G8. Vietate dimostrazioni davanti il muro di Heiligendamm

fonte indymedia.ch

La polizia tedesca ha comunicato il divieto di riunione e di manifestazione in una fascia di 200 metri antistante la recinzione metallica di oltre 12 km e alta 2,5 metri, eretta a protezione del prossimo vertice del G8, che si svolgera’ dal 4 al 6 giugno nella cittadina balneare di Heiligendamm, nel Meclemburgo.

Il divieto entrera’ in vigore dal 30 maggio e all’8 giugno e comprendera’ anche la zona circostante l’aeroporto di Rostock-Laage, sul quale atterreranno gli aerei dei capi di Stato e di governo ospiti e delle loro delegazioni.

La polizia ha motivato la decisione con il fatto che "obiettivo dichiarato dei manifestanti antiglobal violenti" e’ quello di dare l’assalto alla recinzione per scavalcarla. Le forze dell’ordine spiegano che se cio’ si verificasse, sarebbe a rischio la protezione dei partecipanti del G8. Nel frattempo, delle 60 dimostrazioni di protesta gia’ annunciate, la polizia ne ha permesse solo 10, da tenersi comunque tutte in localita’ ben lontane dalla zona recintata i cui si trovano gli alberghi che ospiteranno gli otto grandi.

Per proteggere il vertice arriveranno ad Heiligendamm oltre 16 mila agenti di polizia da tutta la Germania, ai quali si aggiungeranno 1100 militari della Bundeswehr, che assicureranno il pattugliamento dei cieli e della costa. Secondo i resoconti della stampa tedesca, ci si attende che ad Heiligendamm arrivino circa 100 mila manifestanti antiglobal provenienti da tutta Europa. Intorno alla recinzione, che attraversa anche zone boschive, sono stati installati sofisticati sensori per reperire eventuali presenze umane.

Grazie a queste segnalazioni, le forze di polizia sono in grado di arrivare in ogni punto antistante il "Muro" nel giro di pochi minuti. La lunga recinzione eretta ad Heiligendamm, che e’ dotata in cima di un massiccio sbarramento di filo spinato, ha due soli punti di ingresso per il personale degli alberghi e per le persone accreditate, che gli abitanti della zona hanno ironicamente ribattezzato "Checkpoint Charlie", in riferimento al punto di controllo che all’epoca del Muro di Berlino consentiva il passaggio tra le due parti della citta’.


fonte il velino.it

(EST) Heiligendamm, al G8 tedesco la “zona rossa” come a Genova

Berlino, 16 mag (Velino) - La località balneare di Heiligendamm alle porte di Rostock sul Mar Baltico che ospiterà i lavori del prossimo G8 (6-8 giugno) in Germania sarà una fortezza ermeticamente sbarrata ai contestatori dell’evento. Le autorità locali d’intesa con il ministero federale dell’Interno hanno decretato il divieto totale di manifestazioni dal 30 maggio fino all’8 giugno nella “zona rossa” al cui interno si svolgerà il summit e alloggeranno le delegazioni. Inoltre, singole persone e gruppi non autorizzati non potranno avvicinarsi a meno di 200 metri dalla recinzione metallica alta due metri e 50 e lunga 13 chilometri costruita appositamente intorno a Heiligendamm per scongiurare un’invasione della “zona rossa” da parte di manifestanti no-global. Nei tre giorni della presenza dei capi di Stato e di governo a Heiligendamm, la striscia di sicurezza davanti alla “zona rossa” sarà ampliata da 200 metri fino a due chilometri. L’intero territorio sarà sorvegliato anche dall’aria e non è escluso l’impiego dei radar volanti Awacs della Nato. Il provvedimento tedesco ricalca le misure di prevenzione adottate per il G7 di Genova nel luglio del 2001. La questura di Rostock ha giustificato la severità del provvedimento con la necessità di prevenire un assalto alla “zona rossa” che, a giudizio dei responsabili della sicurezza del G8, “costituisce in modo palese un dichiarato obiettivo dei no-global pronti a commettere violenze”. Il timore è che, se lo sbarramento metallico dovesse venire superato, “sarebbe compromesso il compito della polizia di impedire atti violenti”. Per questo motivo, “la limitazione del diritto fondamentale della libertà di riunione è non solo necessaria, ma anche proporzionata alle circostanze”.

Per l’occasione la polizia potrà usufruire di una legge regionale del Meclenburgo che consente il fermo preventivo per un massimo di dieci giorni quando sussistono indizi della preparazione di violenze. Si sottolinea anche che eventuali disordini in occasione del G8 “nuocerebbero durevolmente agli interessi internazionali della Germania”. In base al decreto oggi alla firma saranno riesaminati tutti i permessi delle manifestazioni finora autorizzate che sono dieci su sessanta richieste presentate. L’organizzazione “Gipfelsoli Infogruppe” ha accusato le autorità di polizia di avere annunciato le restrizioni soltanto a tre settimane dal vertice per non lasciare il tempo necessario per l’esame da parte della magistratura di eventuali ricorsi contro il divieto di manifestazioni. Le competenti autorità hanno comunicato che 16 mila poliziotti provenienti da tutta la Germania, con il supporto logistico di 1.100 militari, saranno in servizio a Heiligendamm e dintorni per la sicurezza del G8.


fonte aprileonline.info

Il governo tedesco annuncia la "tolleranza zero"

Sale la tensione in Germania in vista del vertice degli otto grandi, in programma a inizio giugno a Heiligendamm, nel nord est del paese: carcere preventivo contro i violenti, migliaia di soldati e agenti mobilitati, sospensione del trattato di Schengen. I no-global protestano, e le ong sottolineano i fallimenti del Summit

Il G8 spaventa la Germania. Dopo gli scontri dei giorni scorsi il Ministro degli Interni tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha minacciato il carcere preventivo per i contestatori violenti, ricordando che una simile misura è prevista nelle legislazioni regionali, e fu adottata già contro gli hooligans in occasione dei mondiali di calcio del 2006. Gli agitatori, in caso di concreti indizi di reati violenti o gesti criminosi programmati, possono essere detenuti fino a 14 giorni. "Quando si incontrano alcuni dei più importanti leader mondiali esiste un rischio maggiore - ha detto il ministro della Cdu - perciò faremo tutto il possibile per la loro sicurezza". Il governo ha annunciato anche la sospensione degli accordi di Schengen e il ripristino dei controlli alle frontiere interne. La minaccia riaccende la miccia del nervosismo e avvelena il clima a meno di un mese dall'incontro degli otto Paesi più industrializzati, aizzando la possibile reazione dei tanti manifestanti pronti a invadere la Germania. Gli organizzatori si attendono fino a 100mila persone e un grande raduno di protesta è già in programma il 2 giugno a Rostock, poco distante da Heiligendamm. Il ministro, impegnato in una due giorni con i colleghi della Ue sui temi dell'immigrazione e integrazione, non considera sufficiente come garanzia i precedenti eventi della Giornata mondiale della Gioventù a Colonia del 2005 o i mondiali di calcio dello scorso anno, e si appella al contrario al ricordo degli attentati di Londra nel luglio 2005, proprio durante il G8 di Gleneagles, in Scozia, e ai recenti scontri di Copenaghen, seguiti alla demolizione del centro sociale Ungsomshuset. Posizione confermata dal ministro alla cancelleria Thomas de Maiziere (Cdu), stretto collaboratore della Merkel, che ha smentito che i controlli siano stati una forma di "intimidazione".

La presa di posizione di Schaeuble non aiuta a placare le polemiche per la retata della polizia di mercoledì, condotta contro presunti estremisti no-global, accusati di voler organizzare azioni violente nel corso del G8. Per protestare contro gli arresti gruppi dell'autonomia di sinistra avevano organizzato un raduno ad Amburgo, davanti al "Rote Flora", l'ex teatro occupato dal 1989 da gruppi di autonomi, già perquisito nella mattinata. Il corteo è presto sfociato in uno scontro tra manifestanti e forze dell'ordine, quando alcuni dimostranti hanno lanciato bottiglie e fuochi d'artificio contro i circa mille poliziotti schierati. Tre agenti e una passante sono rimasti feriti, mentre otto dimostranti sono stati arrestati dalla polizia, che per disperdere i partecipanti ha fatto uso degli idranti. Altre manifestazioni si sono tenute a Berlino, nel quartiere multietnico di Kreuzberg, dove hanno sfilato tremila persone seguite da 570 poliziotti, fortunatamente senza incidenti di rilievo (ma col bilancio di quattro arresti), e a Kiel, dove i dimostranti sono stati qualche centinaio. In totale, tenendo conto anche delle manifestazioni pacifiche svoltesi a Lipsia, Colonia e in altre città, più di cinquemila persone hanno sfidato la polizia e il governo, protestando contro la retata, invocando la libertà di contestazione in vista del vertice degli otto grandi, e accusando le forze dell'ordine di criminalizzare la protesta pacifica contro il G8, come riferisce l'organizzazione no-global Attac. Verdi, Partito della Sinistra e ong, hanno denunciato l'azione a loro dire sproporzionata della polizia, che ha interessato in tutto 40 tra uffici e appartamenti privati. Al contrario, secondo la Welt, il gruppo di estrema sinistra "MG - militante gruppe", coinvolto nelle perquisizioni di due giorni fa, avrebbe preso in considerazione anche l'ipotesi di gambizzazioni ed esecuzioni ai danni di personalità politiche o economiche. Il movimento, la sigla più attiva e pericolosa nella galassia dell'estrema sinistra, e già responsabile di attacchi incendiari non solo nella capitale, avrebbe nei giorni scorsi discusso l'intensificazione della lotta, passando "da attacchi a oggetti materiali ad attacchi a soggetti responsabili", come emerge da un'analisi condotta dalla polizia tedesca.

Sono settimane infatti, che le forze dell'ordine, imbeccate dal ministero degli interni, effettuano controlli e perquisizioni con circa 900 uomini, in centinaia di abitazioni, uffici e centri di raduno dell'autonomia di sinistra ad Amburgo, Berlino, Brema e altre località del Brandeburgo, Bassa Sassonia e Schleswig-Holstein. Obiettivo principale sono una ventina di persone sospettate di aver creato una organizzazione eversiva decisa a mettere in atto attentati e altre azioni violente per disturbare o impedire il G8.
Basti pensare che la città di Heiligendamm, centro turistico che si affaccia sul Baltico, è già stata circondata da una barriera metallica di 13 km, eretta per blindare letteralmente l'incontro dei capi di governo, dove saranno mobilitati oltre 16mila agenti di polizia, e 1100 soldati, come rivelato oggi dal portavoce del ministero della difesa Thomas Raabe, che ha detto che i militari si occuperanno di assistenza sanitaria, trasporti, alloggi e problemi logistici. Una misura necessaria anche secondo il presidente del sindacato tedesco di polizia, Konrad Freiberg, convinto che il rischio di attentati nel corso del vertice di giugno sia sensibilmente aumentato: l'estremismo di sinistra in Germania avrebbe raggiunto in vista del G8 una "dimensione del tutto nuova" e gli attivisti sarebbero sempre più pronti a compiere azioni violente, ha detto Freiberg in un'intervista alla "Neue Osnabruecker Zeitung".

Le polemiche sulla sicurezza rischiano di far scivolare in secondo piano i temi caldi del vertice (povertà, clima, cooperazione economica), a cui le diplomazie internazionali si stanno avvicinando con la solita noncuranza. Secondo la denuncia di Oxfam International, i paesi industrializzati non hanno mantenuto gli impegni presi al Summit di Gleneagles nel 2005, per sconfiggere la povertà nei paesi in via di sviluppo, e migliorarne le strutture sanitarie e socio-educative. Avrebbero dovuto aumentare i finanziamenti annui di 50 miliardi di dollari in più dal 2005 al 2010. Secondo il rapporto della Ong britannica "i progressi compiuti sono lungi di aver soddisfatto le attese", e di questo passo il G8 erogherà soltanto 20 dei 50 miliardi di dollari annunciati.

Gio, 17/05/2007 – 16:07
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