Francia - Esplosione ed una morta a Chambéry, più repressione, investigazioni antiterrorismo e resistenza

(Tratto da Interim 29.5.09, # 670, trad. da mc, giugno 09, lager Pöschwies)

Una compagna morta, un ferito grave, e continua la repressione massiccia con perquisizioni e nuovi arresti in Francia – Solidarietà con chi è colpito/a!

Situazione del 22 maggio 2009

A Cognin (Savoia, Francia) nella notte sul 1. maggio è avvenuta una forte esplosione in un capannone vuoto e fuori uso. Zoe, una 23enne d’Ardèche ha perso la vita, lo svizzero 25enne Mike ferito gravemente e portato in un ospedale a Lione. Nel frattempo sembra essere fuori pericolo, ma riporterà pesantissimi ferimenti. Viveva in un carro edile, di Zoe si dice che avrebbe vissuto in varie case occupate ed i media sostengono, che era nota alla polizia come squat (soprattutto anche in campagna, si parla di rifugi alpini a lungo vuoti) ed attivista nelle demo di sinistra, per es. contro lo sgombero dell’Ungdomhuset/Copenaghen.

Seguono le solite speculazioni medianiche (costruzione di bombe, un nuovo terrorismo dell’estrema sinistra, collegamenti con la costruzione dei servizi Mouvance Anarcho-autonome Française MAAF con gli arresti d’Ivan e Bruno, gennaio 2008, prima d’una demo contro il lager per le espulsioni a Vincennes, d’Isa e Farid e dopo di Damien e Juan, e poi l’11 novembre 2008 il noto blitz di Tarnac, dove Julien è liberato solo fine maggio/inizio giugno.

Il 4 maggio 130 sbirri, tra cui forze speciali antiterrorismo (SDAT) e della politica perquisiscono la casa occupata “Les Pilos” a Chambéry, fermano 11 persone, delle quali 10 subito rilasciate, mentre il compagno Rafou è portato a La Santé, stesso carcere dov’era tuttora detenuto Julien Coupat.

Perquisiscono altri squat nei dintorni di Chambéry, interrogando varie persone e secondo la stampa sequestrano (il solito…) come estintori vuoti, nastro adesivo ed altro. Il 12 maggio si costituisce Lucas, la polizia investiga per distruzione di materiale probatorio ed “associazione di malfattori” (associazione terroristica).

Il 5 maggio a Parigi era stata fermata in auto ed ammanettata al volante la compagna Tessa, come Lucas membro attivo del circolo di solidarietà Tarnac.

La mattina 18 maggio gli sbirri perquisiscono varie case a Rouen e portano in caserma 3 persone perché conoscerebbero Bertrand, Elsa, Mathieu, Aria e Julien, sospettati di essere collegati alle indagini Tarnac e di avere avuto dei contatti con compas autonome/i di Germania in quel di Tessalonico. Sono liberate/i il 21 maggio, senza accuse formali.

Pure del 18 maggio, in collegamento ad una demo di solidarietà a Marsiglia gli sbirri danno il solito “buon giorno” con perquise e fermi di quattro compas di Forcalquier, Johanna, François, Samuel e Héléna per il loro impegno nel Comité de sabotage de l’anti-terrorisme, dove più tardi, con pretesto ridicolo, arrestano uno dei verdi quando andò in commissariato a chiedere notizia della gente arrestata. Nel frattempo tutte liberate/i.

Seguendo la becera tradizione dei paesi occidentali democratici, hanno già fatto i primi tentativi d’interrogatorio con Mike, nonostante le sue ferite gravi. Secondo il suo legale non è certo se si salvano la sua mano ed i suoi occhi!

In molte città e regioni si sono costituiti dei comitati di solidarietà locali di controinformazione e di sostegno e l’8 maggio a Cognin ci fu una demo spontanea di circa 200 persone, sabato 23 maggio a Lille una demo contro la repressione contro i procedimenti terrorismo, la violenza degli sbirri e la società del controllo.

Mar, 16/06/2009 – 11:03
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