Francia : Cronologia delle azioni a ridosso della settimana di solidarietà senza frontiere

Cronologia delle azioni a ridosso della settimana di solidarietà senza frontiere

7 giugno, Lione : presidio di un centinaio di persone davanti alla prefettura con uno striscione “ Viva la solidarietà ai sans-papiers, libertà per Bruno e Ivan” con dei fumogeni, seguito da un corteo itinerante.

9 giugno, Ginevra (Svizzera): attacchinaggio del manifesto francese “chi sono i terroristi” su una decina di case sgomberate.
8-9 giugno, Parigi: 3 striscioni sono stati affissi nel 18° quartiere, durante la notte, con le diciture: “Resistenza ai controlli. Mai più documenti”, “Solidarietà alle sommosse nei Cpt” e “Solidarietà con i sans-papiers in lotta”.

8-9 giugno, Lione: nella notte 5 istituzioni che partecipano direttamente alla caccia e alla “gestione” dei clandestini sono state attaccate, le vetrine rotte e la facciata imbrattata di vernice: l’ANEM, che gestisce la mano d’opera e organizza i rimpatri volontari verso i paesi di origine; Air France che rende possibile la deportazione quotidiana dei sans-papiers; la Polizia Aereo-portuale che reprime, controlla ed espelle i clandestini; un agenzia Bouygues Immobilier che costruisce le carceri e i CPT; una agenzia della banca BNP che sfrutta e offre alla polizia i nominativi dei clandestini che si registrano presso le agenzie consegnandoli cosi alla polizia.

9-10 giugno, Brest : affissione di uno striscione sul ponte autostradale con la scritta : “Contro ogni carcere” e numerose scritte in città : “Guerra sociale”, “Morte agli sbirri”, “Le nostre rivolte fanno la nostra solidarietà e viceversa”, “Stato assassino, riappropriazione della violenza”… il tutto dedicato ai compagni incarcerati.

9 e 11 giugno, Mosca (Russia): circa 30 anarchici si sono recati davanti all’ambasciata francese, hanno distribuito dei volantini in francese e russo, affisso uno striscione e acceso qualche fumogeno.

11 giugno, Rouen: uno striscione “Distruzione dei CPT, libertà per Isa e tutti i prigionieri” è stato messo sull’edificio di un teatro e dei volantini sono stati lanciati dal tetto.

11 giugno, Grenoble: presidio davanti alla prefettura e occupazione per un paio d’ore del museo della resistenza da parte da una cinquantina di persone.

12 giugno, Parigi: l’APIJ (Agenzia Pubblica per l’Immobiliare della Giustizia), costruttore di carceri, è stata attaccata. Quest’agenzia si occupa di mettere in atto i programmi immobiliari del ministero della giustizia, cioè si occupa principalmente della costruzione delle carceri. Sono state fatte scritte sull’entrata e sulla facciata “Guerra sociale”, ”fuoco alle carceri” e “Il terrore di Stato è qui”, inoltre schifezze varie sono state lanciate all’interno (uova di vernice, merda di animali, olio esausto, etc.).

12-13 giugno, Parigi: le vetrine di un’agenzia di Air france e di una di Bouygues sono state frantumate con l’aggiunta delle scritte :”Sabotiamo la macchina delle espulsioni” e “Fuoco alle carceri”.

13 giugno, Salonicco (Grecia): una sessantina di anarchici, antiautoritari ed autonomi si sono recati davanti al consolato francese, il presidio è finito con una piccola manifestazione.

13 giugno, Torino: Un’ora e mezzo di programma su Radio Black Out sulle rivolte nei Cpt francesi e sull’operazione “antiterrorista” in corso, con la lettura delle lettere dei compagni in carcere.

13-14 giugno, Santa Cruz (California): un gruppo di persone ha rotto le porte-finestre del tribunale lanciando pietre. E stato lasciato un volantino :“Solidarietà con i compagni richiusi dagli Stati, Eric McDavid, Marie Mason, Daniel McGowan, Leonard Peltier, John Graham, i guerriglieri Mohawk de Tyendinaga e delle Sei-Nazioni, i ribelli d’Olympia Washington, Lukas Winkler, Stephanie Trager, and Sven Maurer (squatters di Monaco), Isa, Farid, Damien, Bruno e Ivan”.

13-14 giugno, Parigi: diversi veicoli sono stati incendiati simultaneamente nella città; una macchina diplomatica davanti al Ministero dell’Economia (dove è stata anche fracassata una Bmw), un furgoncino nuovo della ditta Forclum (che appartiene a Eiffage, costruttore di carceri) e un furgone del comune di Parigi che continua come i suoi predecessori a cacciare i poveri dalla città.

13-14 giugno, Bruxelles (Belgio): l’ingresso di una fermata della metro Ossenghem è stato devastato in qualche minuto (le biglietterie automatiche, le obliteratrici, le videocamere e le vetrate) ; una scritta “ basta con le retate della polizia”.

13-14 giugno, Mosca (Russia): un’agenzia di Air France è stata ridipinta con delle scritte “solidarietà ai sans-papiers” (in francese) e “no states, no borders, no races”.

14 giugno, Vigan: presidio al mercato con striscione, distribuzione e musica.

15 giugno, Parigi: presidio vicino alla fermata Porte de la Chapelle. Questo posto è stato scelto perché in questo quartiere, Barbès, la polizia fa e ha fatto numerose retate contro gli immigrati. Uno striscione è stato esposto con la scritta. “Sabotiamo la macchina delle espulsioni”

16 giugno, Bruxelles (Belgio): un furgoncino della dita ISS clearing, che si occupa della pulizia nei CPT belgi, è stato dato alle fiamme.

16 giugno, Kiev (Ucraina) : Presidio davanti al consolato francese con volantini e striscioni.

16 giugno, Vancouver (Canada): diverse scritte sono state fate sulle porte del Ministero della Protezione Pubblica (che, tra l’altro, decide chi può uscire o no dal carcere): “fuck probation” “distruggiamo il carcere” “solidarietà senza frontiere-la libertà è il nostro crimine”.

17-18 giugno, Lille: le vetrine di una banca BNP sono state distrutte e una scritta diceva “No ai rastrellamenti, BNP collaborazionista”.

9-16 giugno, Grenoble: durante la settimana, diverse istituzioni, che gestiscono o partecipano direttamente alle espulsioni dei clandestini sono state attaccate: vetrine rotte, scritte fuori dagli uffici : Air France, Bouygues, BNP, la Croce Rossa (che costruisce i CPT in Francia e in Belgio, ed è incaricata di darli un “aspetto più umano”), la TAG (che gestisce il trasporto pubblico della città) che ha fatto il nome di una clandestina alla polizia, e la CGT (equivalente della CGL) che ha attaccato recentemente i sans-papiers che occupavano i loro uffici a Parigi affinché se ne andassero via.

9-16 giugno, Bizkaia (Paesi Baschi) : nei paesi di Algorta e Erromo, ogni giorno della settimana sono stati affissi dei striscioni informativi riguardi la situazione di Bruno, Ivan, Farid e Isa. A Astrabadua, un gruppo di persone ha mandato per mezz’ora di fila un fax, “libertà per Isa, assoluzione per Ivan, Bruno, Farid e tutti gli altri”, all’ambasciata francese in Spagna.

23 giugno, Montevideo, (Uruguay): un ordigno esplosivo è scoppiato nella camera Uruguayano-francese per salutare i compagni e tutti quelli e quelle che resistono alla repressione dello Stato francese.

24 giugno, Parigi: l’inizio della conferenza di uno psichiatra genetico, Philip Gordwood (che da anni porta avanti la ricerca sul DNA con la polizia) è stata disturbata da una decina di persone che hanno distribuito dei volantini e presi la parola in solidarietà a Isa e Juan, appunto incarcerati per la supposta corrispondenza del loro DNA con quelli trovati sul luogo dell’incendio di una macchina di polizia.

26 giugno, Rennes : manifestazione non autorizzata davanti al Cpt, due fumogeni accesi e 22 persone fermate per 24 ore in questura.

27 giugno, Lille : Striscione sul ponte della tangenziale con la scritta “ Solidarietà con gli imprigionati” dedicata ad Isa.

28 giugno, Sète : Manifestazione di 150 persone verso il Cpt con slogan tipo: “Pietra dopo pietra, muro dopo muro, distruggiamo i CPT” o “Né carcere né frontiere né CPT”. Numerose scritte, volantini, manifesti attaccati, petardi e fuochi d’artificio durante il corteo finito nel centro storico.

2 luglio, Fresnes : Presidio davanti alla prigione, dove Juan ( accusato, come sua sorella Isa, dell’attacco ad un veicolo della polizia) è incarcerato dal 21 giugno. Uno striscione con la scritta “Vincennes brucia – fuoco alle carceri” è stato appeso alla rete esterna del carcere e vari fumogeni sono stati accesi. In seguito quattro compagni sono stati arrestati e trattenuti per 48 ore in questura, sono state perquisite anche le loro abitazioni. Saranno processati il 3 settembre per istigazione a delinquere (per le scritte sugli striscioni), rifiuto del prelievo delle foto del DNA e delle impronte digitali e, per uno solo, resistenza e possesso illegale di fuochi d’artificio.

3 luglio, Parigi : I due bancomat di una banca BNP sono stati distrutti dal fuoco e tutte le vetrine sono state fracassate.

[Tradotto dal francese da cettesemaine.free.fr/spip]

Gio, 07/08/2008 – 18:14
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