[Le] Contro Security Expo 2009

29/03/2009 - 10:00
29/03/2009 - 13:00

DOMENICA 29 MARZO 2009
PIAZZA DANTE ALIGHIERI - GALATINA (LE)
DALLE 10 ALLE 13
PRESIDIO, PROIEZIONI, MOSTRA CONTRO GUERRA, “SICUREZZA”, MILITARISMO...

Dal 26 al 29 marzo 2009 si terrà presso il quartiere fieristico di Galatina (Lecce), “Security Expo” – Esposizione Euromediterranea per la Sicurezza Pubblica e la Difesa”. Un evento di portata nazionale che si svolge per il terzo anno consecutivo con il patrocinio dei Ministeri dell’Interno, della Difesa, dell’Istruzione e della Giustizia oltre a tutte le amministrazioni locali e altre istituzioni. Una fiera sulla guerra e sulla sicurezza, che tende alla promozione di tutte le forze armate e di polizia e all’incontro delle aziende che operano nel settore militare e del controllo, con i loro potenziali clienti. Come ogni anno poi, essa tenta di coinvolgere anche le scuole proponendo un concorso dal titolo “Security Expo 2009: School for Peace” al quale si può partecipare realizzando un elaborato sul tema: “Il ruolo delle forze armate nella tutela dei diritti umani”. Non vi è dubbio che la menzogna quotidiana che accompagna il nostro tempo è la colonna portante anche del “Security Expo”, il quale propaganda militarismo e controllo spacciandoli per pace e maggiore sicurezza per i cittadini. È sempre più chiaro invece, che il delirio poliziesco degli Stati moderni determina la costante perdita di libertà da parte di chiunque, insieme ad uno svuotamento di coscienza che porta a non riconoscersi più tra sfruttati. È evidente che tanti aspetti culturali e sociali della vita odierna, non sono più frazionabili perché parte della stessa logica di guerra che il Capitalismo, sostenuto dal gendarme Stato, vuole imporre. La crisi, la mancanza di lavoro e di una casa, il razzismo, lo sfruttamento, l’esclusione dei poveri, come possono essere considerati problemi a sé stanti? Necessario diventa allora opporsi praticamente al militarismo dalle molte facce che regna su tutti questi aspetti perché non accada che campi, pogrom, repressione, eserciti siano il nostro presente, né il nostro futuro, né qui, né altrove. Se i centri di internamento per immigrati clandestini, dove si viene rinchiusi fino a sei mesi per non avere i documenti in regola, stanno diventando l’esempio più chiaro di cosa rappresenta questa violenta politica securitaria, allora che da esempio siano anche la rabbia e la proteste che in queste settimane in essi si stanno moltiplicando.

Disertori del controllo sociale

Scarica il volantino dell'iniziativa in .pdf

Ven, 27/03/2009 – 00:03
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