G8 2007: il vertice della repressione

Nella mattinata del 9 maggio, su ordine della procura della Repubblica Federale Tedesca, sono state effettuate circa 40 perquisizioni in abitazioni, sedi politiche, librerie e circoli culturali in varie città della Germania tra le quali Berlino, Brema e Amburgo.

Sono state sequestrate numerose pubblicazioni propagandistiche, computer e altri materiali. L’accusa mossa dalla magistratura tedesca a ventuno compagni è quella di “associazione terroristica” che si sarebbe costituita per pianificare azioni contro il vertice del G8 di Heiligendamm. Come se non bastasse, la polizia ha caricato il presidio, convocato a seguito dell’ondata di perquisizioni, davanti al centro culturale autonomo occupato Rote Flora di Amburgo, fermando 18 manifestanti.
E’ evidente il tentativo di criminalizzare la mobilitazione contro la riunione dei padroni del mondo, compiuto ancora una volta in nome della presunta “lotta al terrorismo”.
A rendere questa campagna repressiva ancor più grave è il fatto di voler colpire l’organizzazione di manifestazioni pubbliche di protesta e la semplice la diffusione di materiali di stampa. Nel mirino della magistratura vi sono soprattutto le forze che vogliono portare in piazza contenuti e pratiche militanti e di classe, aldilà dello sterile pacifismo e degli ipocriti appelli alla cosiddetta “società civile”.
Criminalizzare coloro che scenderanno in piazza è in perfetta coerenza con la natura intrinseca di organismi internazionali come il G8, formato dai rappresentanti delle potenze imperialiste, dunque dai più grandi criminali e terroristi del mondo. Nonostante ad ogni loro riunione i vari Prodi, Bush e Putin si presentino come gli alfieri del progresso e della civiltà (a Trieste del cosiddetto “sviluppo sostenibile”), risulta sempre più evidente che il sistema da essi incarnato produca semplicemente guerra, miseria e distruzione.
Nei paesi del centro imperialista promuovono l’attacco continuo alle condizioni di vita del proletariato e delle masse popolari, devastano l’ambiente e promuovono lo smantellamento di ogni conquista del movimento dei lavoratori (precarietà, scippo del TFR, controriforma delle pensioni…). Se qualcuno prova ad alzare la testa, scatta subito la repressione poliziesca più dura, come sta accadendo questi giorni in Germania.
I paesi della periferia imperialista vengono invece condannati alla miseria più nera, allo sfruttamento bestiale degli uomini e delle risorse naturali e al saccheggio neocolonialista. E se i popoli alzano la testa, come accade in Afghanistan, Nigeria, Iraq e in altri innumerevoli luoghi, allora li chiamano terroristi.
La repressione e la guerra sono i mostri generati da un sistema condannato dalla storia, sempre più insostenibile per la maggioranza dell’umanità. Di fronte ad esse la solidarietà di classe ed internazionalista diventa un’arma fondamentale sia per contrastare i piani della classe dominante e sia per rafforzare le lotte proletarie e popolari.

SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI TEDESCHI!
TERRORISTA E’ L’IMPERIALISMO!

Gruppo Primo Maggio 1945

Gio, 17/05/2007 – 13:38
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