, nei giorni successivi, si verificarono altri momenti di tensione, e un altro detenuto cercò di uccidersi impiccandosi. Venne salvato dall’intervento immediato della polizia penitenziaria, che protestò chiedendo l’avvicendamento di Antonio Pappalardo, il dirigente del centro di giustizia minorile del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Pappalardo, dal canto suo, dopo aver accettato le dimissioni del direttore del carcere, Paolo Planta, aveva comunicato di aver «messo da tempo sotto inchiesta la direzione».


fonte lastampa

2/7/2008 (8:35) - EVACUATO IL «FERRANTE APORTI»
Rivolta al carcere minorile
Alcuni detenuti ieri sera hanno dato fuoco ai materassi

È stato un vero e proprio tentativo di rivolta quello messo in atto ieri sera dai detenuti del carcere minorile di Torino «Ferrante Aporti». Lo denunciano i sindacati della polizia penitenziaria, che già nello scorso aprile hanno definito «esplosiva» la situazione del carcere. Dopo l’incendio causato da alcuni detenuti (45 i reclusi al Ferrante Aporti di cui 44 extracomunitari) che hanno dato fuoco ai materassi in un bagno, le celle sono state evacuate e i loro occupanti hanno trascorso la notte nella palestra adibita a dormitorio. Due guardie e una reclusa, che è stata portata in ospedale, sarebbero rimaste intossicate dal fumo.

Il sovraffollamento, aggravato dal caldo di questi giorni, potrebbe essere una delle cause che ha innescato il tentativo di rivolta. Da mesi ormai i sindacati criticano la gestione della struttura e chiedono la rimozione del comandante del reparto e del direttore del dipartimento di giustizia minorile per il Piemonte.

Negli ultimi due mesi all’interno del carcere si sono registrate diverse aggressioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria. E c’è stato anche un tentativo di suicidio di un detenuto.

Mer, 02/07/2008 – 09:31
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